«È tutta colpa tua», Gabriel la stringe, ma con accortezza, perché lei è delicata e fragile, se la stringesse troppo forte è certo che si sgretolerebbe fra le sue mani. Per la prima volta c’è dolore nelle parole dell’Arcangelo, un dolore che non ha mai avuto modo di esternare, ma che adesso si percepisce in ogni gesto, in ogni respiro.
«Non è vero. È colpa di… di… di…!» Belzebù lo stringe così forte che quasi sente le dita doloranti. Di chi è la colpa? Di Dio, degli angeli? Di chi? Forse non ha neanche più importanza.
Senza te non c’è vita. Non ho il coraggio di dire ad alta voce che ti amo, che ci amo, ma tu lo sai.