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Autore: Tonks98    05/03/2020    1 recensioni
Ho pensato questa storia come una raccolta di Missing Moments apparentemente scollegati, alcuni sono a sè stanti altri hanno dei collegamenti, ma ruotano tutti attorno alla figura di Rumplestiltskin e ai suoi accordi con vari personaggi anche (e soprattutto) non appartenenti al mondo di OUAT. Non so quanti capitoli/storie ci saranno, diciamo che aggiornerò man mano che me ne vengono in mente. Buona Lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Regina Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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"Do you know WHO that is? Coz I'm still trying to figure it out."

Aveva capito che doveva essere un personaggio importante, eppure continuava a non capire CHI fosse. Dopo tutto, dalle voci che giravano, pareva che il signor Gold avesse in mano quasi tutta Storybrooke . Doveva assolutamente essere importante. Ma era strano, era come se non fosse lui a scoprire chi erano i personaggi, ma il libro a rivelarglieli mano a mano. Dopo tutto ce l'aveva solo da un mese, anche se l'aveva già letto svariate volte, ma alcune favole erano così complicate che ogni tanto dimenticava qualche dettaglio. Lui doveva essere lì, nascosto in qualche dettaglio. O in una storia minore, o che magari apparentemente non aveva nulla a che vedere con quello che lui era fuori dalla Foresta Incantata.
Henry Mills aveva passato giorni interi a pensarci. A qualcosa era arrivato. Di sicuro c'entrava l'oro. L'oro, e il banco dei pegni. Ma lui aveva solo dieci anni, che ne poteva sapere di quello che effettivamente si fa in un banco dei pegni. Tutto quello che sapeva era che la gente senza soldi ci andava per scambiare qualche oggetto prezioso con del denaro, ma oltre a quello...
Alla fine Henry aveva deciso di seguirlo, aveva capito che sua madre era la Regina Cattiva vedendo come si comportava, lo stesso per Mary-Margareth e per il Dottor Hopper. Seguire Gold non sarebbe stato altrettanto semplice, ma doveva provarci. E così era iniziata. L'operazione coccodrillo. Ogni giorno Henry seguiva gli spostamenti del signor Gold, per quanto poteva tra la scuola e le sue due madri. Un pomeriggio Gold stava claudicando tranquillo verso il suo banco dei pegni e Henry, dall'altro lato della strada, cercava di seguirlo senza farsi notare. Ma a un certo punto qualcosa cambiò, Gold girò nel vicolo prima del suo negozio.
"Forse ci siamo!" disse fra sè e sè il ragazzino. Affrettandosi a tenergli dietro.
Corse attraverso la strada e poi nel vicolo. Andando a sbattere dritto dritto contro Gold.
Henry si sentì morire, evidentemente si era accorto di tutto e gli aveva teso una trappola, infatti quando gli era finito contro, nonostante la gamba malandata, Gold non aveva nemmeno barcollato, e tuttavia, approfittando dello scontro, si era appoggiato alla spalla di Henry come per evitare di cadere. In realtà assicurandosi che Henry non scappasse. "Henry! Cosa combini? Per poco non mi fai cadere. Cosa ci fai da queste parti? Storybrooke è una cittadina tranquilla, ma persino qui i vicoli possono essere pericolosi." il tono bonario dell'uomo contraddiceva l'aria inquisitoria e per nulla bonaria che avevano assunto i suoi occhi.
"S-sì, certo, io stavo solo...ehm...esplorando un po' la città."
"In cerca di avventure, eh? Beh è normale alla tua età, ma non credo che tua madre, il sindaco, sarebbe troppo entusiasta di sapere che, tra tutte le avventure, tu ti sia cacciato in una che coinvolga proprio me."
"Ma io non stavo seguendo lei!"
"E chi ha parlato di seguirmi?" un sorriso a metà tra il divertito e il sarcastico si dipinse sul volto dell'uomo. Henry sudò freddo, avrebbe voluto scappare ma Gold teneva ancora la mano sulla sua spalla. Tuttavia fece un gesto che lo spiazzò, in quel momento l'uomo decise che non era più necessaria, e tornò ad appoggiarsi al bastone con entrambe le mani. Apparentemente più che deciso a trattare la faccenda come un semplice gioco di un bambino e nulla più. "Lascia che ti dia un consiglio, figliolo. La prossima volta che spii qualcuno, fa attenzione a chi scegli come bersaglio, e soprattutto ai riflessi nelle vetrine. A questo punto potresti anche dirmi come mai mi stai seguendo da una settimana."
"Sto solo cercando di capire..."
"Chi sono, non è vero?"
Henry deglutì, quindi lui ricorda?
"So che hai dato a tutti, o quasi, un personaggio, infatti iniziavo a sentirmi escluso." Gold sorrise quasi paternamente, come se avesse deciso di stare al gioco e la cosa lo divertisse alquanto. "Facciamo un patto, che ne dici? Io ti dò tre giorni a partire da domani per darmi un personaggio, senza bisogno che tu mi segua di nascosto, solo tre giorni. Poi smetterai di seguirmi ovunque, e, se non lo indovini, smetterai anche di provarci."
Henry ci pensò su per qualche secondo, tre giorni erano pochi, ma senza doversi preoccupare di essere beccato...prima che potesse davvero prendere una decisione Gold incalzò: "Allora, ci stai?"
"Ci sto!" esclamò in fine il ragazzino. I due si strinsero la mano.
"Bene, a domani allora Henry. Ah, e ti sarei grato se non dicessi nulla alle tue madri, potrebbero arrabbiarsi molto con entrambi. Buona giornata." e sogghignando girò sui tacchi e si avviò al suo negozio di pegni.
Henry comunque non aveva intenzione di dire a nessuno del suo patto con Gold, qualcosa gli diceva che avrebbe fatto meglio a tacerne, e comunque, anche se non avesse indovinato, avrebbe scoperto la sua identità una volta che Emma avesse spezzato il sortilegio.
Il giorno seguente Henry stava andando a casa di Mary-Margareth, aveva sentito da Granny che Emma si era trasferita lì, così, tutto contento, entrò senza nemmeno bussare. "Ehy Emma, pensavo che noi..."
 La scena che seguì fu piuttosto imbarazzante. Gold stava parlando con Emma, e certo Henry non si aspettava di trovarselo davanti così presto, la tensione tra i due era palpabile. Forse sua madre aveva captato qualcosa, ma apparentemente decise di non darvi peso.
"Ciao Henry...come stai?" 
"Okay...?"
"Bene...porta i miei saluti a tua madre e....buona fortuna Miss Swan." e Gold battè la ritirata.
"Sai chi è quello??"
"Certo che lo so."
"Chi? Perchè io sto ancora cercando di capirlo."
"Oh, io intendevo...nella raltà..."
Bene, perfetto, Emma sarebbe stata totalmente inutile sotto questo punto di vista, avrebbe dovuto farcela da solo.






















*Angoletto dell'Autrice*
Ciao a tutti! Se siete arrivati fino a qui o vi piace davvero cosa scrivo oppure vi volete male ahaha In ogni caso saluto i miei 5 lettori e vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato. Spero che queste storie vi siano piaciute e se vi va ditemi cosa ne pensate nelle recensioni (sempre ben accette). Mi sono ritagliata questo angoletto per raccontarvi un po' la storia di queste storie. E' da tantissimo tempo che non pubblico qualcosa, alternativamente per mancanza di tempo, ispirazione e mezzi (piiiiccoli inconvenienti con la linea internet, il tecnico mi ha detto letteralmente "Eh, sei sfigata." ok, grazie?) comunque qualche momento per scrivere in questi anni l'ho trovato e mi sono divertita un sacco a immaginare e scrivere queste storie, e ne verranno altre, non so se nel breve tempo o meno, ma comunque il punto è che finalmente una qualche congiunzione astrale mi ha permesso di avere nello stesso momento mezzi, tempo e ispirazione per pubblicare quelle già scritte. Nascono, ormai penso sia chiaro, dall'idea di raccontare l'origine di qualcosa (Come il nome del lago di Nostos o il perchè Voldemort non capisce l'amore) oppure semplicemente un momento mancante nella storia di Rumple e dei personaggi di OUAT, il filo conduttore: gli accordi. E spero che un giorno questo filo porti a un "finale". Comunque ancora una volta vi ringrazio e spero di poter pubblicare presto!
Tonks98 <3
   
 
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