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Autore: Meli_mao    06/03/2020    5 recensioni
-“Touka è un Exceed” soppesa le parole con la voce, e lo dice come se fosse una cosa sciocca, ma ha un tono di voce così pieno di sentimento che quella frase mi sembra nasconda un intero discorso.
“E quindi?” apro gli occhi perplesso. Happy che stava cercando di aprire il mio zaino cercando del cibo per entrambi si blocca all’improvviso.
“E quindi non hai pensato sarebbe stato corretto dirmelo prima?”
Ancora non capisco dove sia il problema, ma improvvisamente il gatto blu si illumina in un sorriso che ha dell’inquietante e osserva Lucy con fare malizioso. -
Seconda classificata al Contest "Disney Song" di LAILA_DAHL nel forum EFP
Grazie a chi commenterà e leggerà.
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti. Eccomi qui con un’altra storia leggera e che spero vi regali un sorriso.
Sono partita dalla canzone Kiss The Girl, come si vede nel testo, cercando di riprendere dei momenti chiave delle strofe per allacciarli alla situazione tipo fra un Natsu e una Lucy post 100 years quest. Non c’è nessuno spoiler comunque.

Storia partecipante al contest “Disney Song” di LAILA_DAHL nel forum EFP.


 


 

UNA PROMESSA E UN BACIO

There you see her
Sitting there across the way
She don't got a lot to say
But there's something about her
And you don't know why
But you're dying to try
You wanna kiss girl

Se ne sta seduta lì, con le ginocchia al petto e le braccia strette attorno. I lunghi capelli biondi sfiorano l’erba sotto il suo sedere. Ogni tanto si da una leggera spinta all’indietro e stacca i piedi dal suolo, facendoli ciondolare veloci prima di riappoggiarli. Guarda fisso davanti a lei, seguendo concentrata la corrente del fiume a pochi passi da noi, ed ha quell’espressione triste che ultimamente le sto vedendo troppo spesso.
“Yo Lucy...” tento cauto, lanciando un’occhiata ad Happy accanto a me, prima di sedermi vicino a lei con poca grazia, urtandola violentemente e facendole perdere per un attimo l’equilibrio.
“Si può sapere che hai?” le chiedo, guardandola in faccia a pochi centimetri di distanza.
Lei mi guarda di traverso, rimettendosi seduta dritta, mal celando un certo astio.
Apre le labbra per dire qualcosa, gonfia le guance arrossendo e trattenendo il fiato. Sta per urlarmi contro qualcosa, me lo sento. Eppure desiste, scuote i capelli sulle spalle, rilascia l’aria e se ne sta zitta.
Happy le cammina davanti osservandola curioso, mentre io piego il capo di lato con aria stranita.
“Non ti chiedi mai se quello che fai ogni tanto possa infastidire gli altri, vero?” dice alla fine, con voce bassa e calma, evitando accuratamente di guardarmi. Deglutisco nervoso, perché se mi avesse tirato un calcio o urlato contro un insulto sarebbe stato improvvisamente più facile. Invece Lucy è tranquilla, pare rassegnata. E quello sguardo triste mi fa sentire una stretta allo stomaco che non riesco a collegare a nulla. Per un attimo il mio pensiero va ai sottaceti mangiati a colazione, forse mi sono rimasti pesanti. Ma quando i suoi occhi marroni si puntano nei miei il dolore aumenta e sento come se mi mancasse l’aria. Dei sottaceti non possono fare quest’effetto.
“No ovviamente. Perché tu non pensi mai!” si risponde da sola, leggendo la mia totale incapacità di capire il suo discorso nello sguardo.
“Non stai bene Natsu? Hai fame?” Happy si avvicina a me guardandomi preoccupato. Improvvisamente sento di aver perso colore in viso ed anche Lucy mi osserva un attimo incerta.
Decido di ignorare il mio fedele amico e continuo a guardare la biondina davanti a me.
“Non so di che cosa stai parlando” dico infine e lei non sembra per niente sorpresa anzi, se l’ aspettava.
“Touka è un Exceed” soppesa le parole con la voce, e lo dice come se fosse una cosa sciocca, ma ha un tono di voce così pieno di sentimento che quella frase mi sembra nasconda un intero discorso.
“E quindi?” apro gli occhi perplesso. Happy che stava cercando di aprire il mio zaino cercando del cibo per entrambi si blocca all’improvviso.
“E quindi non hai pensato sarebbe stato corretto dirmelo prima?”
Ancora non capisco dove sia il problema, ma improvvisamente il gatto blu si illumina in un sorriso che ha dell’inquietante e osserva Lucy con fare malizioso.
“Non era una cosa così rilevante...” rispondo distratto, cercando di decifrare lo sguardo di Happy che sogghigna cercando di passare inosservato.
Ma lei si alza di scatto, parandosi di fronte a me con le mani sui fianchi e l’espressione arrabbiata mentre i capelli risplendono al sole ricadendo sui suoi seni.
“Sei un idiota!” mi urla addosso voltandosi e facendo per andarsene.
Con un movimento rapido mi alzo anche io, raggiungendola in un balzo e bloccandole il polso, obbligandola a voltarsi.
“Che diavolo hai intenzione...” inizia squadrandomi dal basso, alzando il polso ancora imprigionato nella mia stretta. Io la attiro più vicina, finché le punte dei nostri nasi quasi si sfiorano.
“Non così vicino...” sussurra spaventata, senza distogliere lo sguardo dal mio.
“Che diavolo ti prende?” le dico facendole muovere la frangia con il mio respiro di fuoco. La fisso corrucciando le sopracciglia, senza muovermi di un millimetro.
Lei boccheggia, schiudendo le labbra e lasciandosi sfuggire un’occhiata alle mie così vicine. Come un lampo a ciel sereno mi rendo conto che è davvero troppo vicina. Lo è come lo è stata molte altre volte, ma all’improvviso sento un calore assurdo sulle guance e vedo che anche lei è arrossita violentemente. La strana sensazione allo stomaco torna a farsi sentire ma decido che non posso pensare ai sottaceti in questo momento. Improvvisamente la forma delle sue labbra diventa l’unica immagine che la mia mente riesce a focalizzare. Sono delicate, piccole e rosa. Il labbro superiore è leggermente più carnoso e sollevato e quando sorride di solito le si allunga mostrando appena i denti. Sarebbe così sbagliato assaggiarne il sapore? Me lo chiedo spesso ultimamente. Più o meno tutte le volte che è così vicina da sentire l’odore della sua pelle intenso e inconfondibile. Se appoggiassi le mie sulle sue un solo istante, con delicatezza e magari velocemente, tanto che nemmeno lei possa accorgersene, solo per sentirne il vero sapore, sarebbe così terribile?
Un bacio. Lo chiamano così. Un bacio a stampo. Un Dragon Slayer può riuscire in qualsiasi impresa, cosa sarà mai uno stupido movimento veloce come un bacio?
Schiudo le mie labbra preparandomi, sono quasi pronto. Devo solo sporgermi di pochi centimetri e lei nemmeno lo noterà se faccio una cosa rapida. Eppure quando sollevo lo sguardo nei suoi occhi mi pare di scorgere in lei un fremito come se aspettasse esattamente quello. Inspiro il suo respiro nelle narici ed è caldissimo. La sento trattenere il fiato e d’istinto lo trattengo anche io.
Baciala” urla la mia mente. Ci vorrà così poco...
“Hey Lucy” Happy attira i nostri sguardi ed è come uno schiaffo d’aria fresca “Non è che eri gelosa?” lo dice con leggerezza, fingendosi distratto, ma qualcosa nel suo sorrisino mi fa capire che stava solo aspettando il momento giusto. Le lascio il polso come se qualcosa mi avesse scottato e lei si scuote allontanandosi da me. Credo che il suo volto abbia raggiunto ogni possibile sfumatura di rosso. Si copre gli occhi con le mani, cercando di nascondersi non so come.
“Stupido gattaccio… non è affatto così!” farfuglia.
Non so per quale motivo ma sento il bisogno di toccarla di nuovo. Il mio istinto mi dice che se dovessi sfiorarle la guancia o prenderla per meno lei si sentirebbe meglio. Allungo il braccio, cercandola piano, ma quando sono a pochi centimetri dal suo viso lei si scosta bruscamente.
Rimango lì, sentendomi un’idiota col braccio a mezz’aria e lei che osserva prima me poi la mia mano senza capire.
Fulmineo incrocio le braccia al petto, distogliendo lo sguardo da lei.
“Dove sta il problema, Lucy?” le chiedo infine, piegando la testa di lato e restando in attesa di una risposta qualsiasi.
Lei spalanca gli occhi e si inumidisce le labbra con naturalezza prima di prendere un respiro profondo rilasciando l’aria piano.
Fisso la sua bocca che si muove quando inizia a parlare. È sempre stata così bella? Il pensiero che mi attraversa la testa mi spaventa, ma lei non mi sta più guardando così non nota il mio cambio di espressione.
“Cana mi ha detto che questa Touka è venuta alla gilda perché voleva stare con te...”
“Tanta gente vuole stare con me” alzo le spalle con ovvietà. Lei mi fulmina con un’occhiata storta che mi fa tacere all’istante.
“Ha raccontato di averti incontrato durante l’anno di addestramento...” fa di nuovo un pausa, ma io non oso dire nulla mentre lei mi scruta con circospezione.
“Che l’hai salvata… così ti ha cercato per diventare una tua compagna” sembra aver finito di parlare, ma io non so cosa risponderle dato che non mi ha fatto una domanda. Eppure sembra aspettarsi qualcosa da me.
“Ha preso l’appartamento di fronte al mio!” e lo dice come se la cosa dovesse sconvolgermi.
Continua a darmi l’impressione che stia facendo una conversazione nascondendone un’altra. E spero sia così perché per ora non riesco a capire cosa sta cercando di dirmi.
“Non sarai forse gelosa davvero?!” è l’unica cosa che riesco a pensare e a dire. Mi sembra anche una cosa intelligente, ma penso di aver sbagliato tutto perché lei si incupisce all’improvviso e mi fissa irritata.
Alzo le mani davanti a me cercando di fermare un possibile colpo violento.
“Lucy… Touka ha un cotta per Happy” ridacchio divertito mentre il gatto annuisce sostenendomi.
“Aye pensava io mi chiamassi Natsu, non è vero Natsu?”
“Si sì, è così”
Ma lei non da segno di essersi tranquillizzata.
“E tu cosa ne sai di quello che prova lei?” mi si avvicina pericolosamente, abbassandomi le mani e puntandomi un dito sul petto.
“Non è un segreto, lo sta dicendo a tutti” balbetto.
“Certo perché tu da solo non noteresti un accidente!” e fa per abbassare la mano, ma gliela prendo con uno scatto istintivo.
“Touka è un Exceed” le dico con ovvietà, perché mi sembra che lei ancora non abbia colto il dettaglio.
“E con questo?” infatti mi risponde, mordendosi un labbro coi denti nervosamente.
“Sarebbe strano, Lucy” sorrido con naturalezza, perché è davvero quello che penso.
“Ora fai lo schizzinoso?” non sembra voler demordere.
“Cosa ti fa arrabbiare così tanto?” e sono serio quando glielo chiedo, la mia attenzione sulla sua bocca che lei apre e chiude in modo nervoso.
“Io non sapevo nulla di questa Touka” e la sua voce è leggermente più stridula. Spalanco gli occhi sorpreso. Quindi è tutto lì il problema? Temeva che le avessi nascosto qualcosa?
“Nemmeno noi” ed è la verità dopotutto, e la dico continuando a fissarla serio. Lucy è di fronte a me, di nuovo tremendamente vicina e io non capisco che mi stia succedendo oggi.

Yes, you want her
Look at her, you know you do
It's possible she wants you too
There's one way to ask her
It don't take a word, not a single word
Go on and kiss the girl (kiss the girl)

E’ bella con le guance arrossate e la sua espressione orgogliosa. Sto ancora stringendo la sua mano e la sento sottile fra le mie dita; così sottile che allento la presa per paura di farle male, anche se lei non si lamenta.
L’ho tenuta fra le mie braccia molte volte ormai, so distinguere esattamente il peso del suo corpo e il profumo della sua pelle persino ora che il sapore di arancia e mandarini del suo shampoo si mischia con quello del sudore post battaglia. Dal rumore dei suoi passi riesco quasi sempre ad intuire se è arrabbiata o meno, tranne quando indossa gli stivali alti: con quelli si sente sicura e cammina più veloce anche se è tranquilla. So che quando sta in bagno più a lungo poi esce sempre coi capelli umidi e leggermente mossi; raramente indossa le calze a letto e quando sa già che ci sarò io a dormire con lei mette la vestaglia corta, senza pantaloni che le coprono le gambe perché ha troppo caldo; non è una gran cuoca e ha smesso di provarci, preferisce mangiare alla gilda con noi. Però ha sempre del pesce fresco per Happy anche se poi si lamenta dell’odore. Una volta ha comprato da un pagliaccio per strada una crema miracolosa, ma la puzza che le lasciava addosso era nauseante; nonostante a lei piacesse non l’ha più usata perché le avevo detto che non le sarei più stato vicino se avesse continuato a mettere quella roba. So così tante cose di lei… ma ora è qui davanti a me e non so più come comportarmi. La strana sensazione che provo non accenna a calmarsi, ma anzi dalla pancia è scesa verso il basso ventre facendosi più intensa.
Ho la mente annebbiata e la sensazione di non riuscire a controllare il mio corpo. Mi è giù successo, in battaglia, quando il mio istinto ha prevalso su tutto il resto. Sono stato travolto dal potere del fuoco del drago ed è stata lei a riportarmi indietro. Ma ora, se è lei a travolgermi chi mai mi fermerà di nuovo? Sento la mia pelle bollente contro la sua fredda e anche lei ha notato il cambio di temperatura perché boccheggia un “Mi stai bruciando” a bassa voce senza accennare a muoversi o ritrarsi.
“Natsu è tutto un fuoco” Happy ridacchia alle nostre spalle con ovvietà, e stavolta ha davvero ragione. Mi sento avvolgere dalle fiamme e vorrei avvolgere anche lei per tenerla al sicuro per sempre. Il mio chiodo fisso sono le sue labbra e lei l ha notato perché sposta il peso da un piede all’altro a disagio e cerca di nascondere il volto lasciando ricadere i capelli davanti.
“Baciala” sono quasi sicuro di aver sentito solo io la voce del gatto dire quella parola perché lei non da segno di muoversi. I suoi occhi marroni scendono sul mio profilo ma non è più rigida nella mia stretta, così la assecondo quando allunga il braccio per appoggiare la mano sul mio petto nudo. Contraggo gli addominali al contatto e lei sembra essersi trovata pentita della cosa così faccio scivolare l’altro mio braccia dietro la sua schiena e la stringo più vicina. Mi esce un ringhio quando i suoi seni sono schiacciati contro di me. Basterebbe così poco, dovrei solo piegarmi leggermente e le sue labbra sarebbero sulle mie. Ma lei non ne sarebbe entusiasta. Una fitta allo stomaco mi ricorda che per Lucy non sarebbe una cosa da nulla, un bacio. Ma per me? Avrebbe la stessa importante? Non mi sono mai fermato a pensarci.


Sha-la-la-la-la-la
My, oh my
Looks like the boy's too shy
Ain't gonna kiss the girl
Sha-la-la-la-la-la
Ain't that sad
It's such a shame, too bad
You're gonna miss the girl
Go on and kiss the girl (kiss the girl)

Allento la stretta, riprendendo lucidità. Forse ha ragione Gray quando dice sono un completo idiota su certe cose. Lucy mi guarda improvvisamente imbarazzata e si scosta bruscamente anche se ancora non ho sciolto l’abbraccio. È delusione quella che leggo sul suo viso?
“Sei gelosa davvero” e stavolta lo dico con un’ovvietà disarmante e lei cerca di dirmi qualcosa ma i suoi occhi si velano di lacrime.
Anche Happy si immobilizza fissandola senza capire, improvvisamente ha perso il ghigno.
“Io… beh… avevo solo paura che tu…” e una lacrima le sfugge sulla guancia. Non ha ancora detto nulla di sensato, ma si è aperta una voragine sotto i nostri piedi.
“Lucy...” sussurro, riprendendo la stretta attorno a lei più forte e facendola schiantare contro il mio petto.
I suoi singhiozzi si fanno più forti soffocati nella mia casacca.
“Si può sapere che hai oggi?” Le chiedo a bassa voce, vicino al suo orecchio. Improvvisamente mi sento triste e impotente. Non ho la ben che minima idea di cosa si faccia in questi casi. Lei è fra le mie braccia e piange. Sì, è già successo, e anche allora l’ho stretta forte a me e ho sussurrato parole di conforto. Ma era diverso… ora sento nel profondo che sta piangendo per me.
“Lucy è strana oggi” Happy incrocia le zampe al petto e i suoi occhi lucidi mi fanno capire che in qualche modo anche lui sta per mettersi a piangere.
Con una leggera pressione lei si allontana piano dal mio petto e borbotta delle scuse, continuando a guardarsi i piedi per nascondersi. La frangia le cade sugli occhi e le punte le si stanno inumidendo per via delle lacrime.
Assecondo i suoi movimenti e lascio ricadere le braccia lungo i fianchi, mentre lei fa qualche passo indietro.
Happy le si lancia sul petto abbracciandola.
“Non piangere più Lucy” dice soffocato fra i suoi seni.
“Scusami…” accenna un sorriso, asciugandosi le guance e abbracciando l’Exceed.
Io resto immobile a guardarli, stringendo i pugni e respirando a fatica. Era qui, la toccavo con le mie mani, era vulnerabile e aveva solo bisogno di me, mentre ora è di nuovo sfuggita a distanza di sicurezza. E come ogni volta sono stato io a non fare assolutamente nulla per trattenerla vicina a me.
“Ho avuto solo paura di perdervi...” ed è sincera quando lo dice.
“Beh Touka è più carina di Lucy” Happy sembra rifletterci attentamente “Ed è sempre molto gentile e premurosa”
“Ed è anche più elegante nel vestire” dico quasi sincero, lasciandomi andare ad un mezza risata.
“Restituiamo Lucy e prendiamo Touka con noi” il gatto si sta divertendo parecchio.
La bionda sbotta irritata colpendoci in testa entrambi “Vi credete spiritosi?”
“Stupida, ti ho promesso che saremmo stati insieme per sempre no?” cerco di dirlo con un tono dolce, poggiandole una mano sulla testa.
Lucy sussulta stringendosi nelle spalle, annuendo piano. Qualche lacrima le sfugge ancora dagli occhi.
“Non è così facile sbarazzarsi di noi, no?”

Now's your moment
Floating in a blue lagoon
Boy, you better do it soon
No time will be better
She don't say a word
And she won't say a word
Until you kiss the girl (kiss the girl)…

 

Baciala dannazione…” qualcuno urla nella mia mente “Ora o mai più”. Il sole si sta abbassando all’orizzonte dietro di lei. Le ombre dei nostri corpi a terra diventano via via più scure e i suoi capelli biondi si arrossano nel colore del tramonto.
Un leggero vento le smuove la gonna corta e la pelle d’oca le ricopre le braccia in un riflesso incondizionato. Sta ancora stringendo Happy al petto e sta sorridendo mentre l’ultima lacrima scivola sul suo mento. Ha le guance arrossate e nell’ombra scorgo lo scintillio dei suoi occhi. Sto avanzando verso di lei, senza nemmeno accorgermene, e me ne rendo conto solo quando lei alza lo sguardo su di me con sorpresa.
Solo una volta...” ripeto nella mia testa, deglutendo il nulla “Non ti fermare. Fallo e basta!”
Sono pochi passi quelli che ci separano ma sembrano un percorso lungo chilometri. Li sto vivendo a rallentatore. Le mie mani sulle sue spalle; Happy che alza la testa in mezzo a noi; Lucy che apre le labbra prendendo fiato. Non chiudo gli occhi, voglio continuare a guardarla e quando sono a pochi millimetri da lei sento il suono flebile della sua voce che emette un gemito di sorpresa.

E poi il silenzio.

Vedo me stesso riflesso nelle sue iridi scure, l’aureola di luce attorno al viso mentre le mie mani stringono più forte le sue spalle per impedirle di scappar via. Ma lei non ne ha alcuna intenzione.
Quando mi stacco da lei mi rendo conto che le mie labbra sono umide delle sue lacrime al sapore di sale e lei ha ancora la bocca aperta e l’espressione sorpresa.
Happy ci osserva sogghignando e un po' in imbarazzo per essere stato lì in mezzo tutto il tempo.
Pochi secondi, un bacio veloce. Dopotutto mi ero detto che sarebbe bastato, invece la sensazione di vuoto nello stomaco è aumentata. Forse ho solo fame…
Lucy lascia scivolare il gatto blu a terra e quando non c’è più nulla fra di noi si solleva sulle punte, facendosi vicina.
“Cos’era quello?” mi chiede, la voce emozionata e un sorriso sincero.
“Un bacio” dico arrossendo e voltando il viso per guardare altrove “Non sapevi cosa fosse?” le chiedo.
“No...” la sua mano sulla mia guancia mi obbliga a tornare con gli occhi su di lei “Intendo… perché mi hai dato un bacio, Natsu?”
E qui probabilmente mi sto giocando il prossimo mese di dormite nel suo letto, perché se non darò la risposta corretta lei si arrabbierà parecchio. Cerco aiuto disperato dal nostro pubblico felino, ma Happy se la sta ridendo di gusto vedendomi completamente in difficoltà.
“Io...” inizio “Beh io...” giro di nuovo la testa per non guardarla, grattandomi la fronte nervoso “Ho solo pensato che tu… insomma...” ma mi sto prolungando troppo a lungo. Lei sbuffa esasperata e scuote la testa tornando un passo indietro. Forse non è arrabbiata, perché il suo sorriso mal celato è ancora lì nei suoi occhi.
“Come immaginavo...” rassegnata si volta in una mezza giravolta e si afferra le mani dietro la schiena.
“Cosa?” mi esce mentre muovo un passo dietro di lei che sta per riprendere il sentiero.
“Non hai la minima idea di cosa significhi baciare una ragazza, non è vero?”
“Io so perché ti ho baciato...” sono abbastanza seccato e mi sento trattato come un bambino.
“E allora dimmelo, perché?” mi osserva da sopra la spalla, trattenendo a stento un ghigno malefico. Lo sa che mi sta mettendo in difficoltà.
Sii sincero Natsu, andiamo.
“Perché avevo fame… e tu sai sempre di mandarino” Ma non appena lo dico mi rendo conto che è stata una pessima idea.
“Tu mi hai baciata perché avevi fame e io so di mandarino? Mi hai scambiato per un agrume?!” Lucy è arrabbiata, e quando mi tira un pugno in testa sbattendomi per terra so che me lo sono meritato.
Con la faccia contro il selciato resto a fissarla mentre si allontana. Happy si avvicina a me sconsolato.
“Yo Natsu, non hai proprio intenzione di dirle che...” ma lo zittisco con la mano mentre mi metto seduto.
“No...” sussurro al vento “Per oggi va bene così, ha smesso di piangere no?” e sorrido allegro guardando il mio amico ancora incerto.
“Forza Happy, raggiungiamola… stasera vi porto a cena e offro io!”
“Aye” e ci mettiamo a correre verso la sagoma in lontananza che si è fermata e ci sta aspettando.

Sempre insieme… gliel’ho promesso.

 

 

 

 

 

   
 
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