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Autore: Nymeria87    07/03/2020    5 recensioni
dal testo:
“Ti sta bene tutto questo?” le chiese d’un tratto in un sussurro indicando con la mano le tavolate difronte a loro.
Sansa lo guardò curiosa soppesando per un momento la sua espressione costernata mentre cercava di comprendere il significato delle parole di Jon.
[...] “sei un uomo di valore Jon, ti meriti tutto questo, lo hai dimostrato sul campo di battaglia!”,
“Sono quasi morto sul campo di battaglia, e lo sarei se non fosse stato per te!”.
“Hai rischiato tutto per il Nord, è questo quello che loro vedono, un uomo che darebbe la vita per la sua terra e la sua gente...”
Per il Nord, certo, ma avrei dato la vita anche solo per te Sansa, sei stata il mio ultimo pensiero prima dell’impatto con le armate Bolton.
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Ripartiamo dalla settima stagione ripercorrendo gli eventi visti nella serie ma andando a scavare un pò piu’ a fondo, attraverso i gesti e le espressioni che hanno fatto galoppare la mia mente molto lontano, a coltivare congetture e ad immaginare ciò che (ahimè) non abbiamo potuto vedere.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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“Voglio che tutti i  maestri del Nord passino a setaccio i loro archivi, alla ricerca di ogni possibile informazione sul Vetro di Drago. Il Vetro di drago uccide gli Estranei e per noi è più prezioso dell’oro in questo momento!” stava dicendo Jon all’intera sala attenta.
Sansa seduta alla sua sinistra non gli staccava gli occhi di dosso, in fervido ascolto attivo, calamitata da ogni espressione del suo viso, da ogni ombra che gli danzasse in volto, da quegli occhi di ossidiana, così coinvolti in quello che stava dicendo...
“Dobbiamo cercarlo, scavare per trovarlo e usarlo per creare delle armi”.
L’intera sala sembrava assestarsi sulle panche, Lyanna Mormont era protesa in ascolto, così come Lady Brienne, seduta più vicina alla sua protetta, seppur difronte.
“Tutti, a partire dai 10 fino ai 60 anni, si eserciteranno quotidianamente con lance, picche, arco e frecce” continuò Jon categorico.
“Era ora che insegnassimo a questi figlie dell’Estate come si combatte” intervenne Lord Glover, destando risate sommesse per tutta la sala.
Jon lo riportò all’aspra relatà dell’imminente gravità della situazione: “non solo gli uomini”, lo richiamò con lo sguardo il Re del Nord.
Brienne voltò il suo sguardo su di lui incerta; “non possiamo difendere il Nord facendo combattere solo metà della popolazione” continuò Jon introducendo il suo pensiero.
Lord Glover si alzò con lenta determinazione: “ti aspetti che io metta una picca nelle mani di mia nipote?”.
Prima che Jon potesse replicare, Lady Lyanna Mormont si alzò per fronteggiare Glover: “non starò davanti ad un fuoco a sferruzzare mentre gli uomini combattono per me; sarò anche piccola e sarò anche una ragazza Lord Glover, ma appartengo al Nord tanto quanto voi” replicò con fervore, collimando tutta l’attenzione di Sansa e tutta la stima di Brienne, che non potè altro che rispecchiarsi in quella ragazzina così combattiva.
“Certo, mia Signora, nessuno mette in discussione...”
“E non ho neanche bisogno della vostro permesso per difendere il Nord!” asserì lei in conclusione per poi volgersi lentamente verso Jon: “inizieremo l’addestramento di uomni, donne, ragazzi e ragazze di Isola dell’Orso”. Un coro di consensi si distese per tutta l’ampiezza della sala mentre Lady Lyanna e Lord Glover si scambiarono un cenno di intesa prima di riprendere i loro posti e far continuare Jon con il suo discorso. La fortezza di Aspra Dimora sarebbe stata occupata del Popolo Libero, con a comando Thormund Veleno dei Giganti, in modo da presidiare un altro castello lungo la Barriera.
“Se dovessero superara la Barriera, i primi due castelli che incontrerebbero sul loro cammino sarebbero Ultimo Focolare e Karhold” continuò Jon prima che Lord Royce intervenisse a interromperlo: “gli Umber e i Karstark hanno tradito il Nord! Quei castelli dovrebbero essere rasi al suolo senza lasciare alcuna pietra” disse fremente.
“I castelli non hanno commesso alcun crimine” intervenne Sansa, pacata ma decisa; bellissima nel suo abito scuro che metteva in risalto la fervida luce calda che si irradiava dai suoi capelli di rame.
Jon si voltò a posare lo sguardo su di lei, la quale continuò la sua arringa: “e abbiamo bisogno di ogni fortezza disponibile per la guerra che verrà; dovremmo assegnare Ultimo Focolare e Karold a nuove famiglie, famiglie che ci hanno sostenuto contro Ramsay” concluse lei, rivolgendosi a Jon nel consenso genereale.
Jon era rivolto con occhi bassi sulla tavola, realizzando ad ogni parola che le aveva sentito pronunciare, quanto la sorella avvesse preso fin troppo alla lettera la sua proposta di condividere le loro idee.
Jon apprezzava il fervore di lei e il suo interesse per la salvezza del Nord, ma non poteva permettersi di mostrarsi troppo accondiscendente nei suoi confronti, non di fronte ad una sala gremita di Lord, e soprattutto non quando la sua mozione era così in contrasto con la visione generale di Jon.
Sansa ragiona ancora spinta dalla vendetta, come non darle torto, ma questo non è il momento di divere il Nord ulteriormente: la nostra sola speranza è restare uniti.
Dei, avrei dovuto parlargliene prima...
 
Quando la sala tornò quieta, Jon si preparò a pronunciare la sua sentenza, che sapeva, avrebbe creato non poco scompiglio: “gli Umber e i Karstark combattono al fianco degli Stark da secoli; sono stati leali per intere generazioni” continuò lui rivolto alla sala, mentre dagli occhi di Sansa traspariva solo incredulità al sentire quelle parole pronunciate proprio da lui: “ e poi hanno spezzato questo giuramento...” lo richiamò lei per avere una risposta più esaustiva.
Jon si rivolse alla sorella con tono accondiscendente, sperando di quietarla nel suo contrasto: “non strapperò queste famiglie dalle case dei loro avi, a causa delle colpe di alcuni dei loro figli..” cecò di continuare lui.
“Quindi non c’è punizione per il tradimento e nessuna ricompensa per la lealtà?” chiese ferma lei, richiamando insistentemente l’atenzione di Jon, che si ritrovò a voltarsi sgomento, incredulo del fatto che Sansa non capisse quanto le sue parole potessero screditarlo di fronte ai Lord che occupavano la sala.
Calò il silenzio e Jon si ritrovò a voltarsi con tutto il corpo verso la sorella per fronteggiare la sua calma apparente, mentre lui era inondato da una fervida collera.
In che razza di situazione pensi di mettermi?
“La punizione per il tradimento è la morte” la inchiodò lui al suo sguardo di fuoco, “Jon Umber è morto sul campo di battaglia” la richiamò ancora, “Harald Karstark è morto sul campo di battaglia!”concluse deciso.
“Sono morti combattendo per Ramsey!” proruppe affrontandolo anche lei: “dai i castelli alle famiglie degli uomini che sono morti combattendo per te!” asserì fremente lei.
Un brusio generale si levò tra i tavoli, finchè gli occhi di Jon non tornarono a rivolgersi a loro, mentre Davos, teneva lo sguardo basso, ancora incapace di credere che la ragazza Stark non avesse compreso quanto Jon fosse in realtà sottilmente abile nel gestire situazioni del genere.
Jon dal canto suo aveva capito perfettamente quale fosse la posizione della sorella; sapeva che per quanto lei gli confermasse attraverso gesti e parole, la sua appartenenza alla famiglia Stark, riteneva se stessa la reale custode degli insegnamentei del padre, forse solo inconsapevolmente ma comunque lui avrebbe dovuto provarle quanto si sbagliasse e quanto effettivamente stesse agendo per il bene del Nord, anche quando lei non riusciva a condividere la sua visione.
“Quando fui Lord Comandante dei Guardiani della Notte” disse rivolgendosi alla sala, “giustiziai uomini che mi tradirono, uomini che si rifiutarono di eseguire i miei ordini. Mio padre diceva sempre - l’uomo che pronuncia la sentenza, dovrebbe essere colui che cala la spada – e io ho cercato di vivere secondo queste parole. Ma non punirò un figlio per i peccati commessi dal padre, e non porterò via la casa ad una famiglia a cui appartiene da secoli” continuò protendendosi leggermente verso la sorella per farle intendere quanto quelle parole fossero indirizzate a lei: “questa è la mia decisione” disse abbassando lo sguardo sul tavolo per cercare di catturare con la coda dell’occhio ogni movimento di Sansa, “e la mia decisione è irrevocabile” pronunciò scoccandole uno sguardo di puro ammonimento, nenache lontanamente celato.
Sansa catturò il suo sguardo e assimilando le parole di Jon, che aveva richiamato in modo indelebile il suo ruolo dominante; fugò gli occhi sulla parete per poi tornare in posizione remissiva, con sguardo basso, semplicemente in ascolto di quello che sarebbe successo dopo.
 
Jon, rientrato nel suo ruolo di Re del Nord, si rivolse ancora una volta alla sala, richiamando Ned Umber e Alice Karstark a rinnovare i loro voti di fedeltà a casa Stark.
Quando i voti furono pronunciati e la folla di Lord acclamò questa rinnovata alleanza, Sansa comprese a malincuore la mossa strategica di Jon, rendendosi improvvisamente conto di quanto lo avesse sottovalutato, mordendosi le labbra per essersi comportata da stupida.
   
 
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