- Storia scritta per il cowt10
- M2 - Napoli
- 477 parole
I regali per le ricorrenze o per i compleanni, per le feste o semplicemente per dimostrare affetto, sono una cosa che ha sempre messo a disagio Jinora. Lei, che è cresciuta abbracciando la filosofia dei monaci dell’Aria, e che quindi non ha mai posseduto niente, non capisce quel costume altrui di comprare cose e spendere soldi per far possedere ai propri cari un oggetto.
Jinora non ha mai posseduto niente, se non il suo aliante. Tutto il resto non è mai stato suo, proprio nel vero senso del termine. I vestiti che indossa sono quelli del Tempio, i libri che legge sono i libri della biblioteca del Tempio, gli oggetti in camera - che sua non è, ma anche essa del Tempio - sono cose prestatele da Asami o da Korra o da Bolin o cose che le hanno dato i genitori e che poi, tra qualche anno, passeranno ai suoi fratelli.
Jinora non ha niente e le piace, si sente appagata, libera. Quando deve spostarsi, fare un viaggio o andare in missione, semplicemente raccoglie qualche indumento, l’aliante ed è pronta, senza pensieri. Quella è la filosofia dei monaci dell’Aria e uno dei dogmi che hanno formato molte generazioni di dominatori prima di lei.
Non avere niente non è mai stato un problema, così come non avere regali - gli zii ogni tanto portano a lei o ai suoi fratelli qualche souvenir, di ritorno da un viaggio, ma Jinora non lo avverte mai come qualcosa di suo; zia Kya e zio Bumi lasciano una cosa loro a lei.
I monaci dell’aria di generazioni e generazioni prima non hanno però pensato che uno dei loro discendenti, un giorno, avrebbe avuto un fidanzato di un’altra stirpe che avrebbe mandato in crisi tutto il loro sistema. Così Jinora, che fino a quel momento non aveva mai avuto niente da ridire sui antenati, inizia a maledirli un po’.
Lei di regali non ne ha mai dovuti fare, poi è arrivato Bolin ed è diventato tutto un po’ più rumoroso, un po’ più chiassoso, un po’ più bello, ma anche diverso e complicato.
- Facciamo questo regalo - si era detta alla fine, decretando la propria sconfitta.
Jinora si chiede quale dominatore, centinaia di anni prima, abbia deciso che per i compleanni ci si debba fare dei regali - sicuramente uno della terra.
Bolin ha la faccia di un bambino contento quando scarta il proprio regalo, con gli occhi sgranati e un po’ lucidi.
- Non dovevi - le dice, mentre la soffoca con un abbraccio e al tempo stesso cerca di disfare il pacchetto.
Poi lo aspre e lo guarda. Un sopracciglio si inarca - Non dovevi davvero - ripete e poi ride.
La copertina del libro gli rivolge la stessa occhiata perplessa. “101 favole a colori per i Dominatori del Domani. Adatto dagli + 0 anni in su” recita il titolo.