«Mnh…» mugolò Wei WuXian, sollevandosi su gambe deboli e tremanti - le spalle premute contro il materasso, la guancia destra schiacciata tra le lenzuola e le braccia inermi ai lati del suo corpo. Si stava completamente esponendo, mostrandosi al marito come una bestia in calore, bagnata e pronta ad essere posseduta. D’altronde, lo era. «Allora, allora… il mio piacere è averti dentro, Lan Zhan.»
E' passata una settimana dalla loro ultima unione, dall’ultima volta che il rigoroso silenzio della jingshi è stato soggiogato dallo smacco delle loro carni, il profumo d’incenso soffocato dall’odore più crudo del sesso.