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Autore: ZarxielZerg    10/03/2020    0 recensioni
Questa fanfiction è un remake dell'originale Pokémon Ghost, con la fanfiction principale e lo spin-off uniti in una sola fanction dove i personaggi sono studiati in maniera più ampia e i Pokémon hanno più spazio. La fanfiction originale non verrà interrotta, ma seguirà di pari passo con questo remake.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Mi svegliai senza dire nulla, mi girai verso la mia sveglia a forma di teschio e la spensi. Poi mi misi a riflettere perché avrei dovuto svegliarmi alle 6 del mattino, più di quattro ore prima del solito in una giornata festiva. Poi mi ricordai.
“Oh merda! La cerimonia del Pokédex!” realizzai. Mi alzai e mi vestì rapidamente con i miei soliti indumenti, per lo più vestiti di varie sfumature di nero, odiavo essere etichettato come “goth” semplicemente mi piace il colore. Indossai una maglia con un teschio di Marowak sopra, a pensarci, neppure l’aggettivo “punk” gradivo. Lentamente entrai in cucina. Mio padre mi guardò abbassando il giornale. “Non sapevo che gli zombie di Romero fossero in casa mia”.
“Molto divertente” borbottai, per poi fare un lungo sbadiglio e subito dopo una rapida colazione.
“Sto per andarmene” realizzai “Un allenatore ufficiale, e uno di quelli scelti per usare la nuova invenzione del Professor Oak”. Mi iscrissi alla selezione più per capriccio dopo aver letto l’annuncio. Chiesi ai miei insegnanti di scrivermi la raccomandazione e poi attesi, senza troppe speranze, fino ad una settimana fa, quando fui svegliato da mio padre sorprendentemente allegro. “Beh Raziel, dovresti dire a tuo zio che c’è un altro ricercatore in famiglia” mi disse semplicemente.
Fui felicissimo, ma anche sorpreso. Il Professor Oak mi aveva preso sul serio su oltre un centinaio di candidati. Sapevo di essere andato bene nell’esame pratico, ma in quelli scritti non ero di certo fra i migliori tra gli studenti di Lavandonia e Zafferanopoli, e tanto meno tra quelli di Kanto.
Mi guardai intorno dentro casa prima di andarmene. Mio fratello minore dormiva ancora, con l’acquario con dentro il suo Dratini accanto. Mi chiesi se dovevo svegliarlo per salutarlo, ma era meglio di no. D’altronde, non sarebbe stata l’ultima volta in cui sarei stato a Lavandonia. Mio fratello iniziò ad essere strano da circa un anno, sempre più freddo nei miei confronti. Svegliarlo non era di certo la migliore idea per migliorare il nostro rapporto. Salutai mia madre, presi lo zaino ed uscì di casa, per poi entrare nella macchina che mi attendeva fuori. Tra quattro ore sarei stato a Biancaville e tra cinque un allenatore con uno starter ed un Pokémon.
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“Ciaaoooo Giul!” disse il ragazzo dai capelli castani, salutando allegramente la sua amica più cara.
“Buongiorno Draconix. Vedo che sei di buon umore” rispose la ragazza, i cui capelli biondi si fermavano prima della spalla.
“Perché non dovrei? Stiamo per diventare allenatori Giuls! Stiamo per avere un Pokédex! E. NOI. CONQUISTEREMO. LA. LEGA.” Disse Draconix mentre il suo tono si faceva più forte.
“Prima che ciò accada, voi perdenti dovrete passare sul mio cadavere.” Disse una voce familiare. Entrambi sospirarono e si voltarono per trovarsi davanti Blu Oak, il più grande pallone gonfiato del lato occidentale di Kanto.
“Ciao Blu” disse Draconix con molta meno allegria di quanto avesse fatto con Giuls. Giuls annuì appena in sua direzione.
“Salve perdenti, come stanno le vostre medaglie d’argento?” chiese facendosi beffa sia di Giuls che di Draconix. Entrambi ebbero lo stesso voto nell’esame finale, solo dieci punti in meno di Blu, ed il ragazzo era più che felice di ricordarglielo.
I tre andarono insieme verso il laboratorio di Oak. Non che volessero andare insieme a Blu o che Blu volesse andare con loro, ma c’era solo un sentiero, ed entrambi volevano evitare quell’arrogante di Blu. Nonsotante tutto, Giuls e Draconix ricordavano di essere molto più legati a Blu quando erano più piccoli.
Il laboratorio era circondato da un piccolo gruppo di curiosi. Alcuni giornalisti delle testate giornalistiche più piccole stavano scattando foto della cerimonia che avrebbe celebrato questo “esperimento senza precedenti”, ed altri erano li solo per vedere chi avesse scelto il professore. Quando arrivarono, la maggior parte della gente esultò, in una cittadina come Biancavilla, i voti migliori dell’Accademia per Allenatori erano abbastanza noti.
“Benvenuti, benvenuti!” disse Oak allegramente “Blu, Draconix... Juliet...”
“Giuls.”
“Si, quello che ho detto.” Rispose Oak “Dobbiamo aspettare solo altri dieci minuti circa. Sedetevi, vi offro un po di tè mentre aspettiamo.”
I tre si guardarono attorno. Gran parte delle sedie furono messe da parte dietro le librerie più grosse, ed erano coperte da pile di fogli. Probabilmente il professore stava cercando di rendere il laboratorio quanto il più presentabile possibile per la stampa.
Accanto a loro, nella stanza, c’era un anziano Nidoking, che dormiva rumorosamente in un angolo, sbavava quello che sembrava essere veleno. Giuls ricordò che in gioventù il Pokémon fu lo starter di Oak, riuscì a sconfiggere il Gengar di Agatha durante la loro lotta in Lega quando era ancora un Nidorino. Era strano pensare che quell’umile ... beh... relativamente umile ricercatore, fosse stato il Campione di Kanto per dieci anni consecutivi, e si ritirò solo per sua decisione e non perché qualcuno lo sconfisse.
Dopo circa dieci minuti, come disse il professore, la porta si aprì, ed un quarto giovane entrò nella stanza. Pallido, magro, capelli neri e lunghi, beh... lunghi per un ragazzo almeno... vestito per lo più di nero e con teschi. Giuls cercò di capire se fosse un’amante del gotico o fosse un punk, o se semplicemente avesse un senso della moda tutto suo. “Avrebbe bisogno di un po’ di sole” aggiunse.
Draconix ebbe un impressione simile a quella della ragazza, sebbene fosse abbastanza educato da non dire nulla, cosa che Blu non era “Dunque... sei risorto da una tomba o sei semplicemente tornato da un concerto?”
Raziel lo guardò perplesso. “Decisamete è ha un senso della moda tutto suo” concluse Giuls. Tuttavia il fatto che le piacesse vestirsi da maschiaccio fu la principale fonte di pettegolezzi nei suoi confronti per anni, perciò lei poteva empatizzare con lui, almeno un po’.
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Guardai le altre quattro persone in stanza. Il professore sembrava impegnato con qualcosa, di nuovo, alla sulla sua scrivania, quindi mi concentrai sulle altre tre persone, che avevano la mia stessa età. La ragazza, dovetti ammetterlo, era tra le più carine che avessi mai visto, il che era sorprendente per qualcuna con un vestiario da maschiaccio. Capelli corti, pantaloni e giacca larghi, entrambi in jeans, ed una maglietta verde.
I due ragazzi avevano un vestiario normale, ed avevano capelli più o meno della stessa lunghezza, volutamente spettinati. Tutti sembravano concentrati sui miei di vestiti. Sorrisi. Mi piaceva il mio stile, ed ero abbastanza sicuro di fare buona impressione.
Mi sorprese la domanda di uno dei tre, del teenager in blu. Lo guardai perplesso per un po’, poi ridacchiai “La prima?” gli dissi. Mi piacevano i cimiteri, c’erano molti Pokémon interessanti da trovare là.
L’altro ragazzo rise “Mi piace questo qui” disse per poi avvicinarsi “Draconix”.
“Raziel” risposi dopo un attimo d’esitazione per poi stringergli la mano.
“NORA!” esclamò la ragazza, saltando fra noi due “Scherzi a parte, mi chiamo Giuls. Benvenuto a Biancavilla.”
“Davvero commovente.” Disse l’ultimo ragazzo “La nascita di una bellissima amicizia e tutto il resto. Ma possiamo arrivare alla parte in cui otteniamo il Dex adesso?”
Il professore alzò la sua testa dalla scrivania proprio in quel momento, girandosi verso di me.
“Ah, Raziel, sei qui anche tu” disse “Ho pensato di aggiungere un tocco finale, scusate. Ma eccoli qui, tutti pronti per voi.”
Tutti noi guardammo meravigliati i quattro Dex sul tavolo. Insieme a loro c’erano anche quattro Poké Ball, una per ciascuno di noi.
“Dunque, ho chiesto ai tuoi genitori che tipo di Pokémon avresti gradito, e sono stati così gentili da darmi delle linee guida.” Disse guardando verso di me “Molto specifiche a dire il vero” Io arrossì, sapevo cosa volesse dire.
Oak andò di fuori per un momento, e tornò seguito dalla folla. I pochi giornalisti scattarono foto di noi quattro assieme al Professor Oak, e poi iniziò l’evento principale.
“Benvenuti a tutti verso questo nuovo passo per la ricerca Pokémon. Per decenni ho raccolto informazioni su tutti i Pokémon della regione di Kanto, proprio come hanno fatto e stanno facendo i miei colleghi professori in tutto il mondo. E oggi sono orgoglio di annunciarvi il risultato di queste ricerche, una porta verso il futuro! Ecco il Pokédex” disse sollevando il piccolo oggetto. Sembrava una guida digitale, con un touchscreen per accedere facilmente alle varie funzioni. “Questo magnifico strumento è sia un enciclopedia che, grazie alla sua connessione con le Poké Ball dell’allenatore, un computer funzionale. Permetterà agli allenatori di monitorare le condizioni dei loro Pokémon, e di analizzare ulteriormente la crescita di quelli che si sceglie di portarsi dietro. Come molti saprete, sono convinto che il legame reciproco tra un allenaotre ed un suo Pokémon è ciò che renda entrambi più forti. Ora ve lo dimostrerò.” Cosegnò a ciascuno di noi un Pokédex: nero a me, blu a Blu, rosso a Draconix e verda a Giuls. “Inoltre, il Dex aiuterà questi allenatori durante il loro viaggio. Avranno informazioni su ciascun Pokémon potrebbero incontrare, informazioni che nel caso dovessero rivelarsi false o anche solo leggermente inprecise, potranno segnalarmi immediatamente per una revisione. Immaginate quanto più rapidamente potranno progredire le ricerche quando a più persone verrà assegnato un loro Pokédex!”
Notai che la folla non fu particolarmente entusiasta dalla lunga spiegazione. Alcune persone stavano ascoltando, scienziati scommetto, mentre i giornalisti stavano prendendo appunti, ma gli altri mostravano al massimo una lieve curiosità, al punto che mi venne il dubbio sul perché fossero lì. Magari nella speranza di apparire nelle fote della notizie o semplicemente per rispetto nei confronti dell’anziano professore. D’altronde, era pur sempre una celebrità.
Oak sorrise, quindi indicò a noi quattro in direzione al tavolo “I vostri starter vi attendono.” disse.
Ci avvicinammo tutti al tavolo, e ciascuno di noi toccò la rispettiva Poké Ball. Si sentì un lieve bip ed il Pokédex ci mostrò il Pokémon all’interno. Oak era visibilmente MOLTO eccitato.
Sorrisi, ed aprì la mia, dalla quale uscì un Gastly. Il Pokémon si girò verso di me e sorrise... poi iniziò a leccarmi la mano. Ci fu una spiacevole sensazione di formicolio, e sentì la mia mano afflosciarsi paralizzata. Gastly rise, mentre Oak si precipitò all’interno con un Antiparalisi. Ma ero felice. Volevo diventare uno specialista Spettro, proprio come Agatha dei Superquattro o come Angelo di Johto. Ora stavo facendo il mio primo passo.
Gli altri tre mostrarono i loro Pokémon quasi allo stesso tempo. Giuls cercò di abbracciare un Bulbasaur, che apparentemente non aveva alcun interessa al di fuori dal liberarsi dalla sua presa. Draconix stava guardando un Charmander, ma i due sembravano andare d’accordo, mentre Blu osservava cinicamente il suo Squirtle.
‘Suppongo ci sia sempre qualcosa da scoprire riguardo un nuovo Pokémon’ pensai, guardandomi le spalle dove c’era Gastly, il quale sembrava più curioso che pericoloso. Lo richiamai nella sua Poké Ball, poi mi rivolsi al professore.
“Grazie, professore” dissi chinando la testa “Farò in modo di trattarlo bene e farò del mio meglio per aiutarla nella sua ricerca.”
Oak sorrise “Beh... Richard...”
“Raziel.”
Oak mi ignorò, “Come dissi, il cuore di questa ricerca sta nel legame tra allenatore e Pokémon. Se ho ben capito, hai intenzione di affrontare la Lega solamente con Gastly, giusto?”
“A meno che non mi imbatta in un altro Spettro qui a Kanto... si”
Oak sorrise “Bene, allora mi aspetto delle grandi scoperte su come il legame fra voi due influenzerà la vostra cresciuta.”
Rimasi sorpreso, di solito la gente definiva il mio sogno di vincere la Lega usando solo Spettri ridicolo, specialmente dopo essersi resi conto che lo avrei fatto con un solo Pokémon. Ma ero convinto che fosse possibile. Ci fu un precedente di un vincitore alla Lega con soli due Pokémon, quindi forse c’è speranza.
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Blu osservò il ragazzo in nero mentre questo ringraziava il professore. Vincere la Lega con un solo Pokémon? Non ha senso! Se ciò fosse possibile, significherebbe che i Superquattro ed il Campione valevano meno di niente. L’allenamento è un complesso esercizio di pensiero strategico, non uno stupido tentativo avventato per sperare di vincere la Lega con un solo Pokémon.
“Hey, Raziel” chiamò “Ti va una sfida? Un uno contro uno, così per sportività” disse.
“Da quando in qua ti interessa della sportività?” chiese Giuls richiamando la sua Bulbasaur.
“Già, perché sei così interessato nello sfidare Raziel?”
“Oh, suvvia, voglio solo provare i nostri nuovi Pokémon in un incontro amichevole” disse Blu ‘e dimostrargli subito che ci sono pesci più grossi in queste acque.’
Raziel nel frattempo annuì e si allontanò “Possiamo usare la stanza professore?”
L’uomo annuì “Certo, di sicuro non potrete renderla peggiore di quanto non sia già.”
Raziel annuì e schierò Gastly, Blu fece lo stesso con Squirtle. I due Pokémon si fissarono per un po’.
Squirtle attaccò per primo con Bolla, come da comando. Un getto di bolle volò dalla sua bocca verso Gastly, che fu colpito.
Raziel disse semplicemente “Leccalo.” E Gastly obbedì, avviciandosi a lui per leccare Squirtle in faccia. Squirtle si irrigidì immediatamente con il viso paralizzato. Il Pokémon poi fece un balzo indietro ed usò di nuovo Bolla, ma Gastly semplicemente si spostò dalla sua linea di tiro e rise.
‘Mi sta deridendo?!’ chiese Blu furioso “Forza Squirtle, riprenditi da questa merdata e uccidilo con Bolla!”
“Come fai ad uccidere una creatura che è già morta?” chiese Giuls.
“Zitta!” rispose Blu. Nel frattempo Squirtle provò ad usare di nuovo Bolla, cosa alquanto difficile con la faccia paralizzata. A peggiorare il tutto, Gastly tornò a leccarlo di nuovo, questa volta però affettando una sua mano.
‘tutto ciò si sta facendo fastidioso...’ pensò Blu, ora sembrava quasi che stesse per perdere. Lui, l’allenatore più forte di tutta Biancavilla che perde contro una palla di gas?
“Forza Squirtle, fa qualcosa!” urlò. E Squirtle fece qualcosa, saltò in avanti con... Azione. Il suo corpo semplicemente passò attraverso quello di Gastly, e lo Spettro lo leccò di nuovo, e questa volta fu la zampa destra di Squirtle ad afflosciarsi.
Blu si guardò intorno, notando che molte persone stavano ridacchiando alla scena. In realtà arrabbiarsi non lo avrebbe favorito in alcun modo. L’ultimo ordine era il più stupido avrebbe potuto dare ad un Pokémon non allenato. Era ovvio che la sua prima reazione fosse quella di usare Azione contro un nemico. Quindi ordinò al Pokémon di usare Bolla, ma Squirtle non si mosse. Perché fu sconfitto dall’ultima Leccata.
Dopotutto, Blu non stava passando una bella giornata.
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Sorrisi vittorioso, un ottimo inizio per la mia carriera d’allenatore. Quasi mi diedi da solo una pacca sulle spalle, anche se gran parte del merito era di Gastly. Una lotta di basso livello come quella solitamente si concludeva con la vittoria del Pokémon più resistente. Apparentemente una palla di gas era più forte di una tartaruga.
Blu semplicemente richiamò il suo Squirtle e se ne andò arrabbiato. Mi chiesi perché vedendolo uscire dal laboratorio. Era stata una sua idea quella di sfidarmi.
“Lascialo perdere” disse Giuls avvicinandosi “Non perde da qualche anno, immagino gli ci vorrà del tempo per digerirla.”
“Già, di solito non fa altro che vincere, immagino che una sconfitta gli farà abbassare la cresta” aggiunse Draconix.
Noi tre parlammò ancora un po’, mentre il pubblico si ritirava lentamente dalla sala, rendendosi conto che le cose interessanti erano già state dette o fatte. Quando la stanza fu vuota, il professore si voltò.
“Beh, immagino siate impazienti per cominciare” disse “La città di Smeraldopoli è proprio qui a nord, ma non sono sicuro che la palestra sia aperta. Il Capopalestra sembra stia oziando negli ultimi anni. Vi consiglio quindi di dirigervi a Plumbeopoli.” Poi indicò il Dex “Ci ho installato l’applicazione della mappa, e sono certo che voi sappiate gestire gli smartphone molto meglio di me, quindi dubito vi servirà la mappa.”
Noi tre annuimmo “Bene allora, buona fortuna” disse.
“Grazie a lei professore” disse Giuls “Sia per Bulbasaur che per il Pokédex.”
“Anch’io.” Aggiunse Draconix “Charmander è il migliore, ne sono certo!”
Il professore sorrise. Non importa quante volte egli abbia visto quella scena, era evidente che per lui la bellezza dell’inizio del viaggio di un allenatore è sempre uno spettacolo meraviglioso. Ed ero certo che egli sperasse che tutti noi potessimo avere un futuro promettete.
Ci osservò uscire dal laboratorio e dividerci, mentre io mi diressi verso nord, gli altri tornarono a casa per prepararsi per il viaggio. Presto noi tre... no... quattro con suo nipote, avremmo sperimentato cosa significasse essere davero un allenatore. Pensai che forse Oak stesse provando un pizzico d’invidia.
   
 
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