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Autore: marea_lunare    11/03/2020    1 recensioni
La razza umana è ormai estinta da migliaia di anni, la Terra è stata conquistata da angeli e demoni, i quali ne sono entrati in possesso combattendo tra di loro una feroce battaglia, conclusa con un armistizio.
Tra le popolazioni vige l'obbligo di non fare del male a nessuno della razza opposta o di intrattenere un qualsiasi tipo di rapporto, per il timore di poter compromettere la pace.
John Watson però non è come tutti gli angeli: lui crede in un possibile legame tra i popoli. Sarà proprio lui, infatti, a conoscere un demone particolarmente acido ma geniale, che lo affascinerà fin da subito. Sa bene però, che la loro amicizia potrebbe compromettere gravemente la situazione di stallo che permane tra le loro razze.
I dubbi sono tanti, le speranze diminuiscono giorno dopo giorno.
Tra una divinità potente e sconosciuta e due mondi opposti ma al contempo simili, si sviluppa la storia di John Watson e Sherlock Holmes, coloro che potrebbero cambiare o distruggere il loro mondo.
Genere: Drammatico, Fantasy, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Quasi tutti, Rosamund Mary Watson, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XII – Ali                                                                                                                                                                          Angels Fall – Breaking Benjamin

 

“I rinforzi?” domando sconcertato.

“Questa non è una sentenza accettabile!” esclama Gregory, entrando nel tribunale con passo deciso “Esigo che John venga giudicato da una corte di angeli, perché voi non avete alcuna giurisdizione su di lui!”

Vedo l’Angelo Maggiore passarmi affianco e posizionarsi direttamente di fronte al giudice, il quale lo fissa con ribrezzo malcelato.

Osservo quella scena con occhi confusi. Sembra tutto così surreale. Gregory e Mike non possono trovarsi qui. Eppure sento la mano di Mike stringermi la spalla, ritrovandomi davanti al suo sorriso rassicurante non appena mi giro.

“Mike...” balbetto “C-cosa ci fate qui?”

“Siamo qui per salvarti il culo, John” mi risponde.

“Angelo, perché siete solo in due? Dove sono tutti gli altri?” gli domanda Sherlock.

Mike tace, abbassando nervosamente lo sguardo.

“Nessuno è venuto con voi?”

Il mio amico sospira e guarda il demone negli occhi. Apre la bocca per rispondere, ma alla fine decide di tacere.

“Quindi le cose stanno così” mormora Sherlock.

Io ascolto silenziosamente quel breve scambio di battute, cercando di riordinare i pensieri.

Le delusione nello sguardo del demone e la colpevolezza in quello di Mike non lasciano spazio ai dubbi.

Sherlock è riuscito a contattarli, chiedendo loro aiuto affinché mi portassero via e mi permettessero di avere un giusto processo. Nessun altro angelo ha voluto seguirli.

Mi sfugge un sorriso pregno d’amarezza.

Non me ne stupisco. Ho sempre saputo ciò che gli angeli pensano di me, ma forse non l’ho mai voluto accettare del tutto.

“Lasciatelo andare” dice Greg, poco lontano “Non potete condannarlo così, deve essere sottoposto a processo dai suoi simili”

“Sua moglie lo ha denunciato alla Corte dei Demoni, Gregory” ribatte Mycroft con assoluta calma “Perciò è diventato un caso di nostra competenza. L’angelo accusato si è inoltre assunto ogni responsabilità, rendendo ancor più grave ciò che è accaduto”

“Credete veramente che abbia sedotto un demone con l’inganno?” domanda Greg esasperato.

“Si è dichiarato colpevole” risponde il Demone Supremo, battendo una mano sul tavolo “Direi che non c’è bisogno di ulteriori conferme. La sentenza è già stata emessa e non può essere revocata, per cui non salverete il didietro a nessuno. Allontanate quell’angelo!”

I tried to face the fight within
But it's over
I'm ready for the riot to begin and surrender
I walked the path, it led me to the end, remember
I'm caught beneath with nothing left to give, forever

Mi sento strattonare via, un dolore indicibile che mi pervade le braccia.

Mike cerca di bloccare il demone carceriere, il quale però lo toglie di mezzo con una sola spinta, gettandolo a terra.

Non oso neanche opporre resistenza. Mi lascio trascinare, alla stregua di un cadavere.

Il demone si gira nella mia direzione con un ghigno sulla faccia, probabilmente già pronto a godersi lo scenario di me sul rogo. Io lo osservo a mia volta con sguardo vacuo, inespressivo.

All’improvviso, quel ghigno scompare dalla mia visuale. Il demone viene scaraventato dall’altra parte della stanza, sbatte la schiena contro il muro e atterra al suolo, privo di sensi.

Un silenzio gelido avvolge il Tribunale per un momento.

Mycroft, Gregory e il padre di Sherlock si interrompono, voltandosi nella mia direzione.

Alzo lo sguardo perplesso, vedendo Sherlock in piedi, la mano destra chiusa a pugno completamente avvolta da un alone viola.

“Sherlock...” bisbiglio.

Lui si alza e mi fissa, uno sguardo di rabbia che mai prima d’ora gli avevo visto sul viso. Si avvicina e si para davanti a me, raggiunto immediatamente da Mike e Gregory, il quale ha probabilmente abbandonato l’idea di discutere civilmente il mio rilascio.

Noto la furia negli occhi del Demone Superiore mentre altre guardie sopraggiungono di corsa, circondandoci tutti e quattro.

“Dovete andarvene via da qui, adesso” dico con fermezza.

Nessuno dei tre mi degna di uno sguardo o di una risposta.

Le grida di giubilo dei demoni per la mia condanna si trasformano presto in grida di protesta verso Sherlock e i miei due amici.

Le guardie continuano a cercare di acciuffarmi, di prendermi per le catene e portarmi via, ma i tre si fanno ancora più avanti pur di proteggermi. Quando vedo apparire delle sfere di energia nelle loro mani, sento salire il panico.

“Vi ho detto di smetterla! Andatevene!” grido, strattonando Sherlock per un braccio.

Lui si gira nella mia direzione e sta per rispondermi, ma vedo un dardo color viola scuro avvicinarsi pericolosamente alla sua testa.

Lo afferro per le spalle e scatto di lato, riuscendo a volare oltre una delle panche, ritrovandoci momentaneamente al riparo dalla lotta.

When angels fall with broken wings
I can't give up, I can't give in
When all is lost and daylight ends
I'll carry you and we will live forever, for ever

“Sherlock, ti prego. Non ha senso cercare di aiutarmi ora. Rischiate solo di farvi ammazzare!”

“Non ho intenzione di lasciarti in mano a questi beceri e accettare una sentenza simile!” mi risponde in un misto di convinzione e irritazione “Perché diavolo hai deciso di comportarti così?”

“Cos’altro avrei dovuto fare, Sherlock!?” grido, in mezzo alla confusione generale “Avrei dovuto lasciare che venissi rinnegato in questo modo per me? È a causa mia che siamo finiti in questa situazione, tutti mi sono contro. Non avrei mai potuto permettere che… ne pagassi anche tu le conseguenze”

Inaspettatamente lo sguardo di Sherlock si distende, i suoi occhi sembrano addolcirsi.

“John...” mormora.

È vero, non posso lasciare che subisca una punizione simile.

Non posso permettere che lui faccia la mia stessa fine.

Mi concedo qualche istante per ammirare il suo viso, cercando di memorizzare ogni minimo particolare.

Lui mi ispeziona a sua volta con quelle iridi chiare dalle venature gialle e marroni.

Stringo nel pugno chiuso la fede che Mary ha gettato a terra.

Sento Gregory e Mike gemere poco lontano. Non dureranno ancora a lungo.

Prendo l’anello tra i polpastrelli del pollice e dell’indice e silenziosamente lo infilo all’anulare di Sherlock, stupendomi di come gli stia perfettamente.
 

Grey skies will chase the light away, no longer
I fought the fight, now only dark remains forever

Il demone si osserva la mano e alza gli occhi verso di me.

Continuo a guardarlo, pregando che quel momento duri ancora un po'.

“Mi dispiace” sussurro, prima di baciarlo sulla bocca.

Sento Greg gridare e cadere a terra. È ora di agire.

Mi stacco da Sherlock, raccolgo la catena ancora avvolta attorno ai miei polsi e inizio a correre a perdifiato lungo la parete.

“Sono qui!” sbraito a pieni polmoni.

Divided I will stand
And I will let this end

 

“Greg, Mike! Andatevene! Portate con voi Sherlock!” urlo mentre scendo le scale esterne del Tribunale, incerto se mi abbiano sentito o meno.

La luce del mattino mi investe improvvisamente, costringendomi a correre alla cieca per qualche secondo mentre il vento freddo di quella giornata uggiosa sembra tagliarmi la pelle.

La strada è completamente deserta, perciò i demoni non si fanno scrupoli a lanciare dardi scuri tutt’intorno a me.

Sento Sherlock gridare il mio nome, mentre un numero indefinito di passi mi rimbomba nelle orecchie.

Mi volto e scorgo tre enormi demoni che mi seguono. Gli altri tentano di nuovo di circondare Sherlock e i due angeli che resistono imperterriti.

Impreco mentalmente. Non è andata come speravo.

Continuo a correre con tutte le mie forze ma inizia a mancarmi il fiato, i polmoni bruciano come tizzoni ardenti.

Cerco di resistere il più possibile, però, poco dopo, sento le gambe cedere sotto il mio stesso peso.

Quando inciampo e rotolo a terra, le guardie mi si gettano addosso.

L’istinto mi spinge a divincolarmi, a sfuggire da quelle mani callose che vogliono tenermi fermo.

Sbatto le ali con tutte le mie forze, come fossi in preda a degli spasmi.

When angels fall with broken wings
I can't give up, I can't give in
When all is lost and daylight ends
I'll carry you and we will live forever, for ever

Più cerco di resistere, maggiore è la forza che i demoni fanno su di me.

Improvvisamente la mia ala sinistra scatta verso uno dei tre e lo colpisce in pieno viso, tramortendolo.

Gli altri due decidono di bloccarmi le ali, ma il panico mi dice di non arrendermi.

Cerco di liberarmi in tutti i modi, quando sento che le ali iniziano a tirare.

Non capisco perché, non capisco come. Il respiro mi si accorcia ulteriormente, il desiderio di libertà diventa insostenibile.

Delle terribili fitte mi scorrono su tutta la schiena. Sento degli scrocchi, come se le mie ossa si stessero spezzando una ad una.

Inizio a tremare dal dolore, un dolore che scende fino alle viscere, una sofferenza che mi fa tirare tutti i muscoli.

I suoni mi giungono ovattati, la vista si offusca.

Infine un’ultima, lancinante stilettata mi scuote tutto il corpo e mi strappa un terribile grido gutturale che raggiunge anche le nuvole più alte.

In un attimo di lucidità, percepisco una terrificante sensazione di leggerezza sulle spalle.

Alzo lentamente lo sguardo, scorgendo un demone con le braccia alzate verso il cielo. Un’espressione di terrore gli si dipinge sul volto appena si accorge di ciò che ha in mano.

Due ali bianche, completamente coperte di sangue: le mie ali.

In lontananza scorgo Mike mettersi le mani nei capelli, Sherlock fermo in mezzo alla strada con le braccia lungo il corpo.

Anche il tempo sembra essersi fermato.

Ora ne ho abbastanza.

Un terribile misto di sofferenza, stanchezza, odio, rabbia, furia e tristezza si fa strada in me.

Guardo quelle figure in lontananza in preda a una solitudine mai provata prima, perché so che non mi è rimasto più nulla. La sensazione d’impotenza e di desolazione mi colpisce al petto come una freccia avvelenata.

Alzo il viso verso il demone, incrociando il suo sguardo. Mi sembra di scorgere un lampo di pietà nei suoi occhi.

Lo fisso e inizio a gridare.

The sun begins to rise and wash away the sky
The turning of the tide, don't leave it all behind
And I will never say goodbye

 

Inizio a gridare in preda a una furia cieca, qualcosa che mai avevo provato prima, qualcosa che mi fa perdere il controllo di me stesso, sia fisicamente che mentalmente.

Grido come se fossi di nuovo rinchiuso nelle celle dei demoni, rannicchiato su me stesso a piangere. Grido per me, grido per Sherlock, grido per tutto quello che ci è accaduto- Grido perché non ho alcuna possibilità di sistemare le cose.

Continuo a sbraitare fin quando uno strano calore mi avvolge tutto il corpo.

Una luce bianca, la mia stessa energia, che mi circonda da capo a piedi. Ho perso il controllo anche su quella ormai.

Ho paura, ma urlo di nuovo. Vedo tutti i demoni allontanarsi da me, spaventati a loro volta.

La luce si fa più intensa. In lontananza scorgo Sherlock, Mike e Gregory coprirsi gli occhi con le mani, mentre io perdo la cognizione del tempo e dello spazio.

Sento il corpo e la testa diventare più leggeri. La sofferenza scompare tutta in quell’aura bianca, finché non chiudo gli occhi e mi abbandono completamente ad essa.

Pochi secondi dopo, perdo conoscenza.

When angels fall with broken wings
I can't give up, I can't give in
When all is lost and daylight ends
I'll carry you and we will live forever, for ever
Forever, forever

 

   
 
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