André vide passare sua nonna che stringeva un manichino vestito con un abito da sera bianco bordato di azzurro.
-"La mia bambina... finalmente si è decisa a seguire il suo cuore. Si vestirà da dama per il ballo di stasera...come sono felice"-
Ad André scappò da ridere.
Poi decise di non trattenere le risate che gli stavano uscendo quasi sguaiate.
-"Nonna, ma non ti sembra assurdo e ridicolo che il comandante delle Guardie Reali si vesta da donna? Sembrerà uno spaventapasseri..."-
-"Non essere irriverente, nipote irrispettoso. Vedrai..."-
Poi col suo fardello ingombrante salì faticosamente le scale.
André rimase ai piedi delle scale con le lacrime agli occhi per le risate.
' Perché ti vuoi rendere ridicola a tutti i costi, Oscar?
Perché?'
Pensò André.
Si asciugò le lacrime provocate dall'ilarità e divenne profondamente serio.
' Lo fai per lui, non è vero? Il conte di Fersen ti ha fatto scoprire che hai un cuore di donna.
Io l'ho sempre saputo. Sempre. Eppure a me non lo hai neanche detto....
Non sai a cosa stai andando incontro.
Tu, allevata come un uomo, ti renderai ridicola.
Il tuo ego subirà un duro colpo.
Ma io ti sarò vicino. Come sempre..."-
In quel momento sentì la voce della nonna che elogiava indefessamente Oscar.
' Oh, nonna, chissà quanto sarà ridicola.' Pensò con un mezzo sorriso.
André prese coraggio, fece un profondo respiro per non scoppiare a riderle proprio in faccia.
Appena la vide non riuscì ad espirare, non subito.
In cima alle scale non c'era Oscar, c'era la dama più bella che avesse mai visto: i capelli dorati acconciati alla perfezione, alcune ciocche lasciate deliberatamente sciolte ad incorniciare il volto cesellato e leggermente truccato.
L'abito era un guanto perfetto per il suo corpo snello.
Sembrava più alta, teneva in mano il ventaglio con leggiadria, come se lo avesse fatto per tutta la vita, anziché brandire una spada.
Oscar scese le scale con sensuale maestria.
Giunta al fondo gli passò accanto e lui finì di espirare.
Lo aveva abbagliato come una cometa, gli occhi pieni di quella luce sfolgorante.
Quando Oscar uscì André rimase come cieco per qualche istante, come quando si fissa per troppo tempo il sole e dopo ogni cosa ha perso luminosità, tutto risulta spento e anonimo.
' Sei una luce sfolgorante, Oscar. Stasera brillerai per la persona sbagliata.
Ma il mio cuore ti attenderà qualunque cosa succeda, sono e sarò la tua fedele ombra.
Per me brilli ogni giorno della mia vita, ogni tuo sorriso, ogni tua lacrima è luce per me...'
Pensando questo André si avviò verso la propria stanza.
Avrebbe atteso sveglio che il suo sole tornasse ad illuminare la sua esistenza.