Il tempo scorre o non trascorre mai

a volte non esiste

Per questo non ha cancellato

tutti i miei giorni con te

Tra queste fetide, fredde mura il tempo sembra essersi fermato, bloccato, come se ogni istante volesse allungarsi al massimo per rendere più intensa e atroce la mia dolorosa ed ingiusta condanna. Un respiro affannoso, un freddo più intenso e poi i tuoi occhi vuoti impressi di terrore, i corpi esanimi e Hagrid che mi porta via Harry. L’ultimo millimetro di manto nero scompare, e una lieve brezza né calda né fredda scompiglia ancora di più la mia chioma esageratamente ribelle, e con lei arrivano i giorni di Hogwarts, la creazione della Mappa e la nostra fuga a Mielandia per stupire Lily il giorno del suo compleanno:alcuni dei pochi ricordi che i Dissennatori non mi hanno tolto.

La strada scorre sale l'ansia che

io non sapro' nascondere

E’ tempo di agire, di scovare Codaliscia: ora so dov’è, Harry, e tu meriti tutti gli sforzi possibili.

C'e' sempre un'emozione nuova

nel rivederti

Un vicolo buio, un cane nero, due occhi lucenti: ti ho spaventato. Non volevo, ma vederti di nuovo e rimembrare i vecchi tempi è una tentazione troppo allettante, James. Poi gli occhi verdi mi fissano spalancati, a metà tra paura e prontezza: sei Harry, il mio figlioccio, e uno strano senso di responsabilità e affetto mi pervade dalla coda alle orecchie.

No non ti chiedero'

se resterai un giorno o solo un'ora

Se puntualmente

siamo all'ultima puntata

della nostra storia

Sei qui, mi hai creduto, hai agito come degno figlio di James ed hai perfino acconsentito a vivere con me. Mentre il castello fa capolino al nostro orizzonte, uno spiraglio di speranza e felicità mi pervade. Non mi importa di cosa accadrà, importa solo che ora siamo io e te, felici: sono fiero di te.

Adesso no

non m'importa niente niente al mondo

Incognite malinconie

lasciate posto a questo

cuore che va

Che attraversa la citta'

non fermatemi sto per raggiungerti

Sono di nuovo in questo posto, tra queste mura vecchie e muffite che mi ricordano insopportabilmente la mia odiata infanzia, se ci penso così simile alla tua per certi aspetti. Non voglio essere costretto qui, io sono portato per l’avventura, vorrei essere al tuo fianco ed assaporare il brivido del pericolo ancora una volta. E poi Mocciosus, col suo fare altero e l’instancabile stima in se stesso accresciuta senza NOI trai piedi, che provoca, ma in un certo senso ha ragione: sono inutile, non sto agendo per te e per l’Ordine. E poi tu al Ministero: già ti ho lasciato una volta, non posso far si che riaccada…

Il tempo scorre inesorabile

tu non ci sei stavolta non verrai

Ed i ricordi sbattono in faccia

come un treno che sfreccia

Questa scuola, questi sguardi curiosi e inappropriati e poi l’odiato numero quattro di Privet Drive, e il tempo che indugia smisuratamente a lungo su ogni singolo minuto. Ero finalmente riuscito a ricongiungermi a te, il mio padrino. E mentre l’idea che sarò di nuovo solo, senza qualcuno che mi consideri un vero figlio ed un amico allo stesso tempo, che mi ricordi mio padre anche, provo l’irresistibile ed allettante desiderio di sprofondare anch’io dietro un velo, e superare tutto in un istante.

Ma che sara' di noi

se tutto e' stato

oppure non c'e' stata mai

La coscienza di

poter toccare insieme

il cielo in una stanza

Chissa' chissa'

e resto solo con le mie domande

Patetiche inutili

purtroppo indispensabili

Adesso che sono solo sono io

a non credere

in un laconico addio

Pensavo di riavere una famiglia, di non essere finalmente più solo come lo ero stato per anni, ed ecco che la gioia di sentirmi veramente amato, in una famiglia che non fosse quella di altri, mi era stata nuovamente negata, come se il mio solo destino fosse una lunga missione per il Bene, nella quale tutto il Male viene riversato su me. Domande su domande mi affollano la mente: sei davvero andato via per sempre? Qual è, ora, il percorso da intraprendere? Mi avranno finalmente creduto? E a quale prezzo ho dovuto pagare la mia credibilità; è forse giusto che il bene venga fatto solo dopo l’irrimediabile? Ti rivedrò? Sei con loro, con mamma e papà? Siete felici? O siete tutti e tre qui, tristi con me in questa stanza, e mi guardate mentre io soffro perché non posso vedervi vicini? E ora di nuovo sono solo, solo sono io…

Tu non smetterai di essere

il centro di tutti i miei pensieri

e di tutti i sogni quelli piu' veri

Eh eh eh

e se mi cercherai se ti sentiro'...

o se non ci incontreremo mai

comunque io ti ritrovero'

in tutti i miei giorni

Quel poco che abbiamo vissuto è stato nulla, nulla rispetto a ciò che meritavamo dopo tanto dolore, ma a me è bastato a provare l’amore di una vera famiglia, per ricordarlo anche solo per un attimo. E penso e ripenso alla vendetta, mi brucia dentro il fuoco della rabbia, la sento ardere per Bellatrix Lestrange e i miei sogni sono ancora tormentati da vicoli neri, bagliori verdi e rossi, e poi un’arcata gigante che sussurra… Mi hai chiamato < i >James< i >, non l’ho dimenticato. E’ stupido, lo so, ma il solo pensiero che tu mi trovi così simile a lui, così simile a tuo fratelllo, sembra alleviare per un attimo le mie pene, che poi tornano più dolorose che mai. So di non essere destinato ad una sorte comune, so di non aver vissuto ancora nulla della mia avventura per sopravvivere, ma in ogni caso ho una stella che mi protegge, ora, Sirius…

Spazio dell’autrice:

Cari lettori, questa canzone sono anni che la associo a Sirius e ad Harry, perché sembra esprimere tutto il loro dolore, un sunto di quello che hanno vissuto ma soprattutto sofferto. La canzone si chiama in tutti i miei giorni, di Raf. Spero che vi sia piaciuta e che recensirete! Confido anche in qualche piccola parolina (anche negativa) per indurmi a proseguire. Nella speranza che stiate passando delle buone vacanze, un baci8 Sarah Potter!