Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Baranjok    12/03/2020    0 recensioni
Seguito di Morning Star, vedremo come la vita dei nostri Shadowhunters cambia nel corso dei capitoli, e come la madre di Christopher muova i fili di Jocelyn.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Nei mesi successivi non ci furono grosse novità. Le giornate passavano lente e inesorabili. Clary e Chris facevano quotidianamente visita alla madre per evitare che desse di nuovo di matto. I loro rapporti non erano migliorati tantissimo, ma almeno Clary poteva contare su Chris per qualunque cosa. La mancanza di Jonathan si faceva sentire ancora, ma non le si apriva una voragine in petto come accadeva all’inizio, anzi cominciò quasi a sorridere e a vivere la vita che lui avrebbe voluto per lei. Le videochiamate mensili ormai erano un appuntamento fisso. Clary e Chris non facevano altro che raccontargli le giornate e gli allenamenti continui che Hodge li costringeva a fare. Magnus e Alec avevano ridecorato il loft, adesso sembrava di essere in Giappone. C’erano quadri con manga appesi alle pareti e cibo giapponese ovunque. Passavano lì la maggior parte delle serate. Jace invece la teneva costantemente impegnata. Durante la giornata la faceva allenare fino a farle perdere i sensi e durante la notte non le permetteva di lasciare il suo letto. Era innamorata e per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva davvero felice. 
Certo sarebbe stato meglio condividere questa felicità con Jonathan, ma era già un passo avanti.
Isabelle e Simon avevano deciso di sposarsi. Fu un evento quasi inaspettato. Stavano insieme da meno di un anno, ma si amavano davvero. Ci fu una grande festa all’istituto, dove parteciparono anche i Blackthorn e Clary ebbe occasione di rivederli.
Magnus aveva organizzato tutto alla perfezione, e Clary aveva dato una mano per i preparativi, insomma non capitava così spesso che il proprio parabatai si sposasse.
La cerimonia vera e propria si sarebbe svolta ad Idris in primavera, ma Maryse ci teneva ad organizzare una festa di fidanzamento in grande stile. Isabelle era stratosferica, una bellezza fuori dal comune. Indossava un abito color crema lungo, con un grosso spacco laterale. I capelli erano raccolti con una spilla color cremisi che richiamava i decori delle scarpe, rigorosamente con il tacco. Simon invece indossava uno smoking blu notte che faceva risaltare i suoi capelli scuri. Erano entrambi bellissimi. Per l’occasione Clary aveva sfoggiato uno dei suoi abiti migliori. Color verde smeraldo come i suoi occhi. Jace le si avvicinò piano con un calice di champagne. Clary non amava molto bere, ma per quella sera fece un’eccezione. Si divertirono tutti un mondo persino Chris la invitò a ballare e Clary dovette ammettere che non se la cavava affatto male.
Il mattino dopo, tutti con i postumi della sbornia fecero colazione da Taki’s.
Chris non ci era mai stato prima e trovò affascinante ogni genere di piatto che poteva ordinare. Izzy e Simon non facevano altro che scambiarsi effusioni mentre Magnus e Alec borbottavano fitti tra di loro. Jace continuava a guardarla mentre Clary era immersa nei suoi pensieri. Quasi non si rese conto che tutti stavano urlando il nome del fratello. Chris con il sangue che scorreva dal suo naso era riverso sul tavolo.
-Clary!- Jace la scosse dai suoi pensieri e lei rimase scioccata dal constatare che suo fratello aveva perso conoscenza.
Qualcuno chiamò un ambulanza. Ma i ragazzi lo portarono direttamente in istituto. Non si sapeva cosa avesse, né se fosse grave. Hodge e Magnus lo visitarono accuratamente , ma nessuno dei loro rimedi sembrava funzionare.
Clary non sapeva cosa fare. Non sapeva se era il caso di avvisare sua madre o meno.
Hodge e Magnus si presentarono in biblioteca poco dopo. I ragazzi erano tutti lì in attesa.
-Non sappiamo cosa abbia, sembra disperatamente lottare contro qualcosa di oscuro.- Disse Magnus con uno sguardo dispiaciuto.
Clary perse un battito del cuore. Non aveva passato molto tempo con Chris dato ciò che era successo, ma l’idea di perdere il fratello in questo modo non era in grado di accettarla.
-Potrebbe entrarci qualcosa Lilith?- Domandò non guardando nessuno in particolare.
-Lilith? Perché pensi questo?- Domandò Hodge sedendosi sulla sua poltrona. Aveva lo sguardo stanco e pensieroso.
Così Clary raccontò tutto, di sua madre e delle sue allucinazioni.
-Perché non ci hai detto niente?- Sbottò Magnus guardandola furiosa.
-Io credevo che mia madre si fosse immaginata tutto, non pensavo fosse vero, avrei…- Si bloccò a metà frase. Possibile che Lilith volesse riprendersi Chris dopo tutto quello tempo?
-Considerando che metà del sangue che scorre nelle sue vene è di Lilith certo che dovremmo preoccuparcene.- Hodge si era rialzato e aveva preso un foglio dalla scrivania. Clary sapeva cosa stava facendo, cosa avrebbe dovuto fare. Avvertire il Conclave e sottoporre il caso a loro. Dopo quello che era successo, Clary non aveva più fiducia in quella istituzione, ma di certo non aveva altra scelta.

Aspettare fu la parte più difficile. Clary non lasciò mai il capezzale di Chris, nemmeno per un momento, non per mangiare e nemmeno per dormire. Gli altri si erano offerti di sostituirla ma lei non se la sentiva proprio a lasciarlo da sola. Aveva paura che stesse per morire e non si sarebbe mai perdonata se fosse successo mentre lei dormiva.
Arrivò il giorno della videochiamata con Jonathan e Clary fu costretta a rivelargli la verità. Non avrebbe potuto mentire, non a lui.
-Perché non mi hai detto prima di Lilith?- Jonathan sembrava sconvolto ed il fatto di non poter essere fisicamente presente lo faceva soffrire ancora di più.
Clary sospirò, tutti le avevano fatto la stessa domanda. Magari se avesse subito rivelato questa cosa suo fratello non si troverebbe in questa situazione. Ci aveva pensato a lungo, ma una parte di lei non aveva creduto ad una sola parola uscita dalla bocca di Jocelyn, e nemmeno Christopher sembrava essersi preoccupato.
-Io credevo che stesse dando i numeri. Era completamente fuori controllo.- Ammise Clary guardando il suo bellissimo fratello.
-Ma se avessi detto la verità, se..- Jonathan si bloccò, stava dicendo delle cose troppo cattive nei confronti della sorella. Gli occhi di Clary si riempirono di lacrime ed il senso di colpa non faceva altro che buttarla giù. Ma non si sarebbe mostrata debole, non davanti a lui.
-Scusa, sono solo arrabbiato.- Disse Jonathan passandosi una mano tra i capelli. Gli erano cresciuti molto, pensò Clary guardandolo. Era sempre stata lei a tagliargli i capelli, ma adesso, pensò tristemente , avrebbe dovuto trovarsi qualcun altro.
Si fece promettere di venire informato in caso di novità e troncarono il più in fretta possibile la videochiamata. Era questo che la faceva stare più male. Non la lontananza fisica, ma il distacco che si sarebbe creato tra di loro, del loro bellissimo rapporto.

Finalmente arrivò la risposta del conclave. Era una mattina di fine inverno. I primi fiori di primavera stavano sbocciando. Izzy e Simon avevano rimandato le nozze, Clary gli fu segretamente grata. Non sarebbe stata capace di godersi il matrimonio senza pensare a suo fratello. Il conclave mandò dei rinforzi a New York e Chris fu trasferito dai Fratelli Silenti per cercare di capire cosa stesse succedendo nella sua testa. Clary non poteva andarlo a trovare e da una parte fu sollevata. Non avrebbe sopportato ancora una volta a vederlo soffrire.
L’Istituto era più affollato che mai. C’era gente che entrava e usciva in continuazione. La cucina era un disastro e quella pace che aveva tanto caratterizzato quel luogo era stata spenta. Una sera , Clary si era preparata per scendere a cena, quando si trovò davanti il Console in persona.
-Console? Cosa ci fa qua?- Non si vedevano dalla sentenza.
-Dovrei parlarti posso entrare?- Le domandò gentile. Clary annuì e si maledì mentalmente per non avere una camera ordinata.
-Scusi il disordine.- Disse cercando di sorridere.
-Non preoccuparti.- Le rispose sedendosi su una poltrona.
-Sono venuto per dirti che nel caso Lilith sia davvero tornata, saremo costretti a fare delle scelte.-
Clary lo guardò dubbiosa, non sapeva bene cosa intendesse.
-Mi spiego meglio, se si arriverà a dover scegliere tra tuo fratello e noi, bhe sceglierei noi. Non possiamo permetterci un’altra battaglia. Non permetterò che Valentine ci pori via ancora molto.- Clary lo stava guardando negli occhi. Voleva rispondergli, voleva urlargli contro, ma non fece niente di tutto ciò. Non poteva. Non avrebbe rischiato che una sua insubordinazione potesse ricadere sulla sua famiglia, ormai sfasciata. Quindi deglutì a fatica e annuì con il capo.
Quando il console la lasciò sola, Clary cominciò a preparare una valigia. Doveva solamente recuperare Chris e poi sarebbero andati da Jonathan, sarebbero scappati insieme. Ma mentre infilava vestiti e armi pensò a Jace e a Simon e a cosa potesse significare per loro questo allontanamento. Voleva piangere e urlare a squarciagola e pregò con tutte le forze che non si arrivasse a tanto.


Chris nella cella dei fratelli Silenti aprì gli occhi. Era disorientato, ma davanti a sé la trovò. Bella da quasi far paura con un sorriso smagliante. Lilith era venuto a prenderlo.



 


  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Baranjok