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Autore: lmpaoli94    12/03/2020    1 recensioni
Il vento che soffia lieve sugli altipiani cinesi di una cittadina nascosta dall’occhio animale.
Furtivi passi mentre il silenzio regnava sovrano sulle vite dei cinque prescelti incaricati a proteggere la città.
Ma i nemici sono sempre in agguato a rompere quel silenzio che da millenni ha portato pace e serenità.
Le creature talvolta possono essere orribili e irrispettosi di tale silenzio, ma i cinque samurai hanno promesso a costo della loro vita che la pace dovrà essere quel momento infinito che non si può rompere per nessun motivo.
I loro maestri gli hanno insegnato che l’onore è tutto e che non si può rinnegare il prossimo o la bontà di chi l’ha sempre adorati.
Ma il loro futuro è in procinto di conoscere un tempo di violenza che potrebbe scaturire una guerra rischiando di cancellare per sempre gli insegnamenti passati e l’armonia di un luogo patrimonio della loro forza e vitalità.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oogway, Shifu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Po non si era mai sentito così affaticato e stanco prima d’ora.
Il grande panda riusciva a malapena a reggersi in piedi mentre il maestro Shifu non faceva altro che deriderlo e incoraggiarlo allo stesso tempo.
La stanza dello spirito e del tempo dove Po si stava allenando in una prova più grande di lui, era un immenso vuoto di sé stesso che doveva essere colmato per riuscire a trovare la via d’uscita e concludere una volta per tutte quella prova che lo stava distruggendo a livello fisico e mentale.
< Maestro, ho bisogno di riposarmi > lo supplicò il panda con il fiatone.
< Ti riposerai quando sarai riuscito a superare questa prova. Non ti permetterò di concludere adesso. Il tuo spirito non deve mollare. >
< Maestro, non riesco a rimanere in piedi. Come posso fare a continuare questa sfida al limite dell’impossibile? >
< Ragazzo, che cosa dice il tuo istinto? >
< Di fermarmi subito. >
< E il tuo volere? >
< Di portare a termine questa prova anche oltre i miei limiti. >
< Molto bene. Infatti è proprio quello che devi fare. >
< Ma maestro, non ce la faccio! >
< Sei tu che non vuoi farcela! Datti una mossa e rialzati, altrimenti ti prenderò per le zampe e ti farò vorticare così velocemente che non te ne accorgerai nemmeno. >
< Maestro, perché è così crudele con me? >
< Volevi vedere gli allenamenti che uso sui cinque samurai? Sono questi. Che cosa credi? Che siano cresciuti viziati e già imparati? Anche loro hanno dovuto faticare proprio come te. >
< Maestro, ma quando potrò incontrarli? >
< Quando sarai degno di loro. E ora continua l’addestramento o ti farò pentire di aver oltrepassato queste mura. >
< Credo di essermene già pentito da un bel po’… Ah! >
Il povero panda, con la forza della disperazione, cercava in tutti i modi di contrattaccare ai colpi del suo maestro mentre lo stava torturando.
< Che cosa fai? Non vedi che ti colpisci da solo? >
< Questo è impossibile. È lei che mi sta colpendo. >
< Non riesci nemmeno a vedere le tue mosse… Il motivo perché sei a terra è perché ti colpisci da solo. Sei uno stupido se credi di potermi attaccare in quella maniera. >
< Ma io… >
< Smettila di perdere del tempo prezioso e concentrati. Attaccami! >
< Io… non ce la faccio… >
Improvvisamente Po cadde a terra senza forze mentre il maestro Shifu cercava di rinvigorirlo un po’ scuotendolo da ogni parte.
“Ha dato tutto sé stesso. Adesso sì che non riuscirà in nessun modo a reggersi in piedi.”
Con la forza di una tigre, Shifu trascinò Po dentro il palazzo dove faceva riposare i suoi discepoli tutto il tempo necessario per ritemprare le energie.
“Quando si risveglierà, sicuramente avrà fame. Meno male che ho la dispensa fornita.”
Per ingannare il tempo evitando di guardare dormire il panda, il maestro Shifu continuava ad allenarsi con una temperatura sotto i – 30° C.
Era da folli per un animale della sua età, ma il maestro non si fermava.
Nessuno l’avrebbe potuto interrompere.
La sua prova consisteva di sopravvivere tra i ghiacci artici nuotando come un forsennato e cercando in tutti i modi di scaldarsi.
Arrivando al limite e mettendo a repentaglio il suo corpo e la sua anima, adesso Shifu doveva oltrepassare lande infuocate di lava mentre tutto il terreno circostante diventava impraticabile.
Il vecchio animale a malapena riusciva a schivare i getti di lava, anche cercavano di colpirlo in tutti i modi mentre la sua concentrazione stava diminuendo piano piano.
Ma con l’aiuto del suo compagno di una vita, riuscì a superare una prova che si stava mettendo davvero male.
< Maestro Oogway, che cosa ci fa qua? >
< Volevo vederti alla prova, Shifu. Sei ancora in perfetta forma. >
< Lei dice? Per poco non venivo carbonizzato da questi flussi di lava. Ho rischiato seriamente di morire. >
< No. io direi che hai avuto tutta la situazione sotto controllo. Come fai sempre. >
< Vorrei tanto che fosse così, maestro. Ma credo che gli anni per me stiano cominciando davvero a pesare. >
< Ne sei sicuro? Guarda me! Ho più di duecento anni e mi sento ancora un ragazzino. >
< Maestro, lei ha una tempra più forte rispetto a me. >
< No Shifu, è qui che ti sbagli. L’unico che non si arrende di fronte a nulla sei tu. Sei tu quello che mandi avanti il nostro tempio allenando i cinque samurai in attesa che gli invasori dall’altra parte delle montagne possano attaccarci. >
< Maestro, lei crede… >
< Prima o poi succederà e noi dovremmo essere pronti. Io credo che il tuo percorso non sia ancora arrivato a metà… Ho scoperto che stai allenando un panda a combattere. >
< E’ solo una punizione che deve scontare per essere entrato senza permesso nel nostro tempio e aver rotto il silenzio. Ma non credo che diventerà come i cinque samurai. >
< Dagli una possibilità, Shifu. Sono sicuro che il panda ti stupirà come non ha fatto mai. >
< Ne dubito fortemente, maestro. >
Inizialmente, Shifu non si era accorto che Po si era svegliato di soprassalto dopo che aveva sentito la voce del maestro Oogway.
< So che sei lì dietro, panda. Avvicinati > lo consigliò la vecchia tartaruga.
“Accidenti. Come ha fatto a vedermi.”
Avvicinandosi molto lentamente ai due maestri, Po non riusciva nemmeno a guardarli negli occhi.
< Buongiorno, Po. Hai dormito bene? >
< Sì. Credo di aver recuperato un po’ di energie. >
< Bravo. Così puoi tornare in azione e combattere contro il mio compagno di mille avventure Shifu. Lui per me è stata la mia retta via che mi ha portato alla conoscenza del mondo rimanendo sempre rinchiuso in questo tempio. >
< Maestro, lei è troppo buono… >
< Dico solo la verità, Shifu. E secondo me puoi addestrare bene questo panda anche meglio degli altri samurai. >
< Maestro, non per contraddirla, ma… >
< Fidati. Almeno una volta. >
< Io mi fido sempre di lei, maestro. >
< Allora continua a farlo senza problemi. Non te ne pentirai mai > disse infine il maestro Oogway prima di scomparire nel nulla.
“Maestro…”
Vedendolo perso nei suoi pensieri, Po decise bene di attaccarlo mentre aveva la guardia molto bassa, Ma Shifu non è un animale da prendere alla sprovvista.
< Credevi davvero di riuscire nel tuo intento? Allora sei più stupido di quello che credevo > rispose il maestro con rabbia.
< Perché mi tratta così male? Che cosa le ho fatto? >
< Lo sai bene! Questo non è il tuo destino! Non dovevi trovarti qui per nessun motivo! >
< Ma mi ci ha portato lei, maestro! >
< Io volevo solo punirti ed è quello che farò! >
< D’accordo! Ma ho imparato la lezione. Voglio andarmene da questo posto! >
< Ne sei sicuro? Guarda che una volta uscito di qui, io e te abbiamo chiuso. >
< Molto bene. Tanto non avevo mai pensato di diventare come i cinque samurai… E per giunta non faccio nemmeno parte di questa congrega. Per tutto il tempo sono stato adottato senza che io lo sapessi… E’ davvero frustrante conoscere così il proprio futuro. >
< Po… Io non so cosa dire… >
< Lasci stare, maestro. Tornerò a casa mia facendo finta che non sia successo niente. Ma la prego di farmi un favore: non dica mai ai cinque samurai di aver messo a tappeto un panda ciccione come me. Mi deriderebbero senza che io me ne accorga. >
< Po, tu sei mai stato deriso? >
< Non credo. In paese sto simpatico a tutti e mi rispettano per la mia goffaggine. >

< Sì… Ma è ancora più bello riuscire a superare la missione. >
Senza accorgersene il maestro Shifu fu toccato su una spalla dal giovane panda facendo in modo di mettere fine alla sua missione.
< Non è possibile… Ho abbassato la guardia. >
< Ha visto? Sono stato molto bravo a fare la parte della vittima e a farle pena. A questo punto dovrei farlo più spesso. >
< Bravo, Po. Sono senza parole… Ma adesso che hai superato questa missione, i miei cinque discepoli possono avere pietà di te? >
< Non lo so, maestro… Lei che cosa mi dice? >
< Io posso solo avvertirti di stare molto attento. Quando combattono non ci vanno leggeri come ho fatto io… Loro sono molto più crudeli e forti avendo dalla loro parte la giovinezza. >
< Secondo me maestro ha fatto in modo di non farmi del male perché sotto sotto io le sto simpatico. >
< Non dire stupidaggini. Gli allenamenti per me sono tutto. >
< Anche il rispetto. Però c’è del buono in lei… e credo anche nei suoi discepoli. >
< Dovrai sfidarli per capirlo. Ti aspettando tra quindici minuti quando saranno le sei del mattino. >
< Che cosa?! È già l’alba? Com’è possibile… >
< Usciamo di qui. L’aria sta diventando sempre più pesante qua dentro. >
Una volta lasciata la stanza dello spirito e del tempo, Po si sentiva più leggero e rilassato.
< Come ti senti? >
< Stanco morto. Ma sento che il mio spirito si è rafforzato enormemente. >
< Bene. Adesso dovrai dare tutto te stesso per sfidare i miei discepoli… Sempre che tu non te ne voglia andare. >
< Assolutamente no, maestro > rispose Po fiero di quello che stava facendo.
   
 
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