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Autore: shana8998    15/03/2020    2 recensioni
Hannah è una studentessa modello. Una di quelle ragazze super intelligenti che non gode di alcuna popolarità nella sua scuola.
E' terribilmente infatuata di Justin Kohl uno dei ragazzi più ambiti della scuola che però la ignora totalmente.
Ma Justin non è l'unico ad essere popolare ed ambito alla Briar. Garret Graham un altro sportivo della Briar , è quel tipo di ragazzo senza nessun ritegno morale , uno sciupa donne viziato ed arrogante capitano della squadra di Hockey.
Dopo l'ultimo esame andato pessimamente per lui, Garret si troverà costretto a chiedere aiuto alla "secchiona" non che sconosciuta Hannah. Così stabiliscono una sorta di patto. Lei sarà la sua tutor per tutto l'anno mentre lui fingerà di essere il suo ragazzo , così da attirare l'attenzione di Justin. Ma qualcosa va storto e quella finzione fra i due non sembra più così falsa.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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                                                     Hannah
La pioggia balla sulle nostre teste. 
Non è poi molto strano che il cielo si sia riempito di nuvoloni ed abbia iniziato a tuonare. Forse, anche il cosmo ha capito come sto.
Afferro un giornale umido da una cassettina della posta. La strada per arrivare alla macchina di Garret , attraversa il Think Coffee (il bar di Anita) e si snoda in tante altre traverse tutte uguali. Imbocchiamo West 4th Street, una lunga discesa alberata con tanti posti auto a spina di pesce, che termina di fronte ai grandi cancelli di Washington Square Park.
Non cammino affianco a lui. Lo precedo con ampie falcate , un po' perché voglio correre in auto ed asciugarmi questi dannati panni che hanno fatto la colla addosso a me, ed un po', forse per la maggior parte di quello che provo, per evitare lo sguardo di Garret.
"Gli occhi sono importanti", rifletto mentre mi muovo sotto le fronde gocciolanti degli aceri disposti sui due marciapiedi. 
Sapete, gli occhi fanno certe cose che nemmeno le mani riescono a fare. Un paio di occhi che ti guardano nel modo giusto possono imprigionarti l'anima. Strapparti il respiro. Farti fare una marea di cavolate.
Ecco perché non voglio più incrociare lo sguardo di Garret , perché i suoi occhi, il modo in cui mi guarda, sono certa, che mi porterà a fare qualche cazzata per cui sicuramente mi pentirò dopo.
Non parliamo quasi mai durante il breve tragitto. Poche parole , stizzite , isolate. E' più lui ad aprire bocca di quanto non lo faccia io per rispondere.
Ma sono dell'opinione che andare avanti così non porterà proprio ad un bel niente.
Forse dovrei...Si, sicuramente dovrei dire a Garret che io ho deciso di allontanarmi da lui perchè è giusto che sia così per la bimba.
Non so se lui pensa che lo abbia fatto per puro egoismo, e forse questo è il lato della faccenda che più mi ferisce. Io non sono mai stata egoista quando ero con lui.
Ogni mia scelta , ogni mio gesto , seppur ben calcolato è sempre stato riferito a lui ed al suo bene.
Se l'ho lasciato è stato perché doveva affrontare la paternità a pieno, senza distrazioni. Perchè io, sarei stata solo quello.
Sono figlia di separati certe cose le so e dovrebbe saperle anche lui.
Doveva evitare quel genere di "male" a sua figlia...
Sento il "clik" delle cerniere. Alzo lo sguardo e mi rendo conto di aver rimuginato per tutto il tempo.
 Ci caliamo in auto.
Quell'auto...
Il profumo di Graham mi invade le narici ed una scarica di brividi mi fa stringere lo stomaco mentre costringe il mio petto ad allargarsi.
Troppi ricordi. Troppi momenti.
Guardo per un momento la tappezzeria nocciola, la maniglia del piccolo vano porta-oggetti, la chiusura della cinta di sicurezza...Mi torna in mente il momento dove lui, mi ha salvato da quella orribile festa.
Dio, Garret ne ha fatte veramente tante per me.
Graham chiude lentamente lo sportello e si passa una mano in viso per scrollarsi le goccioline di pioggia dalla pelle.
Facciamo fatica a parlare. O almeno, io faccio fatica. Perché vorrei veramente dirgli che tutta questa storia è un fottuto inghippo maledetto ,  che ho sbagliato a scacciarlo ma che non c'era altro modo.
Non ho lasciato Garret perché non lo amavo più, l'ho fatto per il suo bene. 
Me lo ripeterò all'infinito , per evitare che questi maledetti sensi di colpa mi divorino...
-Mi dispiace.-. Quando parla non mi fissa. Guarda i palmi delle sue mani ancora umidi per la pioggia. Il suo sguardo è carico di tristezza.
Non rispondo.
-Dico sul serio. Mi dispiace di aver preso ...ecco..-. Si gratta la testa con la punta delle dita -..il tuo ragazzo a pugni.-. Muove la stessa mano indicando un punto fuori dal finestrino, come se avesse Jason difronte.
Non riesco a far altro che massacrarmi le unghie lunghe laccate di nero, passando quelle della mano sinistra, sotto quelle della destra, come se fossero coltelli alla quale va rifatta la lama.
-Non è il mio ragazzo.-. Rispondo atona. -E' una frequentazione.-.
Le sue palpebre si allargano mostrando tutto il loro splendido blu fumoso.
Poi respiro forte :-E comunque non aveva senso farlo.-.
Garret sospira una mezza risata e devia lo sguardo fuori dal suo finestrino.
-Da quando tu sai cosa ha senso e cosa non lo ha? Eh Hannah?-.
Ho il cervello alla frutta e cerca di passare velocemente a rassegna tutti i plausibili significati di quella domanda.
Mi stava aggredendo? Mi stava incolpando?
-No, infatti sicuramente non so cosa abbia senso e cosa no. Ma so cosa è giusto e cosa è sbagliato. E picchiare Jason è sbagliato Garret. Venire qui a parlare con me è sbagliato.-.
Garret serra la mascella.
-Anche lasciarmi come un coglione è sbagliato.-. Completa la mia frase di colpo. Il tono della sua voce è severo. Arido. Arrabbiato.
Stringo i pugni combattendo contro la voglia di piangere , che da un po' è diventata la colonna sonora delle mie giornate.
-Se avessi potuto fare diversamente lo avrei fatto. E tu lo sai.-. Cerco di mantenermi calma, e parlo lentamente con un tono medio-basso, perché qualcuno fra noi deve pur rimanere ancorato alla tranquillità no?
-Ma non l'hai fatto! Tu non ci hai nemmeno provato Hannah!-. Mi punta l'indice contro e la sua bocca si allarga a dismisura mentre mi grida contro.
D'impulso strizzo leggermente le palpebre ed ogni mia fibra si contrae. Sono rigida come un manico di scopa e ...sto per esplodere proprio come sta facendo lui.
Prendo la sua mano che punta dritto la colpa a me, stringendola fra i miei palmi :-Non potevo. Anzi...-. Non lo guardo negli occhi, mi concentro sulle sue dita.-..non sapevo proprio che pesci prendere.-.
Appoggio la mia fronte alle nostre mani strette. -Tu, dovevi avere un figlio e ...Tessa era così persa di te.-.
-Ma io sono perso di te non di lei.-. Fa deluso.
Ho un tuffo al cuore e due lacrime finalmente, si separano dalle mie ciglia.
-Perché sei tornato?-. Mormoro.
-Perchè? Perché non aveva senso continuare quella farsa. Io e Tessa non siamo mai andati d'accordo e...-. 
Sollevo il viso quando interrompe quello che sta dicendo.
-E?-. Insisto.
Garret distoglie lo sguardo, seppur mantenga ancora la mano stretta nelle mie.
-Sono successe cose, Hannah. E io non avevo motivo di restare li. Ah, se hai paura per la bimba...Camila sta bene, la vedrò lo stesso, anche se io e Tessa ci siamo lasciati.-.
Quindi era ufficiale?
Gli lascio andare la mano e mi sposto una ciocca di capelli fradici dalla guancia.
-Perché hai picchiato Jason?-. Garret sprofonda nel sedile , come se si volesse richiudere a riccio.
-Garret.-. Proseguo decisa.
-Perché...-. Un lampo di disagio si fa spazio sulla sua faccia. Porta le mani a nasconderla e se le strofina sulla pelle. -Sono andato a letto con la sua ex.-. Ho un sussulto così forte che mi muovo sul sedile , con l'impressione di cascare da un momento all'altro. 
-Non mi chiedere come o perchè. Per favore. Perchè per quanto mi sforzi non lo riesco a capire nemmeno io. Ma è successo , fatalità? Non lo so.-. Il suo petto si gonfia notevolmente.-Fatto sta che è successo e con lei , stavo veramente intraprendendo una bella situazione. Brittany mi piace.-.
Una nebbia pesante mi invade la mente quando pronuncia quelle ultime parole.
"Brittany...mi piace".
Sono gelosa. Sono follemente gelosa. Perché forse nel mio inconscio sapevo che lasciarlo con Tessa non avrebbe significato molto. Ma lui adesso ha conosciuto un'altra persona e io...Io sto impazzendo di gelosia.
-Ma sin da subito le cose con lei si sono complicate.-. Continua a dire. -Ogni qualvolta credevo di essere finalmente riuscito a trovare la mia dimensione , il fantasma di Tessa o il tuo continuava a bussarmi alla schiena. E non ho retto...-.
Che vuoi dire Garret?
Una stretta mi graffia il petto. Ho dolore. Ho...paura.
-Mi sono fatto scoprire a letto con lei...-. Butta la testa indietro e le sue mani gli ricascano lungo le cosce.
-E finalmente. Tessa mi ha lasciato.-. Volta il viso verso me. Sorride. 
Ma è un sorriso disperato, malato. Quasi invisibile.
-Adesso , ci sei rimasta solo tu Hannah.-.
Ho capito. Vuoi liberarti di me , come hai fatto con Tessa...
Mi faccio indietro quando allunga una mano verso me. Garret nota quel piccolo movimento e si ferma con la mano a mezz'aria, per un istante. Poi, la lascia scivolare sul bordo del sedile.
-La ami?-. Mormoro.
Che domanda di merda. Certo che la ama , è qui per mettermisi alle spalle.
-Perchè me lo chiedi?-.
Faccio spallucce.
Non lo sto guardando in viso, ma dal profilo che si riflette mentre mantengo lo sguardo basso, mi rendo conto che quel sorriso tanto disperato, adesso si è fatto apprensivo.
Una carezza. Si, quel sorriso è una carezza.
-No.-. Torna a guardare dritto a se , mentre giocherella con lo specchietto sopra la sua testa. -Ma potrei. Se tu mi ripetessi che fra me e te è finita.-.
Le mie palpebre fanno un volo di venti piani verso l'alto.
-Dimmi che fra noi non ci sarà mai più , mezza possibilità.-.
Questa volta ho perso. I miei occhi ed i suoi sono incastrati e non riesco a portarli via dal blu di Garret.
-Ecco...-.
Ho il cuore che mi batte nella carotide, e la testa mi pulsa come se tutto il sangue ci si fosse concentrato dentro.
Sono in apnea, ma , per qualche assurdo motivo, il mio cuore respira.
Allunga il palmo verso la mia guancia ed io resto ferma, immobile.
-Sto aspettando...-. Ripete, allungandosi con il busto verso me.
"Oddio. Ora lo fa..."
Non posso non essere risucchiata dalle pulsazioni del mio cuore. O ammaliata dal modo in cui mi fa scorrere la lingua intrecciandola alla mia.
Garret mi sta baciando ed io sento la terra venirmi meno sotto i piedi.
Le sue mani mi scorrono lungo i fianchi, e si insinuano sotto la maglietta umida. Ed i suoi pollici mi sfiorano le costole disegnando linee oblique che vanno qua e la sulla mia pelle.
Poi le sue dita mi stringono la pelle e se io fino ad allora avevo premuto i palmi sul suo petto per allontanare quello che volevo , adesso non potevo più farlo. Non posso più reprimere ciò che per mesi avevo voluto... Un suo bacio. Ed ancora una volta, lui.
Mi manca Garret. Mi è sempre mancato. Anche mentre vivevo la mia vita qui, a New York.
Anche se Jason aveva fatto quello e quell'altro per me, aiutandomi a superare quella specie di lutto immaginario. Non bastava. Nulla sarebbe mai bastato.
-Mi manchi Hannah.-. Dice annaspando, premendo le sue labbra  sulle mie.
-Anche tu.-.
Siamo sconvolti , ci stiamo consumando di baci. 
Mi separo da lui fissandolo negli occhi. Non ci posso credere...
-Non ho dimenticato niente di te e penso che non potrei mai farlo.-.
Ho gli occhi pieni di lacrime e l'immagine di Garret, sfuocata, ci si immerge dentro.
-Ho paura.-. Sussurro.
Mi passa il pollice sotto una palpebra per asciugarla e mi rendo conto che per la prima volta , anche lui ha delle lacrime incastrate nelle ciglia.
-Anche io ne ho.-. Solleva le spalle. -Ma è giusto così. Saremmo delle brutte persone altrimenti..-. Gli trema leggermente la voce.
Sorrido. La tenerezza che mi fa in questo momento Garret è assurda.
-Come andrà a finire questa storia? Tu tornerai li da quella ragazza e..?-.
Scuote la testa.
-Io sono venuto qui per sapere se la ragazza che amo, mi ama ancora o se devo semplicemente andare avanti.-. Mi prende il viso fra le mani. -Hannah io lo so che proviamo le stesse cose. E so che stiamo soffrendo da cani. Ma dobbiamo darci un' ultima possibilità.-.
Appoggio lentamente la testa sul suo petto. Sono una valanga di sensazioni accartocciate l'una con l'altra. Un fascio di nervi ed emozioni , che solo il suono del cuore di Garret , può calmare...
-L'ultima. E' l'ultima possibilità.-. Mormoro appena.
Garret mi stringe come non ha mai fatto prima d'ora.
-Va bene piccola.Va bene.-. Sussurra con le labbra appoggiate alla mia testa...

"Non potrei mai negare di amare Garret Graham. E lo amo , come non ho amato mai nessuno prima d'ora."
   
 
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