Quinto vizio capitale: la Gola

Personaggio: Naruto Uzumaki
Prompt 1: Che lo finisci quello?

"Finalmente!"
Si ode questa voce esclamare, da un terrazzo altissimo.
Naruto, braccia spalancate al cielo, occhi come il cielo, ama la primavera.
Ama tutto della primavera.
I gelati, i drink ghiacciati bevuti per terra a gambe incrociate, la brezza leggera e fresca del mattino, il sole debole del mezzogiorno, le giornate che si allungano, i fiori rosa come i capelli della sua Sakura, il cielo terso.
Gli da buon umore, è così che sorride alla vita.
Abbassa gli occhi per guardare giù, "no, non c'è nessuno" dice e vola di sotto, con un bel salto.
"Bene benissimo...vedrà cosa ho imparato, quel teme! Eheheh..." 

***

"Aaaaah!" 
Entra nel suo appartamento, Naruto, felice per il pasto da Ichiraku ma triste nell'animo.
Anche se nessuno vede questo suo aspetto, lui trema dentro. 
Ma è solo un attimo, perché sa come poter colmare la sua solitudine. Sa con chi colmare la sua solitudine. E infatti esce di casa e inizia a correre da albero ad albero per essere più veloce della luce.

***

Naruto ha 13 anni. Naruto è solo. È sempre stato solo.
Vuole colmare la sua solitudine con qualcosa ma la solitudine non si colma con l'aria e allora si dirige in un altro appartamento, più distante dal suo ma di cui conosce a memoria la strada.
"Aprimi teme! So che sei qui!" insiste non più bussando ma battendo con le mani sulla porta, che all'improvviso si apre di scatto.
"Cosa diamine vuoi, eh?" urla Sasuke, il suo miglior peggior amico nemico, in accappatoio.
"Stiamo insieme!" Non è una domanda come dovrebbe essere e per questo, Sasuke, ha già un forte mal di testa.
"No" chiude la porta o almeno ci prova perché Naruto lo ferma.
"Se resti con me combattiamo!" gli occhi di Sasuke, occhi che non si emozionano mai, luccicano di un sentimento felice, luccicano di onore. 
"Va bene, entra. Ma dammi il tempo di vestirmi e non toccare nulla con quelle mani!"
"Ehi bastardo!"
"Anzi, va a lavarle!"

***

"Oddio..." 
In un sussurro, Sasuke, insieme al suo compagno, risciacqua il viso.
"Ti chiederei il bis ma sono arrivato anche io!" 
"Eheheh, non si scherza con me teme!" risponde il biondo, bagnando la zazzera riccia e bionda.
"Taci, usuratonkachi!" ed anche se lo ammonisce, come sempre. Ed anche se ci si incazza perché è una vera testa quadra, sorride dentro.
"Mangiamo insieme!"
Ed è qui che si può ascoltare il crack che il cuore di Sasuke emette perché sa, lui sa già cosa gli toccherà fare anche stavolta.

***

"Per gli dei, Sasuke, è buonissimo!' esclama il biondo, mentre lecca molto sguaiatamente il suo gelato, quasi finito.
"Mh"
"Ma a te piace, Sas'ke?" dice fingendo nonchalance.
"Mh"
"Mh si o mh no?" Naruto cerca di non far notare le sue aspettative sul gelato, su QUEL gelato.
"Naruto no...ti prego...questa volta sarebbe davvero disgustoso..."
"Non per me!" 
Le orecchie di Sasuke si imporporano, si volta dal lato opposto per non guardare quel pazzo dalle idee assurde ed è cosi che arriva la domanda, QUELLA domanda.
"Sas'ke, posso darci una leccata? Chè lo lasci a me?"
E Sas'ke glielo spiaccica in faccia.