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Autore: danyazzurra    17/03/2020    7 recensioni
Lily è nei guai!! Lily non sa come uscirne!! Lily sa che deve fare la cosa giusta, ma quando si tratta di Scorpius Malfoy tutto diventa complicato... ennesima Lily/ Scorpius leggera e semplice che mi è saltata in mente! spero che le darete una possibilità e mi farete sapere!! un bacione!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Lily suonò il campanello a attese.
Sperò che fosse proprio Scorpius ad aprire e non suo fratello perché non voleva dover di nuovo discutere con lui.
Inutile dire che non fu accontentata. Si sarebbe battuta una mano sulla fronte per la disperazione.
Perché era sempre così sfortunata?
“Non cercavo te”.
“Buongiorno anche a te, Lily”.
“Scorpius c’è?”
“Intendi il padre di tuo figlio?”
Lily spalancò gli occhi. Allora Scorpius gliel’aveva detto alla fine.
Certo, aveva tutto il diritto di dirglielo. Albus era il suo migliore amico ed era giusto che gli avesse detto che aspettava un bambino.
In fondo lei lo aveva detto ad Alice prima che a tutti gli altri.
“Non entri?” le chiese suo fratello riportandola alla realtà e Lily sospirò e scosse la testa “se entrassi litigheremmo e questo non fa per niente bene al bambino… potresti dire solo a Scorpius che l’ho cercato?” gli chiese e gli voltò le spalle.
“Lily, aspetta” la fermò Albus “a dir la verità vorrei parlare con te”.
Lei si voltò e guardò quegli occhi verdi che amava tanto, ma che avevano anche il potere di ferirla così tanto.
“Se è per Alice, puoi star tranquillo, le dirò che mi hai chiesto scusa”.
Gli voltò di nuovo le spalle, ma come fece un passo andò a sbattere contro un muro invisibile, rimbalzando indietro di qualche passo.
“Albus Severus Potter, non osare comportarti come un bambino” gli disse, ricordando che quello era il metodo che usava sempre quando da ragazzini voleva chiarire per qualche litigata e lei voleva andarsene.
“Allora tu ascoltami” le disse e per un attimo Lily si ritrovò quasi a sorridere, le sembrava di essere tornata una sedicenne indispettita a litigare con un diciottenne rammaricato.
Incrociò le braccia “allora, forza… su, sono tutta orecchi” gli disse.
Albus sospirò “mai che tu o James mi rendiate le cose facili” si arrabbiò Albus.
Perché doveva avere due fratelli che erano dei Grifondoro fatti e finiti? Il loro orgoglio era proverbiale.
“Entra in casa, per favore” le disse e Lily sospirò a sua volta, ma lo seguì all’interno.
Una volta dentro le venne spontaneo dare un’occhiata veloce al salotto “non c’è davvero” le disse Albus sedendosi sul divano “e non ho idea di dove sia” aggiunse leggendole la domanda negli occhi.
Lily non disse niente e si sedette sulla poltrona di lato al divano.
“Sono stato uno stupido” iniziò Albus.
“Oh, ma davvero?” ribattè Lily senza guardarlo.
“Davvero e credo di meritare almeno uno sguardo da parte tua…”
“Bè, io credo di meritare fiducia invece” lo interruppe “per Merlino, Albus, adesso sai che il bambino è di Scorpius, ma anche se fosse stato di un Andrew qualsiasi tu ti saresti dovuto fidare di me”.
“Scorpius non ti lascerà a crescere il bambino da sola”.
“E se anche fosse?”
“Non lo farà” ribattè ancora Albus e Lily finalmente lo guardò “no, non lo farà, lo so perché lo conosco anche io, ma se anche fosse stato io lo avrei cresciuto con tutto l’amore di questo mondo e ce l’avrei fatta… odio che tu non mi pensassi in grado…”
“Non è così” la interruppe.
“Ah no? Peccato perché sembrava proprio così” si alzò in piedi “senti, non importa… è stato un errore… sono ancora troppo arrabbiata…”
“Lily” tentò di fermarla Albus, ma lei scosse la testa e si voltò verso di lui “il fatto è che ti stai scusando solo perché sai che il bambino è di Scorpius e perché sai che sono sempre stata attratta da lui…”
Non riusciva a dire che l’amava, ma in fondo non lo doveva dire ad Albus.
“Io invece vorrei che tu capissi che hai sbagliato al di là di chi fosse stato il bambino e che mi appoggiassi comunque”.
Aprì la porta per uscire, ma si trovò a sbattere contro il petto di Scorpius.
Lo seppe prima ancora di alzare lo sguardo ed incrociare i suoi occhi.
Aveva riconosciuto il profumo prima ancora di sbatterci contro, lo avrebbe riconosciuto tra mille, era il suo odore, era quel profumo naturale di bagnoschiuma al sandalo.
“Lily” sussurrò lui allungando una mano e tenendola per la vita per evitare che cadesse “dove andavi così di fretta?”.
Alzò gli occhi e vide lo sguardo pieno di colpa di Albus “capisco” disse soltanto e la lasciò.
Lily cercò di ignorare che per quei pochi secondi in cui lui l’aveva tenuta per la vita il suo cuore aveva cominciato a galoppare come un cavallo imbizzarrito.
“Se dovete parlare vi lascio subito” disse passando gli occhi da fratello a sorella, ma Lily scosse la testa “ero venuta per te…” arrossì “per parlare con te” chiarì e Scorpius sorrise.
Amava che Lily nonostante si avvicinasse ai trent’anni avesse ancora la capacità di arrossire come una ragazzina.
“Sì” la voce di Albus gli fece distogliere gli occhi da lei “sì, era quello che mi stava dicendo” continuò “credo che io andrò a trovare Alice” disse rassegnato.
Quando le passò accanto Lily lo ignorò mentre Scorpius gli tirò una pacca sulla spalla, ma il sorriso mesto che gli fece il suo amico gli fece stringere il cuore.
“Odio quando litigate” non potè fare a meno di dire quando Albus si fu chiuso la porta alle spalle “ah sì?” chiese Lily.
Voleva essere sarcastica, ma era anche un po’ incuriosita.
“Sì, Albus è sempre uno straccio quando litiga con te…”
“Bè, se l’è cercata” lo interruppe lei e Scorpius sospirò “sì, so come ti ha trattata e mi dispiace…”
“Ti stai scusando per lui?” chiese stupita.
“No, mi sto scusando per me” le disse allontanandosi di qualche passo.
Non riusciva a starle troppo vicino, rischiava di perdere di nuovo la razionalità.
“Tu… tu…”
Lily si interruppe, non riusciva a trovare le parole.
Aveva davvero detto che si stava scusando.
“Sì, hai capito bene, Lily” le disse leggendole la domanda in viso.
Non riusciva a smettere di guardarla negli occhi. Quegli occhi nocciola che sembravano fuoco puro l’attraevano come niente altro.
“Non dovevo trattarti in quel modo, non dovevo sminuire quello che hai provato quando ti sei resa conto che io non mi ricordavo più niente, ma io…”
“Ma tu non riuscivi a comprendere come potessi averti nascosto una cosa così importante, come potessi aver pensato che non meritavi di saperlo”.
“Esatto” disse Scorpius. Era pazzesco, sembrava che tutto ad un tratto capisse come si era sentito, tutto quello che aveva provato.
E dire che credeva di essere lui quello ad aver avuto la rivelazione grazie all’aiuto dei suoi genitori.
“E’ che da uomo mi sembra assurdo che tu ti sia focalizzata sul fatto di avermi…” trattenne un sorriso “violentato” continuò “però ho capito che per te non è così assurdo, che sapere che io non ricordavo più niente ti ha fatto sentire una manipolatrice…”
“Tu cosa avresti pensato?” gli chiese Lily sentendo le lacrime premerle sugli occhi “se il giorno dopo aver fatto sesso tu fossi venuto da me e io non avessi ricordato niente… cosa avresti pensato?”
Lily abbassò gli occhi. Era ancora così facile per lei sentirsi in colpa.
Scorpius si alzò e la raggiunse in due passi, le alzò il mento e la guardò fissa negli occhi.
“Te l’ho già detto una volta o forse di più… non mi hai manipolato” le disse chiaro “ho pochi ricordi, ma quelli che ho mi sembrano un sogno…”
Lily scosse il viso “appunto” disse, ma Scorpius le impedì di liberarsi dalle sue braccia.
“Smettila di essere sempre così impulsiva” le disse “se non riesci a farmi finire di parlare non arriveremo da nessuna parte”.
Lily alzò di nuovo gli occhi su di lui. Adesso erano così vicini che Lily poteva sentire il battito del cuore di Scorpius mischiarsi al suo.
Lo vide però allontanarsi da lei e si sentì quasi incompleta.
“Ho capito…” le disse “ti giuro che ho capito quello che hai provato ed hai ragione, nella situazione inversa sicuramente mi sarei sentito un approfittatore, ma è da quando questa storia è iniziata che cerco di dirti che anche se ricordo solo pochi sprazzi sono abbastanza per farmi sentire che ti ho voluto…” e ti voglio ancora finì nella sua testa.
Si avvicinò di nuovo e Lily trattenne il respiro. Il suo profumo la stava mandando fuori di testa.
Questo suo comportamento di avvicinarsi e poi allontanarsi la stava confondendo, non poteva certo sospettare che per lui fosse l’unico modo di continuare a parlare con lei senza perdere del tutto la lucidità e prenderla tra le sue braccia.
“Tu non puoi capire come mi sento”.
Lo vide avvicinarsi ancora di qualche passo, adesso era di nuovo a pochi centimetri da lui.
“Quando ricordo i tuoi occhi nei miei” e i suoi occhi in quel momento sembravano piombo fuso da come erano intensi e concentrati su di lei.
Lily cercò di imporre al suo cuore di rallentare ed al suo respiro di tornare regolare, ma non era sicura di avercela fatta.
“Quando ricordo i tuoi capelli racchiusi nella mia mano” le disse Scorpius e sollevò una mano intrecciando i suoi capelli tra le dita.
“Quando ricordo la tua pelle… “ le sfiorò la linea del fianco “questo pezzo di pelle qui”  e Lily trattenne il respiro.
Pensava che il cuore le sarebbe esploso.
“Quando ricordo le tue labbra” le disse e le sue labbra erano così vicine che Lily ne potè sentire il soffio.
 “Ed ognuno di questi ricordi riesce a farmi eccitare come un ragazzino” concluse e Lily sentì i brividi propagarsi per tutta la schiena fino ad arrivarle in ogni minimo muscolo del suo corpo.
“Per cui ti prego” le prese il viso dalle guance “per favore, adesso smettila di pensare che ti sei approfittata di me quando l’unica cosa che riesco a pensare io è che vorrei rifarlo”.
Lily non riusciva a smettere di guardarlo, sentì una lacrima scenderle nel viso, ma non sollevò le mani per asciugarsi, non voleva che Scorpius le lasciasse il viso.
Capì che adesso toccava a lei. Che lui le aveva fatto capire quanto la voleva davvero e adesso aspettava solo una sua risposta.
Lei sapeva che il fatto che lui volesse il suo corpo non le sarebbe bastato, ma in quel momento non riusciva a smettere di pensare a come sarebbe stato bello fare di nuovo l’amore con lui.
E farlo quando lui dopo avrebbe ricordato qualcosa.
Sollevò entrambe le mani e le mise sopra alle sue “anche io voglio rifarlo, Scorp” disse in un sussurro e come se Scorpius non avesse atteso che quello si impossessò delle sue labbra.
Lily sentì le ginocchia cederle, era come se il bacio di Scorpius le avesse tolto quel briciolo di razionalità che era riuscita a conservare durante il discorso di lui.
Sentiva le mani sul suo viso come se avessero il potere di bruciarle la pelle.
Gli posò le mani sui fianchi e sollevò la maglia per infilarle sotto, voleva sentire la sua pelle, aveva bisogno di sentire la sua pelle.
Lui le fermò e si staccò da lei “forse non dovremmo… il bambino…”
“Scorp, sei un medico” lo rimproverò e Scorpius sorrise “sì, ma quando è il proprio…”
Lily scosse la testa. Gli uomini avevano un ego grande come una casa e Scorpius era addirittura un campione in questo.
“Non gli succederà niente… lui è lassù, nel mio utero” lo rassicurò.
Scorpius sorrise e le mordicchiò un labbro “tu non ti rendi conto l’effetto che mi fai” le disse e Lily per tutta risposta si sollevò sulle punte e  gli baciò il pomo d’adamo fino a scendere alla base del suo collo.
Scorpius gemette e la sollevò per portarla in camera.
“Sei sicuro di volerlo?” gli chiese mentre lui la faceva distendere sul suo letto.
“Non dovrei chiederlo io a te?” scherzò Scorpius sollevandosi sul gomito.
Lily fece scorrere un dito sulle sue labbra “io ti ho già scelto mesi fa…ora tocca a te” gli disse e lui le morse il dito per fermarla.
“Ti voglio, Lily Potter” le disse prima di scendere sui suoi seni.
Quando tornarono alla realtà però Lily si rese conto di cosa era successo.
Avevano fatto sesso. Lo avevano fatto di nuovo, ma neanche stavolta aveva fatto l’amore con lui.
Sì, adesso lui lo aveva voluto e glielo aveva fatto capire in diversi modi, ma aveva voluto il suo corpo e non il suo cuore.
Ricordava anche di averlo pensato quando ancora aveva un briciolo di lucidità, ricordava di aver saputo che non le sarebbe bastato.
Lei lo amava troppo e il fatto che gli ormoni l’avessero guidata la facevano sentire ancora più stupida.
Lei non era andata da lui per fare l’amore con lui, ma per fargli capire quanto si sentiva in colpa per quello che aveva fatto, per fargli capire che lo voleva nella vita del suo bambino e che l’avrebbe voluto anche nella sua, ma adesso aveva solo complicato di nuovo le cose.
Sospirò e si sollevò lentamente a sedere.
“Tutto ok?” le chiese Scorpius premuroso e Lily annuì, ma non riuscì a guardarlo negli occhi.
“Non mi dirai che hai ancora dubbi?” le chiese ancora e Lily si morse il labbro.
“Salazar, Lily, cosa devo fare per dimostrare che ti voglio davvero”.
Lily emise una risatina nervosa “non sono quelli i miei dubbi…” si fermò per guardarlo negli occhi “non più almeno” e lo vide sorridere.
Merlino quegli occhi. Quegli occhi che offuscati dalla passione e riempiti di soddisfazione come in quel momento avevano il potere di sembrare davvero argentei.
“Non importa” gli disse afferrando le slip, ma lui le fermò la mano “invece importa” le disse “i segreti hanno rovinato tutto prima di iniziare”.
Lily si morse il labbro nervosa, sapeva che aveva ragione, ma come poteva dirgli che l’amava senza umiliarsi.
“Ero venuta per dirti che hai tutto il diritto di far parte della vita del bambino e che sono stata una stupida a non darti la scelta, a non chiederti se lo avessi voluto…”
“E lo voglio” le disse non capendo ancora dove volesse andare a parare.
Lily sorrise “sono felice di sentirlo perché sono sicura che sarai un ottimo padre”.
Scorpius annuì di nuovo, ma non smise di guardarla confuso. Non capiva davvero dove volesse arrivare.
“Ma tra noi finisce ora…”
“Che cosa?” la interruppe Scorpius.
Se fosse stato un uomo insicuro avrebbe pensato che non le fosse piaciuto quello che avevano fatto, ma aveva ancora nelle orecchie i suoi gemiti e nella mente le immagini di lei che si scioglieva tra le sue braccia.
Lily si accarezzò la pancia seppur ancora piccola.
“Tra noi…”
“Ho capito” la interruppe, non ci teneva a sentirlo di nuovo “quello che non capisco è perché?”
“Serve un motivo?”
“Certo che serve”.
“E non è evidente?” gli chiese e Scorpius la osservò, in quel momento il fuoco che aveva nei suoi occhi sembrava essersi spento.
Forse sua madre aveva ragione, avevano cominciato dal lato sbagliato, avevano cominciato facendo l’amore e con un bambino in arrivo.
Forse dovevano concentrarsi più sulla loro storia.
“Provo qualcosa per te, Scorpius” confessò in un fiato e subito dopo averlo fatto non riusciva a crederci.
Era stata davvero lei a parlare? Si chiese quanto precisamente dovesse amarlo per essere riuscita a superare il suo orgoglio.
Lo vide spalancare gli occhi e capì che lui non provava la stessa cosa, il suo era solo puro desiderio.
Scosse la testa infilandosi i pantaloni e la maglietta “mi dispiace, ma non mi serve tutto questo… mi fa solo capire cosa…” sospirò e scosse di nuovo la testa.
Era come se anche dentro la sua mente stesse cercando di darsi una scrollata.
Lo guardò per un secondo, intensamente.
Per favore lo pregava la sua mente. Per favore dì che mi ami, ma lui non lo fece e lei sorrise amareggiata.
 “Domani ho un’ecografia… può darsi che si veda il sesso, se vuoi venire…”
Scorpius annuì “certo” affermò e la vide chinarsi per infilarsi le scarpe “però Lily…”
Si fermò. Però Lily… cosa? Cosa voleva dirle? voleva dirle che anche lui provava qualcosa? ma era vero?
Lei alzò una mano per fermarlo “Non pretendo niente, Scorp” gli disse “davvero… questo…” e indicò il letto dove lui era ancora seduto “l’ho voluto forse più di te…”
“Non credo” la interruppe, ma lei non si fermò “quello che voglio dire è che non devi sentirti in obbligo perché abbiamo fatto sesso, non ho quindici anni e non pretendo niente…”
“Hai detto che mi avresti lasciato scegliere”.
Lily si riavviò nervosamente i capelli “certo…sceglimi allora, dimmi che anche tu provi qualcosa per me…”
Rimase ferma, in silenzio e Scorpius avrebbe tanto voluto prenderla tra le braccia, in quel momento era così forte e così fiera. Aveva l’imponenza di una dea.
Non poteva però essere sicuro di quello che sentiva, quindi non disse niente.
“Ci vediamo domani” gli disse uscendo dalla stanza e lasciandolo a bocca aperta
***
Lily non riusciva a credere di avergli detto che era innamorata di lui.
L’aveva fatto davvero e cosa aveva ricevuto in cambio? Una bella umiliazione.
Eppure non era pentita di averlo fatto, adesso era in pace con la sua coscienza, bè almeno in parte.
Dall’altra parte la sua mente non faceva altro che ripeterle quanto era stato bello stare tra le sue braccia.
Se l’altra volta era stato quasi incerto, questa volta lui le aveva fatto capire quanto la voleva, ma era abbastanza per lei?
No e non lo sarebbe mai stato.
Lei non voleva uno Scorpius a metà, o pacchetto completo, o niente.
Entrò in casa e vide Alice e Albus abbracciati sul divano. Quindi avevano fatto pace.
Era felice per la sua migliore amica, ma era ancora troppo arrabbiata con suo fratello per fingere che fosse tutto a posto per cui mirò direttamente al bagno.
Forse togliersi l’odore e il sapore di Scorpius l’avrebbe aiutata a tornare ad essere se stessa e non una ragazzina in preda agli ormoni.
“Lily, aspetta”.
Lily avrebbe voluto non farlo, ma il tono di urgenza di suo fratello la fece arrestare sui suoi passi.
“Possiamo parlare di nuovo?”
“No” gli disse semplicemente e si voltò, ma sbattè di nuovo contro il muro invisibile.
Questa volta i suoi nervi a fior di pelle reagirono e inviò ad Albus una fattura che gli riempì il viso di vesciche.
“Ahi” si lamentò Albus e guardò Alice come per spingerla a difenderlo, ma lei alzò le mani e si sollevò dal divano.
“Ho imparato a star fuori dalle vostre litigate tanto tempo fa” disse e uscì dal salotto.
“Mi hai fatto male… toglimele” si lamentò lui “e tu togli il muro invisibile”.
“No, perché voglio parlare con te”.
“Hai trent’anni, Albus” si arrabbiò per il suo comportamento infantile, poi pensò che lei non era stata molto meglio e con un colpo di bacchetta gli fece sparire le vesciche.
“Brava la mia guaritrice” la prese in giro e Lily sospirò sedendosi sulla poltrona “vuoi dirmi cosa è cambiato in un paio d’ore?”
Albus sorrise, felice che sua sorella volesse parlare.
“Ti ho già detto che sono stato uno stupido, ma quello che non mi hai fatto spiegare prima è che l’ho fatto perché ho davvero avuto paura per te… essere soli in una cosa così grande…”
“Ce l’avrei fatta”.
“Lo so” ammise lui “ti conosco e so che sei una donna forte, ma so anche che a volte sei troppo orgogliosa e presuntuosa e mille altri difetti da Grifondoro per cui so che non ammetteresti mai di aver bisogno di aiuto mentre con lui o lei potresti averne bisogno e il motivo per cui sono tranquillo all’idea che il padre sia Scorpius non è perché non ti reputavo in grado di crescere questo bimbo, ma perché so che lui ti capirebbe, che lui saprebbe subito se hai bisogno di aiuto”.
Lily sospirò “bè, vista così…” sapeva che suo fratello aveva ragione.
Lei tendeva a non voler mai chiedere aiuto, ma non era sicura che Scorpius la conoscesse così tanto da sapere ogni volta che lei ne avesse bisogno.
Albus si appoggiò allo schienale e incrociò le gambe davanti a sé.
“Quindi…” iniziò e Lily trattenne un sorriso, suo fratello era proprio un Serpeverde “io e te… voglio dire, siamo a posto?”
Lily avrebbe voluto tenerlo sulle spine un altro po’, ma sapeva che non ce l’avrebbe fatta, non con Albus, quindi si lasciò andare e gli sorrise “sei sempre uno stronzo” gli disse ed Albus si slanciò verso di lei abbracciandola.
“Mi preoccupo per te” le disse e Lily alzò gli occhi al cielo “ed a proposito di questo…avete parlato?” le chiese.
Lily si morse un labbro nervosamente, ma annuì.
In fondo avevano parlato. Prima.
E avevano riparlato. Dopo.
Ma perché Lily si sentiva come se fossero allo stesso punto?
COMMENTO: ECCOCI QUA!! COME STATE IN QUESTA TREMENDA SITUAZIONE? SPERO CHE VOI E LE VOSTRE FAMIGLIE STIATE BENE E CHE SIATE TUTTI AL SICURO A CASA!! IO SONO A CASA MA SONO IN SMART WORKING ED IN PIU’ HO LA MIA PICCOLA A CASA DALL’ASILO PER CUI IL TEMPO PER SCRIVERE NON E’ MOLTO, MA OGNI TANTO ABBIAMO BISOGNO DI DISTRARCI DA TUTTE QUESTE NOTIZIE CON CUI VENIAMO BOMBARDATI PER CUI…ECCOCI QUA!! PARLANDO DEL CAPITOLO SPERO VI SIA PIACIUTO… QUESTA VOLTA LILY E’ RIUSCITA A SUPERARE L’ORGOGLIO ED A CONFESSARE QUELLO CHE PROVA, MA NON CRITICATE SCORPIUS PER NON AVER SAPUTO REPLICARE, HA CAPITO ORA CHE LA DESIDERA NON PUO’ SAPERE ANCORA SE E’ INNAMORATO O NO!! PER ALBUS INVECE E’ IL SOLITO ALBUS DELLE MIE STORIE CHE SI ERGE UN PO’ A GIUDICE MA POI CAPISCE ANCHE LUI : ) SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E CHE MI FARETE SAPERE!! RINGRAZIO TANTISSIMO LE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO… NON SAPETE QUANTO SIETE IMPORTANTI PER ME NELLE PERSONE DI ICEPRINCESS / ARYELLE / MILAN 94 / DREAMER IMPERFECT E ENDY LILY 95!! GRAZIE DI CUORE!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO!! UN BACIONE…ALMENO VIRTUALE ANCORA SI PUO’ ;)
   
 
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