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Autore: Babbo Dark    17/03/2020    1 recensioni
Derek non riesce a sentirsi parte del Branco, non dopo tutto quello che è successo, e così si reca da una strega affinché lo aiuti a entrare in contatto con le sue emozioni; peccato che l'amuleto donatagli fa molto di più: consente alle principali emozioni del mannaro di personificarsi e gironzolare per la città, causando non pochi guai al Branco. Il loro scopo? Cercare Ancora, naturalmente...
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek/Stiles, Il branco
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sterek in Disney... '
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Alla ricerca di Ancora
Capitolo III: Amore e Rabbia
 
 


Chris sospirò beato, felicemente avvolto dal piumone e tirandosi dietro gli ultimi strascichi di sonno; a rendere il tutto fantastico ci pensava una calda mano che gli stava gentilmente massaggiando l'addome, mandandolo in un paradiso di coccole. Il cervello dell'uomo, però, impiegò qualche minuto in più per elaborare l'ultima informazione, visto che era ormai vedovo da due anni, e si voltò confuso verso l'origine di quelle attenzioni, ricevendo un appassionato bacio sulle labbra dal giovane Hale.

Chris sgranò gli occhi e si scostò immediatamente prima di afferrare la pistola che nascondeva sotto il letto e puntarla contro un Derek stranamente rilassato e con gli occhi rosa; il mannaro, però, ridacchiò allegro e si stiracchiò come un gatto prima di sollevarsi dal letto.
 
 

«Sorgi e splendi, Chris, questo giorno sarà pieno d'amore per te e tua figlia.» esclamò Derek osservandolo con uno sguardo innamorato.

«Di le tue ultime preghiere.» sussurrò gelidamente in risposta Chris.

«Allora: voglio trovare Ancora, fare l'amore con lui e fare in modo che l'amore invada il mondo dei licantropi. Poi voglio la pace tra mannari e cacciatori, dei pancake a forma di cuore e organizzarti una cena romantica con Melissa e Noah; c'è troppo poco amore nella vostra vita.» Chris corrucciò le sopracciglia e abbassò un poco la pistola, convincendosi che Derek fosse uscito definitivamente fuori di testa; peccato, però, che il mannaro avesse deciso di sorpassarlo e uscire dalla stanza per poi recarsi in cucina, dove un'assonnata Allison stava facendo colazione.
 
 

Il mannaro le carezzò le spalle prima di darle un appassionato bacio sulle labbra, incurante di uno scandalizzato Chris, prima di mettersi ai fornelli; i due Argent si guardarono per un momento, entrambi imbarazzati per l'accaduto, ma vennero prontamente ignorati da Derek che iniziò a rompere delle uova in una ciotola mentre cantava la colonna sonora di Titanic.
 
 

«Possibile che ogni mannaro della città debba baciare mia figlia?!» sbuffò furente Chris.

«L'amore è per tutti!» disse inviperito Derek mentre sbatteva le uova «È meraviglioso, magico, coinvolgente e avvincente ma soprattutto È PER TUTTI!» ripeté prima di versare la farina nel contenitore e riprendere a mescolare «Avete visto Ancora? Lo cerco da ore ormai ma la sua traccia sparisce nel nulla, così sono venuto qui da voi per avere qualche notizia…» chiese prima di lanciare un bacio volante a un confuso Chris.

«Baciami ancora e sei morto!» disse seccamente l'uomo, facendo sbuffare il mannaro.

«Di chi parli, Derek?» chiese Allison mentre si alzava da tavolo.

«Ancora!» rispose Derek come se fosse ovvio «Lui è la mia alba e il mio tramonto, il mio tutto e il mio niente, il mio respiro, la mia vita... Ah...» sussurrò innamorato portandosi le mani sul cuore «Quando l'avrò ritrovato tutto sarà perfetto!» disse imburrando una padella prima di metterla sul fuoco.

«Allison, mi stanno bene i tuoi amici.» iniziò a parlare il cacciatore con tono austero «Ma un Derek che ti bacia e cucina per noi è troppo per la mia pazienza.» disse fulminando con lo sguardo la figlia che, in risposta, sospirò amaramente.

«LASCIA STARE QUESTA POVERA PRINCIPESSA!» urlò Derek scostandosi dalla cucina e abbracciando la ragazza «Hai fatto allontanare Isaac e Scott, ora è tutta sola e senza amore! Cos'avete voi cacciatori contro l'amore?!» sbraitò stringendo leggermente la ragazza nel suo abbraccio prima di baciarle una tempia «I pancakes.» disse come se nulla fosse prima di tornare ai fornelli.

«Chiamo Scott...» sussurrò un'imbarazzatissima Allison mentre si allontanava da quella situazione al dir poco ridicola.
 

 
Sfortunatamente, Scott era impegnato in un allenamento di lacrosse e sarebbe arrivato nel giro di un paio d'ore e gli Argent, notando la quasi innocuità dell'Hale, decisero di sedersi a tavola e mangiare i suoi pancakes; dopo essere stato nuovamente baciato, Chris aveva ben pensato di mettere la sua pistola sul tavolo e minacciare il licantropo di sparargli al cavallo qualora avesse pensato di baciare nuovamente lui o sua figlia. Vedere un Derek intento a parlare di amore, pace e orge non fu esattamente piacevole, visto che il mannaro non si era mai espresso su tali argomenti, ma Chris preferì lasciarlo fare per evitare che passasse dalla fase zuccherosa a quella assassina; il campanello di casa suonò nello stesso istante in cui gli Argent stavano asciugando le ultime posate usate nella colazione. Derek scattò verso la porta, sussurrando un rapidissimo 'Scottino!'; quando Allison si recò all'entrata rimase bloccata nell'osservare il suo ex, shoccato, mentre veniva baciato passionalmente da Derek.
 
 

«Oh, Scott, quanto baci bene...» sussurrò Derek carezzandogli il petto.

«Derek, che cazzo...» provò a parlare il ragazzo venendo interrotto dallo squillo del suo cellulare «Mamma, sono da Allison...» iniziò il discorso Scott, venendo investito dal 'CI STANNO SPIANDO!' urlato da... Derek?

«Paura, povero piccolo fifone...» sussurrò dolcemente Derek «Paura, il tuo Amore sta per arrivare!» il mannaro salutò i due Argent e uscì dall'appartamento prima di salire sulla moto di Scott «Andiamo?»
 

Scott sospirò e uscì di casa, subito imitato dai cacciatori.
 
 

 
***
 
 

Deaton osservò sorridente quella bambina che, non meno di un’ora prima, gli aveva portato il suo gattino chiedendogli, terrorizzata, se potesse salvargli la vita visto che il cucciolo tossiva frequentemente; dopo un’attenta visita il veterinario prescrisse un semplice antibiotico al cucciolo e lo riportò dalla sua padroncina, la quale lo ringraziò mille e più volte prima di pagare e uscire dall’ambulatorio.

Sospirando, l’uomo rientrò all’interno della struttura e decise di sfruttare l’assenza di pazienti per riorganizzare l’armadietto dei farmaci visto che molti di questi stavano per scadere; intento a canticchiare allegramente e trascrivere il tutto sull’apposito modulo, Deaton non fece caso al rumore provocato dalla porta sul retro che si apriva e si chiudeva, né dell’estraneo che si stava muovendo con passo felpato all’interno dello studio. Solo quando un minaccioso ringhio raggiunse le sue orecchie, facendogli rizzare i peli sulle braccia per la spiacevole sensazione percepita, il druido si voltò verso l’intruso per poi sollevare appena le mani in segno di resa visto che davanti a lui, furioso e pronto al massacro, si trovava un Derek con la trasformazione avviata e la bava che gli colava dalla bocca; il mannaro non disse nulla, limitandosi a sbuffare e ringhiare in direzione dell’uomo, e Deaton sollevò di scatto le sopracciglia quando notò le iridi scarlatte di Derek.
 
 

«Auguri per essere un Alpha…» sussurrò tranquillamente Deaton, ricevendo un rumoroso grugnito in risposta dal mannaro.

«IO SONO SEMPRE STATO L’ALPHA!» tuonò in risposta Derek prima di artigliare il tavolo in metallo che li divideva e scaraventarlo contro la parente, distruggendo un armadio e terrorizzando a morte i pochi cani che si trovavano nello studio.

«Naturalmente, Derek, naturalmente…» disse il veterinario dopo aver deglutito rumorosamente; conosceva l’Hale prima ancora che lui nascesse, lo aveva visto crescere, scappare da Beacon Hills e poi tornare. Sapeva quasi tutto su di lui ma mai prima di allora, neanche quando Peter Il Folle aveva ucciso Laura per il potere, Derek aveva mai scatenato la sua furia su un innocente; per la prima volta da quando aveva rapporti con gli Hale, Deaton si ritrovò ad aver paura di uno di loro e la cosa non gli piaceva, per niente «Posso… Posso fare qualche cosa per te?» domandò tentando un sorriso, il quale morì immediatamente quando Derek afferrò nuovamente il tavolo in metallo per una delle gambe e lo scagliò contro l’altra parente, distruggendolo.

«IO. VOGLIO. ANCORA!» sbraitò furibondo prima di cominciare a distruggere lo studio, sotto lo sguardo preoccupato del druido.

«Hai perduto la tua ancora?» chiese l’uomo ma Derek ruggì con tutta il fiato che aveva in corpo, facendo esplodere numerose fiale e provette sparse in giro per lo studio.

«NO!» ruggì furibondo ricominciando ad avvicinarglisi per poi artigliargli il camice e portarselo vicino al volto, soffocando il druido con il suo alito pesante «IO CERCO ANCORA! SO CONTROLLARMI, DEFICIENTE, MA CERCO ANCORA! DOV’È?!» Deaton iniziò a essere sbatacchiato avanti e indietro con forza dal licantropo, il quale era troppo preso dall’usarlo come giocattolo da non essersi reso conto che il veterinario aveva estratto un pungolo elettrico dalla tasca del camice.
 
 

Il ruggito di dolore di Derek fece vibrare i mobili e Deaton ringraziò mille volte la Morrel per averlo convinto ad acquistare quel piccolo oggetto che in quel momento gli aveva salvato la vita; rapidamente, l’uomo afferrò della polvere di sorbo e aspettò che Derek si voltasse e gli si avvicinasse prima di lanciarla per aria. La polvere si raggrumò attorno al mannaro e ricadde ai suoi piedi, formando un cerchio perfetto che bloccò l’Hale e qualsiasi sua mossa futura; ignorando le bestemmie del licantropo, e dopo aver preso un profondo respiro, il druido prese il cellulare e contattò il suo assistente mentre si dirigeva nella sala d’aspetto e chiudeva temporaneamente la clinica.
 
 

«Dottor Deaton, in questo momento non posso venire in clinica! C’è un problema…» disse Scott non appena accettò la telefonata.

«Derek mi ha distrutto lo studio.» rispose ansante il druido prima di bere un lungo sorso d’acqua.

«Derek è lì?» domandò confusamente il ragazzo prima di borbottare qualcosa con una terza persona «Per caso ha gli occhi rossi il Derek nel suo studio?» chiese prima che il telefono gli venisse strappato di mano da un altro Derek.

«Si protegga da Rabbia, la prego!» urlò quel Derek con fare preoccupato «È il più cattivo tra noi, ci terrorizza e non la lascerà andare finché non otterrà ciò che vuole, cioè Ancora!» spiegò ansante il mannaro all’altra linea.

«E tu chi saresti?» domandò Deaton dopo essersi calmato.

«Amore.» rispose il Derek subito dopo «Ascolti, stiamo aspettando Gioia e Disgusto; qui a casa McCall si trovano Tristezza e Paura, se lì c’è Rabbia allora dobbiamo solamente trovare Ancora e tutto sarà sistemato.» gli spiegò a grandi linee prima di passare il cellulare a Scott.

«Appena gli altri due Derek saranno arrivati verremo subito da lei.» disse il mannaro e Deaton annuì, benedicendo ancora una volta la Morrel per averlo convinto a sistemare della polvere di sorbo nelle tasche del camice per poter affrontare situazioni come quella.

«Der…. Ehm… Rabbia…» si corresse Deaton «È imprigionato dietro un cerchio di sorbo, non può far danni.» disse il druido prima di salutare Scott e sedersi per poi iniziare a riflettere sull’accaduto.
 
 

 
***
 
 

«Da Deaton c’è un altro Derek, è intrappolato dentro un cerchio di sorbo.» sbuffò Scott subito dopo aver riagganciato; il ragazzo incrociò lo sguardo di sua madre, intenta a massaggiare le spalle di un tremante Paura. Melissa annuì e tentò di sorridere all’alter-ego ma questi ululò un ‘Ci ucciderà tutti!’ prima di tuffare il volto contro il collo abbronzato della donna.

«Rabbia è cattivo!» singhiozzò Tristezza mentre stringeva convulsamente la maglia di Peter, il quale corrugò le sopracciglia e iniziò a carezzare la testa del mannaro «Lui ti ha ucciso!» ammise asciugandosi due enormi lacrimoni e singhiozzando nuovamente.

«L’avevo intuito…» sussurrò con tono neutrale Peter.

«Che diavolo sarà successo…» sbuffò sonoramente Melissa prima che Amore le afferrasse il volto e la costringesse a guardarlo; l’alter-ego sorrise dolcemente prima di baciarla con passione, facendo ringhiare furibondo Scott.

«Ne vuoi ancora?» sussurrò Amore rivolto all’adolescente dopo che si fu staccato, facendo indietreggiare impercettibilmente il Beta; fortunatamente il rumore di un’auto parcheggiata distrasse i mannari.
 
 

Amore lasciò immediatamente la presa sul volto di Melissa e si precipitò alla porta prima di aprirla e baciare con
passione un altro Derek.

 

«Amore!» esclamò l'alter-ego con gli occhi gialli.

«Gioia!» rispose l'altro dandogli un altro bacio sulle labbra.

«Paura, Tristezza...» disse Peter indicando i due Derek seduti sul divano; il primo nascosto sotto un plaid, il secondo intento a piangere per la cancellazione della serie tv preferita di Cora.

«E c'è Disgusto!» esclamò Gioia indicando il Derek appena entrato, il quale storse il naso davanti all'arredamento della casa.

«Si può sapere cosa cazzo sta succedendo?!» disse Lydia osservando tutti quei Derek.

«È una storia lunga e imbarazzante...» sussurrò una stanchissima Allison prima di sedersi accanto a Tristezza.

«Non c’è tempo.» s’intromise Scott, separando con forza Gioia e Amore visto che si erano rimessi a limonare pesantemente «Deaton ci aspetta.» disse recuperando le chiavi della moto e uscendo di casa, subito seguito dal resto del Branco.
 

 
***
 
 

Il viaggio fu eternamente lungo e strano più del normale.
Lydia, seduta in auto insieme ad Allison, Disgusto e Gioia, scoppiò in una sonora risata quando la cacciatrice le descrisse la mattinata in casa Argent mentre Peter, intento a guidare la Camaro del nipote, latrò una risata quando scoprì che Gioia aveva saltellato per più di tre isolati, con un ansante sceriffo alle calcagna; nell’abitacolo dell’auto di lusso, il mannaro fissò l’uomo di legge per poi incrociare lo sguardo di Tristezza, seduto sui sedili posteriori. A chiudere il tutto si trovava la Volto di Melissa, al cui interno Paura ruggiva a un fin troppo irritato Isaac tutte le possibili morti a cui sarebbero potuti andare incontro, oltre che riprendere quasi costantemente la donna per il suo modo di guidare.


La clinica veterinaria fu una visione per tutti, visto che Amore si stava divertendo a carezzare languidamente gli addominali di Scott, e fu con un sospiro generale che il Branco scese dalle vetture e si avvicinò rapidamente alla porta di entrata, la quale era stata appena aperta da un confuso Deaton.
 
 

«TU SEI PAZZA! POTEVI FARCI UCCIDERE TUTTI!» sbraitò terrorizzato Paura non appena mise piede fuori dall’abitacolo «Dove pensi di essere? Eh? Sul circuito di Montecarlo?!» disse rivolto a una povera Melissa intenta a massaggiarsi le tempie.

«Ma se andava a quaranta chilometri orari!» s’intromise Isaac facendo sbuffare Paura.

«Poteva ucciderci!» disse questo imperterrito per poi urlare di paura quando un uccello gli volò sopra la testa.

«Entrate. Svelti.» Deaton osservò il gruppo e sospirò, prima avrebbero iniziato e prima avrebbero finito.




ANGOLINO EMOTIVO: eheheheheheheheh! Eccoci qui con questo nuovo aggiornamento! Che ne pensate del capitolo? Piaciuta l'entrata in scena di Rabbia? Non so voi, ma un Derek desideroso di baciare il povero Chris mi fa sempre ridere come un pazzo XD Ringrazio tutti coloro che stanno leggendo silenziosamente questa piccola follia, nonché tutti quelli che hanno inserito la storia in una delle categorie di EFP e per ultimi, ma non meno importanti, ringrazio infinitamente Naturo Namikaze Uchiha Cassidy11 per aver recensito gli scorsi capitoli! 

Prima di lasciarvi vorrei fare un paio di precisazioni:
1) Sì, basta una velocità di 40 km/h per uccidere qualcuno o uccidersi (anche io quando lo studiai rimasi sconvolto);
2) Cassidy11, nella recensione, mi ha chiesto come mai avessi scelto queste sei emozioni, escludendo Disprezzo e Sorpresa. Per rispondere a questa domanda devo dirvi una cosa: durante il percorso universitario mi sono ritrovato a studiare psicologia clinica per superare un esame e nel libro di testo vi era una netta distinzione tra alterazione dell'umore, emozione e sentimento; per farla breve l'alterazione ha una durata molto limitata (pochi secondi), le emozioni hanno una durata maggiore (minuti o intere ore) mentre i sentimenti hanno una durata enorme (giorni o addirittura anni). Per questo ho preferito eliminare Sorpresa (che il libro descrive come alterazione dell'umore e non emozione) e sostituirla con Amore (che viene incluso sia nelle emozioni che nei sentimenti); per Disprezzo, invece, il ragionamento è stato leggermente differente. Per evitare di fare due personaggi troppo simili tra di loro (il disgusto si prova verso gli oggetti, il disprezzo per gli esseri viventi) ho pensato di fonderli nel nostro alter-ego; più avanti nella storia emergerà anche Disprezzo ma per il momento evito di farvi spoiler.

Ok, queste note sono state chilometriche e perciò v
i saluto e vi auguro una buona giornata!


Babbo Dark

 
   
 
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