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Autore: AngelCruelty    18/03/2020    1 recensioni
"Storia partecipante alla Challenge pro Quarantena indetta da Ile_W nel forum di EFP"
Dopo il "vissero felici e contenti" delle nostre amate fiabe non c'è un vero punto fermo.
L'oscurità non muore, non svanisce, ma continua ad aggirarsi nel buio della notte.
Prendono forma pensieri oscuri di vendetta, nell'ombra...
Ogni giorno: una flash fic.
Ogni flash: un villain.
Ps. Alcune flash potrebbero essere Crossover tra diversi film Disney (verrà segnalato prima del testo).
Pps. La maggior parte delle storie saranno ambientate a DOPO la storia narrata dai film (il primo, i sequel non li ho visti!)
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Promt di (Ile_W): “Se il tempo vola, tu mettilo in gabbia”
Personaggio: Regina di Cuori – Alice nel paese delle meraviglie
 
La non-Regina del Paese delle meraviglie
 
Il Bianconiglio tremava, in preda al panico. Tremava così forte che la gabbia che lo rinchiudeva emetteva piccoli stridii, fin troppo fastidiosi per poter essere sopportati dalla più feroce e impaziente Regina di tutti i Paesi.
“Sileeeeeenzio!” urlò la Regina di Cuori, alzandosi dal proprio trono e agitando il pugno: “Tuuuu…” Disse strascicando la ‘u’ e indicando il coniglietto spaventato come fosse un pericoloso assassino rinchiuso per il bene del Paese delle meraviglie: “Tu non hai fatto altro che ricordarmi che il tempo vola via in fretta, caro Bianconiglio! Mi hai ricordato il tempo che ho perso come Non Regina del Paese delle meraviglie!” Sbraitò, impossessata da una rabbia unica che colorò il suo volto di un rosso molto simile a quello del suo vestito. In effetti, con quei capelli neri, sembrò quasi fondersi con esso, e il Bianconiglio non avrebbe mai capito che l’enorme e mostruosa testa fosse ancora lì presente, se non fosse stato per la corona che continuava a fluttuare in quello che sembrava essere vuoto.
“Mi avete spodestata! Dimenticata! Abbandonata!” rinfacciò la donna, sempre più agitata. Intorno a lei, le sue fedeli guardie di picche, fiori, quadri e cuori si agitavano. Correvano qua e là, iniziando sempre più a temere l’ira della loro padrona.
“Ma adesso io e i miei cari compagni abbiamo ripreso il comando…” disse, calmandosi improvvisamente. Tutte le guardie si immobilizzarono, il sudore sgusciava fuori dai loro volti in gocce grandi come quelle di un acquazzone. La Regina si avvicinò a una di loro, facendola tremare visibilmente. Ma lei non vi badò, e accarezzò il suo mento. La tensione della carta calò, e il due di picche arrossì tanto da sembrare un asso di cuori. Quando meno se l’aspettava, la Regina riprese ad urlare: “Ma è tardi! Non è così? Coniglio!?” sputò fuori le parole come fossero orripilanti: “Ma se il tempo vola… basta metterlo in gabbia! E lì rimarrai fino al resto dei tuoi giorni, e da adesso in poi io sarò l’eterna Regina del Paese delle Meraviglie! E ora, mie care guardie, portatemi Alice!”
“Alice?”
“Alice!”
“Come Alice?”
Un enorme confusione esplose nella stanza. C’erano guardie che correvano ovunque, imprecando, invocando e pregando il nome di Alice. Disperazione, paura, determinazione, rabbia ognuna di queste emozioni assalì le povere carte affannate.
Ma la Regina riportò la calma con un urlo: “Esatto, Alice! Portatela qui… e poi… Tagliatele la teeeeeeeeeeeeeesta!”
  
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