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Autore: mary_ams_15    18/03/2020    2 recensioni
Trunks e Goten . Un duo iconico e inseparabile. Diventati ormai adulti , i nostri eroi sono pronti ad intraprendere una difficile quanto esilarante relazione con il gentil sesso . Ciò che non sanno é che il destino ha in serbo per loro molte sorprese e che le scelte prese con leggerezza si pagano sempre con gli interessi.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goten, Mai, Nuovo personaggio, Trunks | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti.
So di essere sparita, ma purtroppo la vita vera ha chiamato e io ho dovuto rispondere.
L'esperienza della fine di una storia non è mai bella, soprattutto in tempi come questi che ogni cosa sembra insopportabile.
Chiedo scusa per l'assenza e prometto che da ora, sarò decisamente più attiva.
Per me, per voi, per tutti.














Finalmente, dopo i 30 giorni previsti, il gruppo di eroi raggiunse la tanto agognata meta, Xander.

La situazione all'interno della navicella era decisamente migliorata, poiché l'atmosfera tra i membri dell'equipaggio era di nuovo serena.
La tensione e la frustrazione si erano dissolte improvvisamente, come se fossero state abbandonate nel freddo vuoto dello spazio.
Trunks e Isabella andavano sempre più d'accordo e questo non sfuggì al resto dei ragazzi.
Era come se quelle due ore passate isolati dagli altri avessero aiutato il Briefs e la maggiore delle due sorelle a scacciare le incomprensioni e il risentimento reciproci.
Nessuno sapeva cosa si fossero detti, ma dalla complicità che era nata, si intuiva che il duo si fosse incredibilmente avvicinato.







Un forte segnale acustico, seguito da una voce robotica femminile sentenziò il raggiungimento della rotta.
L'enorme base spaziale chiamata Xander si presentò in tutta la sua pacchiana opulenza agli occhi stanchi e affaticati dei passeggeri del disco volante.
Goten si girò in direzione del migliore amico, il quale gli fece un lieve cenno col capo, come a voler confermare che fossero davvero arrivati a destinazione.
La strategia per la missione era già stata minuziosamente pianificata sulla terra e per questo motivo, il gruppo si divise per andare ad indossare i costumi di scena.
Sebbene i ragazzi sarebbero dovuti restare sulla navetta, indossarono comunque le tute da combattimento nello stile adottato
dall'armata di Freezer.
A Trunks fu assegnata una tuta in latex nera lucida, senza maniche.
Sul petto e sulle spalle allacciò con cura l'armatura e gli spallacci.
Gli stivali, i guanti bianchi e uno scouter rosso fuoco completarono il look.
Ub indossò una tuta verde scuro con le maniche lunghe e i pantaloni corti.
Anche per lui furono previsti armatura, spallacci e stivali alti.
Lo scouter scelto per lui era di colore blu.
Goten fu il più sfortunato, in quanto fu costretto a portare una tenuta rossa lucida, senza pantaloni.
Quei mutandoni alla Superman lo disgustarono parecchio, però lo scouter giallo e l'armatura, lo resero stranamente orgoglioso.
Non seppe perché, ma provò un'emozione fortissima.
Per la prima volta si sentì in sintonia completa con la sua eredità sayan.

Isabella e sua sorella, invece, nella loro camera da letto, si prepararono per entrare nella base.
La maggiore indossò un completo due pezzi di colore nero lucido : un top senza spalline ricoperto di perline d'argento e una gonnellina stretta e molto corta.
Ai piedi calzò un paio di stivali neri lunghi fino a metà coscia.
Si truccò in modo molto pesante e si scompigliò i capelli per ottenere un look selvaggio e provocante.
Maria fece lo stesso, solo che il suo outfit era rosso laccato e il top aveva le perline dorate.
Una volta che tutti furono pronti, Goten fece le ultime raccomandazioni alla fidanzata.
Nonostante il Son avesse già ribadito le stesse cose innumerevoli volte, sentì il bisogno di ripetere il piano alle due donne.
-" Bene... Ci siamo... Allora, ragazze, la missione è semplice: entrate, vi confondete con la folla e beccate due soldati che vi sembrano particolarmente innocui e cercate di estorcere più informazioni possibili sulle prossime mosse di Freezer.
Dopo aver fatto ciò, tornate immediatamente sulla nave.
Noi vi aspettiamo qui, dietro questo spiazzo coperto dai cartelloni.
Sui vostri abiti è stata posta una telecamera, così se ci saranno problemi, interverremo in vostro soccorso. Tutto chiaro?"-
L'interminabile discorso di Goten servì più a motivare e rassicurare sé stesso che le sorelle, infatti, nonostante il giovane cercasse di mostrarsi sicuro e risoluto, fu piuttosto facile intuire quanto in realtà fosse preoccupato.
-" Tesoro, lo sappiamo! Stai tranquillo andrà tutto bene. Non agitarti, ok?"-
Il rampollo Son sorrise e abbracciò stretta al petto la sua amata.
Quel contatto fisico ebbe il potere di calmarlo lievemente, poiché la paura di perdere la sua fidanzata era troppo opprimente.
Fregandosene altamente del resto del gruppo, Goten baciò Maria con grande trasporto e neppure l'imbarazzo che si palesò sul volto dei suoi amici riuscì a farlo smettere.
Una volta che il limone terminò, il ragazzo fece l'occhiolino a Isabella e augurò ad entrambe buona fortuna.
Trunks restò in silenzio, immobile.
In quella settimana erano successe davvero un sacco di cose e vedere la maggiore delle Rodriguez vestita in quel modo, gli fece provare una strana sensazione.
Fu come se in tutto quel tempo trascorso a litigare con lei, avesse dimenticato quanto quella nanerottola fosse bella.
In realtà lo aveva sempre saputo, ma il suo amore per Mai e il suo orgoglio smisurato gli avevano impedito di comprenderlo.
Si sentì di nuovo confuso e inspiegabilmente preoccupato, come se una parte di lui tenesse all'incolumità di quella ragazza tutto pepe.
Il suo sguardo vacuo e la sua finta indifferenza furono un'arma di difesa contro quella donna che piano piano stava scoprendo di trovare, come dire, piacevole?
Sì, piacevole era la parola giusta.
In fondo Trunks non aveva di certo smesso di amare la sua fidanzata.
Stavano insieme da anni e Mai era stata la sua prima e unica storia.
Isabella, invece, l'aveva appena rivalutata...
-" Bene, allora noi andiamo! A più tardi!"-
La maggiore prese per mano Maria e salutando i ragazzi con la mano, uscì correndo insieme alla sorella.
Ub fece loro un saluto appena accennato e si diresse nella sala di controllo, grazie alla quale avrebbe potuto seguire in diretta gli spostamenti e gli incontri delle ragazze.
Trunks e Goten, dopo essersi scambiati un mezzo sorriso tirato, fecero lo stesso.













Xander assomigliava in tutto e per tutto ad una Las Vegas intergalattica, solo decisamente più eccentrica ed esagerata: la struttura del bordello era a forma di stella dorata a cinque punte ed era imponente.
La base, come spiegato da Vegeta, ruotava intorno all'orbita di Venere.
Non c'erano gallerie per accedervi, ma semplicemente un enorme spiazzo coperto da un materiale semitrasparente ed illuminato artificialmente da dove migliaia di navicelle entravano ed uscivano indisturbate.
Non vi erano controlli e questo fu un bene, ma ciò era sicuramente dovuto al fatto che la maggior parte dei clienti fossero soldati di Freezer e i proprietari probabilmente non avevano voglia di indisporre dei mercenari famosi per la loro efferata violenza.
La cosa più sconvolgente fu constatare che vi fossero due ingressi distinti: uno più grande e pulito per i clienti e un altro più piccolo e spoglio per le prostitute.






Le ragazze, camminando a passo spedito, raggiunsero l'entrata destinata alle meretrici.
Una volta aver oltrepassato l'ingresso, ciò che si palesò davanti ai loro occhi fu davvero scioccante: orde di alieni dalle fattezze assurde, pali da lap dance sparsi ovunque e una moltitudine di gabbie con le sbarre laser che contenevano le prostitute, le quali ballavano con estrema volgarità.
Le pareti del bordello erano nere lucide e le luci accecanti colpivano a rotazione punti diversi dell'enorme sala.
Al centro della stanza vi era un lungo bancone, attraverso il quale un alieno verde dotato di molti tentacoli serviva cocktail e probabilmente droga ai clienti.
Isabella si guardò intorno e un'espressione disgustata fece presto capolino sul suo viso truccato di tutto punto.
La donna sapeva benissimo che luoghi del genere esistessero anche sulla terra, però, forse il fatto di essere nello spazio, la fece sentire ancora più fuoriluogo.
Quel posto mostrava quanto potessero essere pietosi e squallidi gli uomini e le donne di ogni razza e origine.
Maria prese per mano la sorella, come a volerla risvegliare dallo stato di trance nel quale era caduta.
-" Isa... Guarda quei due laggiù, sembrano essere interessati a noi."-
La maggiore posò il suo sguardo su due alieni appoggiati al muro di fronte a loro: uno era alto, dalla pelle rosso fuoco.
Il suo corpo sembrava umano, mentre il viso ricordava una specie di drago.
I capelli lunghi bianchi e gli occhi gialli, lo rendevano davvero affascinante.
L'altro era blu e decisamente più basso del compagno.
I suoi muscoli erano scolpiti e la faccia sembrava quella di un cane con le corna e le ali attaccate alla schiena.
Le loro espressioni ammiccanti e illibate provocarono un conato di vomito ad entrambe le sorelle.
Cercando di dimostrarsi sicure e provocanti, le due si avvicinarono ondeggiando verso le loro "prede".



Dopo aver attraversato la stanza ed essersi fatte largo tra la folla di soldati ubriachi, le sorelle si posizionarono esattamente davanti ai due alieni.
Isabella, si spostòuna ciocca di capelli dietro l'orecchio, si leccò le labbra e cominciò a parlare al drago rosso.
-" Ma buona sera, cosa ci fate tutti soli qui?"-
L'extraterre la squadrò da capo a piedi.
I suoi occhi penetranti divennero due fessure magnetiche.
Sibilò la sua risposta, mostrando la sua lunga lingua biforcuta da serpente.
-" Ci siamo posti la stessa domanda pensando a voi.
Siete nuove? Non vi abbiamo mai viste qui."-
Maria prese la parola, cercando di essere il più convincente possibile.
-" Sì, siamo arrivate qui oggi. Veniamo da molto lontano."-
-" Si intuisce dal vostro aspetto. I mammiferi costano molto, siete forse terrestri?"-
Il mostro cane stava sbavando per quanto fosse eccitato e felice di aver trovato delle femmine così avvenenti.
Il solo pensiero di formicare con una delle due o con entrambe bastò a mandarlo in estasi.







Dall'altro capo della telecamera, Goten dovette far fronte a tutta la sua forza spirituale per non precipitarsi all'interno del bordello e disintegrare quei farabutti.
Vedere due alieni sbavare letteralmente per la presenza della sua donna, fu uno smacco pesantissimo da sopportare.
Sperò in cuor suo che qualcosa andasse storto, solo per avere la soddisfazione di massacrare quegli sporchi bastardi depravati.
La sua aura crebbe a dismisura e se non ci fossero stati Trunks e Ub a ricordargli di tenere la sua forza sotto controllo, probabilmente sarebbero stati scoperti.
Goten tirò un pugno contro la parete di una colonna, spezzandola di netto.
Trunks mise una mano sulla spalla del migliore amico e gli sussurrò di calmarsi.
Il secondogenito Son si sedette sulla poltrona della sala di controllo e si scompigliò i capelli con frenesia.
Dopo qualche minuto, si alzò ed uscì sbattendo la porta.
I suoi compagni non dissero nulla, era chiaro che questa situazione fosse troppo dura per Goten.












Maria non sapeva cosa rispondere.
Se avesse detto di provenire dalla terra, forse sarebbero stati scoperti, ma cosa avrebbe potuto inventarsi per non fare scena muta?
Isabella, intuendo il disagio della più piccola, decise di intervenire, sperando di salvare la copertura.
-"Siamo terrestri di origine, ma siamo state catturate da alcuni trafficanti di schiavi quando eravamo molto piccole.
Non abbiamo ricordi del nostro pianeta d'origine."-
I due alieni sembrarono convincersi e cambiarono subito discorso.
-" Poverr piccole... Perché non andiamo in una stanza così cerchiamo di alleggerire l'atmosfera con qualcosa di più piacevole?"-



Le ragazze si guardarono negli occhi e poi annuirono in direzione dei loro interlocutori.
I quattro si avviarono verso un lungo corridoio costellato da una miriade di specchi di varie forme e dimensioni.
Il pavimento era ricoperto da un tappeto rosso fuoco e la luce fredda illuminava a stento il percorso.
Dopo aver camminato per minuti che sembrarono ore, i quattro raggiunsero le stanze.
A presidiare e controllare le camere da letto vi era un alieno altissimo e molto muscoloso.
-" Signori, quante stanze avete intenzione di prenotare?"-
-" Due"- Rispose il drago rosso.
Il guardiano diede il suo consenso e prese due carte magnetiche, le quali fungevano da chiavi per aprire le camere.
Dopo aver spiegato che fosse possibile usare le camere per massimo 2 ore e che il prezzo fosse in base al tempo trascorso all'interno delle sale e non del tipo di prestazioni, il gruppo si divise in due coppie.
Isabella finì con l'alieno rosso e Maria con il cane blu.





Una volta che la secondogenita Rodriguez fece il suo ingresso nella stanza, rimase scioccata da quello che vi trovò all'interno.
Le pareti erano di metallo dorato, al centro della camera vi era un letto tondo con molti cuscini e coperte di pelliccia.
Sul lato destro c'era una mensola nera lucida, sulla quale erano stati posti delle bottiglie, contenenti strani intrugli e un sacchetto con della polvere rossa.
-" Vogliamo accomodarci sul letto?"-
Chiese l'alieno sbavando.
Maria cercò di racimolare tutto il suo coraggio, ma alla fine annuì e si sedette sul letto insieme al cane spaziale.
In men che non si dica il canide si levò la parte superiore dell'armatura, rimanendo a petto nudo.
La donna cominciò a sentirsi a disagio, nonostante ostentasse ancora sicurezza, il suo corpo tremò impercettibilmente.
L'alieno poi, si alzò ed andò a prendere il sacchetto con la polvere.
Dopo averne preso un po' in mano, lo aspirò con il naso.
Prese ancora un'altra manciata di polvere e la porse a Maria.
La ragazza non aveva nessuna intenzione di prendere quella che probabilmente era droga, ma spaventata per l'esito della missione, si sentì ad un bivio.
Neanche il tempo di decidere come comportarsi, che la connessione con le videocamere della navicella si interruppe di botto.




Trunks e Ub videro scomparire le immagini dal monitor.
Sia la camera di Isabella che quella di Maria rimasero spente.
Il primogenito di Vegeta, con crescente agitazione, si mise a trafficare con i pulsanti del centro di controllo e tirò due colpi allo schermo, ma nulla.
Le telecamere rimasero spente.
Ub, allora, si precipitò fuori dalla stanza per avvisare Goten.
Le ragazze erano bloccate all'interno della base con due alieni drogati.
La situazione gli era decisamente sfuggita di mano...










Continua...















   
 
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