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Autore: Piumadoro    19/03/2020    0 recensioni
"E la baciò..."
Siamo al quinto anno. I Malandrini stanno crescendo, la vita diventa più complicata e i sentimenti più profondi.
Quest'anno qualcosa cambierà.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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La relazione di Mary e Sirius diventò presto di dominio pubblico, lui era il ragazzo più desiderato di Hogwarts e lei era sicuramente una delle ragazze più belle della scuola. Tutti parlavano di quei due.  

Star non sembrava colpita; sin da quel giorno all’allenamento non aveva mai mostrato un solo segno di debolezza e non aveva mai più parlato a suo fratello di Sirius, ma James portava con sé l'anima della ragazza e poteva sentire la sua sofferenza. Il giovane Potter sapeva benissimo che il cuore di sua sorella sprofondava ogni volta che la neo coppia si baciava davanti a lei, oppure quando scherzavano tranquilli con la stessa intesa che aveva lei con Sirius, nonostante questo non aveva cambiato il suo comportamento nemmeno di una virgola.  

Sirius, invece, cercava di non pensare alla sua famiglia e non ne parlava mai ma ogni volta che vedeva in giro suo fratello diventava spericolato tutto d'un tratto; doveva fare qualcosa di folle e di nuovo, e James era il suo compagno preferito. “James, mi annoio.” Buttava lì casualmente Felpato e Ramoso entrava in azione: si guardava attorno alla ricerca della prossima malefatta e in un attimo accontentava l'amico. Sapeva che non era il metodo migliore per aiutarlo, ma sapeva anche che Sirius aveva eretto un muro su quell'argomento che solo una persona speciale sarebbe riuscita ad abbattere. Tutto quello che James poteva fare era creare dei diversivi, dei passatempo, per quanto stupidi e rischiosi fossero. 

Nonostante stesse chiaramente con Mary il fascino di Sirius continuava ad aumentare, il modo in cui si muoveva, il suo essere così sfrontato e disinvolto, il fatto che non nascondesse più la sua eleganza per infastidire i suoi genitori, il suo atteggiamento rilassato, tutto ciò che faceva o diceva sembrava sexy da morire. Tutte le ragazze volevano un pezzo di Sirius. E, anche se lui ripeteva sempre che stava con Marynon aveva certo smesso di guardare le altre o regalare loro occhiolini o cenni che le facevano sperare in qualcosa di più.  

Al contrario Star non destava più l'interesse di nessun ragazzo. Molti la consideravano decisamente troppo bella per provarci, altri pensavano che se aveva rifiutato Sirius per loro non c’era speranza, altri ancora che se Sirius aveva rifiutato lei c’era per forza qualcosa che non andava. Quest'ultima voce era fortemente fermentata da molte ragazze che facevano notare il fatto che Star avesse avuto ben tre ragazzi e che tutti se l'erano data a gambe. “È bella ma non sa tenersi un uomo” era il commento che si sentiva dire più spesso oltre a varie congetture su quale fosse il suo enorme difetto segreto. Nonostante tutto Star non accennava a cambiare minimamente il suo comportamento, anzi era diventata più espansiva anche in pubblico e non le interessava più della considerazione altrui, il che la rendeva decisamente sexy secondo James, ma ovviamente le persone vedono solo quello che vogliono vedere. 

L’unico lato positivo per James, oltre al tentare di fare star meglio Sirius, era che Mary costringeva spesso le sue amiche e Lily a passare del tempo con i Malandrini in modo che lei potesse stare con Sirius. Però James non era in vena di provarci seriamente con la donna che amava, la sua mente era troppo impegnata sui suoi amici. Così spesso finiva per chiedere a Lily di uscire in modo del tutto casuale e a volte ridicolo, se ne rendeva conto, certo, ma anche se non riusciva ad impegnarsi con lei sperava che questo comportamento tenesse lontani altri eventuali pretendenti. Lily stava diventando sempre più bella, più sveglia, e anche più fredda nel rifiutarlo. Eppure vederla ridere con le altre gli scaldava il cuore, e andava bene anche se rideva di lui. 

Così, tra tutte queste novità, gennaio giunse al termine. Uno dei primi giorni di febbraio Star si stava recando in biblioteca da sola per incontrare Lily quando due ragazzi le si pararono davanti. 

Ma guarda un po’ chi si vede, la più bella ragazza di Hogwarts, forse del mondo intero!” Scherzò uno. 

“Eppure qualcosa non le funziona bene, forse hai un mostro orrendo al posto della vagina?” Continuò l'altro. 

“Oh, si. Siamo curiosi di sapere cosa ha spaventato tanto i tuoi altri ragazzi.” La pressò il primo. 

“Visto che non hai fatto sesso con nessuno di loro crediamo sia qualcosa che riguarda il sesso.” Rincarò il secondo. 

“Vero, vero. Allora, non ci dirai cos’hai?” Chiese il primo insistendo. 

Star avrebbe semplicemente usato i suoi poteri per oltrepassarli ma, prima che potesse dire qualcosa, qualcuno intervenne. 

“Cosa vi fa dire che non ha fatto sesso con nessuno?” Chiese Regulus tranquillo, Star non si sarebbe mai aspettata lui. Eppure eccolo lì, così simile a suo fratello da farle venire un balzo al cuore. 

“A quanto sembra i suoi ex ragazzi lo dicono.” Rispose il secondo ridendo. 

Regulus sorrise. “Non credo che le voci siano esatte, io so per certo che ha fatto sesso con mio fratello, e lui lo ha sicuramente gradito.”  

“E allora perché l'avrebbe lasciata?” Sentenziò il primo. 

“Lui non ha fatto proprio niente, lei lo ha lasciato. Evidentemente mio fratello non è così bravo e sexy come crede. Era distrutto questo Natale. Se n’è persino andato di casa. Crede che questo lo renderà di nuovo attraente, poveretto.” La stramba versione del giovane Black sembrò convincere i due, che però passarono subito ad un altro tipo di offensiva: 

“Quindi vorresti uscire con uno di noi due?” 

“Non credo proprio che sareste all'altezza.” Replicò Star, poi, nello stile più Black che riuscì, si ravvivò i capelli e passò oltre i due a testa alta. Regulus la seguì fino ad un corridoio deserto dove lei si fermò. 

“Ti ringrazio.” Disse la ragazza girandosi verso di lui. “Ma non ne avevo bisogno.” 

“Ne sono certo. Ho visto cosa sai fare, però mi sono divertito ad insultare mio fratello.” Il tono del giovane era scherzoso più che cattivo e per questo Star non si arrabbiò. 

“A proposito di questo…” Si preoccupò lei. “Se questa storia prende piede tuo fratello mi ucciderà.” 

“Non credo che succederà, ci sono troppe persone che possono testimoniare che stavo mentendo. Tranquilla.” La rassicurò lui. 

Star gli sorrise. “Grazie ancora.” Disse prima di riprendere la sua strada verso la biblioteca. 

“Ciao!” La salutò Lily allegramente quando la vide arrivare. Un altro lato positivo di tutto quel casino è che Lily e Star si erano avvicinate molto. Star aveva confessato a James che Lily l'aveva messa alle strette e l'aveva obbligata a parlare di Sirius, cosa che non intendeva fare più, e suo fratello era così felice per lei che non gli interessava non sapere, anche perché in realtà lui conosceva perfettamente i sentimenti di sua sorella. 

Hei, scusa il ritardo.” Sospirò la ragazza dagli occhi cobalto sprofondando su una sedia. 

Oh, no. Qualcun altro ti ha importunata?” Le chiese la rossa. 

“Si, ma uno dei mille cavalieri della scuola è venuto in mio soccorso. Di questi tempi una donna non può più togliersi dai guai da sola!” Sbottò lei. 

Lily rise piano. “Ti capisco.” 

Le due ragazze cominciarono a studiare, ma era chiaro che qualcosa turbava la rossa. Dopo alcuni minuti Lily alzò lo sguardo su Star. “A proposito di ragazzi:” Esordì. “mi spieghi perché tuo fratello è diventato così detestabile ultimamente? Lui e Black non fanno altro che tormentare chiunque e combinare guai. E poi perché insiste a chiedermi di uscire così pubblicamente? Tutti i ragazzi pensano che tra noi ci sia qualcosa anche se io non gli ho mai dato corda. È stressante. 

Star sorrise. “Sirius non è più un Black, come sai, quindi evita di usare troppo il suo cognome. Comunque ci sono mille scusanti al comportamento di mio fratello, ma il punto è: tu ci crederesti o continueresti a pensare che lui sia solo un idiota?”  

“Senza offesa. Ma tuo fratello è un idiota.” Sbottò Lily. 

La mora si lasciò sfuggire un sorrisino alla Sirius. “Appunto.” Rise. “Inoltre per rispondere alla tua domanda dovrei parlare bene di James, cosa che tu mi hai proibito di fare onde evitare di rovinare la nostra amicizia.” 

“Giusto, colpa mia.” Lily alzò le mani in segno di resa.  

Dopo di che entrambe ritornarono a concentrarsi sui libri. I G.U.F.O. erano sempre più vicini e chiunque volesse passarli al meglio aveva già organizzato le ore di studio per il resto dell'anno scolastico. Lily e Star studiavano insieme, spesso a loro si univa anche Remus nonostante il più delle volte fosse impegnato a costringere Sirius e James a studiare, cosa a cui Star aveva rinunciato da tempo. Inoltre Peter chiedeva continuamente aiuto ai suoi amici ma molto raramente a Star. Così Lily e la sua nuova amica si ritrovavano spesso da sole, e in un certo senso andava bene così. 

 

…. 

 

Una sera di inizio febbraio i Malandrini si trovarono a cena insieme a Mary e le sue amiche. All'improvviso la bionda smise di baciare Sirius per rivolgersi ad Alice: “Quand’è che hai organizzato la tua uscita tra coppie? Il prossimo sabato, giusto?”  

Alice sembrò a disagio. “Si, certo. È che avevo invitato Sirius e Star… allora... e non vorrei che…” 

“Oh, a Star non dispiace, vero?” Replicò Mary felice. 

“No, infatti. Andate pure.” Rispose Star tranquilla. 

“Perfetto!” Mary sorrise. 

Alice quindi dovette darle tutte le informazioni che voleva anche se non sembrava molto soddisfatta. 

“Avrebbe preferito che tu fossi rimasta con Sirius.” Rivelò Lily a Star mentre si recavano in dormitorio da sole, la mora le aveva chiesto spiegazioni sullo strano comportamento di Alice. 

“Perché? Lei e Mary sono amiche.”  

“Questo è certo. Ma Mary ha un comportamento piuttosto espansivo nei confronti dei suoi ragazzi, finirà per baciare Sirius tutto il tempo, sedersi sulle sue ginocchia, e cose così, dimenticando totalmente di fare conversazione con gli altri, e per questo appuntamento lo scopo è proprio di fare amicizia tra coppie. Spiegò la rossa. 

“Capisco, però è normale l'esuberanza di Mary, infondo io e Sirius non stavamo davvero insieme.”  

“Vuoi dire che anche tu saresti così?”  

“Non lo so, io mi sento sempre a disagio e Sirius dice sempre che dovrei imparare a non sentirmi sempre così e in effetti con lui...” La voce della mora si ruppe e per un attimo regnò il silenzio. “... non ero a disagio. Quindi credo che anche io potrei comportarmi così, non sempre forse, ma capisco Mary, ecco tutto, lei è fatta così.” 

“Sarà meglio per lei che impari a contenersi o la mia uscita diventerà uno spettacolo porno.” Alice le sorprese raggiungendole in fretta, per un attimo Star si chiese quanto della loro conversazione aveva sentito ma la risposta le giunse subito dopo quando Alice prese a parlare con Lily unicamente di Mary e Sirius senza nessun riferimento ad altro. 

Quella stessa sera Star, James e Sirius stavano conversando in Sala Comune di Quidditch mentre Remus spiegava pazientemente a Peter l’incantesimo di Protezione. Star e James erano seduti su una poltrona, lui in modo normale e lei sul bracciolo, Sirius era semi disteso a terra e Peter e Remus occupavano un divanetto. In quel momento Mary scese dal dormitorio femminile indossando jeans attillati, si sedette tranquillamente a cavalcioni su Sirius e lo spinse a stendersi a terra cominciando a baciarlo. 

“...dobbiamo affrontare la loro difesa e …. Oh, ok.” James, che stava spiegando la sua idea per vincere la prossima partita dovette fermarsi e cercare qualcosa da guardare che non fosse la scena di fronte a lui. Spostò quindi lo sguardo su Star che, senza nessuna espressione in volto, continuava a guardare verso Sirius e Mary come se il loro fosse un normalissimo comportamento. La ragazza restò pazientemente in attesa finché la sua bionda amica non si sollevò da terra lasciando libero Sirius. “Scusate, ma non ho potuto resistere, non trovate che sia il ragazzo più sexy del mondo?” Commentò Mary rivolgendosi ai due Potter. 

“Sono certa che esistano uomini più sexy di Sirius.” Replicò Star con un tono talmente neutro da sembrare annoiato. 

Sirius si portò una mano al petto. “Questo mi offende profondamente!” Scherzò. 

“Io non credo che sia vero.” Ribatté Mary. “Fammi un esempio di qualcuno più sexy di Sirius.” 

“Jim Morrison.” Rispose la mora. 

“Non ha tutti i torti.” Ammise Sirius.  

È morto.” Sbottò Mary. 

“John Travolta.” Star non demorse. 

“E chi sarebbe?” Domandò la bionda. 

Sirius rise. “Hai letto le riviste che mi ha lasciato mio zio, vero?” Chiese alla sua amica. La ragazza fece spallucce lui si rivolse alla sua amata: “E’ un attore americano, non è molto famoso al cinema per ora ma pare che sia il protagonista di uno spettacolo teatrale di grande successo. Comunque è decisamente sexy, non potrei competere.” 

Non era vero, Star sapeva perfettamente che non era vero; Sirius era molto più sexy di John Travolta. Eppure desiderava con tutta sé stessa averla vinta su Mary, così una piccola parte di sé gioì quando la ragazza sbuffò: “Ok, allora. Ma sei sicuramente il più sexy di Hogwarts.” 

Mary si unì presto alla conversazione sul Quidditch e, essendo lei parte della squadra, era la diretta interessata di molti discorsi di James, che il ragazzo lo volesse o no. Così Star ben presto salutò il gruppetto e salì nel suo dormitorio. Una cosa era certa: doveva smettere di pensare a Sirius. Era di Mary. Costringersi a guardarli mentre si scambiavano effusioni era il primo passo della sua terapia d’urto. Doveva solo riuscire a vederli insieme senza sentire le sue budella accartocciarsi e il suo cuore stringersi, dopodiché sarebbe stata libera di innamorarsi di qualcun altro.  

 

…..................... 

 

Il 14 febbraio si avvicinava inesorabilmente e Star si preparava mentalmente alla prima uscita ufficiale della coppia più famosa di Hogwarts. Unica consolazione: non avrebbe dovuto vederli essendo che non era più invitata. Aveva progettato di passare San Valentino con James, Remus e Peter a rilassarsi al pontile. Sarebbe stata comunque un’ottima giornata. E si era davvero abituata all’idea, per questo le venne quasi un colpo quando la sera del 13 Alice interruppe una sua lettura chiudendole di prepotenza il libro e decretando: “Tu verrai alla mia uscita con Sirius.” 

“Come scusa?” Fu l’unica cosa che Star riuscì a dire. 

“Mary sta male, ha fatto la forte fino ad ora ma adesso è chiusa in bagno a restituire tutti i pasti consumati ad Hogwarts, anche se stanotte stesse meglio domani sarebbe comunque troppo debole, o infetta.” Spiegò Alice. “Quindi tu dovrai venire al posto suo.” 

“Ma non posso, loro stanno insieme.” Protestò la mora. 

“Non importa. Verrete come amici.” Cercò di convincerla la sua amica. 

Star ci pensò su, e avrebbe davvero voluto dire di no. C’erano stati dei progressi, minuscoli, ma sempre progressi, e uscire con Sirius in una situazione simile li avrebbe annullati tutti. Stava per dare voce al suo rifiuto quando incrociò i supplichevoli occhi di Alice. Pensò che se doveva accettare aveva bisogno di rinforzi. 

“Se vengo con Sirius come sua amica allora anche James e Lily verranno come amici.” Propose Star. 

Alice sorrise. “Ottimo!” Affermò e poi se ne andò tutta allegra lasciando Star a rimuginare. 

Giusto qualche secondo dopo la Squadra di Grifondoro rientrò dall’allenamento. 

Sirius si avvicinò a lei e senza nemmeno salutarla chiese: “Ci sono novità su Mary?”  

Star sospirò. “Alice dice che sta troppo male per uscire domani, e mi ha appena invitata a uscire con te, solo come amici ovviamente ma...” 

“In che senso sta troppo male? Come fate a preoccuparvi di domani se lei sta male?!” Si agitò il ragazzo.  

“Può darsi che Alice si preoccupi dell’uscita che organizza da mesi perché ci tiene e perché, anche se tiene di più a Mary, è evidente che la sua amica ha solo preso un malanno stagionale e se non è in infermeria con Madama Chips vuol dire che può solo riposare!” Sbottò Star, subito dopo girò sui tacchi e salì di corsa nel suo dormitorio. 

“Cos’ha detto Black?” Le chiese Lily senza nemmeno alzare gli occhi dal libro, era scontato che ci fosse qualcosa che non andava e per loro fortuna le altre ragazze erano ancora a cena. 

“Niente di ingiustificabile.” Borbottò Star ritrovando la sua calma. “Era preoccupato per Mary, giustamente. Non capisco perché sono così sconvolta.” 

Perché sei gelosa.” Le rispose la rossa con semplicità. 

“Io non... sciocchezze!" Replicò la mora, poi guardò la sua amica e realizzò. “Ah... potrei aver infranto una delle nostre Regole dell’Amicizia...” Buttò lì. 

Lily inorridì. Le Regole dell’Amicizia riguardavano principalmente James. Lily Evans non era una stupida: sapeva che Potter voleva davvero uscire con lei ma era certa che non sarebbe stata una cosa seria. Più volte lo aveva visto all’ombra di qualche albero nel parco a baciare ragazze sempre diverse, senza parlare di tutte le volte che veniva beccato a girovagare di notte con il suo amico Black, di sicuro in cerca di qualche appuntamento segreto. No, Potter non era abbastanza maturo per Lily, lei voleva un impegno serio, e in ogni caso un combinaguai senza cervello non era esattamente il suo tipo. Star dal canto suo era convinta che lei dovesse dare una possibilità a James. La rossa si fidava della sua amica ormai, ma credeva che anche se Potter poteva essere un buon fratello e un buon amico non voleva certo dire che potesse essere un buon partito. Avevano più volte litigato perché la pensavano diversamente su James e Severus, e più volte Lily si era irritata quando Star si ritrovava a elogiare il fratello o a lasciarla casualmente sola con lui. Da questi litigi continui nacquero le loro Regole. La più importante per Lily era... 

“Ti prego dimmi che non hai infranto quella di non fissarmi appuntamenti con James.” Supplicò la rossa. 

Star non rispose. 

“Oh, no! Ma come hai potuto?!” Lily era sconvolta, arrabbiata e agitata e milioni di altre cose negative tutte insieme, ma prima che potesse dire altro la sua amica la bloccò: “Mi dispiace! Mi dispiace davvero, ma ero in panico, capisci? Alice mi ha chiesto di uscire con Sirius e io non voglio farlo perché stavo meglio ultimamente ma se esco con lui dovrò ricominciare da capo.” La rossa guardò Star, era visibilmente a disagio. “Avevo bisogno di te ma anche di James, voi non andate d’accordo ma per me siete entrambi importanti.” Concluse la mora torcendosi le mani. 

Lily sospirò pesantemente. “Lo farò solo per te, solo per aiutarti.” 

“Grazie! E comunque dovrete essere solo amici, niente di più.” Specificò Star sollevata. 

“Lo spero bene!” Commentò la rossa. 

 

.................... 

 

La mattina successiva l’umore di Sirius non era migliorato e Star, che lo aveva sentito pressare Emmeline  per avere informazioni sullo stato di salute di Mary, si chiese se sarebbe venuto al punto d’incontro. Lei e Lily avevano deciso di vestirsi casual, ma rispettando le direttive di Alice che aveva richiesto di indossare qualcosa di rosso, entrambe allora portavano dei jeans e una maglietta scarlatta sotto un pesante maglione.  

Al momento c’erano solo Frank e Alice, Doris e Kriss e altre due coppie che Star aveva visto in giro ma non conosceva. In quel momento arrivarono Remus e Jean, essendo entrambi molto timidi Alice aveva faticato molto per averli con loro ma era riuscita ad averla vinta, come quasi sempre. Attesero tutti insieme per qualche minuto e proprio quando Lily e Star avevano cominciato a guardarsi imbarazzate per il ritardo dei loro accompagnatori, questi arrivarono. James indossava una felpa bordò e dei normalissimi jeans, mentre Sirius portava una felpa nera e i suoi jeans attillati preferiti. Il primo dei due sembrava estremamente felice, non si poteva dire altrettanto del secondo che, mani in tasca e sguardo basso, seguiva il suo amico con un’espressione a dir poco ombrosa. 

“Oh, bene! Ci siamo tutti, andiamo!” Decretò Alice soddisfatta, poi si mise a dare le sue direttive per il viaggio in carrozza e, dal momento che erano già in ritardo, nessuno osò contraddirla. Star e Lily si ritrovarono, quindi, da sole in carrozza con James e Sirius.  

“State molto bene, ragazze.” Commentò James allegro. 

“Grazie fratellino.” Replicò Star serena. 

“Sia ben chiaro:” Sbottò invece Lily. “che io ho accettato solo per fare un piacere ad Alice quindi non farti strane idee, Potter.” James per tutta risposta le regalò un sorriso tranquillo. La rossa poi rivolse la sua furia su Sirius. “E Mary stamane stava già molto meglio, era solo troppo debole per uscire e noi l’abbiamo forzata a restare a letto. Alice ci tiene a questa uscita, quindi se io posso sopportare di essere qui con Potter, tu puoi sopportare di stare distante da Mary per un paio d’ore. Fingi almeno di essere una persona normale, grazie.” 

Sirius la guardò come se avesse realizzato solo in quel momento di non essere solo. “Mi dispiace.” Disse, mentre guardava verso di Star. Lily annuì soddisfatta e la sua amica sorrise già più tranquilla; aveva visto quell’ombra cupa sollevarsi dal viso del suo amico dopo la sgridata della Evans e tanto bastava. Infondo tutti sapevano che ora erano solo amici. 

“Io non ci posso credere!” Fu il primo commento di Doris una volta che tutti furono scesi dalle carrozze. “Non posso credere che voi due non stiate più insieme! Eravate una coppia così affiatata!” Continuò poi mentre il gruppo si radunava a lato della strada. 

Bhe, succede.” Fu la semplice risposta di Star, che non aveva nessuna voglia di parlare di questo argomento. 

“Allora, Sirius e Star conoscono già Doris e Kriss, ma non Ethan e Lizzy, né Daisy e Paul.” Cominciò a fare le presentazioni Alice. “Poi abbiamo Remus e Jane, mentre sia Star e Sirius che Lily e James sono qui solo in quanto amici, niente di più. Lily ci teneva che lo specificassi.”  

La rossa arrossì lievemente, la schiettezza di Alice era spesso incontrollabile. Dopo le dovute strette di mano il gruppo si avviò verso Mielandia. Il negozio era affollato come sempre, anzi forse di più, ma a parere di Alice era necessario comprare del cioccolato da condividere. Mentre le coppiette di innamorati si scambiavano i loro regali distaccandosi tutti un po' dalle altre coppie, Star e Lily chiacchieravano tranquillamente del loro programma di studio. 

“So benissimo che i G.U.F.O. si avvicinano, ma se non vi prendete una pausa ogni tanto finirete per esaurirvi ancora prima che comincino.” Commentò James avvicinandosi a loro e porgendo ad entrambe un sacchettino con una manciata di cioccolatini a forma di cuore. Star lo ringraziò e Lily lo guardò scettica. “Nessun secondo fine.” La rassicurò lui alzando le mani. “Volevo solo essere gentile.” 

La rossa lo guardò sospettosa per almeno altri cinque secondi e poi prese a scartare il primo cioccolatino.  

“Forza andiamo!” Gridò Alice, qualche metro più in là, il gruppo si mosse. 

Star era rimasta indietro di un paio di passi per cercare di restare calma, infondo non stava accadendo nulla di eclatante, ma proprio un secondo dopo aver formulato questo pensiero Sirius la affiancò. Non era troppo distante da Lily e James per richiedere un loro intervento, ma cercandoli con lo sguardo li vide conversare con una tale serenità che non ebbe cuore di interromperli. In quel momento si rese conto che Sirius stava cercando di passarle qualcosa. Afferrò così un piccolo pacchettino che scartò trovando all’interno una barretta di cioccolato con miele, granella e tante bollicine che lo rendevano quasi frizzante. Era il suo cioccolato preferito.  

“Volevo scusarmi per averti aggredita ieri sera.” Cominciò Sirius. 

“Eri preoccupato per Mary, lo comprendo.” Cercò di tranquillizzarlo lei. 

Ma il ragazzo scosse la testa. “Non è solo questo. Forse avevi ragione... quando cercavi di avvertirmi sul fatto che lasciare casa mi avrebbe comunque scosso.” 

“Mi dispiace.” Replicò Star. 

“Non fa niente, solo che mi sei sembrata distante e volevo capire se eri arrabbiata per quello che ho fatto.” Continuò lui. 

“Certo che no!” Esclamò la ragazza. 

Sirius sorrise appena. “Bene, perché credo di aver bisogno di poter contare sulla tua amicizia in questo periodo.” 

“Puoi parlarmi quando vuoi di quello che vuoi, o anche stare zitto. Sono qui comunque.” Lo rassicurò lei. 

“Ti ringrazio.”  

I due proseguirono la passeggiata in silenzio, ma non era uno di quei silenzi imbarazzati, anzi, Star non stava così bene accanto a Sirius da molti giorni. 

Il Tour delle Coppie, come aveva preso a chiamarlo Frank, fece tappa in un negozio di abiti lussuosi da cui Star e Lily sfuggirono in fretta per fare un giro nel negozio di forniture scolastiche.  

“Come sta andando?” Chiese la rossa esaminando una piuma di pavone piuttosto costosa. 

“Sorprendentemente bene, dire. E tu, riesci a sopportare James?” Replicò la mora. 

Lily sospirò. “Finché si comporta bene...” 

Star sorrise, si avvicinò alla commessa e comprò della carta da lettere blu cobalto e una penna rosa pallido con dei riflessi argento che fece mettere in una scatola. Lily non comprò nulla e la aspettò fuori per assicurarsi di non perdere il gruppo, quando la mora la raggiunse le porse la scatola. 

“Ma cosa...?” Chiese Lily sorpresa aprendo la scatola e fissando la penna strabiliata. 

“Sono anni che la guardi senza comprarla mai, San Valentino serve per festeggiare l’amore in generale, non serve essere una coppia o essere innamorati in senso stretto. Tu mi sei stata vicina, volevo ringraziarti e farti sapere che ti voglio bene.” Spiegò Star. La rossa sorrise commossa e abbracciò l’amica. 

In quel momento Sirius e James le raggiunsero. 

“Ah, eccovi qui!” Esclamò il giovane Potter. 

Kriss si sporse dalla soglia del negozio di abbigliamento per gridare: “Muovetevi voi due!” 

“Oh, siamo desiderati come consiglieri di Doris, non uscirà dal camerino finché non saremo presenti entrambi.” Chiarì Sirius.  Star annuì e lo seguì verso il negozio approfittando del fatto che lui fosse di schiena per scambiare uno sguardo pieno di angoscia con Lily. La rossa le sorrise incoraggiante. 

“Eccoci!” Esordì Star avvicinandosi al camerino. 

“Oh, finalmente! Dovete essere sinceri, come sto?” Doris spostò le tende mostrando un abito color sabbia molto carino e subito Sirius e Star dettero sfoggio delle loro abilità cercando di rassicurarla sul fatto che le stesse d’incanto e consigliandole migliorie o accessori. 

“Siete fenomenali voi due!” Si stupì Lizzy che volle subito anche lei dei consigli. 

“Ma come fai?” Chiese Ethan a Sirius evidentemente sconvolto dal suo interesse per i vestiti. 

“Oh, loro sono incredibili! L’altra volta discutevano sulle sfumature di colore, io non ci stavo capendo niente.” Rispose per lui Kriss. 

“Sappiamo solo come valorizzare al meglio la figura femminile.” Si schernì Star. 

“Le ho insegnato io tutto quello che sa...” Commentò Sirius sicuro di sé come sempre. 

“Non è vero!” Ribatté Star. 

Daisy si era ormai unita alle altre ragazze nel provare vari capi di abbigliamento mentre Jane semplicemente sfiorava alcuni vestiti senza mai prenderne uno. 

“Dovresti provarlo.” Le consigliò Remus vedendola toccare la stoffa leggera di un vestito a fiori. 

“Assolutamente !” Si entusiasmò Doris. 

“Non mi starebbe bene.” Jane cercò di allontanare l’argomento ma Sirius afferrò il suo polso e il vestito e la condusse fino ad un camerino obbligandola ad entrare. 

“Non ti preoccupare. Io ho abbastanza talento da sopperire a qualsiasi mancanza dello stilista.” La rassicurò. 

“Disse quello che mi dice cosa fare ma non saprebbe infilare un filo nella cruna di un ago.” Sbottò Star scherzosa. 

“Se è la sfida che cerchi la sfida avrai!” Ribatté lui. 

Jane uscì proprio allo dal camerino, il viso arrossato e le spalle alzate per la timidezza. 

“Ti sta benissimo! Ma non puoi stare così, no no.” Sirius schioccò le dita. “Star mostrale come si sfila!” 

La ragazza dagli occhi cobalto li raggiunse davanti agli specchi con un passo rilassato, muovendo la testa e destra e a sinistra, il mento alto e la schiena dritta, un’espressione seria alla Black tradita dallo scintillio divertito degli occhi. Girò su sé stessa e si mise in posa davanti alle altre coppie che applaudirono.  

“Ah, sono così fiero di te.” Si finse commosso Sirius, poi passò delicatamente le mani sulle spalle di Jane. “Così, brava, rilassati, divertiti!” La prese poi per mano e sfilò a sua volta di fronte alle coppie, Jane camminò normalmente ma almeno vedere un ragazzo atteggiarsi così la fece divertire abbastanza da riuscire a tenere una postura più rilassata. Ridendo e accogliendo l’invito delle coppie Star e Sirius sfilarono ancora tutti e due insieme, si drappeggiarono dei vestiti addosso e improvvisarono un vero e proprio momento di alta moda. 

Lily li osservava un po' in disparte. 

“Non capisco come facciano quei due a non stare insieme.” Il commento di James le arrivò chiaro alle orecchie anche se era poco più di un sussurro e solo allora lei si accorse di averlo al suo fianco. 

“Come?” Gli chiese, aveva sentito perfettamente ma era strabiliata dal fatto che lui la pensasse così. 

“Oh, scusa. Penso che tu sarai giustamente dalla parte di Mary, ma io... insomma guardali!” James era chiaramente ammirato dal comportamento dei suoi amici, il che sorprese molto Lily. 

“Ti sbagli.” Gli rivelò la rossa dopo un po', mentre guardava Sirius e Star inchinarsi davanti ai loro amici. “Anche io credo che dovrebbero stare insieme.” 

COS....?!” Si stupì James bloccando a malapena il suo urlo.  

Bhe, sono estremamente spontanei, e credo che Star renda Black una persona migliore; quando è con lei non è il cupo e misterioso accalappia donne che è di solito, sembra quasi un tipo divertente.” Spiegò Lily. 

“Quasi.” Ripeté James ridacchiando. “Lui è sempre divertente con noi.” La corresse. 

“Voi due vi credete divertenti, ma non lo siete affatto. Siete solo dei tronfi arroganti combinaguai.” Sbottò la rossa, improvvisamente le salì un’ondata di rabbia molto forte e decise di allontanarsi da James avvicinandosi ad Alice e Star che chiacchieravano del colore più di moda mentre le altre ragazze pagavano il loro vestiti. Perché diamine si era messa a parlare con Potter, finiva sempre così: lui la faceva andare su tutte le furie, semplicemente con il suo esistere. 

Una volta usciti dal negozio Star prese a camminare accanto a Lily, aveva visto che era di cattivo umore e non poteva lasciarla ancora sola con James. Così seguirono il gruppo nella passeggiata panoramica progettata da Alice e poi attesero Ethan fuori da un negozio dove aveva comprato una collana alla sua Daisy. 

“Sembra un gesto carino.” Fece Star accennando a Ethan. 

“No, è ridicolo. Quando siamo passati di qua, prima, l’ho sentita dire chiaramente che lui le ‘doveva’ comprare quella collana. Non ha senso così.” Replicò Lily. 

La sua amica sorrise. “No, in questo caso non ha molto senso, ma è anche vero che qualcuno qui sembra un po' allergico all’amore oggi.” 

La rossa si esibì in una linguaccia. “E’ solo che non c’è niente di romantico nel passare il San Valentino con Potter.” Pronunciò il cognome di James con tanto odio da far sembrare che avesse un’acca al suo interno. 

“Sai che quello è anche il mio cognome, vero?” Rise Star. 

“Si, ma io non ti odio.” La rassicurò lei. 

“Perfetto!” Si entusiasmò la mora prendendola a braccetto mentre il gruppo si avviava finalmente a pranzo. “Allora va tutto bene visto che stai passando il San Valentino con questa Potter.” Concluse con un sorriso e un saltello. Anche Lily sorrise, sembravano così diversi lei e James, quasi due opposti. Uno la irritava senza dire una parola e l’altra la faceva stare bene anche quando cercava di irritarla. 

Andarono a pranzare nel locale in cui li aveva portati Doris, questa volta Star riuscì a leggere “Le Lune” scritto a caratteri dorati sull’insegna blu notte. La sala presentava qualche lieve decorazione rossa o cuoricinosa ma niente di eccessivo, e di nuovo la ragazza dagli occhi cobalto fu grata dell’esistenza di quel posto.  Alice aveva prenotato un lungo tavolo per tutti loro, abbastanza vicino al palco, attualmente vuoto.  

Lily e Star si sedettero vicine ma dal momento che tutti si erano accomodati accoppiandosi James finì vicino a Lily e Sirius accanto a Star, le due si scambiarono uno sguardo esasperato e poi cercarono di nascondere le risate dietro il menù.  

“Cosa prendi?” Chiese Sirius alla sua accompagnatrice.  

“Credo la zuppa di farro e orzo.” Scelse lei scorrendo velocemente il menu. 

“Prendi anche un dolce dopo. Mi farebbe piacere offrirti il pranzo, per farmi perdonare. E che pranzo sarebbe senza un dolce?” La pregò lui, il suo tono era talmente gentile che Star accettò di buon grado. 

“E tu non mi offri il pranzo come il tuo amico?” Sbuffò Lily rivolta a James prima ancora che lui potesse aprire bocca. 

“Nah, ti farebbe solo innervosire. Sei una donna forte e indipendente, puoi pagare la tua insalata da sola.” Replicò James senza smettere di osservare il listino. 

La rossa produsse un suono strano e prese a sua volta un menù, ordinò lo spezzatino, tanto per dare fastidio a Potter, e anche perché lee piaceva davvero. 

Le coppie al tavolo avevano iniziato a raccontarsi vari aneddoti delle loro storie d’amore e non era spiacevole ascoltarli. Mentre mangiavano uno dei camerieri del locale salì sul palco e annunciò l’inizio della loro piccola gara di San Valentino; in pratica chiunque poteva dedicare una canzone alla sua anima gemella, o anche ad un amico o amica, cantandola sopra la base, dei giudici avrebbero poi scelto l’esibizione migliore da premiare con un buono per una cena per due. 

Ragazzi e ragazze iniziarono a susseguirsi sul palco, i Malandrini riconobbero anche Al e lo salutarono con un cenno. Nessuno del loro tavolo si alzò, la conversazione era piacevole e la musica aveva un volume abbastanza basso da poter essere ignorata, volendo. Ma poi, Doris e Alice misero insieme i loro poteri diabolici. 

AlloooraSirius, non canterai per Star oggi?” Domandò Doris. 

“Già, hanno detto anche amici e voi comunque avete sempre avuto un’intesa incredibile sul palco!” Rincarò Alice. 

“Non credo sia giusto rubare spazio a chi vuole dedicare davvero una canzone solo per dare spettacolo.” Commentò Sirius senza però perdere il suo sorriso cordiale. 

“No, però tu hai scritto quella canzone che avete usato nel musical. Sono certa che se tu cantassi una canzone tua nessuno avrebbe nulla in contrario. E poi non vuoi dedicarla a Star, che è comunque tua amica?” Insistette Alice. 

Sirius la fissò sbalordito. Alla fine Star era effettivamente sua amica, ma quella canzone... “Ma non avranno la base dato che l’ho scritta io, come farei a... 

“Morgan! Tira fuori il pianoforte!” Gridò Doris rivolta al cameriere di turno. Sirius si maledisse di aver sottovalutato quanto quella ragazza conoscesse il locale. 

“Hanno un pianoforte?” Si stupì Star. 

“Certo, e anche un violino.” Le assicurò Morgan. 

Tutti poterono vedere Sirius illuminarsi alla parola violino, il ragazzo era sicuramente un amante della musica. 

“Ok, ma non la dedico solo a Star, ma a tutti voi, per augurarvi tanta felicità.” Si convinse finalmente il giovane Black. Poi porse la mano alla sua dama. “E tu mi aiuterai.”  

“IO?!” Si agitò Star alzandosi di controvoglia.  

Sirius la guidò fino al pianoforte e la fece accomodare, poi le mise una mano aperta sulla schiena restando in piedi dietro di lei. “Ma non conosco le note!” Protestò la giovane ma il ragazzo sorrise e con la mano libera posò le dita di lei sui tasti. “So che puoi farcela.” Le assicurò, detto ciò prese il violino che Morgan gli porgeva e prese posto davanti al pianoforte in modo che la ragazza potesse vederlo. Accordò lo strumento per qualche secondo, le dita che si muovevano esperte sulle corde, già solo quella vista era musica allo stato puro; il giovane aveva lo sguardo basso e i capelli gli ricadevano sul volto, afferrò l’archetto tra le dita perfette e iniziò a suonare. Il suo corpo seguiva i movimenti dell’arco con una delicatezza assurda, li assecondava con ogni fibra di sé. 

“Will drive you .. 
Will drive you ... 
Will drive you mad” 

Gridò poi, e Star seppe di dover iniziare a suonare a sua volta. 
 
Roxanne” Sirius aprì finalmente gli occhi grigi e li puntò sulla sala, pazzo come straziato da un sentimento forte e invincibile. 
You don't have to put on that red light 
Walk the streets for money 
You don't care if it's wrong or if it is right 
Roxanne” 

La preghiera di un amante disperato. Cantava come se fosse la sua unica arma. 

You don't have to wear that dress tonight 
Roxanne 
You don't have to sell your body to the night” 

Il suo volto così disperato da far male.  

All’improvviso, in quella pausa minuscola, lui puntò la bacchetta sul violinò che continuò a suonare da solo, sospeso a mezz’aria. Il ragazzo potè quindi avvicinarsi a Star passando la sua mano sulla superficie lucida del piano mentre cominciava a cantare la parte più sofferente: 
“His eyes upon your face 
His hand upon your hand 
His lips caress your skin 
It's more than I can stand 
Roxanne 
 
Sirius poggiò le mani sulle spalle di Star che suonava con tutto il suo corpo come le aveva insegnato lui stesso. “Why does my heart cry ?” Cantò lui. 
 

Roxanne” Gridò Star. 
 

“Feelings I can't fight 
Your free to leave me 
Just don't deceive me” 

Senza che lei se ne fosse resa conto Sirius la sollevò di peso tenendola per la vita e la fece girare prendendola così tra le sue braccia, il pianoforte continuò a suonare, ma Star non vi badò. Era iniziato il loro tango.  

Yo que te quiero tanto 
Que voy a hacer ? 
Me dejaste, me dejaste 
Como una paloma 
El alma se me fue 
Se me fue el corazon 
Ya no tengo ganas de vivir 
Porque no te puedo convencer 
Que no te vendasRoxanne 

La ragazza si lasciò guidare finendo così al centro del palco, nonostante tutto era ancora così semplice fidarsi di lui, seguire ogni suo passo quasi anticipandolo. 

Why does my heart cry? 
Feelings I can't fight” Il volto del giovane era devastato, così spaventosamente verosimile da spezzare il cuore. 

Sirius la guardò negli occhi mentre si piegava in avanti e lei lo assecondava in un casquet. 

“And please believe me 
When I say,” Le labbra del ragazzo erano terribilmente vicine a quelle di Star.  “I love you 

Non poté evitarlo, neanche se lui la spinse via per la figura successiva. Il cuore della ragazza si era fermato e ora batteva con talmente tanta forza da essere insopportabile, ma le fu utile perché la musica aumentava e le figure che seguirono diventavano sempre più difficili. 
 
Roxanne 
Roxanne 
I love you 
I love you 
I love you 
I love you 
 
Roxanne 
You don't have to put on that red light 
You don't have to wear that dress tonight 
Roxanne 
You don't have to put on that red light 
Roxanne 
You don't have to wear that dress tonight 
Roxanne 
Roxanne 
Roxanne 
Roxanne” 

Passo finale e chiuso. Gli strumenti si zittirono all’improvviso e la sala cadde nel silenzio più completo. In quel momento esistevano solo loro due, ancora stretti, petto contro petto e fronte contro fronte, entrambi con il fiato corto per lo sforzo fisico. Non si mossero finché dal pubblico non partì un applauso guidato principalmente dal tavolo dei loro amici. 

I due si staccarono e scesero dal palco evitando accuratamente di guardarsi. Tornarono a sedersi al tavolo tra i complimenti di tutti, nel frattempo arrivarono i dolci. Erano quasi tutti dolci al cioccolato e il cuoco aveva pensato di scrivere sui tutti i piatti “Buon SanValentino” con il cioccolato fuso. Le uniche due ragazze che non apprezzarono questo gesto furono ovviamente Star e Lily, la prima fissava il suo dessert come se l’avesse pugnalata e la seconda invece sembrava avere nel piatto della spazzatura. Incredibilmente James e Sirius reagirono rapidamente nel modo giusto. 

Il ragazzo dagli occhi grigi prese un pezzo del dolce di Star distraendola dalla scritta. 

Hei!” Protestò lei. 

“Che c’è? Sembrava che quel dolce ti avesse fatto un torto, ti volevo solo vendicare.” Replicò lui. 

La ragazza sorrise. “Bhe, ti ringrazio.” 

Nello stesso esatto momento James usò una forchetta pulita per mescolare il cioccolato cancellando così metà scritta, poi con uno stuzzicadenti scavò nel cioccolato la parola “amici”. 

“Buon SanValenamici?” Lesse la rossa scettica. 

Il ragazzo le sorrise. “Non stiamo uscendo come coppia, ma volevo sperare almeno di poter essere amici. Anche solo per oggi.”  

Lily lo fissò sbalordita. “Magari solo per oggi...” Mormorò affondando poi il cucchiaino nel dolce e prendendone un bel cucchiaio. 

Inutile dire che, anche dopo molte altre esibizioni a cui assistettero, Morgan chiamò sul palco Sirius e Star per ricevere il loro premio. I due di comune accordo scelsero di regalare la cena a una coppia di fidanzatini che avevano cantato una canzone dolcissima. Facendo così, però, ottennero solo di ricevere un’altra cena in regalo come premio per il loro per gesto. 

“Potrai portarci Mary se vuoi.” Commentò Star mentre erano in fila alla cassa finalmente pronti ad uscire. 

Sirius fece per rispondere ma era il suo turno, come promesso pagò anche per Star e solo nel momento in cui lui usò i suoi soldi lei realizzò che era una cosa piuttosto imbarazzante, ma cercò di non pensarci troppo. 

Uscirono tutti dal locale e si diressero alla seconda parte di camminata pensata da Alice. Avevano fatto davvero tardi e il grigio cielo di febbraio cominciava a tingersi di rosa e arancione preparandosi al tramonto. Le coppie si tenevano dolcemente per mano e lo strano quartetto composto da Lily, Star, James e Sirius procedeva infondo al gruppo cercando di godersi l’aria fresca e il panorama delle case del villaggio.  

Ritornarono alle carrozze e questa volta, per quanto Alice si sforzasse, non era in grado di prendere delle vetture tutte per sé. Molti studenti stavano facendo ritorno e Lily poté salire con Ann, Sophia e alcune sue amiche che la costrinsero a far venire con loro anche James, ci fu un tafferuglio tale che alla fine Star e Sirius, a forza di cedere il loro posto a studenti infreddoliti, rimasero soli ad aspettare che le carrozze tornassero indietro. 

“Ti ho preso un regalo.” Annunciò Sirius dopo qualche secondo di silenzio. 

“Non era necessario, era già abbastanza il pranzo, guarda che non hai fatto niente di così grave...” Cercò di rassicurarlo lei, ma il ragazzo scosse il capo. 

“Non è per quello. È solo che mi ha fatto pensare a te. Siamo amici, no?” Replicò lui. 

Star sorrise e afferrò il pacchettino che lui le porse ma non lo aprì. La carrozza arrivò in quel momento e loro vi salirono da soli, parlarono dei compiti e dello studio per i G.U.F.O. e presto giunsero al Catello dove gli altri li aspettavano. 

Il gruppo si prodigò negli ultimi saluti e poi si sciolse. Star e Lily tornarono subito alla Torre insieme a Remus e Jane, mentre James e Sirius sparirono chissà dove. 

È stata una giornata gradevole, non trovate?” Chiese Jane gentile come sempre. 

“Si, è stato divertente.” Rispose Lily, più per farle piacere che altro. 

“Non l’avrei creduto possibile, ma grazie a te mi sono divertito anche io.” Replicò Remus rivolto alla sua accompagnatrice. 

Arrivarono davanti al Ritratto della Signora Grassa e Star disse in tono chiaro “Citazioni Romantiche”, e il ritratto si spostò. Passarono una alla volta nello stretto buco e poi Lily e Star salirono in dormitorio lasciando ancora qualche momento di privacy alla coppietta felice. 

“Com’è andata?” Chiese la rossa alla sua amica mentre si preparavano per andare a letto. 

“Oh, bene... si...” Mormorò Star. 

“Dimmi la verità!” La rimproverò Lily. “La vostra esibizione è stata a dir poco straziante... e poi... sei sicura che Sirius non provi niente per te?” 

La mora sbuffò. “Sono sicura... non ha mai cantato quella canzone così prima di Mary.” 

“Non ha mai cantato quella canzone così prima di non stare più con te.” Le ricordò la sua amica sedendosi sul letto. 

Star la colpì dolcemente con un cuscino. “Ma se era tutto finto!” Protestò, poi si accomodò di fronte all’amica. “E tu dimmi, hai notato qualche ragazzo carino oggi? Il cameriere sembra un tipo molto maturo. Non avrà che qualche anno in più di noi, comunque.” 

Lily rise di cuore. “Non credo che una relazione basata su incontri furtivi nei weekend ad Hogsmeade funzionerebbe.” 

“Questo lo dici tu!” 

Per il resto della serata le due amiche chiacchierarono allegramente senza più parlare di James o di Sirius e poi andarono a letto presto promettendosi di studiare insieme Pozioni l’indomani. Prima di andare a dormire Star pensò che in fondo era davvero bello avere un’amica. 

 

 

 

**************** 

 

Pensavate che con la quarantena sarei stata più veloce? E invece no! 

Ma eccomi qui! 

Mi sono accorta di avere più di qualche nuovo follower e ne sono felice. Vi ringrazio davvero di cuore e spero che leggere questo capitolo possa distrarvi da questo strano periodo che stiamo vivendo. 

Ciao ciao. 

  
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