Promt di (Ile_W): L'ansia di un pericolo esterno raddoppia le insicurezze, le ingigantisce e A si ritrova preda di una tensione che non riesce a gestire. B lo/la conforterà, ricordando che il sole torna sempre.
Note: crossover
Personaggi:
Crudelia – La carica dei 101
Edgar – Gli aristogatti
Note: crossover
Personaggi:
Crudelia – La carica dei 101
Edgar – Gli aristogatti
Una fuggitiva londinese e un pacco da Parigi
Crudelia guardò al di là dello spioncino.
“Arriveranno, me lo sento!” esclamò ricolma d’ira.
Dietro di lei c’era Edgar, il francesino impettito arrivato a lei chiuso in un baule. Se ne stava lì a lucidare l’argenteria come niente fosse: “Madame, credo che lei si stia facendo prendere dall’isteria” disse, cercando di calmarla.
La donna gettò le braccia ossute al vento e le agitò animosamente: “Isteria?! Isteria!? Se avessi ancora la mia pistola ti sparerei in faccia! Di tutti i posti in cui potevi spedire quegli odiosi gatti pulciosi dovevi scegliere Timbuctu? Sono fuggita in questo posto odioso solo per sfuggire all’incarcerazione a vita, idiota! Ti ho contattato per ricevere dei dalmata di contrabbando! E tu cosa mi invii?! Gattini!” la donna era fuori di sé.
Pian piano i suoi occhi spiritati avrebbero preso il posto del suo intero viso.
“Tecnicamente ho spedito me stesso a Timbuctu!” precisò l’uomo, cercando ancora una volta di reprimere il pensiero di quel che gli era accaduto.
“Solo perché sei così idiota da esserti messo nel sacco da solo! Sei proprio come Orazio e Gaspare! Solo un altro imbecille buono a nulla!” lo accusò.
L’uomo represse lo scatto di rabbia acuta che le sue parole gli provocavano e scosse l’indice, da bravo uomo di servitù: “Mi permetto di dissentire! Se Lei continuerà a urlare così forte ci troveremo la polizia alle calcagna in men che non si dica! Vedrà, cara Crudelia, che ci vendicheremo di quelle bestiacce!”
La donna si guardò intorno come se gli sbirri si trovassero già all’interno della sua casa-rifugio: “Ne faremo delle pellicce!” assentì, ancora ossessionata dall’idea di poter indossare la sua amata pelle di dalmata.
L’uomo annuì pazientemente: “E poi spediremo i primissimi esemplari a Madame Adelaide!” ridacchiò compiaciuto.
“E ad Anita!” squittì Crudelia, sprofondando nella sua pelliccia bianca e abbandonandosi sul divano in una posa tutt’altro che signorile.
Dopotutto forse Edgar aveva qualche pregio in più di Orazio e Gaspare. Con quei due imbecilli a suo seguito era sempre stata in allerta, con il timore di perdere tutto da un momento all’altro, come in effetti era accaduto. Edgar invece era riuscito a placare la sua crescente paura di essere scoperta dalle autorità nonostante i mesi di segregazione volontaria.
“Ad Anita…” ripeté con un ghigno perverso.