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Autore: lmpaoli94    20/03/2020    1 recensioni
Il vento che soffia lieve sugli altipiani cinesi di una cittadina nascosta dall’occhio animale.
Furtivi passi mentre il silenzio regnava sovrano sulle vite dei cinque prescelti incaricati a proteggere la città.
Ma i nemici sono sempre in agguato a rompere quel silenzio che da millenni ha portato pace e serenità.
Le creature talvolta possono essere orribili e irrispettosi di tale silenzio, ma i cinque samurai hanno promesso a costo della loro vita che la pace dovrà essere quel momento infinito che non si può rompere per nessun motivo.
I loro maestri gli hanno insegnato che l’onore è tutto e che non si può rinnegare il prossimo o la bontà di chi l’ha sempre adorati.
Ma il loro futuro è in procinto di conoscere un tempo di violenza che potrebbe scaturire una guerra rischiando di cancellare per sempre gli insegnamenti passati e l’armonia di un luogo patrimonio della loro forza e vitalità.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oogway, Shifu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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< Caspita! Non facevo una colazione così abbondante da anni > fece il panda dopo aver divorato tutto quello che c’era di commestibile.
Il maestro Oogway, rimasto impressionato, rimase in silenzio e alquanto sorpreso.
< Non ho mai visto nessuno mangiare con così voracità. Sono davvero contento. >
< Lieto di averla fatta felice, maestro. >
< Ma c’è un piccolo problema: dovevano mangiare anche i cinque samurai. >
< Che cosa? >
< Purtroppo non abbiamo altro cibo disponibile fino a questa sera. Dovremmo prendere altre scorte al villaggio se volessimo mangiare in qualunque altro momento del giorno. >
Ma Po non si preoccupò di molto per quello che avrebbero potuto fare i suoi nuovi compagni.
“Sono sopravvissuti al peggio. Non voglio fare l’egoista, ma credo che possano sopportare un giorno senza mangiare niente… Almeno spero.”
< Maestro, chi vi porta le scorte di cibo? >
< Alcune persone molto buone che pregano per noi. Sono talmente buoni di cuore che pensano anche al nostro benessere. >
< Ma se non ci fossero queste donazioni, voi non mangereste? >
< Siamo abituati a fare digiuno. Però mangiare fa sempre bene, d’altronde. >
“Accidenti! Adesso da quanto tempo non mangeranno gli altri?”
Sentendo che l’aria circostante era divenuta fredda, Po si spaventò moltissimo.
< Stanno arrivando, Po. Pronto a conoscere i tuoi nuovi compagni? >
< D-devo proprio? Non posso iniziare il mio allenamento subito? >
< Che fretta hai? >
< Io… sono molto impaziente. >
< Rimani qui, panda > gli sussurrò all’orecchio il maestro Shifu con ghigno malefico < Adesso dovrai affrontare un altro problema più grande di te: la furia dei cinque samurai. >
Sentendosi chiamati in causa, i cinque samurai si mostrarono al loro maestro inchinandosi al suo cospetto.
< Buongiorno, ragazzi. Spero che questa notte abbiate riposato bene > fece il maestro Oogway < Adesso però tocca a me ritirarmi. Vado a pregare i santi spiriti per la salvaguardia del nostro villaggio. Buona fortuna per tutto, Po. >
< Grazie, maestro Oogway > rispose il panda terrorizzato.
“Ora che cosa faccio?”
< Maestro Shifu, dov’è la nostra colazione? >
< Sì, Vipera ha ragione. Non si vede niente qui. Eppure pensavamo… >
< Giusta osservazione, miei cari discepoli… Ma purtroppo gli spiriti che veneriamo ci hanno mandato un “peso” molto difficile da superare… >
< Di cosa sta parlando, maestro? Non capiamo > fece Mantide.
< Già. E chi è questo panda? > domandò scimmia.
< L’inizio dei nostri problemi, temo. >
< Ci vuole forse dire… >
< Sì, è stato lui a divorare la vostra colazione. È solo un ingorgo animale che non pensa a noi. Non può credere che sono ben cinque giorni che non avete messo niente sotto i denti… Ma chi poteva saperlo, vero Po? >
Guardando gli sguardi afflitti e rabbiosi dei cinque samurai, Po divenne bianco in viso.
< Ti stai spaventando, ragazzo? >
< Ragazzi… non volevo… davvero… >
< Ti dovremmo fare a fettine per quello che ci hai fatto > fece Gru avvicinandosi al panda con fare minaccioso.
< Infatti è quello che faremo > precisò Scimmia < Tutti addosso! >
Ma prima che si potessero accanire contro Po, Tigre si mise in mezzo.
< Lasciaci passare, Tigre. Dobbiamo farlo fuori. >
< No. Tocca a me questo compito. >
< E perché mai? >
< Ho un conto in sospeso con il panda. Fatevi da parte. >
Sentendo con quale astio aveva pronunciato quelle parole, il maestro Shifu e i quattro samurai si allontanarono proprio come aveva detto lui.
< La resa dei conti è ormai giunta, panda. Sei pronto? >
< Credo proprio di no. >
 
 
La paura negli occhi si leggeva benissimo sul viso di Po.
Attendendo la prima mossa del samurai, il panda non gli toglieva gli occhi di dosso, anche se sapeva che prima o poi sarebbe stato colpito senza che se ne potesse accorgere.
< Non è colpa mia se ho così fame > mormorò Po cercando di difendersi.
< Dovresti vergognarti. Cercare di invadere il nostro tempio per la tua stupida curiosità e per la tua avidità di cibo. Devi essere punito severamente! >
< Ne prendo atto, ma non fatemi del male. >
< Sai cosa gli potremmo far fare? Facciamolo correre intorno al tempi fino al calar del sole? Naturalmente senza mai fermarsi > fece Vipera.
< Non ci riuscirà mai. Al primo passo si fermerebbe. >
< Hai forse qualche idea migliore, Mantide? >
< Certo. Staccargli la testa… E magari cucinarlo a fuoco lento. Per stasera ci potremmo rinvigorire così. >
< Ma questo è cannibalismo! > protestò il panda.
< Dovevi pensarci prima, non trovi? >
< Me ne andrò da qui e non mi rivedrete mai più. Ve lo prometto. >
< No no. Non sarà così facile per te > mormorò Gru bloccandogli l’uscita < I tuoi peccati verranno estirpati qua dentro. E non uscirai mai da qui finché non l’avrà deciso il nostro maestro. >
< Se fosse per me, se ne sarebbe andato da molto tempo… Ma il maestro Oogway che stravede per lui. >
< Che cosa potrebbe trovarci il maestro Oogway in lui? >
< Non lo so, Vipera. Ma sarà mio compito scoprirlo. Adesso riprendete ad allenarvi senza pensare al cibo. Per questa sera ci inventeremo qualcosa. >
< E del panda che cosa ne facciamo? >
< Divertitevi con lui. Ne avrete bisogno > rispose Shifu con ghigno malefico lasciando il povero animale in pasto ai suoi discepoli.
< Andateci piano con me, d’accordo? >
 
 
Il maestro Shifu trovò il suo compagno secolare intento a fissare l’orizzonte del piccolo paesino di Wutaki.
< Maestro, posso disturbarla? >
< Stavo solo guardando l’infinito cielo che sovrasta le nostre teste, caro Shifu… Ma per quanto potremmo andare avanti così? >
< Maestro, ultimamente è molo preoccupato. Se posso fare qualcosa per lei… >
< Certo che puoi. Appiana le tue divergenze con il panda e insegnagli a difendersi. Ne avrà assolutamente bisogno contro i nostri invasori. >
< Ma maestro, Wataki non è mai stato invaso prima d’ora… Perché dice così? >
< Perché sento il mio spirito imperterrito alquanto irrequieto e nervoso. Per non parlare per quel fumo nero che si vede in lontananza. Il villaggio vicino non appiccherebbe mai fiamme libere e questo mi preoccupa molto. Potrebbe essere anche un segno di guerra che non possiamo non mettere in considerazione. >
< Maestro, insegnare a quel panda sarà un compito molto arduo e più grande di me. Non ha intenzione d’imparare e per giunta si è mangiato le nostre scorte che erano paragonate a tre giorni di mantenimento. Non possiamo tenerlo nel nostro tempio. >
< Dobbiamo proteggerlo, Shifu. Lui non è di Wataki. E se la voce si spargesse in tutta la città, verrebbe bandito o peggio ancora ucciso. >
< Dovremmo contattare il suo padre adottivo. Dovrebbe essere un’anatra da quello che mi ha detto Po. >
< Bene. Tu rimani qua mentre io vado in missione non ufficiale. Sono quasi vent’anni che non esco da queste mura. L’ultima volta che l’ho fatto è per prendere un cesto di frutta e verdure che abbiamo consumato tutti assieme. Ti ricordi, Shifu? >
< Certo. Non potrei mai scordarmelo. Era un bellissimo giorno di natale e la neve cadeva fitta sul nostro villaggio. Sembrava che tutte le minacce fossero inesistenti, ma il male comune che attanaglia le nostre menti è più forte di qualsiasi cosa. >
< Concorderò con il padre di Po per la sua protezione. Poi decideremo sul suo futuro… Intanto abbi cura di lui, Shifu. Come tutti noi, ha bisogno d’amore… I tuoi discepoli conoscono tale sentimento? O pensano solo a combattere? >
< No. Nelle loro menti ho impresso la bontà e il rispetto per il prossimo. >
< Anche la collera da quello che sto vedendo. Il povero Po è completamente martoriato dai colpi dei tuoi discepoli. >
< Volevo fargli capire che il panda non può fare come vuole. >
< Credo che abbia inteso la lezione… Ci vediamo molto presto, Shifu. E mi raccomando: riguarda il nostro nuovo protetto. >
S’eppur contrariato, alla fine Shifu acconsentì alle parole del suo maestro andando in soccorso del povero panda.
Ma non avrebbe mai immaginato che il segreto dell’ultimo animale arrivato al tempio potesse essere in grande pericolo.
< Tutto bene, Po? >
< Mi sta prendendo in giro, maestro? Come può andare tutto bene? Sono stato pestato a sangue. >
< Adesso non esagerare. Mica sei morto > rispose Shifu facendolo alzare da terra con tutte le sue forze < Dovresti dimagrire un po’ non credi? Almeno le botte ti hanno aiutato a fortificare lo spirito. >
< Ne avrei fatto volentieri a meno. >
< Adesso basta lamentarsi. Il nostro allenamento comincia adesso… Ma, dove si trova Vipera? >
< Si voleva allenare da solo maestro > gli spiegò Scimmia < Almeno è quello che ci ha detto. >
< Lo vado a riprendere. Non può rimanere in disparte come un emarginato. Non lo posso sopportare. Voi aspettatemi qua. >
< Possiamo ancora divertirci con il panda? >
< No Mantide, adesso basta. Credo che abbia capito la lezione. >
< E come se l’ho capita > rispose Po cadendo a terra nuovamente senza forze.
   
 
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