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Autore: terryoscar    20/03/2020    6 recensioni
Autore: Aizram_g Terryoscar
Un piccolo racconto, scritto come sempre a quattro mani e due cervelli, per la festa del papà, seppure pubblicata con un giorno di ritardo.
I personaggi sono quelli di Avventura sulle Alpi, ma molto più giovani.
Oscar e Andrè sono ancora liberi dagli impegni di corte, il Generale e Madame Marguerite sono già nonni.
Buona lettura!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Sorelle Jarjeyes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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 Festa del Papà a palazzo Jarjayes
 
 
Versailles, 19 marzo 1769, Palazzo Jarjayes
 
 
"Andrèeeee!!! Dove sei Andrèeeeee!!!! Vieni qui!!! Subito!!!!"
"Oscar, sono qui ….. si può sapere perché urli in questo modo?!"
"Dobbiamo scappare di casa, stanno arrivando le mie sorelle, quelle sposate intendo, con cosini puzzolenti al seguito, per festeggiare la festa del papà …. quella di nostro padre per intenderci!! Sarà una serata difficile …. ed una notte di urla!! Vieni, scappiamo!"
"Oscar ….. troppo tardi … guarda … quella è la carrozza dei Liancourt……. L’altra è quella di tua sorella Marianne!" dico sorridendo. “Sinceramente a me Madame Joséphine è simpatica, un poco eccessiva ma simpatica!”
"Ohhh no, André!! Non voglio sentire strillare i miei nipoti e poi Jo è così ... così ... ho insomma come fai a dire che Jo è simpatica?”
“E’ allegra e poi ha sempre avuto una parola affettuosa per me.”
“Si, però … Jo è così … Oh André povera me!”
 
 
La carrozza di ferma davanti ai nostri occhi, in una nube di polvere, un valletto accorre rapido per aprire lo sportello da cui scende, in uno splendido abito rosso, Joséphine, con in braccio un coso urlante, seguita dal marito, Charles e i loro figli Antony e George che hanno poco più di sette anni.  Povera me! Sarà una bruttissima serata!
 
"Su avanti Oscar non fare quella faccia, infondo i tuoi nipoti sono tanti simpatici!"
“Si, ma … Odette è tremendamente rumorosa e poi … oh che odore disgustoso che emette quando rigurgita e fa .. altro!”
“Ah ah .. su dai, adesso non esagerare!”
"E’ la verità e poi hai poco da ridere! Guarda André! George sta correndo per abbracciarmi! Aiuto ... George è dispettoso!"
"Ma no Oscar, George ti vuole bene! Su dai!!"
"Oh no!! Eccolo!"
 "ZIO OSCAR!!"
 
 Mio nipote si tutta addosso facendomi prima barcollare per poi cadere in una pozzanghera.
I nostri vestiti sono colmi di fango e protesto: "Lo sapevo che sarebbe successo qualcosa! André ti prego aiutami!"
"Si, subito Oscar. Signorino George venite!" dico sollevando il piccolo e mettendolo in piedi, poi allungo una mano a Oscar. "Vieni afferra la mia mano, o vuoi che ti sollevi come ho fatto con tuo nipote?! Ih ih"
Rispondo stizzita: "Non ci penso nemmeno! Non sono una femminuccia!"
"Bene Oscar. Allora afferra la mia mano, su!"
"Oh André, i miei capelli!"
"Ah ah ah ... zia, i tuoi capelli sono diventati marroni! AH ah ah ...."
"Vero Oscar …. temo proprio che dovrai lavarteli!!! ih ih ih …. certo che sei proprio buffa!"
"Ahhhh maledizione! Ma lo sai che sono ricci e mi servirà molto tempo per asciugarli davanti al camino! Arg ..."
Antony e Marianne mi guardano e in coro mi salutano: “Ciao zio Oscar!”
 Odette sussurra: “Oh zio, volevano tanto abbracciarvi ma siete sudicio!”
Antony continua: “Zio adesso Nanny non vi sgriderà per esservi sporco?”
“Arg … adesso sarebbe anche colpa mia se sono finito in una pozzanghera?!”
Andre sussurra: "Su su … vieni, ti accompagno dentro e ti aiuto"
George esulta: "Siiiii!! Vengo anche io ad aiutarti zia!!! O zio?!! Uhm … non mi ancora chiaro!!"
"JOSEPHINE!!! Occupati di questa peste!!"
"Ma quante storie sorellina! Ma lo sai che prima o poi ne avrai anche tu? Vedrai, ti riempiranno di escrementi! Ih ih ...”
"COSA?!!! Io non avrò mai questi cosi!! Io sono l'erede dei Jarjayes!!! Io sono un soldato!!! E’ chiaro Joséphine?!!!!"
Su caro Charles, entriamo, la piccola Odette ha bisogno di una bella ripulita ed anch’io visto che mi ha rigurgitato addosso! Oscar se non ti fossi inzaccherata di fango te l’avrei affidata volentieri! Ah ah ah …”
“Ti assicuro Jo che non l’avrei mai presa in braccio, visto che Odette non fa altro che rigurgitare!”
“Quante storie! Su, sorellina vai a farti un bel bagno! Anche tu George hai bisogno di una bella ripulita, visto che tua zia non è riuscita a prenderti al volo!”
 
George mi guarda e dice: "Madre avete detto zia? Ma lo sapete che nonno Augustin si arrabbia se chiamiamo zia alla zia!”
“Ah si, figlio mio, è vero me ne ero quasi dimenticata! Si, chiamate mia sorella zio, tanto mio padre ormai è andato completamente fuori di testa!”
Marianne ribatte: “Sccc …. Joséphine ti prego non parlare così di nostro padre davanti ai bambini, lo sai che sono talmente schietti che potrebbero riferirglielo!”
“Oh Marianne, i miei figli sanno bene che non debbono dare del matto al nonno, sono ragazzi intelligenti, sanno come comportarsi.”
“Si, ma sarebbe meglio evitare certe commenti davanti a loro!”
“Marianne che nostro padre sia matto come un cavallo è risaputo altrimenti non avrebbe tirato su in quel modo la piccola Oscar. Che assurdità! Meglio che vada di sopra, Odette da un tanfo terribile!”
 
 
“Zio Oscar ma mia madre mi ha detto che siete una femmina e che se vi comportate come un maschiaccio è per colpa del nonno perché vi ha confuso alla nascita!"
"Confuso?!! Ma …. tua madre ti mette in testa strane idee George. Su, ora vai in casa che qui fa freddo ….  ed io vado a sistemarmi questo disastro!!! Tutta colpa tua!!"
"UAAAAAA UAAAA ZIO OSCAR, IO VI VOGLIO BENE E VOI MI TRATTATE MALE! UAAAAA…" piango e batto i piedi. "Madre, mio zio si è arrabbiato! UAAAAA..."
"Oscar!!! Ma insomma … possibile che tu non sappia che i bambini vanno assecondati?!! Su George, vieni qui …. andiamo dalla nonna!! Anche tu Antony, muoviti!"
"UEEEEEE … UAAAAAA ..."
"Andrè … vieni, dovrai aiutarmi con questi capelli!" dico entrando rapida in casa, seguita da Andrè.
"Si ... entriamo in casa comincia a fare freddo!"

Seguo Oscar, sale rapida le scale e si rifugia nella sua stanza. Entro, la seguo, è furiosa.
"Oscar, vado a prenderti l’acqua calda per i capelli …. devi essere pronta per la cena, sai che tuo padre ci tiene molto."
"Si, certo! Ma io non esco dalla mia stanza finché non avrò in ordine i capelli!" dico guardami allo specchio. "Nooo André, guardami che orrore, sembro una scimmia! Ahhhh tutta colpa di George!"
"Vado di sotto …. farò in un attimo … chiamo anche la nonna, va bene Oscar?!"
"Si, ma sbrigati, non resisto più!"
 
Scendo rapido le scale, raggiungo la cucina e trovo mia nonna intenta a organizzare la cena.

"Nonna … abbiamo un problema!"
"Abbiamo hai detto? Forse Oscar si sente male?"
"No … beh … insomma…. George, il signorino George, si è buttato addosso a Oscar, sono caduti in una pozzanghera nel giardino e i capelli di Oscar sono un poco … ecco … sembra uno spaventapasseri nonna!! Ah ah ah  …. avresti dovuto vederla! È tutta inzaccherata, si è sporcata pure il viso!! Ora … serve dell'acqua calda per lavarle i capelli!"
"Santo cielo, ci mancava solo questa! André adesso preparo l'acqua! ... Oh ma che confusione!"
"Ma no, nonna. Faccio io, stai tranquilla. Porto l'acqua di sopra e la aiuto. Tu hai già tanto da fare qui!"
"Oh grazie André, sei davvero un bravo figliolo!"
"Bene ….."
 
Mi affretto a prendere dell'acqua dal grande paiolo che è sul camino, riempio un secchio e mi avvio da Oscar.

"Oscar, posso entrare?!"
"Ma certo che si! Su avanti fa presto che non ne posso più!"
"Si si …  eccomi. Su sistemati sopra al catino, così ti verso l'acqua e ti lavo i capelli!"
"Grazie André!"
 
 
 
Vedo Oscar sistemarsi sul catino, si piega in avanti, io mi avvicino …. verso l’acqua piano piano, poi poso il secchio e prendo il sapone … uhm … che profumo che ha Oscar … è così … bella …. " affondo le mani nei capelli, strofino un poco, poi risciacquo.
 
 
 
"Madre, vado dallo zio Oscar, devo scusarmi con lui!"
"Si … bravo George sei davvero un bravo bambino … Antony, vai anche tu con lui … io devo parlare con vostro padre! Su su … andate!"
"Si, andiamo George, voglio restare un poco con lo zio e poi mi deve regalare la sua spada!"
 
Chiudo la porta e guardo mio marito, "Bene Charles, ora che siamo da soli nella mia vecchia stanza e Odette dorme tranquillamente …. cosa ne dici di rilassarci un poco?", dico maliziosa, con voce suadente, mentre mi avvicino al mio Charles!!
"Ma Jo, i bambini potrebbero tornare da un momento all'altro! E poi Oscar è poco paziente con i bambini potrebbe venire qui di corsa per protestare!"
"Oh … noi chiudiamo a chiave!! Su, forza, da quando sei così fifone?!! Ti ricordavo più audace …. in fondo abbiamo utilizzato anche il letto dei miei genitori!"
Mi avvinghio a mia moglie e con lo sguardo malizioso dico: "Hai ragione, spogliati!"
"Bravo Charles!!! Così si fa!"
 
 
 
"Oh André finalmente li ho lavati ma adesso viene la parte più difficile, asciugarli davanti al fuoco!"
"Aspetta …. devo pettinarti! Siediti lì, davanti al fuoco. Io prendo la spazzola. A proposito ...dove tieni la spazzola?!! Di solito è la nonna a fare queste cose, io non sono pratico!"
"E sulla consolle!"
Prendo la spazzola, torno da Oscar, vedo che si è sistemata davanti al camino, su una poltroncina. Mi avvicino, afferro una ciocca ed inizio a spazzolarla. Vorrei restare qui così, vorrei passare la mia vita a spazzolarle i capelli ….. la mia amica d'infanzia, la mia compagna di giochi ….
 
 
 
George ed io corriamo lungo il corridoio fino a giungere dinanzi la stanza di nostro zio, bussiamo ed entriamo senza attendere alcuna risposta. "Zio, siamo noi!"
"Oh no, Andrè no. Io non ce la posso fare!!"
 
"Zio, perché non gradite la nostra visita?”
“Non gradisco le vostre maniere non la vostra visita. Se davvero volete rimanere, sedetevi e non combinate guai, capito?”
“Accipicchia zio, mi sembra di ascoltare nonno Augustin!”
“Come!”
 “Ehi Andrè perché stai spazzolando i capelli dello zio, forse è il tuo fidanzato?"
"Cosa?!! Ma no Signorino. Io sono l'attendete di Vostro zio, fa parte dei miei compiti prendermi cura della sua persona!"
Antony scoppia in una fragorosa risata: "Ah ah ah ... Ma cosa dici George! Tutti sappiamo che lo zio in realtà e nostra zia e solo che non possiamo dirlo a nessuno altrimenti il nonno si arrabbia! Ah ah ah .. Zia, André è il tuo fidanzato, vero?"
"Il mio cosa?!! Antony!! Come ti vengono certe idee! Andrè è il mio migliore amico, per me è come un fratello!! Ahi …. Andrè Fa piano!”
“Scusami Oscar …. "
"Zia, anche gli amici si sposano! André ti piace mio zio? Lo sposeresti?"
"Eh?!!! Ma Signorino George ….. cosa dite!!!" rispondo un poco imbarazzato, certo che mi piace suo zio Oscar …. ma non basta … purtroppo.
"Ehi André hai una faccia! Forse ti piace davvero mio zio?"
"Ma ….. Signorino … non sono domande da fare! Piuttosto, cosa ci fate voi due qui?!"
George ribatte: "Ecco ... io ... sono venuto a scusarmi per aver fatto cadere lo zio nella pozzanghera! ... Però zio certo che i vostri capelli sono proprio ribelli! Ma perché non li fate acconciare come quelli di mia madre? Infondo siete una femmina! Ih ih ..."
"Ma …. secondo te, potrei mai andare in giro conciata come tua madre?! Io?!!"
"Certo siete una femmina!"
Antony ribatte: “Zio, visto che siete femmina, perché non mi regalate la vostra spada?"
"COSA?!!! La mia spada non si tocca!!! E adesso tornate dai vostri genitori!! Su, andate andate!!! Che già questa sera sarà dura!!!"
"UEEEEE .... PERCHE' NON CI VOLETE BENE? UEEEE ..."
"HAI RAGIONE ANTONY ... LO ZIO AMA ANDRE' E NON NOI CHE SIAMO I SUOI NIPOTI! AHHHHH UEEEE ... ADESSO GLIELO DICO AL NONNO CHE VOI AMATE ANDRE' E NON I VOSTRI NIPOTI! AHHH UEEE ..."
"Cosa?!!! No no no ….. dove andate!!" non faccio in tempo a raggiungerli, la spazzola rimane impigliata nei mei capelli, e quei demoni fuggono dalla mia stanza.

"Andrè, dobbiamo prenderli prima che si scateni il finimondo!"
"Oscar ma cosa vuoi che dica tuo padre, infondo sono due bambini!"
"Tu dici? Lo sai che mio padre è un po' …. ecco …. non saprei come dire, ma io sono il suo erede, devo essere perfetto!"
 
 
 
 
"Nonno nonno!!! Nonnoooooo!!! Lo zio Oscar ama Andrèèèèèè!!!! Nonnooooo!!" urliamo per i corridoi.
 
 
 
Sono nel mio studio in compagnia di mia moglie, la bacio con ardore, le mani frugano tra le sue gonne, sussurro: "Oh Marguerite, ti voglio, ora subito!"
"Augustin …. caro …. ma ….  se dovesse bussare qualcuno?!!"
"Ma chi vuoi che bussi?! Su dai non farti pregare ... vieni.." Dico trascinandola con me sul sofà.
"OOOOhhh, Augustinnnn!!!! Lo sai che stanno arrivando le altre nostre figlie per festeggiarti?!"
"Si si ma adesso voglio festeggiare con te ... su presto ... non farmi aspettare!"
"Oooohhh … caro ….. "
 
All’improvviso sentiamo delle voci seguite da dei tocchi forti e decisi.

"NONNOOOOOO!!!!"
TOC TOC TOC TOC
 
 
Sono avvinghiato a Marguerite, la mia camicia è fuori dai pantaloni, mia moglie sobbalza, tenta di ricomporsi e dice: "Augustin sono i bambini, presto, va a vedere cosa succede ma prima dobbiamo ricomporci…"
"SCHHH …. Facciamo silenzio...magari non ci hanno sentiti … shh …. Marguerite ….io ti voglio …… e magari riusciamo anche a fare un bel maschietto, non che io non sia fiero di Oscar, però …. Joséphine ha fatto due maschi ……. anche noi potremmo ……”
"Ma sei impazzito?!! Alla nostra età?!"
“Marguerite, l’esperienza ci insegna che non c’è età per fare certe cose!”
 
 
TOC TOC TOC

"NONNOOOOOOOOOOO … APRITEEEE PRESTO! ABBIAMO QUALCOSA DI IMPORTANTE DA RIFERIRVI!"


 
"Shhh ….. Marguerite …. alla nostra età si fa …… "
"Ma Augustin sei per caso impazzito? I nostri nipoti si sono sistemati dietro la porta e non se ne andranno finché non apriremo."
"Uffa ... e va bene Marguerite .... ma questa sera non mi sfuggirai!!"
"Oh Augustin possibile che tu non pensi ad altro? E poi ti lamenti di nostra figlia che quando viene a farci visita è sempre chiusa nella sua camera con Charles!"
"Beh ... lei è una Jarjayes!! Ih ih …"

 
"NONNOOOOO!!! LO SO CHE CI SIETE!!! APRITEEEEE!!! O BUTTIAMO GIU' LA PORTA!"
 
 
"OHHHH Oh Santo cielo ma cosa vogliono!"
"Apriamo e lo sapremo!"
"E va bene!" dico sconsolato aprendo la porta mentre infilo la camicia nei pantaloni.
"Nonno!! Buonasera!! Siamo arrivati!!! Nonno, dobbiamo dirvi una cosa importante!!"
"Si può sapere cosa sta succedendo di così importante da buttare giù la porta?"
"Lo zio Oscar, Nonno, lo zio Oscar ama Andrè! Ecco!"
"Cosa!!! Ma ma .. ma si può sapere cosa dici?!"
 Scruto il nonno con attenzione e dico sorpreso: "Nonno ma perché avete la camicia stropicciata? E poi la vostra parrucca l'avete messa al contrario!"
George continua: "Nonna avete tutti i capelli arruffati. Sapete, mi ricordate mia madre quando si chiude in camera con mio padre! Ih ih ih ..."
"Cosa?!! George, Antony, ma cosa dite!!!"
"Nonni voi vi amate come nostra madre ama nostro padre e come André ama lo zio. Sapete, siamo entrati nella sua stanza anche lei aveva i capelli arruffati!"
"COSA?!!" urlo preoccupato. Oscar che ama Andrè? Con i capelli arruffati? Non è possibile! Vieni Marguerite, Oscar dovrà darmi una bella spiegazione!! Veloce!"
"Oh ma ... Augustin ..." dico correndogli dietro.
 
 
Raggiungo rapido la stanza di mio figlio, apro deciso la porta ed entro quasi urlando: "Oscar!!! Cos'è questa storia?!! I bambini dicono che tu .... tu ...."
Vi giro alla voce di mio padre l'osservo e ribatto: "Padre, madre ma ... padre avete la camicia di fuori e la parrucca spostata e voi madre siete spettinata. Cosa vi è successo?
"TU, non cambiare discorso, George e Antony dicono che tu ... tu ami lui!!! Esigo una spiegazione, figlio mio!"
"Ma si può sapere di quale spiegazione parlate?"
"Tu .... ami Andrè?!! Ti ricordo che tu sei mio figlio, figlio." domando deciso, un poco preoccupato.
"Padre, con tutto il rispetto ma credo che siate un tantino confuso, visto che vi siete precipitato in camera mia senza esservi prima guardato allo specchio!"
"Oscar!!! Lascia stare il mio aspetto e rispondimi!!! Veloce!"
"Padre vi ripeto che non siete presentabile, André ed io possiamo pensare che eravate in armonia con mia madre! Ih ih …"
Antony con sorriso birichino ribatte: "Zio, io non so cosa intendiate ma i miei genitori quando pensano che nessuno di noi li stia intorno si baciano … ohhh come si baciano, vero George?”
“Vero! Noi li spiamo dal buco della serratura e … ih ih … si riducono esattamente come nome nonno Augustin e nonna Marguerite. "
"Verissimo Antony! E poi assumono un'aria sognante..... bah, chi li capisce!!!"
 Arriva Catherine e ribatte divertita: "Anche mio padre e mia madre si baciano quando pensano che nessuno di noi li veda! Ih ih … Che buffi i grandi! Nonno ditemi perché vi baciate e vi scompigliate l capelli e la parrucca? Forse i baci degli adulti sono diversi da quelli che diamo ai nostri genitori?"
"Oh....ecco..... MA SONO DOMANDE DA FARE?!!! ANDATE VIAAA!!! A GIOCARE!!! SU!!! VELOCIIIII!!!"
"Catherine continua: "George, Antony, anche mio padre si è comportato come il nonno quando glielo chiesto, voi forse conoscete il motivo?"
"No cuginetta!! Dicono che sono cose da grandi e chiamano la balia, o l'istitutrice! Uffa!!"
 
UEEEE … UEEEE … UEEEE … UEEEE...
 
"Oh Andrè tutti i nati delle mie sorelle stanno strillando come ossessi, giuro che non ne posso più!"
"Porta pazienza Oscar! Staranno qui solo due giorni!"
"Due giorni sono tanti! Io non riuscirò a sopportarlo …"
 Il generale incalza: "Voi due non cambiate discorso e ditemi cosa c'è di vero su ciò che hanno detto i bambini. Su avanti parlate! Chi ama l'altro?"
"Ma Padre! Io amo Andrè, certo! Per me é un fratello!!!" Rispondo decisa.
"Umm … e tu André?" dico puntandogli il dito.
"I....io Signore?!! Io?!!! Ecco...certo che amo Oscar, devo tutto a lei, Signore!!! Voi mi avete accolto e cresciuto come un figlio, siete la mia famiglia!" Dico arrossendo
"Umm … André, la tua faccia mi convince poco, non vorrei che mi mentissi e ci sia dell'altro!"
"De...dell'altro Signore?!! Ma......Ecco....io...."
Lo scruto severamente, e con voce altrettanto severa continuo: "André ricordati che Oscar è MIO figlio ed è un MASCHIO. Capito André? MASCHIO!"
"Si....si, certo Signore. Un maschio, certo" mi viene da ridere. Un maschio?!! Oscar?!!
"Ehi André si può sapere cos'hai da ridere? Piuttosto dimmi, ormai hai quasi quindici anni, figliolo ti sei mai innamorato?"
"I....io? Ma....cosa dite?!!!"
"Come cosa dico! André alla tua età molti maschi prendono moglie, non so se intendi ciò che dico…"
"Ma....Signore....io..... non ho intenzione certo prendere moglie!!!"
"Ma questo non significa che tu … tu … insomma.."
Sento mia moglie che con stizza mi dice: "Augustin!! Ma ti rendi conto di cosa dici? Fare certi discorsi a un ragazzo e poi dimentichi che ci siamo anche noi: Oscar ed io."
"E allora Marguerite?!! Io devo appurare!! Insomma!"
"AUGUSTIN!! Ma ti pare il momento? Dimentichi che Oscar è qui!"
"E allora? Oscar è mio figlio!!!"
"Ma quale figlio!! Oscar è una femmina. E smettila di metterla in imbarazzo con i suoi discorsi.
"Madre ma se io non frequento mai Versailles proprio per non vedere le nobildonne appartarsi con i gentiluomini nelle stanze e rimanerci per ore! Ih ih … Andrè se non l’hai ancora capito, mio padre ti sta chiedendo se anche tu hai fatto certe cose che fanno tutti gli abitanti di Versailles! Ah ah ah ah …"
"OSCAR!! Ti prego, non mettermi in imbarazzo!!"
"André ma di quale imbarazzo stai parlando? Ricordi l'ultima volta che siamo stati alla reggia?"
"Si... l'anno scorso …"
"Ih ih … Ricordi che il marchese di … si è appartato in una stanza con la contessa …. e suo marito la cercava dappertutto?"
"Si certo......però Oscar....."
"Ecco André .. mio padre vuole sapere se tu hai fatto con una ragazza ciò che il marchese ha fatto con la contessa, vero padre?"
"Esatto figlio mio!!! Forza Andrè! Rispondi!!!"
Vedo André imbarazzato, prendo il braccio di mio marito e trascinandolo a me, ribatto: "Ma TU marito mio non stavi facendo qualcosa? Su andiamo e lascia stare il povero Andrè. E tu Oscar, smettila di raccontare certe cose a tuo padre che non ha ancora capito che lo stai prendendo in giro."
"Va bene Madre. A dopo! Ah ah ah …"
Porto via Augustin dalla camera di mia figlia, chiudo la porta e digrigno: "Ma sei per caso ammattito? Dire certe cose davanti a TUA figlia?"
"Ma cosa ho mai detto?!"
"Ohhh Augustin sei davvero impossibile! Vado da Joséphine, sento la piccola … piangere …"
 
 
UEEEE … UEEEE …
 
“Oh no Charles … Odette si è svegliata! E adesso?”
“Dobbiamo rivestirci, non abbiamo scelta!”
Non ci penso nemmeno!”
 
UEEEE … UEEE …”
 
“Ma ti rendi conto! La piccola piange, non vuole più stare nella culla!”
“Ohhh Charles che sfortuna! Se solo ci fosse qualcuno ad occuparsi lei!  .. Un momento, mi rivesto e la porto a mia madre, così possiamo continuare ciò che stavamo facendo.”
“Ma … Jo che dirai a madame Marguerite?”
 
UEEEE … UEEE …
 
“Dirò che sua nipote vuole stare con lei!” dico indossando la camicia e poi la vestaglia. Prendo in braccio la piccola e dico: “Su da brava che ti porto dalla nonna!”
 
“UEEEE … UEEE …”
 
“Calmati Odette, fai la brava!”
“Moglie mia, ma davvero vuoi uscire dalla stanza in vestaglia?”
“Certo, tanto debbo andare in camera di mia madre mica in salone!”
“Ma cosa penserà vedendoti con questo abbigliamento?”
“Ma cosa vuoi che pensi! Che siamo impegnati e che deve occuparsi di SUA nipote tutto qui!”
“Oh no che figura, cosa penserà tuo padre?”
“Ma cosa vuoi che pensi, anche lui ha generato sei figlie e non l’ha fatto ceto guardando gli occhi di mia madre! Aspetta, ora vengo!”
“Nooo Jo … ti prego non farlo …”
“Taci Charles! Dico mentre apro la porta.
 
Sono in compagnia di Augustin e siamo dietro la porta della camera di Joséphine quando vediamo spalancarsi. Vedo mia figlia in vestaglia, con i capelli scompigliati e rossa in viso.
 
“Ahh ma che fortuna, siete qui! Bene madre .. ecco.. prendete vostra nipote …”
Mio padre ribatte: “Ma cosa succede?”
“Succede padre che Odette desidera la compagnia dei suoi nonni. E adesso scusatemi che ho ben altro da fare.” Dico mentre chiudo in tutta fretta la porta.
 
UEEE … UEEEE…
 
“Santo cielo Marguerite, TUA figlia è una sprovveduta!”
“Augustin è meglio andare di sotto…”
“Ma Odette piange, cosa pensi di fare?”
“Dirò a Nanny di preparare una minestrina, di sicuro la piccola ha fame!”
UEEE … UEEEE …
“Maledizione Marguerite, Joséphine è un’incosciente! Ma aspetta che mi senta!” dico battendo la mano sulla porta. “APRI QUESTA PORTA MADRE SPROVVEDUTA! ….PRENDITI CURA DI TUA FIGLIA!”
“UEEEE … UEEEEE …”
 
 
Charles ed io siamo avvinghiati quando sento mio padre inveire contro di me, mio marito sussurra appena: “Jo, meglio lasciare stare …”
“Nemmeno per sogno, tu rimani lì e non ti muovere.” dico mentre mi avvicino la porta e dall’interno urlo a mio padre: “PADRE, VI RAMMENTO CHE OGGI È LA VOSTRA FESTA, QUINDI FATE LA VOSTRA PARTE E PRENDETEVI CURA DI VOSTRA NIPOTE E ADESSO LASCIATEMI RIPOSARE.”
 
 
 
“Augustin, sentito? Nostra figlia è stanca per il viaggio quindi è meglio lasciarla riposare!”
UEEEEE … UEEEE …
“Ma che cosa dici! Joséphine non è mai stanca, soprattutto per certe cose!”
UEEEE … UEEEE …
È inutile che ti disperi, meglio occuparci di Odette, su andiamo di sotto.”
“ARG … Dannazione, qui non si capisce più nulla!”
“Su andiamo Augustin …”
“UEEEE … UEEEE ….”
“Santa pazienza! Se solo Odette smettesse di piangere!” dico mentre io e Marguerite lasciamo il corridoio.
 
 
 
“Ohhh Charles, finalmente i miei hanno capito che debbono comportarsi da nonni! .. Su … continuiamo …”
 
 
 
Mia moglie ed io entriamo in cucina con la piccola Odette, dico: “Nanny, presto preparare la minestra a mia nipote!”
UEEEE … UEEEE …
“Oh povera piccola, sembra affamata! Certo… certo… la preparo immediatamente!”
 
“Marguerite, vado nel mio studio, magari quando avrai finito con la piccola, raggiungimi, debbo parlarti …” dico lanciando un occhiate d’intesa a mia moglie.
“Si … va bene Augustin!”
 
 
A paso spedito entro nel mio studio, sono arrabbiato ed è tutta colpa di Joséphine, sussurrò: “Maledizione! È mai possibile che mia figlia debba sempre portare lo scompiglio?  .. Ohhh sento ancora il profumo di Marguerite addosso, povero me!” mi siedo pesantemente sulla poltrona: “Spero che si sbrighi quanto prima … l’aspetto.”
 
 
Nanny sussurra felice: “Madame Marguerite, la piccola Odetta aveva una gran fame, guardate ha mangiato tutta la minestrina!”
“Si, povera piccola era davvero affamata!”
“Madame, ora che Odette si è calmata, potete darla a me …”
“Vuoi occupartene tu Nanny?”
“Ma certo, e poi Augustin vi ha detto che devi parlarvi …”
Arrossisco e mormoro: “Emm.. si … l’avevo dimenticato … ora vado!” dico porgendole la piccola.
 
Mi affretto per andare nello studio, sono dietro la porta entro. Augustin appena mi vede si alza dalla poltrona, mi viene incontro e felice mi abbraccia, sussurra: “Oh cara finalmente soli!”
 
All’improvviso sento delle piccole voci: “No, nonno ci siamo anche noi!”
Mi giro di scatto, vedo i miei nipotini, mi agito, dico: “Si può sapere cosa ci fate qui?”
Catherine mi viene incontro, mi prende la mano e ribatte: “Nonno è tanto che non ci vediamo e dovete raccontarci le vostre storie!”
George continua: “Catherine ha ragione Nonno vogliamo che ci raccontiate le vostre avventure …”
Antony con espressione angelica dice: “Nonno è tanto che non stiamo con voi, e vogliamo trascorrere il nostro tempo in vostra compagnia!”
Guardo Marguerite che mi sorride con dolcezza, sospiro e dico: “Ma certo nipotini miei, vi racconterò tutte le storie che volete, ma meglio andare di sotto, così ci mettiamo tutti davanti al camino.”
In coro: “SIIIII che bello!”
Catherine sussurra: “Come sono felice nonno, vi voglio tanto bene!”
George e Antony in coro dicono: “Anche noi vi vogliamo bene Nonno!”
Sorrido, rispondo: “Anch’io vi voglio tanto bene … miei cari nipotini!”
 
I miei nipoti si stringono alle mie mani, mi guardano con tenerezza e lasciamo lo studio, mi giro per guardare ancora una volta mia moglie e le sussurro appena: “A dopo mia cara!”
“A dopo nonno Augustin!”

 
 
   
 
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