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Autore: It hurts too much    21/03/2020    2 recensioni
A volte, uno squarcio nella tela, può rendere un quadro un'opera d'arte.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un parco deserto.
È inverno.
Il cielo grigio ha il sapore dell’indifferenza.
E io sto qui, seduta ed immobile, su questa altalena che non ho mai avuto il coraggio di far dondolare.
Gli occhi rivolti verso un indefinito punto di quel panorama così amaro.
D’un tratto qualcosa coglie impreparato il mio sguardo: in lontananza va delineandosi una figura che avvicinandosi man mano assume le fattezze di uomo: magro, indossa un completo elegante ma colorato e poi ha la faccia truccata come fosse un pagliaccio.
A circa quattro passi da me egli s’arresta, fa un sorriso e tende la mano verso di me:
- Ti va di correre, piccola donna? - chiede senza perdere il sorriso. Quella proposta tanto stravagante quanto semplice, mi confonde alquanto ma in un attimo, nonostante tutto, la mia mano afferra quella dell’uomo Clown.
Egli la stringe e cominciamo a correre: - allora bambina, ti piace? - urla.
Io avverto un bruciore nel petto, non sento più le gambe ma ne sono certa: voglio continuare a correre.
La fretta, si sa, non porta mai buoni consigli; d’un tratto inciampiamo per finire abbracciati sull’erba.
La faccia da Clown ora mi guarda, le labbra esageratamente rosse, si uniscono alle mie in un bacio profondo, di quelli che si danno ad occhi chiusi.
Improvvisamente l’uomo Clown si ritrae come colpito da una coltellata: il sorriso è svanito, gli occhi sono ora pieni di ansia delirante:
- Devo andarmene piccola donna! - esclama precipitosamente.
- Cosa? Ma perché? Che ho fatto? - domando io confusa, guardandomi le mani sporcate dal trucco ed ancora sdraiata sull’erba.
- Tu?! Niente... bambina io ora però devo andare... credimi... Non posso permettere che la tua vita deragli...- la voce s’incrina come il più fragile vetro.
- Ma perché? Mi lasci sola? Che farò io? - una lacrima scivola su una gota. Ora il suo sorriso convinto è riapparso:
- Oh! Ragazza! Avanti! Non sprecar lacrime! Continua a correre! Hai gambe e fiato per farlo! - esclama prima di farmi una linguaccia.
Magari un giorno, ci ritroveremo. - dice sorridente prima di lasciarsi inghiottire dal grigiore circostanze. Stringo i pugni: continuerò a correre.
 
 
   
 
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