Respira liberamente solo quando le tende sono lavate di fresco. Le
tende cambiano tutto, l'odore di pulito è l'unica salvezza. Acquisita a
duro prezzo, come ogni cosa, come le mani spaccate dallo sgrassatore.
Ama la distanza che i guanti mettono tra sé e ciò che stava facendo,
odia il talco che le rimane sulle dita. Sa di sporco, e a volte l'ansia è
tale che il tempo di infilarsi i guanti giusti sembra un'era geologica
di disperazione.
Cucinare è un oceano di dolore. Appena possibile, aggiungere candeggina ai piatti in ammollo. Pulire i fornelli. Detergente in crema, acqua, un'altra passata ancora. Ammoniaca per lucidare, un canovaccio pulito per asciugare. Uno straccio che era pulito, prima che lo usasse - ed ecco tornare l'urgenza della lavatrice, adesso, subito! Ma non può.
Spazzare, pulire i pavimenti. Una passata ulteriore, con un altro straccio pulito e impregnato d'alcool: disinfetta e asciuga, tutto è di nuovo sotto controllo - tranne la lavatrice.
Fare le pulizie è nella sua natura, qualcosa d'irrinunciabile. Porta solo a un piccolo problema: usare le mani lascia la mente libera di pensare. Petunia odia pensare, la disgustano i posti in cui una mente libera e distratta può portarla... e, se c'è una salvezza, sta nella lavatrice. Schiuma e panni in un circolo tranquillo, monotono, sano. Entravano sporchi, uscivano puliti e il loro odore era buono. Riusciva a non pensare quasi a niente, quando indugiava con lo sguardo sull'oblò. Ma era ancora troppo presto.
Pulire tutte le superfici, asciugare e lucidare il lavandino, che nessuno possa vedere che è stato usato. Bicarbonato per il cioccolato lasciato da Diddino, detersivo per piatti o sgrassatore (lasciare agire, poi mettere subito in lavatrice) per quello e per le macchie d'unto di Vernon. Almeno qualcuno, qui, aveva ancora un po' di appetito. Petunia non era mai stata molto golosa, e da quando era successa quella cosa... non aveva più molta fame. Ma questo era un pensiero cattivo, qualcosa che poteva essere scacciato solo dall'odore delle tende e dall'implacabile pulizia della lavatrice, doveva assolutamente arrivare alla lavatrice, prima di pensare troppo.
Cucinare è un oceano di dolore. Appena possibile, aggiungere candeggina ai piatti in ammollo. Pulire i fornelli. Detergente in crema, acqua, un'altra passata ancora. Ammoniaca per lucidare, un canovaccio pulito per asciugare. Uno straccio che era pulito, prima che lo usasse - ed ecco tornare l'urgenza della lavatrice, adesso, subito! Ma non può.
Spazzare, pulire i pavimenti. Una passata ulteriore, con un altro straccio pulito e impregnato d'alcool: disinfetta e asciuga, tutto è di nuovo sotto controllo - tranne la lavatrice.
Fare le pulizie è nella sua natura, qualcosa d'irrinunciabile. Porta solo a un piccolo problema: usare le mani lascia la mente libera di pensare. Petunia odia pensare, la disgustano i posti in cui una mente libera e distratta può portarla... e, se c'è una salvezza, sta nella lavatrice. Schiuma e panni in un circolo tranquillo, monotono, sano. Entravano sporchi, uscivano puliti e il loro odore era buono. Riusciva a non pensare quasi a niente, quando indugiava con lo sguardo sull'oblò. Ma era ancora troppo presto.
Pulire tutte le superfici, asciugare e lucidare il lavandino, che nessuno possa vedere che è stato usato. Bicarbonato per il cioccolato lasciato da Diddino, detersivo per piatti o sgrassatore (lasciare agire, poi mettere subito in lavatrice) per quello e per le macchie d'unto di Vernon. Almeno qualcuno, qui, aveva ancora un po' di appetito. Petunia non era mai stata molto golosa, e da quando era successa quella cosa... non aveva più molta fame. Ma questo era un pensiero cattivo, qualcosa che poteva essere scacciato solo dall'odore delle tende e dall'implacabile pulizia della lavatrice, doveva assolutamente arrivare alla lavatrice, prima di pensare troppo.
Acqua ossigenata per le lenzuola di quell'orribile bambino. Mantenere la distanza. Lasciar agire. Mettersi i guanti, dannandosi per ogni secondo perso. Ciclo lungo, sessanta gradi. Il mostricciatolo la segue, insolente, fino alla lavanderia. La guarda con occhi enormi.
Candeggina per gli occhi di Lily, si ritrova a pensare. Ma alla fine si limita a dare il via al lavaggio, e la mente si chiude.
Non le piace guardarsi dentro: c'è marcio ovunque.
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Prompt n°15: “Odiava guardarsi dentro, c’era marcio ovunque.”