Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: Elena 1990    22/03/2020    1 recensioni
L'immortalità è un dono e una maledizione. Shadow e Knuckles lo sanno meglio di chiunque altro, e benchè la vivano in modo diverso, essa li ha uniti come non avrebbero mai immaginato.
In un futuro lontano e con una nuova minaccia alle porte, difenderanno il loro mondo. Devono. Lo hanno promesso.
Ma quanto vale una promessa vecchia un millennio?
E soprattutto, ciò che li attende è davvero un nemico come tanti?
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Knuckles the Echidna, OC, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 9: tempesta

Knuckles si svegliò sentendo tuonare.
Si alzò ed uscì trovando un cielo coperto da nuvole ad accoglierlo. Nuvole dense e scure, con sfumature blu che non promettevano nulla di buono.
– Devo spostare l'isola più in alto. – mormorò e poi scosse la testa: gli scudi non trattenevano l'aria e per superare quei cumulonembi, avrebbe dovuto salire molto in alto, troppo da sopportare per i ragazzi. Shadow e Knuckles come gli altri mobian adulti non avevano problemi perfino nello spazio, ma i cuccioli e gli umani non erano così fortunati
Non poteva indugiare: tornò dentro, prese un foglio e scrisse un messaggio veloce che lasciò sulla porta d'entrata, poi corse via.

– Sta arrivando una tempesta. – lesse Shadow – Devo proteggere gli smeraldi e l'isola. Porta i ragazzi ad Hidden Palace. Lì sarete al sicuro.
– Che vento. – mormorò Tera, guardando dalla finestrella accanto alla porta.
– Dov'è Maestro Knuckles? – chiese Alexi.
– Farà il giro dell'isola per assicurarsi che gli animali e i Chaos siano al sicuro. Poi porterà gli smeraldi ad Hidden Palace ed infine andrà all'altare del Master Emerald e resterà lì per proteggerlo.
– Allora dobbiamo aiutarlo. – disse Nadia.
– No. Knuckles sa badare a sé stesso. E sarebbe troppo pericoloso per voi. Prendete le vostre cose. Io penserò al resto.
Ci volle un po' perchè radunassero tutte le loro cose, e anche allora il cielo non sembrava schiarirsi.
Shadow aveva un' espressione cupa sul viso. Avrebbe aiutato Knuckles, se non l'avesse conosciuto così bene: l'echidna si preoccupava per lui, a volte più dello smeraldo. Shadow sapeva badare a sé stesso ma sapeva anche che Knuckles non sarebbe riuscito a concentrarsi sapendolo fuori con lui anziché al sicuro. Con la testa altrove avrebbe commesso un errore, e con una tempesta del genere, un errore può costare caro.
– Ho appena visto un lampo toccare terra! – esclamò Alexi – Un fottuto lampo!
Shadow vide una macchia più scura sul tronco vicino al falò. Le macchie divennero due, poi tre, quattro, finchè non venne giù una cascata d'acqua in gocce grosse e pesanti, fra tuoni, fulmini e un vento che piegava gli alberi.
– Maestro Shadow, ho paura.
Shadow si fece più vicino a Tera, con lo sguardo fisso sulla finestra.
– Usciamo da qui.
Alexi spalancò gli occhi – Vuoi andare là fuori?
– Non usciremo nel modo che pensate. – Shadow frugò tra gli aculei ed estrasse uno smeraldo rosso. – Quando siete pronti, mettetevi vicino a me.
Si strinsero attorno a Shadow, tenendosi per mano. Erano pronti.
Ma Tera vide il suo comunicatore, dimenticato sul tavolo – Oh no.
Lasciò la mano di Alexi.
– Chaos Control!

Hidden Palace era buio e silenzioso come sempre. Pareti gremite di affreschi, inscrizioni e mosaici circondavano le ampie sale del palazzo. Era lì che Knuckles custodiva ciò che aveva di più caro.
Nella sala centrale nulla sembrava cambiato: i cristalli luminescenti e la vasca d'acqua su cui si allungava il sentiero che portava ai pilastri con gli smeraldi erano immacolati come al solito.
Shadow non si aspettava di trovare gli animali. Uccelli, caprioli, cervi e un esercito di coniglietti. Prede e predatori insieme, senza ferirsi, al riparo da un pericolo comune. Un comportamento così anomalo poteva spiegarsi solo con l' influenza dei Chaos ed anche loro, in effetti, erano presenti.
Mancavano solo Knuckles e il Master Emerald.
– Tera? Tera!
Shadow guardò i tre e vide che erano in due. Sgranò gli occhi – Dov'è?
– Mi ha lasciato la mano!

– Oh, cavolo!
Tera aveva il comunicatore in mano, ma era rimasta sola nella grotta e l'acqua stava lentamente entrando da sotto la porta.
La piccola riccia reagì d' istinto, uscendo dalla grotta per sfuggire all'acqua e cercare riparo altrove. Non sapeva dove erano gli altri e non aveva idea di come raggiungerli.
Abbassò le orecchie quando udì i tuoni. Tentò di avanzare con il vento forte, aggrappandosi all'erba alta della prateria per raggiungere il bosco.
Ma il vento era semplicemente troppo per lei. Per un attimo sentì i piedi staccarsi da terra e gridò, aggrappandosi all'erba, ai rampicanti e a qualsiasi cosa robusta trovasse. Poi si gettò pancia sul terreno, schiacciandosi contro di esso, troppo spaventata per tentare altro.
Ad una cinquantina di metri di distanza, Shadow riapparve nella grotta ma la trovò vuota e con la porta aperta. Si affacciò sulla soglia della grotta chiamando la riccia, ma il vento forte nella direzione opposta impediva a Tera di sentirlo e l'erba alta nascondeva il piccolo corpo lilla alla vista di Shadow.
– Non può essere andata lontano. – Shadow vide il bosco e vi si diresse pattinando veloce.
Conosce bene Mushroom Hill. Forse è andata a cercare riparo laggiù o su quel sentiero.
Se avesse preso il sentiero che si inoltrava nella prateria si sarebbe imbattuto in lei quasi subito, ma il sentiero per Mushroom Hill si raggiungeva aggirando la grotta, andando nella direzione opposta alla prateria.

Una brutta sensazione raggiunse Knuckles sull'altare del Master Emerald. L'echidna serrò i pugni e fissò lo smeraldo. La grande gemma traballava sul suo piedistallo, avvolta in una rete di corde con picchetti piantati nella roccia, che la tenevano ben ancorata a terra.
La tempesta era brutta e Knuckles sentiva sarebbe peggiorata. Lasciare lo smeraldo incustodito era fuori discussione.
Ma quella sensazione, quel campanello d'allarme nella sua testa, lo spingeva a tornare alla grotta. E quando una sensazione lo spingeva ad allontanarsi dallo smeraldo, non era mai qualcosa di buono.
La vita di qualcuno a lui caro era in pericolo. Forse Shadow era rimasto ferito in qualche modo.
Guardò la gemma – Tornerò subito. Lo prometto.
Corse più veloce che poteva, ma gli ci vollero diversi minuti per raggiungere la grotta. Per fortuna sbucò dal lato del bosco proprio di fronte a Tera e nel suo avanzare verso la grotta la notò.
La piccola riccia piangeva ed era ormai fradicia.
Knuckles corse da lei e la riparò con il proprio corpo, piantando a terra una nocca. – Sono qui bambina. Andrà tutto bene.
Lei gli si avvinghiò al collo e lui la strinse con la mano libera.
Quella sensazione tornò a disturbarlo, ma questa volta più debole, mista all'urgenza di muoversi in una direzione precisa.
Ok. Chi? Dove?
Attese immobile, poi si alzò e corse verso il bosco.
Il vento ululava fra gli alberi, li piegava, li spezzava, ma Knuckles non si fermò.
Balzò, schivando un tronco in caduta, e scivolando giù una fangosa scarpata. Strinse Tera a sé in modo che rami e pietrisco sollevati dal vento non la ferissero, proteggendola come meglio poteva. Tera aveva paura, ma la stretta salda del guardiano bastava a farla sentire al sicuro. Non si allentava mai, sempre uguale, sicura ma mai troppo forte.
Knuckles non eguagliava Sonic in velocità, ma era comunque un buon corridore e non gli ci volle molto per raggiungere Mushroom Hill.
Lì sentì qualcuno chiamare disperatamente e riconobbe la voce di Shadow.
Cambiò strada e continuò a correre – Shadow!
Il riccio si voltò, il muso bianco come la cera e la pelliccia fradicia – Knuckles! Non trovo- sgranò gli occhi quando vide Tera e fu come togliersi un macigno dal petto. - Dove diamine era?
– Domande più tardi. Portaci al sicuro.
Shadow si riscosse e annuì, estraendo lo smeraldo rosso.

– Wow guarda questi affreschi! – esclamò Alexi -- E queste incisioni! Devono avere migliaia di anni, e sono tutte in condizioni perfette!
Una volta raggiunto Hidden Palace, Knuckles prese il bollitore e preparò un infuso caldo per tutti. Shadow e Tera erano fradici, così frugò in cerca di asciugamani e coperte calde. Sentiva lo smeraldo irrequieto gridare nella sua mente, trasmettendogli un senso di apprensione.
Sto arrivando. Resisti.
Tera aveva finito una tisana bollente ed ora dormiva infagottata in due coperte, stringendo forte la pelliccia bianca di Shadow.
Il riccio era esausto, più per la preoccupazione che per la corsa, e abbracciava la riccia sforzandosi di rimanere vigile, come se volesse proteggerla da tutto.
Gli unici ancora pieni di energia erano Nadia e Alexi: una volta accertato che Tera stava bene, si erano dati all'esplorazione della sala.
– Maestro Knuckles, cosa sono quelle pietre?
Il guardiano sussultò alla voce di Alexi – Questi sono i Super Smeraldi. Le pietre madri degli Smeraldi del Caos.
– E quel mosaico? – chiese Nadia ma l'echidna non rispose, massaggiandosi la testa all'ennesima chiamata del Master Emerald.
Arrivo.
Alexi lo raggiunse proprio in quel momento e la pelliccia sulla schiena di Knuckles si sollevò.
– Maestro, le scritte sui muri sono tutte in echidna?
Ricevette un grugnito di assenso e sorrise – Fantastico! Forse posso tradurle!
Knuckles si massaggiò la fronte – A scuola vi insegnano le lingue morte?
Il sorriso del ragazzo svanì – Beh, in realtà a scuola non ci sono mai andato. Ma il Maestro Silver mi ha insegnato un po' di echidna, fra le altre cose.
– Davvero? – il guardiano parlava con calma, ma c'era qualcosa di ostile nel suo sguardo – E perchè mai te l' ha insegnato?
Alexi abbassò lo sguardo – Beh ecco, gliel'ho chiesto io. Da quando ha iniziato a darmi lezioni, la storia mi è sempre piaciuta. Gli Echidna, il mistero della Colonia umana Ark.
– Silver ti ha narrato dell' Ark? – chiese Shadow.
– Sì. So tutto di te e Sonic, di come avete fermato il Biolizard e impedito alla colonia di schiantarsi sulla Terra. E so anche della Resistenza, di come Eggman conquistò il mondo e un piccolo gruppo di Mobian guidato dal Comandante si alzò per combatterlo.
Knuckles si fece attento.
– Ogni anno in questo periodo fanno la commemorazione. Potremmo andarci. – disse Alexi.
– No. – Knuckles voleva andare. Il Master Emerald lo chiamava ogni volta più forte e la sua apprensione stava crescendo – Con la minaccia dei golem, voi dovete pensare all'allenamento. E con l'attacco di qualche giorno fa non credo che in città avranno da festeggiare.
– Non è una festa. É una commemorazione. – replicò Alexi -- E non salta mai, non importano le circostanze. E poi inizia al tramonto. Si parte con una fiaccolata e si va nella piazza, si posano i fiori sulla statua e poi alcuni raccontano la storia della resistenza. C'è un palco con un microfono e ognuno può condividere le storie tramandate.
– Sembra bello. – disse Shadow.
– Lo è. – replicò Nadia, avvicinandosi – Silver ci porta tutti gli anni. Solo che a lungo andare si finisce con l'udire sempre le stesse storie. – sgranò gli occhi – Potreste raccontare le vostre!
– É vero! – esclamò Alexi – Maestro Shadow, tu hai combattuto nella Resistenza no? E Maestro Knuckles è bravissimo a raccontare storie. – si voltò verso l'echidna – La conosci la storia della resistenza vero? Scommetto che penderebbero tutti dalle tue labbra.
Knuckles distolse lo sguardo. Shadow sapeva che la Resistenza era un argomento delicato per lui. Non aveva detto molto a lui e nemmeno a Sonic, di come avesse guidato la Resistenza fino al salvataggio del riccio blu. Una volta finita la guerra, aveva preso da parte Sonic la sera stessa, durante i festeggiamenti. Sonic aveva poi detto a tutti i membri della Resistenza che Knuckles era tornato ad Angel Island, e aveva chiesto di non rivelare a nessuno il suo ruolo di comandante. Ogni volta che Shadow o Silver chiedevano, sviava il discorso o manteneva il silenzio.
Ma quei ragazzini erano insistenti.
– Per favore! – Tera gli prese la mano e la tirò un paio di volte. – Il nonno ci porta sempre!
– Già, e potremmo salutarlo. Devo ammettere che mi manca un pochino. - fece Alexi, guardando altrove.
Shadow si limitò a guardarlo, lasciando decidere a lui.
Knuckles non aveva tempo da perdere, o il Master Emerald gli avrebbe causato un'emicrania grande come un palazzo – E va bene! Va bene! Ma non garantisco la storia. Ora devo andare. Devo proteggere il Master Emerald.
– Perchè non lo porti qui? – chiese Alexi.
– Non posso spostarlo dal santuario. Se viene rimosso dal piedistallo, tutta l'isola precipiterà in mare.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: Elena 1990