BIG FOUR
JACK/HIC/MERIDA/RAPUNZEL
PIOGGIA
Era una giornata di pioggia, di quelle grigie e tristi che ti fanno pensare, chiedere cosa ci sia di sbagliato nella propria vita, a come sarebbero andate le cose se avessi agito o detto cose diverse; e questo Jack lo sapeva bene, tutto in quella giornata gli rimembrava il motivo per il quale ora fosse a casa del migliore amico.
Cosa avrebbe mai fatto senza la sua amicizia, la sua vicinanza, la sue stessa persona?
Gli occhi blu cobalto in quel momento parlavano di tristezza, di una vita fatta di difficoltà e solitudine, di volersi voler bene dal mondo; ma in fondo, cosa poteva essere il mondo senza le persone a cui teneva di più in quel momento? Le uniche persone che ebbero il coraggio di avvicinarsi a lui, le uniche che lo avevano accolto nei loro cuori, nei loro pensieri, nelle loro vite.
E un accenno di sorriso decise di far capolino su quel volto pallido, fatto di espressioni tristi e sbarazzine; il suo sguardo cadde uno ad uno sulle persone che in quel preciso momento, popolavano quella stanza abbastanza grande da poterli contenere tutti e quattro.
Il ragazzo dai capelli castani con sfumature quasi ramate era talmente concentrato che neanche riusciva ad accorgersi che il suo gatto stava tentanto di salire sulla pila di libri posti a terra, pronosticando già la caduta e il frastuono che ne sarebbe conseguito.
I suoi occhi verde muschio erano concentrati su un foglio che bianco più non era ma stava prendendo vita qualcosa, delle figure immaginarie nate dalla fantasia di quel ragazzo mingherlino e sempre tra le nuvole; eh si, perchè Hiccup lo si poteva descrivere come una persona diplomatica, distratta, un tipo un po' sbadato, timido, generoso e pieno di fantasia.
E Jack lo amava anche per quello.
Tutto il contrario della ragazza scontrosa, spumeggiante e piena di vita, sdraiata a pancia in giù, in uno dei pochi attimi di pace che la ritraeva a leggere un libro.
i suoi ricci rossi sembravano spenti in quella giornata senza sole, senza neanche un po' di luce a trasmettergli carole e tepore, ma piuttosto erano di un rosso carminio, quasi morti.
Di fianco a lei vi era un arco spezzato e due frecce realizzate da lei stessa, il suo più grande talento e anche il suo grande fardello; quel povero arco spezzato in due era l'intuizione di una dolorosa litigata con la madre, come altre non vi erano state in precedenza;
E cosa dire di chi invece vede quella giornata uggiosa come una possibilità di rilassarsi, magari con gli amici preparando una tisana calda che rincuori i cuori di tutti loro, ritrovatesi ognuno per dar forza all'altro.
In quella giornata piovosa, una figura dai lunghi capelli dorati, si stava cimentando in cucina nella preparazione di una bevanda calda e rilassante, di dolci biscotti al cioccolato e vaniglia per allietare le persone che l'avevano salvata da una lunga solitudine, i suoi amici del cuore che in quel momento erano stretti in un abbraccio comune di tristezza e di speranza.
Speranza di un giorno migliore e di un futuro migliore, assieme gli uni agli altri.