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Autore: lmpaoli94    24/03/2020    1 recensioni
Il vento che soffia lieve sugli altipiani cinesi di una cittadina nascosta dall’occhio animale.
Furtivi passi mentre il silenzio regnava sovrano sulle vite dei cinque prescelti incaricati a proteggere la città.
Ma i nemici sono sempre in agguato a rompere quel silenzio che da millenni ha portato pace e serenità.
Le creature talvolta possono essere orribili e irrispettosi di tale silenzio, ma i cinque samurai hanno promesso a costo della loro vita che la pace dovrà essere quel momento infinito che non si può rompere per nessun motivo.
I loro maestri gli hanno insegnato che l’onore è tutto e che non si può rinnegare il prossimo o la bontà di chi l’ha sempre adorati.
Ma il loro futuro è in procinto di conoscere un tempo di violenza che potrebbe scaturire una guerra rischiando di cancellare per sempre gli insegnamenti passati e l’armonia di un luogo patrimonio della loro forza e vitalità.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oogway, Shifu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il maestro Shifu raggiunse il suo discepolo prediletto mentre era intento a fare meditazione su un albero di pesco.
< Tigre > lo richiamò l’animale.
< Maestro > fece Tigre inchinandosi e richiudendo gli occhi.
< Perché non sei con i tuoi compagni? >
< Perché non rimarrò assieme ad un animale che non rispetta i miei valori. >
< Il panda sta cercando di cambiare. Dobbiamo aiutarlo noi. >
< Per poi vedere come ci volta le spalle? Il mangiare il nostro cibo è una sola delle tante azioni egoiste che quell’animale potrebbe commettere. Magari la prossima volta potrebbe ucciderci nel sonno. >
< Non dire sciocchezze, Tigre. Non lo farebbe mai. Era solo disperato e bisognoso di viveri. >
< E noi che combattiamo da una vita e veniamo mancati di rispetto in questo modo? Non c’ha pensato, maestro? >
< Comunque il panda rimarrà sempre con noi. Che ti piaccia o no > rispose freddamente Shifu.
< Allora la prego di non considerarmi più un suo pari, maestro. Da questo momento mi allenerò da solo. >
< Il maestro Oogway non sarebbe mai d’accordo su questa tua decisione. >
< Ma adesso non è qui… E poi non rispondo a quella vecchia tartaruga. >
< Non osare mancargli di rispetto! > gridò Shifu dandogli un sonoro ceffone < E’ grazie a lui se Wutaki ha ancora un futuro in queste terre. Senza il suo aiuto e la sua devozione nella protezione degli abitanti, gli invasori delle terre vicini ci avrebbero distrutti e annientati. >
< Già, ed io e tutti gli altri non avremmo mai conosciuto il nostro futuro nefasto. >
< Non dire così, Tigre. >
< Gli spiriti protettori hanno voluto rompere il silenzio per metterci alla prova… E credo proprio che ci stiano riuscendo… Adesso, se non le dispiace, vorrei rimanere da solo. >
Non potendo in nessun modo fargli cambiare idea, Shifu decise a malincuore di lasciarlo da solo.
Ma cosa mai poteva architettare un animale estroverso e pieno di rancore come una tigre? Avrebbe davvero per sempre distrutto tutto quello che fino dal giorno in cui era nato aveva sempre creduto e combattuto?
“Mi perdoni maestro, ma adesso la mia strada è un’altra.”
Una volta che Shifu tornò dal panda e dai suoi discepoli, la sua rabbia fece spazio al suo orgoglio di maestro.
< Maestro, va tutto bene? >
< Potrebbe andare meglio, Gru. Tigre sta facendo meditazione e non ha nessuna intenzione di aggregarsi a noi… L’ho presa come un’offesa personale ma non voglio guastarmi il sangue per lui. >
< Maestro, è il vostro discepolo preferito. >
< Non è vero, Vipera. Tutti voi siete importanti per me… e credo che lo stia diventando anche il panda. >
< Che cosa? Si riferisce a me, maestro? >
< Vedi altri panda nelle vicinanze? >
< No, certo che no… Ma non capisco. >
< Questo non mi sorprende… Se vuoi guadagnarti il mio rispetto, dovrai seguire le mie istruzioni e allenarti con i tuoi nuovi compagni. Solo così si può diventare membro di una grande famiglia… E il tuo primo impegno che dovrai tener fede è impugnare la spada dei samurai. Credi di esserne in grado? >
< Farò tutto quello che crede giusto, maestro. Per il nostro bene. >
< Perfetto. Sapevo che potevo contare su di te, Po. Adesso in riga. Io e gli altri discepoli ti insegneremo a combattere. Iniziamo. >
 
 
Mentre il maestro Oogway si ritrovava in mezzo alla popolazione di Wutaki, vide con fierezza che lo spirito e la pace non erano minimamente stati intaccati nel piccolo paese nascosto tra le colline cinesi.
< Dovrei parlare con il proprietario di questo ristorante > fece la tartaruga con voce grave ad un cervo che si aggirava nelle vicinanze < Lei può aiutarmi? >
< Sta parlando di Mr Ping? Lo trova nelle cucine. >
< La ringrazio. >
< Però non so se può entrare. Il povero animale è molto impegnato a sostituire suo figlio Po scomparso minimamente. Ha il morale a pezzi. >
< Vorrà dire che sarò portatore della sua felicità. Grazie ancora. >
Una volta entrato nel locale, Oogway vide con quale dedizione e rabbia Mr Ping stava facendo di tutto per preparare la linea di cucina per il prossimo servizio.
< Il locale è chiuso > fece freddamente l’anatra < La prego di tornare questa sera quando riapriremo. Ho molto da fare. >
< Buonasera, Mr Ping > fece Oogway.
< Buonasera. Ci conosciamo per caso? >
< Credo di no… Ma non sono venuto qui per disturbarla intenzionalmente, ma dovremmo parlare di suo figlio. >
< Di Po? È stato ritrovato, finalmente? >
< Adesso si sta allenando con il mio caro amico e compagno di mille avventure Shifu. Vuole diventare un nuovo samurai che proteggerà l’intero villaggio dalla prossima guerra. >
< Mio figlio che diventa un samurai? Lei si sta prendendo gioco di me. >
< Lei crede? Non mi permetterei mai di fargli un simile torto prendendola in giro > rispose la tartaruga togliendosi il travestimento.
< Ma lei è… non è possibile… >
< Molti credono che io sia morto data la mia lunga età, ma non sono ancora pronto per lasciare queste terre. >
< Maestro Oogway, è un vero onore averla nel mio umile locale. >
< Abbassate la voce. Non voglio venire scoperto proprio adesso. Sono in missione segreta. >
< Ma allora tutto quello che ha detto… >
< L’ho detto poco fa’: non dico mai bugie. >
< Mi dispiace non averle creduto. Le prometto che non succederà più. >
< Adesso lasci perdere. Dobbiamo parlare di suo figlio… Sempre che sia il suo figlio naturale, Mr Ping. >
Nel sentire quelle parole, l’anatra dovette sedersi per lo sconforto.
Non avrebbe mai creduto che prima o poi qualcuno si potesse fare avanti nel ricordare una vecchia storia.
< Po non è suo figlio, giusto? Lui non fa parte del suo villaggio. >
< La prego di non punirmi per questo, maestro. Io solo aiutato un piccolo panda orfano che stava morendo di freddo e di fame… Qualcuno ha portato lui dentro una piccola cucina dinanzi al mio ristorante.
Non potrei mai dimenticare quella sera d’inverno… Era molto freddo e io stavo chiudendo il mio locale quando non sentii dei pianti provenire all’entrata del ristorante.
Incuriosito, andai subito a vedere chi potesse essere, ma quello che trovai mi lasciò sconfortato proprio come adesso.
Un panda, un piccolo panda aveva un bisogno necessario di cure.
Sapevo che i panda non erano di questi luoghi e che se l’avessi accolto nella mia casa sarei incorso in gravi guai.
Ma questo non m’importava.
non potevo lasciarlo al suo destino. Io non sono fatto così… Me ne sono preso cura fino a questo giorno andando incontro alle leggi di questo villaggio.
Fortunatamente nessun è mai risalito a lui o a me, facendo in modo di vivere una vita piena di sacrifici ma di grandi soddisfazioni… Ma quello che non capisco è perché mio figlio sia entrato a far parte del suo tempio, maestro. Deve prendere atto del suo destino? >
< Assolutamente no, Ping. Lui era solo curioso di sapere come vivevano i discepoli del maestro Shifu e alla fine è entrato a far parte della nostra vita. >
< Quel ragazzo… Non avrebbe mai dovuto. Quando me lo ritroverò dinanzi… >
< Lo lasci in pace, Ping. Ha solo trovato la sua via. Non ha fatto niente di male. >
< Ma in questo modo non tornerà mai più a casa? >
< Non adesso, almeno. Dobbiamo proteggerlo per il suo bene dietro le forti mura del tempio. Sa bene quanto me che gli invasori potrebbero attaccare questo villaggio da un momento all’altro. Gli spiriti che riposano e che vegliano su di noi si stanno rivoltando per avvertirci di simili sciagure che si potrebbero abbattere su di noi. >
< Ma Po non è un combattente! Non ce la farà mai a diventare un guerriero in tempo. Rischierebbe inutilmente la vita. >
< Il mio compagno Shifu farà di tutto per renderlo un ottimo combattente… Sono il primo a dire che non si diventa samurai in pochi giorni, però ha un onore e una forza di volontà talmente grande che gli servirà per giorni difficili. >
< Maestro, se io potessi venire a vederlo… >
< Purtroppo non è possibile, Ping. Lei deve rimanere qui e pregare per lui. Ce la farà. Ne sono certo. >
< Va bene, voglio fidarmi delle sue parole. >
Dopo essersi dati un abbraccio molto stretto e confortante, il maestro Oogway lasciò il locale di Mr Ping con la consapevolezza di aver trovato un alleato valido che avrebbe protetto il suo stesso figlio anche andando incontro alla morte.
“Le forze del male sono qui, lo sento. Devo ritornare subito al tempio prima che sia troppo tardi.”
 
 
Improvvisamente, le nubi nere o scure stavano oscurando i cieli della vallata di Wutaki.
Po, che non amava la pioggia, era pronto per abbandonare il suo allenamento per proteggersi da quel fenomeno atmosferico.
Ma non avrebbe mai immaginato che i suoi guai sarebbero stati provocati da un vile tradimento.
< Che cosa stai facendo, panda? > gli domandò Tigre.
< Mi sto proteggendo dalla pioggia. Odio bagnarmi. Rischierei di prendermi un brutto raffreddore. >
< Ti assicuro che il raffreddore sarà l’ultimo dei tuoi problemi, Po. Presto conoscerai un destino molto diverso ma che ti lega dalla nascita. >
< Che cosa vuoi dire? >
< Ti stanno venendo a prendere. >
Mentre delle forti grida risuonarono alla sua attenzione, in pochi secondi Po si rese conto che un’orda di soldati e di criminali della peggior specie avevano invaso il tempio mettendo alle strette i cinque samurai e il maestro Shifu.
< Chi siete voi? >
< Siamo venuti qui dopo tanti secoli di attesa, Shifu > fece un voce roca e rabbiosa dietro le fila di quei grossi rinoceronti < Pensavi davvero che non ci saremmo mai più rivisti? Che tu e il tuo maestro Oogway mi avreste tenuto lontano fino alla fine dei tempi? Questo vuol dire che non conoscete abbastanza. >
< Lord Shen… Vattene immediatamente da qui. >
< Adesso che ho conquistato così facilmente questo tempio, potrà dare inizio alla distruzione di questo insulso paese che da molti secoli vive un periodo di pace nauseabondo… Per non dimenticare che in casa tua hai ospitato un vile traditore, anzi due. >
< Di cosa stai parlando? >
< Del panda Po che non fa parte del villaggio di Wutaki e di… Tigre. >
< Che cosa? >
< Sì, hai capito bene. Il tuo discepoli ti ha tradito Shifu, riportandomi informazioni molto interessanti. >
< Tigre, sta dicendo la verità? > domandò l’animale alquanto scosso al suo discepolo prediletto.
< Mi dispiace maestro, ma lei ci ha insegnato ad estirpare ogni singola cattiveria che ricopriva il nostro spirito e il nostro silenzio. E quel panda era la cattiveria in persona. >
< Hai tradito un tuo compagno! >
< Lui non lo è mai stato, maestro! >
< Non posso credere che tu abbia fatto questo… Hai tradito tutti noi e moriremo per questo. >
< Non ancora, Shifu. Adesso voglio divertirmi un po’ con voi. >
   
 
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