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Autore: May Jeevas    07/08/2009    15 recensioni
“Perché si è ammalato solo lui? Dovevo ammalarmi anche io!!” Il bambino mise il broncio. Charlie lo guardò stupito. “Che stai dicendo, nano? Si vede che lui…” “NO! LUI NO! NOI abbiamo giocato con l’acqua, NOI siamo andati a letto tardi, NOI!! E adesso LUI è ammalato e IO no! Che senso ha?? Io e lui siamo uguali! Dovrei essere ammalato anche io!” George guardò il fratello maggiore serissimo, come se avesse fatto uno dei discorsi più semplici del mondo. Charlie lo fissò, non sapendo se prenderlo sul serio oppure no. “Va bene, George. Ma visto che tu stai bene, ti va di aiutarlo a guarire?”
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie, Weasley, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non era certo una delle giornate migliori per Charlie Weasley. I suoi genitori erano andati con Bill a comperare tutto il necessario per il primo anno ad Hogwarst del fratello maggiore, portandosi appresso anche quel saputello di Percy e i piccoli di casa. a lui era toccato fare da babysitter ai gemelli, che non potevano uscire di casa, perché Fred aveva l’influenza.

Charlie entrò svogliatamente in camera, portando la colazione che Molly aveva lasciato per i suoi fratellini. George fissava il gemello addormentato che respirava a fatica sotto le coperte, come se anche a lui mancasse il fiato. Charlie si avvicinò col vassoio.

“Perché Fred è malato?” Chiese all’improvviso il bambino. Charlie lo guardò stupito.

“Beh… perché ieri avete giocato con l’acqua fino a tardi, no? Sarà che avete esagerato, e si è preso l’influenza.” Cercò di spiegare il fratello maggiore.

George fissò la coperta pensieroso.

“Perché si è ammalato solo lui? Dovevo ammalarmi anche io!!” Il bambino mise il broncio.

Charlie guardò stupito il fratello.

“Che stai dicendo, nano? Si vede che lui…”

“NO! LUI NO! NOI abbiamo giocato con l’acqua, NOI siamo andati a letto tardi, NOI!! E adesso LUI è ammalato e IO no! Che senso ha?? Io e lui siamo uguali! Dovrei essere ammalato anche io!” George guardò il fratello maggiore serissimo, come se avesse fatto uno dei discorsi più semplici del mondo. Charlie lo fissò, non sapendo se prenderlo sul serio oppure no.

“Va bene, George. Ma visto che tu stai bene, ti va di aiutarlo a guarire?”

Il bambino prese dal vassoio la medicina e, sbrodolandola un po’ sulle coperte, l’avvicinò alla bocca di Fred, il quale aprì la bocca senza fiatare.

“Adesso lasciamolo riposare un po’, d’accordo? Vieni giù, ti insegno ad andare sulla scopa!”

I due bambini si avviarono giù per le scale. Charlie fissava suo fratello: era sempre un terremoto insieme a Fred, adesso invece sembrava che facesse tutto a rallentatore: si fermava ogni tre gradini per fissare la porta chiusa di camera  sua. Quando finalmente raggiunse il fratello più grande, George non volle salire sulla scopa, né mangiare il budino che Molly aveva preparato. Charlie approfittò della tranquillità del bambino per farsi un giro sulla scopa, mentre George tornava quatto quatto  nella camera che condivideva con Fred. Si sedette sul letto del gemello e avvicinò la fronte alla sua. Si ritrasse subito da quel corpo bollente.

“Perché tu stai male e io no?” Chiese ad alta voce. “Non riesco a divertirmi senza di te. È una pizza.” Continuò il bambino. “E poi c’è solo Charlie, possiamo fargli tanti scherzi. Quindi muoviti a guarire.” Ordinò George.

 

“WAAAAAAAH!!!!” 

Ci volle un attimo a Charlie per capire cosa fosse successo. Stava volando abbastanza basso sulla scopa, quando un Frisbee Zannuto gli aveva tagliato la strada.

“GEORGE! QUESTA ME LA PAGHI!” Urlò il bambino.

“IO NON SONO GEORGE, SONO FRED! QUANDO IMPARERAI A DISTINGUERCI??”

“NON ATTACCA, GEORGE! FRED è A LETTO CON L’INFLUENZA!”

“Davvero?” E uno dei gemelli fece capolino da dietro il muro, ghignando, seguito a ruota da un viso identico al suo.

“Ok, nani, fuori il rospo, chi è stato?” Chiese Charlie, furente.

I gemelli si scambiarono un ghigno.

“Lui!” Esclamarono, indicandosi a vicenda.

Charlie li fulminò con lo sguardo prima di sciogliersi in un sorriso.

I terribili gemelli Weasley erano tornati alla carica.

Insieme.

 

 

 

SPAZIO DELL’AUTRICE.

Coff-coff… ok, fa schifo. Troppo smielosa, eccetera eccetera. Però, parlando con una mia amica che lavora come babysitter con due gemelli, ho scoperto che quando sono separati fanno tutto più lentamente, e mi è venuta l’ispirazione per questa flash. La dedico a Miri, anche se non la leggerà mai, a Zaphrir e Aurora, e a Fred e George. Spero di non avervi disgustato troppo! Alla prossima!!

 

 

   
 
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