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Autore: clairemonchelepausini    25/03/2020    1 recensioni
“Su molte cose non erano d'accordo, anzi di rado erano d'accordo su qualche cosa. Era un litigio continuo, una sfida continua ogni giorno. Ma nonostante il loro essere così diversi, una cosa importante avevano in comune: erano pazzi l'uno dell'altra.” (Nicholas Sparks)
Deeks e Kensi erano un controsenso vivente, litigavano per poi sorridersi, si perdevano per ritrovarsi e si lasciavano solo per finire l’uno nelle braccia dell’altro. Erano strani? Sì, cavolo se lo erano.
Tanto da credere che il vero amore esistesse davvero.
Loro erano così: un “noi” perfetto.
Raccolta di drabble, flashfic e one shot che raccontano il loro amore, momenti di quotidianità, attimi di vita e quello che li rappresenta di più: amore e pazzia.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NOTE
Iniziativa: Questa storia partecipa all'evento 
DRABBLE QUARANTENA - DAL 20 AL 25 MARZO 2020  a cura di  ♦ WhoLindtLock Drabble ♦

Prompt/Traccia :  ““Vanno a fare campeggio insieme” di Ale River-Sherly Rizza
 





 
Impossibile ma vero, per la prima volta nella storia la squadra aveva un fine settimana di riposo, nessuno doveva catturare cattivi e soprattutto nessuno parlava di lavoro, almeno per chi ci riusciva.
«Ma davvero Deeks» urlò dall’altra stanza Kensi quando quest’ultimo aveva iniziato a proporre attività da fare.
«E’ possibile che non accetti mai le mie idee!» esclamò infastidito mentre la raggiungeva e notava che aveva preso a sistemare tutto con fare ossessivo.
C’era chi scaricava la rabbia correndo, chi facendo boxing e poi c’era lei… Kensi che quando non era a lavoro si scaricava sul sistemare la casa, perché uccidere il marito non solo, era un reato ma era fuori discussione.
«Dicevi» ripeté la donna mentre appoggiava le mani sui fianchi e lo guardava in modo torvo, giusto per rendere chiara la sua affermazione.
«Amore io…» ci stava tentando, ancora e ancora.
«Ma ti sembrano attività da fare andare a fare un bagno con gli squali, farsi un massaggio di coppia in una grotta, tuffarsi insieme ai coccodrilli e…» continuò così la lunga lista lasciando al marito il tempo di riflettere.
«Beh, detto da te ha un altro significato, nella mia testa erano avventurose e sicuramente più interessanti » affermò afflosciando le spalle e voltando i piedi per tornare indietro.
Stava per andarsene, ma Kensi non riusciva a sopportare di vedere quell’espressione sul viso, in un balzo fu da lui, prese la sua mano e lo fece girare nello stesso momento in cui poggiò le labbra su quelle di lui. Il cerchio si chiuse velocemente quando Deeks le sfiorò una guancia con una mano e poco dopo la sistemò tra i capelli e l’altra sul suo fondoschiena. I baci divennero roventi, le mani avevano iniziato a sfiorare parti del corpo che d’un tratto si trovavano nude e i loro respiri diventavano sempre più affannati.
«Ho trovato» gridò in segno di vittoria interrompendo quel momento d’intimità e passione per cominciarle la sua idea.
Lo avrebbe ucciso stavolta, ma pensò che fosse un modo interessante per evadere, ma ovviamente quel viaggio avrebbe aspettato perché di certo Martin Deeks non si sarebbe fatto sfuggire di poter fare l’amore con Kensi.

 
*********
 
«Sei sicuro che sia la direzione giusta» domandò nervosa per la milionesima volta, mentre osservava la mappa che teneva tra le mani.
«Sì tesoro, lascia fare a me» rispose Deeks sistemandosi sulla testa il cappello che quel mattino aveva comprato e facendole l’occhiolino.
«Ho tutto sotto controllo» continuò per darle sicurezza cosa che non avvenne.
«Ed è proprio di questo che mi preoccupo» farfugliò, ma non tanto piano da non farsi sentire e mentre si battibeccavano il loro viaggio continuava, portando Kensi in una destinazione sconosciuta.
Il silenzio era calato, l’abitacolo di quel camper trasmetteva solo la musica della radio che il biondo aveva acceso, ma qualcosa d’un tratto sembrava turbare la coppia di sposi.
«Kens, che succede?» chiese leggermente allarmato quando la vide sbiancare e perdere quel sorriso che lui amava.
«E solo che… siamo sicuri di questo posto? Perché più procediamo e più mi sembra di entrare in zone vietate o, di finire vittime di un agguato o…»
«Farò finta di non aver sentito» convenne Deeks che, dopo aver alzato il volume ingranò la marcia e cambiò l’andamento della guida.
Alla fine si era arresa, Kensi continuava a essere agitata ma pensò che quello fosse il momento migliore per parlare con Deeks, così iniziarono a prospettare diversi scenari possibili per il loro futuro e parlarono per ore scherzando. Nessuno dei due si accorse che avevano superato da un bel pezzo il confine con Los Angels, si trovavano in un altro stato e l’atmosfera carica di tensione che c’era prima, svanì lasciando il posto a quello che erano sempre stati: complici.
«Lo sapevo, Deeks hai sbagliato strada» affermò colpendo il marito, alzando gli occhi su di lui e sfidandolo a dire il contrario.
«Da quand’è che sei così nervosa?» sviò la domanda e la guardò con gli occhi infastiditi e un po’ delusi.
Lei ricambiò, sapeva che stava sbagliando ma il non avere il controllo della situazione la metteva in una posizione che si era promessa di non trovarsi mai più.
«Non voglio litigare, ma siamo usciti da Los Angeles, dove diavolo siamo diretti? Per fare un dannato campeggio dovevamo andare dall’altra parte del mondo?»
«Il problema e che non riesci, neanche per un minuto a non avere il controllo della situazione, vero Kens?»
«Lo sai che…»
«Sì, so cosa è successo, ma pensavo che come tuo marito saresti riuscita a fidarti un po’ di più» confessò ancora arrabbiato, mentre spostava le mani sul volante pronto per fare la curva che li avrebbe portati su un sentiero non asfaltato e in una zona boscosa.


 
*********

La mora rimase in silenzio, piuttosto che chiudere gli occhi e poggiare la testa aprì il finestrino e iniziò ad ammirare il paesaggio che sfrecciava con loro. Notò piccoli particolari che le erano sfuggiti, come per esempio il profumo degli alberi, i fiori appena sbocciati, il cinguettio degli uccelli o ancora una volta tutto quel verde che la facevano sentire in pace.
«Camping Bellavista?» domandò dubbiosa mentre volse lo sguardo verso Deeks e con gli occhi chiese scusa.
«Che cosa pensavi? No, meglio che non me lo dici» rispose ancora arrabbiato, ma poi lei poggiò una mano sulla coscia e tutto il malumore che sentiva svanì.
Si sa, la carne è debole e quella di Deeks ancora di più,dopotutto ha un debole per quella donna.
«Allora Dee?» continuò ancora a insistere, almeno fino a quando il biondo non decise di farla finita e iniziò a raccontarle tutto, riservandosi per sè ancora due o tre cosette.
«Ma noi non…»
«E secondo te perché prima di andarcene, ho deciso di passare alla base per prendere questo camper?» e facendolo ci mise più enfasi alzando le sopracciglia, indicando che era tutto programmato.
Continuarono a ridere, scherzare e prendersi in giro quando Kensi lo colpì dopo aver visto l’insegna di Camping Bellavista e rimase senza parole.
«E qui che volevi portarmi?» esclamò estasiata, mentre osservava la zona che si adibiva a campeggio e che aveva tutto quello che serviva per allontanarsi dal mondo, per vivere l’intimità e il romanticismo senza tralasciare i percorsi di trekking o avventura che le coppie volevano compiere.
Si erano appena sistemati quando qualcuno bussò alla loro porta ed entrambi andarono ad aprire per scoprire che una donna minuta – probabilmente una delle organizzatrici - li avvisava di trovarsi tutti nell’area blu dove avrebbe spiegato le attività che in quei giorni avrebbero fatto.
Non c’era nemmeno una scelta da fare per loro.
«Sei sicuro che sia quello che vuoi fare anche tu?» si trovò a chiedere Kensi quando iniziò a leggere le attività che il percorso “Into the wild” prevedeva e lo vedeva sbiancare.
«Ho scelto questo posto tra tutti perché pensavo che l’avresti amato e quindi tuffiamoci in quest’avventura, non è il bagno con gli squali ma penso che possa andare bene» replicò con nonchalance finendo un attimo dopo con le spalle sul letto e Kensi su di sé.
Forse dopotutto quel viaggio li avrebbe portati ancora più vicino alla comprensione di cosa significa essere una coppia.
L’avventura stava per iniziare.

 
*********
 
Avevano a disposizione tre giorni di pure relax, loro ne avevano già affrontati due, il tempo era passato così veloce senza accorgersene e quando quel mattino la luce filtrò dalla piccola finestra del camper nessuno si alzò.
«Voglio fare un compromesso» confessò Kensi avvicinandosi al marito per baciarlo e far scorrere la sua mano sul petto.
«Se continuavi a fare quello di prima e non ti fermavi posso garantirti che accetto qualsiasi compromesso» la stuzzicò lui, attirandola verso di sé mentre con una mano lo avvicinava facendo combaciare i loro corpi per riprendere a baciarlo con impeto e passione.
«Questo sì, che è il bacio del buongiorno» sogghignando disse.
Quel mattino si presero del tempo per loro, per amarsi, coccolarsi e trattarsi come marito e moglie cosa che non facevano spesso.
«Cos’è che stavi dicendo prima?» la prese in giro Deeks, baciandole la testa poco prima di metterle davanti un vassoio pieno di cibo e prelibatezze.
«Lo so che mi sono lagnata per gran parte del viaggio, poi ti ho sottoposto a due giorni di percorso “Into the wild” lasciando per noi solo la notte e ora… Ehm… »
«Non mi sto mica lamentando, anche perché quello che ho “sopportato” di giorno sono stato ben ricompensato la notte e quindi… direi che è un’ottima cosa» malizioso ammise, sfiorando la spalla e circondandole la vita per poi baciarla.
 
 
«Scusi la domanda stupida, ma cosa prevede esattamente questo percorso?» domandò Deeks alla loro guida mentre più di dieci occhi si erano soffermati su di lui.
«Oh, non si preoccupi abbiamo attività che possono fare tutti, anche chi non è allenato» replicò l’uomo che sembrava uscito dall’ultimo film di Fast & Furios.
Kensi conosceva il marito, sapeva che avrebbe iniziato un dibattito, soprattutto quando qualcuno minava il suo fisico, così prese la mano e lo trattenne.
Deeks e Kensi furono una delle prime coppie ad arrivare al traguardo, per tutti potevano sembrare comuni ma in realtà erano molto di più.
«Te l’ho detto che c’è l’avremmo fatta» ancora ansimando affermò il biondo buttandosi a terra aspettando che le altre coppie li avrebbero raggiunti.
«Non ti facevo così competitivo »
«Dalla spiegazione del tizio pensavo che fosse un azzardo fare questo percorso e non nascondo che per alcune attività - come arrampicarsi sull’albero dopo essere ricoperti di miele, fare apnea con pesi andando alla ricerca di un maledetto scrigno e sottoporre te di camminare sui carboni ardenti mentre tenevi sulle spalle un bilanciere con del carburante - ero stato condizionato ma… vuoi mettere quello di essere un agente del NCIS? Quello non ha eguali tesoro»
«Sei il mio eroe» sogghignando lo baciò Kensi, facendolo ridere per poi alzarsi e avviarsi alle prossime attività.
Non era di certo il relax che Deeks aveva pensato, ma vedere quella luce negli occhi di Kensi, il sorriso costante sul suo volto e l’espressione di beatitudine… beh, non aveva prezzo.

 
Il flashback colpì Kensi con forza, pensò che dovesse cambiare le carte in tavola, almeno per stavolta.
«Lo so, non sarò la donna più romantica di sempre ma voglio che il nostro ultimo giorno qui sia all’insegna dell’amore» rivelò, lasciando il marito sorpreso, più di quanto diede a vedere.
«Lo dici per caso per l’attività più stupida di sempre che abbiamo fatto?» lei corrugò la fronte e cercò di capire a cosa si riferisse.
«Dai Kens, non puoi averla dimenticata» e cercò di spiegarsi attraverso i mimi.
«Pensavi che ti avrei lasciato un buco in testa per caso?» si trovò a chiedere intimandolo di dare la giusta risposta.
«Se c’è una delle cose che ero sicuro era quella, non avrei messo la mia vita nelle mani di nessun altro. Stare fermo a sperare che mia moglie colpisca la mela e non la mia testa? Arduo per tutti, ma noi siamo i Densi, non c’è niente che può minare questo e poi… se ciò non bastasse, sei un ex cecchino e un agente del NCIS, direi che per quella prova ero apposto» convenne lui, attirandola su di sé e baciandola di nuovo, lasciando che le parole si sostituissero a gemiti e grugniti.
E così… iniziò la loro giornata di romanticismo e amore, tenendo conto che una delle cose cui non avrebbero mai rinunciato era quella di trascorrere la sera prima davanti al fuoco con marshmallow e dopo la notte sotto le stelle.
 








 
 




Spazio d'autrice:
Buona sera a tutti,
finalmente sono riuscita ad aggiornare anche questa raccolta, non nascondo che mi ci è voluto un pò per farmi venire l'idea, cioè sapevo cosa volevo ma le parole sembravano bloccate. E' stata scritto di getto, spero di non aver fatto troppi errori e che non risulti illeggibile, ma sapete che almeno ci ho messo il cuore.
E' stato bellissimo ritornare nelle loro vite, scrivere su di loro e so che questa storia ha un filo ironico-comico ma per chi conosce Kensi e Deeks sa che è anche il loro modo di comportarsi ed essere.
E' nata così, un pò per caso ma sono felice di averla scritta, ringrazio chi deciderà di passare a leggerla e coloro che avranno voglia di farmi sapere che ne pensano e...Beh... buona lettura
Claire

 
   
 
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