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Autore: Nephertiti    26/03/2020    1 recensioni
* Sequel di "Girl of light"
E' trascorso un mese da quando Mitsuko ha varcato la soglia d'ingresso di villa Sakamaki.
Il suo rapporto con i sei fratelli sembra aver raggiunto un equilibrio.
E mentre la ragazza si gode le vacanze estive, qualcuno la osserva nell'ombra.
L'arrivo di una nuova famiglia di vampiri porterà a galla nuove verità sul conto di Mitsuko.
Lei è molto più di una sposa sacrificale e lo scoprirà ben presto a sue spese.
***
Non è necessario aver visto entrambe le stagioni dell'anime, tuttavia sarebbe il caso di leggere la mia prima fanfiction.
La trama si intreccia appena con le vicende di "Diabolik lovers more blood"
Ma non tutto è come sembra.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
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Capitolo 23 - Take him -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gettai io la prima manciata di terra.
Era così che usavamo fare, in famiglia, per seppellire i morti in un campo aperto.
Non avevo intenzione di bruciare il cadavere di Raito e tenermi le sue ceneri sul comodino.
A ricoprirlo col terriccio fu Subaru.
Shu e Reiji rimasero impassibili a guardare la scena, mentre io e Kanato piangevamo sommessamente.
Il vampiro dai capelli viola stringeva a sè Teddy, nascondeva dietro il peluche le sue lacrime.
Le mie, invece, scendevano impietose sul viso.

Prima di seppellire Raito mi ero accertata che Kou e Yuma stessero bene, fortunatamente era così.
Mi avevano detto di aver lasciato a casa Azusa, non era propenso a combattere, anche lui sarebbe stato d'intralcio.
Poi erano andati via.
Non gli era sembrato opportuno trattenersi per il funerale.
Quando invece avevo bisogno di tutto il supporto possibile.
Di Ayato nemmeno l'ombra.

Quando Subaru gettò l'ultima piccola quantità di terra, posò su quel cumulo una rosa bianca.
Ignorai il fatto che i vampiri non fossero credenti e recitai una preghiera.
Anche loro dovevano essere scossi, poichè nessuno m'interruppe, ne' si lamentò delle parole che pronunciavo.

E poi feci un piccolo discorso.
"Mio Dio... so che Raito non è stato perfetto, in vita - cominciai a dire - ma penso che si sia meritato la redenzione... ti prego, prendilo lassù con te."
Mi asciugai le lacrime: "Merita di stare lì con te..."
La voce mi si spezzò in gola.
I vampiri rimasero in silenzio per una manciata di secondi, poi, uno ad uno, iniziarono ad andarsene.
Rimasi da sola davanti a quella tomba improvvisata, neanche io seppi definire per quanto tempo fossi rimasta a contemplare quel cumulo di terra, con gli occhi gonfi per il pianto e un'espressione smarrita.

***

Di colpo sentii una mano posarsi sul mio braccio e sobbalzai.
"Mitsuko..."
Riconobbi la voce di Yuki e mi gettai al suo collo, di nuovo in lacrime.
"Mi dispiace tanto." mormorò la mia amica, carezzandomi una spalla.

La lasciai respirare e tirai su col naso, la bionda mi offrì un fazzoletto.
"Come mai sei qui?", domandai.
In fondo, io non le avevo scritto e lei non poteva essere a conoscenza degli avvenimenti.
"Ayato - confessò - Ayato mi ha raccontato l'intera vicenda... anche lui è distrutto."
Rimasi a bocca aperta, ma ne fui felice: forse teneva a Yuki più di quanto già sospettavo, era corso da lei dopo una perdita così grave.
"Dov'è?"
"Aveva bisogno di stare da solo... - annunciò la mia amica - ma sapeva che avresti avuto bisogno di me."
Anche lui possedeva dei sentimenti, dopotutto.

Chiesi a Yuki di restare a farmi compagnia e lei accettò immediatamente.
Non riuscii ad entrare nella magione, così ci accomodammo su una panchina, vicino il roseto di Subaru, e restammo lì per quasi un'ora, senza dirci nulla.

Ayato si materializzò all'improvviso, facendo sussultare Yuki, mentre io gli lanciai un'occhiata disinteressata.
Non ero offesa con lui, semplicemente mi sentivo... bloccata.
No, non bloccata, prosciugata dei miei sentimenti.
Quella perdita aveva lasciato un vuoto, come un buco nero, che assorbiva ogni emozione, per risputar fuori freddezza.

Il vampiro si accomodò accanto alla mia amica e anche lui rimase per alcuni minuti in silenzio.
Yuki posò una mano sulla quella di lui e non mi sfuggii il piccolo balzo di Ayato, sembrava un po' a disagio, o meglio, in imbarazzo.
Decisamente strano per uno come lui.
Ma ricambiò immediatamente il gesto, stringendo a sua volta la mano di lei.
Il rossore sulle guance di Yuki mi strappò un lieve sorriso.
Ma nessuno osò fiatare, così tornammo tutti e tre a contemplare il giardino deserto.

"E molto tardi, dovrei tornare a casa - esordì infine Yuki, spezzando quel silenzio pesante - ma domani sarò di nuovo qui, se vorrai."
Le rivolsi un piccolo sorriso e annuii.
"Vai pure, Ayato ti accompagnerà."
Il vampiro si voltò a guardarmi, ma acconsentì senza tante storie.
In fondo anche lui si preoccupava dell'incolumità della bionda.
Yuki mi abbracciò, prima di andar via scortata dal rosso.
Io rimasi lì ancora per alcuni minuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Dunque gente, mi scuso se il capitolo risulta un po' breve, tuttavia il prossimo sarà l'epilogo, quindi ho dovuto separarli.
Siamo quasi giunti alla fine di questa avventura.
Ringrazio coloro che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
In paticolare SeiraBrizzi per aver recensito i capitoli precedenti.
Mando un abbraccio a tutti voi,
Nephy-

 

   
 
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