Capitolo
23 - Take him -
Gettai
io la prima manciata di
terra.
Era così che usavamo fare, in
famiglia, per seppellire i morti in un campo aperto.
Non avevo intenzione di bruciare
il cadavere di Raito e tenermi le sue ceneri sul comodino.
A ricoprirlo col terriccio fu
Subaru.
Shu e Reiji rimasero impassibili
a guardare la scena, mentre io e Kanato piangevamo sommessamente.
Il vampiro dai capelli viola
stringeva a sè Teddy, nascondeva dietro il peluche le sue
lacrime.
Le mie, invece, scendevano
impietose sul viso.
Mi avevano detto di aver lasciato
a casa Azusa, non era propenso a combattere, anche lui sarebbe stato
d'intralcio.
Poi erano andati via.
Non gli era sembrato opportuno
trattenersi per il funerale.
Quando invece avevo bisogno di
tutto il supporto possibile.
Di Ayato nemmeno l'ombra.
Ignorai il fatto che i vampiri
non fossero credenti e recitai una preghiera.
Anche loro dovevano essere
scossi, poichè nessuno m'interruppe, ne' si
lamentò delle parole che
pronunciavo.
"Mio Dio... so che Raito non
è stato perfetto, in vita - cominciai a dire - ma penso che
si sia meritato la
redenzione... ti prego, prendilo lassù con te."
Mi asciugai le lacrime:
"Merita di stare lì con te..."
La voce mi si spezzò in gola.
I vampiri rimasero in silenzio
per una manciata di secondi, poi, uno ad uno, iniziarono ad andarsene.
Rimasi da sola davanti a quella
tomba improvvisata, neanche io seppi definire per quanto tempo fossi
rimasta a
contemplare quel cumulo di terra, con gli occhi gonfi per il pianto e
un'espressione smarrita.
"Mitsuko..."
Riconobbi la voce di Yuki e mi
gettai al suo collo, di nuovo in lacrime.
"Mi dispiace tanto."
mormorò la mia amica, carezzandomi una spalla.
"Come mai sei qui?",
domandai.
In fondo, io non le avevo scritto
e lei non poteva essere a conoscenza degli avvenimenti.
"Ayato - confessò - Ayato mi
ha raccontato l'intera vicenda... anche lui è distrutto."
Rimasi a bocca aperta, ma ne fui
felice: forse teneva a Yuki più di quanto già
sospettavo, era corso da lei dopo
una perdita così grave.
"Dov'è?"
"Aveva bisogno di stare da
solo... - annunciò la mia amica - ma sapeva che avresti
avuto bisogno di
me."
Anche lui possedeva dei
sentimenti, dopotutto.
Non riuscii ad entrare nella
magione, così ci accomodammo su una panchina, vicino il
roseto di Subaru, e
restammo lì per quasi un'ora, senza dirci nulla.
Non ero offesa con lui,
semplicemente mi sentivo... bloccata.
No, non bloccata, prosciugata dei
miei sentimenti.
Quella perdita aveva lasciato un
vuoto, come un buco nero, che assorbiva ogni emozione, per risputar
fuori
freddezza.
Yuki posò una mano sulla quella
di lui e non mi sfuggii il piccolo balzo di Ayato, sembrava un po' a
disagio, o
meglio, in imbarazzo.
Decisamente strano per uno come
lui.
Ma ricambiò immediatamente il
gesto, stringendo a sua volta la mano di lei.
Il rossore sulle guance di Yuki
mi strappò un lieve sorriso.
Ma nessuno osò fiatare, così
tornammo tutti e tre a contemplare il giardino deserto.
Le rivolsi un piccolo sorriso e
annuii.
"Vai pure, Ayato ti
accompagnerà."
Il vampiro si voltò a guardarmi,
ma acconsentì senza tante storie.
In fondo anche lui si preoccupava
dell'incolumità della bionda.
Yuki mi abbracciò, prima di andar
via scortata dal rosso.
Io rimasi lì ancora per alcuni
minuti.
ANGOLO
AUTRICE
Siamo quasi giunti alla fine di
questa avventura.
Ringrazio coloro che hanno
inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
In paticolare SeiraBrizzi
per aver recensito i capitoli precedenti.
Mando un abbraccio a tutti voi,
Nephy-