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Autore: MackenziePhoenix94    26/03/2020    1 recensioni
“E adesso?”
“Adesso reggiti forte”
“Che vuoi fare?”
“Ti fidi di me?” le chiese di getto lui; le aveva già rivolto quella stessa domanda nel corso della notte trascorsa sopra il tetto di casa Anderson e, come in quella occasione, Ginger rispose senza esitare.
“Sono uscita di casa in piena notte di nascosto, ho preso un treno per Cambridge e ti ho appena aiutato a rubare una bici dalla casa di tua madre: pensi che avrei fatto tutte queste cose se non mi fidassi ciecamente di te, Syd Barrett?”.
Le labbra del ragazzo si dischiusero in un sorriso.
“Allora reggiti forte, perché stiamo per prendere il volo”.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Doveva tornare a casa.

Doveva tornare a casa, assolutamente.

Mancavano pochi minuti allo scoccare delle sette, e la sveglia di Pamela era impostata per le sette e mezza.

Questa volta, se non faceva in fretta, la sua assenza rischiava davvero di essere notata.

Ginger doveva assolutamente tornare a casa, ed invece si ritrovò nello spartano appartamento di Syd; sotto di lei c’era il materasso vecchio e cigolante e sopra di lei c’era il corpo del giovane.

Le loro labbra erano unite in un bacio urgente ed appassionato, e l’aria era carica dei loro respiri spezzati.

Syd si allontanò per riprendere fiato; tremava a causa dell’adrenalina che l’esibizione gli aveva lasciato addosso, ed aveva gli occhi lucidi.

I capelli neri ricadevano scompigliati sul suo bellissimo viso.

Ginger sentì la sua durezza premerle contro il basso ventre, proprio in mezzo alle cosce, ed avvertì un brivido caldo, di piacere, perché sapeva ciò che stava per accadere.

Ecco perché non voleva tornare a casa ed era pronta ad andare incontro, a braccia aperte, ad una severa punizione.

“Vuoi…?” chiese lui, in un sussurro, lasciando la domanda in sospeso; lei distese le labbra in un sorriso ed annuì.

“Voglio terminare questa notte unica in un modo altrettanto unico. Solo…”

“Solo? Cosa? Cosa ti rende così titubante? La caviglia?” Syd esitò “oppure… Oppure questa è la tua prima volta?”

“No, si tratta di un’altra faccenda, legata ad un’esperienza passata”

“Qualcuno ti ha spezzato il cuore?” chiese, allora, Syd dando prova ancora una volta della sensibilità che lo differenziava dalla maggior parte dei ragazzi della sua età; secondo Ginger era perfino più maturo di Roger, che aveva tre anni in più.

“A scuola c’era un ragazzo che mi piaceva molto, ed io credevo di piacere a lui. Sono stata così stupida ed ingenua da credere a tutte le cazzate che mi raccontava, anziché ascoltare le parole di mommi. Alla fine se l’è svignata dopo aver ottenuto ciò che bramava, lasciandomi con l’amaro in bocca e… Beh, sì… Con il cuore spezzato” spiegò brevemente la ragazza, senza soffermarsi in ulteriori dettagli, perché non le piaceva rinvangare quella parte del suo passato “non voglio passare ancora una volta tutto questo. Quella notte al lago mi hai detto che ti piaccio e lo stesso vale per me: anche tu mi piaci, Syd, mi piaci veramente tanto, ma ho paura di soffrire ancora in quel modo. Non voglio ritrovarmi di nuovo con il cuore a pezzi”

“Mi dispiace per quello che ti ha fatto passare quel ragazzo. Purtroppo non ho il potere di cambiare il passato, Ginger, ma ti posso assicurare che non accadrà di nuovo. Non con me”

“Lo so” sussurrò la giovane, con la voce rotta dall’emozione, tremando vistosamente “ma dovevo comunque sentirmelo dire”.

Syd sorrise con dolcezza, chinò il viso e baciò di nuovo Ginger sulle labbra, facendosi strada nella sua bocca con la lingua; lei gli accarezzò i capelli, scese lentamente con le mani sulle guance, sul collo e poi si soffermò sul petto.

Sentì sotto i polpastrelli delle dita il cuore di Barrett battere all’impazzata.

Iniziò a sbottonargli la camicia di velluto verde, gliela sfilò e riservò lo stesso trattamento ai pantaloni che il giovane indossava; si prese qualche istante per osservare Syd: con solo i boxer neri addosso, se possibile, era ancora più bello.

Bello da mozzare il fiato.

La rossa glielo sussurrò con gli occhi lucidi, e lui, in risposta, le asciugò le lacrime che le rigavano silenziosamente le guance.

“Non voglio vederti piangere”

“Non sono lacrime di tristezza”

“Beh, non voglio vederti piangere comunque”

“Eri bellissimo su quel palco, Syd. Eri un dio. Risplendevi di luce propria”

Tu sei la mia luce”.

Ginger non riuscì più a trattenere un singhiozzo carico di emozione ed attirò Syd a sé, avvolgendogli le gambe attorno ai fianchi, facendogli intuire l’urgente bisogno di fondersi al più presto in un unico corpo; lui l’accontentò, rivelandosi un amante altrettanto gentile e premuroso: le tolse la maglietta, la gonna e le sfilò la biancheria intima rosa con delicatezza, senza farla arrossire dall’imbarazzo o dalla vergogna.

Le entrò dentro altrettanto delicatamente, facendo attenzione alla caviglia ingessata ed a non farle troppo male; la rossa serrò comunque le palpebre d’istinto e si morse il labbro inferiore: quella non era la sua prima volta, ma era trascorso parecchio tempo dall’ultima.

Fu tutta questione di un attimo, però.

Il dolore fisico scivolò via con la stessa rapidità con cui era sorto, sostituito da ondate di piacere che arrivavano in sincronia con le spinte del giovane.

Ginger chiuse gli occhi, gettò la testa all’indietro e si lasciò travolgere completamente dalle ondate di piacere che partivano dal suo basso ventre ed arrivavano a diffondersi su tutto il corpo; la preoccupazione di tornare a casa il prima possibile per non essere scoperta era svanita completamente, ora desiderava restare in quel piccolo appartamento a fare l’amore con Syd per sempre.

Voleva restare con lui sotto le coperte, abbracciati, a sorridersi a vicenda, a baciarsi, illuminati da un fioco raggio di sole per l’eternità.

Voleva cristallizzare quel momento.

Provò un vago moto di tristezza quando raggiunse l’orgasmo, perché quando gli ultimi echi di piacere fisico si spensero, si rese conto che quel momento bellissimo e magico era già finito, era già un ricordo che apparteneva al passato, ed ora doveva fare di nuovo i conti con la realtà di tutti i giorni.

Allungò la mano destra ed accarezzò i ricci di Syd, che era crollato esausto affianco a lei; delle gocce di sudore si erano formate sul suo petto lucido e glabro, che si alzava ed abbassava rapidamente mentre cercava di riprendere fiato.

Non appena sentì il tocco delicato della mano di Ginger, Barrett socchiuse gli occhi verdi e la fissò con intensità.

“Forse è troppo presto” mormorò con un sorriso “ma credo proprio di essermi innamorato di te”

“Credo anch’io di essere innamorata” sussurrò la giovane, sorridendo a sua volta.

Con quelle premesse, il futuro non poteva che essere luminoso e splendente come gli occhi di Syd.
   
 
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