Prima di tutto…
eyes_on_fire: sono contenta che ti sia piaciuto
l’appellativo “giovane sirena”… e devo ammettere che
hachi92: eh sì, sono proprio io! Comunque l’idea di
Retasu come sirena non è mia, c’era in una puntata dell’anime e mi è piaciuta
così tanto da inserirla anche qui. Sono contenta che la one-shot ti sia
piaciuta… che ne pensi di quella conclusiva della raccolta?
Dedicato a tutti coloro che sono nati sotto
il segno del Leone in un giorno di piena estate
Fece un respiro profondo; se mai si fosse potuto chiamarlo respiro.
Probabilmente l’aria che inspirò era della stessa temperatura di quella all’interno del suo corpo: umida e calda, quasi soffocante.
In fondo non aveva mai sofferto l’afa estiva di Tokyo, visto il caldo pazzesco che faceva a casa sua, in Cina. Ma se c’era una cosa che le mancava, erano quelle distese di prati verdi e quelle altissime montagne in lontananza. A Tokyo l’unica cosa che sentiva sotto i piedi erano le colate di cemento, e lo sguardo poteva spaziare tanto quanto in una gabbia per criceti.
Si coricò per terra, sull’erba quasi bagnata tanto l’umidità dell’aria si era condensata.
- Tutto questo è una conseguenza dell’effetto serra. È tutta colpa di voi umani – fece una voce vicino a lei, molto più profonda rispetto a dieci anni prima.
- Tutto questo è la Cina – ribatté tranquillamente lei, chiudendo gli occhi e stiracchiando pigramente le gambe. Se avesse avuto ancora la coda, l’avrebbe allungata più che volentieri.
- E un esserino insignificante come te viene da un posto tanto sterminato? – domandò sarcastica la voce accanto a lei, mentre una mano iniziava ad accarezzarle i capelli che le erano ormai cresciuti parecchio.
- Esattamente: ci sono nata e cresciuta. Beh… perlomeno finché non ci siamo trasferiti in Giappone -.
Ci fu un momento di silenzio, poi la voce maschile commentò:
- Adesso capisco perché eri così selvatica. Ci credo, se eri abituata ad un posto del genere -.
Purin sorrise sotto i baffi. Lo sapeva. La Cina era così splendida, così maestosa che lasciava a bocca aperta chiunque.
- Mi chiedo… - continuò la voce, quasi nostalgica – Mi chiedo se un tempo la Terra fosse proprio così. Selvaggia e sterminata, così calda e bagnata -.
Purin aprì un occhio, divertita.
- Cos’è, un doppio senso? -.
Un blando colpo al fianco la fece ridacchiare sommessamente.
- Scema -.
Si alzò a fatica, cercando di raddrizzare la schiena nonostante il peso all’altezza del ventre.
- Guarda guarda… e pensare che un tempo eri così agile… - sogghignò il suo interlocutore, sarcastico.
- Un tempo? Comincia a correre, vedrai cosa ti faccio quando ti prendo! -.
- Mi schiacci con un colpo di sumo? Vista la stazza… -.
Un pugno sulla spalla lo fece tacere di colpo. Accidenti, faceva male.
- Quello è giapponese, non l’hai ancora imparato? -.
E, detto questo, si ridistese lentamente sull’erba, carezzandosi la pancia.
- Chissà se avrà delle orecchie da pipistrello come le tue… -.
- Le mie non sono orecchie da pipistrello! -.
- Però spererei che non fosse bianco cadaverico come te… -.
- Bianco cadaverico? Io mi augurerei soltanto che non uscisse fuori matto come te! Allora sì che ci sarebbe da preoccuparsi! -.
- No, in questo caso sarebbe già nato -.
- Perché, scusa? -.
- Perché i matti nascono il sette agosto -.
- Ah, sì? -.
- Già -.
- È una fortuna averne incontrata una soltanto, allora -.
Calò di nuovo il silenzio, mentre Purin continuava a seguire il filo dei suoi pensieri.
- Sai una cosa, però? Mi piacerebbe che avesse i tuoi occhi… a una bambina starebbero benissimo, color dell’ambra. O come due budini -.
- Preferivo il color dell’ambra, sai? – fece lui, vagamente offeso.
- Dai, Tart, non fare il permaloso! – dalla sua postazione sul terreno lo tirò per la maglietta, finché non riuscì a tirarlo giù.
Quando si ritrovarono naso a naso, lui le chiese:
- A parte tutto, per gli umani va bene avere figli a vent’anni? Non è troppo presto? -.
Aveva un’aria preoccupata che a Purin fece tanta tenerezza. Si sentì lusingata che tutte quelle attenzioni fossero per lei.
- Sta’ tranquillo. Quando sono nata io mia madre aveva la stessa età -.
Un’occhiata eloquente da parte del ragazzo le fece esclamare:
- Ehi! Non starai pensando che i bambini nati da madri giovani escano fuori matti! -.
Lui sorrise piano, allungando un po’ il collo e baciandola dolcemente.
- No, sei uscita fuori benissimo – disse poi, prima di avventarsi di nuovo su di lei – Buon compleanno -.
Personalmente parlando, faccio un gran tifo
per la coppia Purin/Tart. Sono la coppia più bella dell’anime, secondo
me.
Qui Purin è meno matta di come la conosciamo
perché sono passati dieci anni: insomma, un po’ sarà cresciuta, no? Inoltre in
realtà è sempre stata la più matura delle cinque, viste le circostanze che
l’hanno costretta a crescere in fretta.
Questa raccolta è giunta alla fine. Spero
davvero che vi sia piaciuta. Ringrazio tutti coloro che hanno commentato:
pinkgirl, Hatori, ichi_chan, ryanforever, hachi92,
eyes_on_fire.
Alla prossima!