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Autore: cara92    28/03/2020    0 recensioni
Sage freeman per gli amici ( raven) ha finalmente l'occasione di poter lasciare la sua fazione e proseguire la sua vita, in qualcosa in cui crede veramente e che desidera.
Durante il suo viaggio, incontrerà nuovi e vecchi amici, ci sarà amore e odio, ma un vero e proprio dolore la colpirà proprio nel momento del bisogno, ce la farà la nostra protagonista ad uscirne?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Tris, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Pov Hazza
 
Quella ragazza era qualcosa che non riuscivo a capire, si era scontrata con Eric solo per proteggere il suo amico, si era buttata dal cornicione senza sapere cosa ci fosse sotto i suoi piedi, per lei morire non era importante, ma quel ragazzo era il suo senso di vita, si proteggevano a vicenda, era uno la metà dell’altro.
Dopo che le avevo fatto il test, mi ero ripromesso che l’avrei aiutata, protetta, lei era come me, forse anche qualcosa in più e non potevo permettere che scoprissero il nostro segreto e di molti altri della fazione.
Avevo raggiunto il salone, avevo bisogno di riempirmi lo stomaco, stare sul cornicione con quel coglione di Eric, mi aveva fatto perdere molti chili.
I miei compagni era già seduti chissà da quanto, i loro piatti erano già stati ripuliti e ammassati nell’angolo del tavolo, Zeke faceva vedere alle novizie della fazione i suoi nuovi tatuaggi, era un ruffiano di prima regola, sorrisi nel vedere come con poche mosse, le aveva già tutte ai suoi piedi.
Cercai con lo sguardo Four, oltre a Zeke era il mio migliore amico e avevo notato uno strano sguardo quando si era ritrovato davanti Raven, il mio sesto senso mi diceva che Quattro mi nascondeva qualcosa.
Lo ritrovai seduto per conto suo, come fa del solito del resto, non ama stare troppo in mezzo agli altri della fazione, preferisce allenarsi con i coltelli o stare sul tetto, la testa bassa, mangiava di fretta lo sguardo omicida, qualcosa o qualcuno lo stava agitando e non poco, solo allora notai che Raven era seduta davanti di lui e cercava di non stare al centro del suo sguardo.
Potevo notare dalla mia postazione che anche lei non era del tutto a suo agio, potevo vedere le spalle ricurve, si chiudeva in se stessa come se da un momento all’altro potesse ricevere parole o gesti che già conosce, come poteva esser una persona diversa in ogni minuto della sua vita, non riuscivo a comprendere il suo vero essere, chi era in realtà, Sage Freeman la Candida, Raven l’intrepida o qualcun altro?
 
Pov Four
 
Quel viso, quegli occhi dove l’avevo vista? Non riuscivo a togliermela dalla testa, avevo condotto i tra-fazione nelle loro camerate, mi ero soffermato poco a vedere le loro facce, non mi importava nulla di loro, erano soltanto nuovi fratelli di fazione, non era scritto da nessuna parte che gli dovevamo fare da balia.
Decisi di andare in palestra a fare un paio di lanci con i coltelli, erano dove gli avevo lasciati la sera precedente, sul tavolino poco lontano dal ring, ero in totale silenzio e io lo adoravo, qui potevo esser me stesso, me li rigirai tra le mani, mi piaceva giocarci, sentire la lama sfiorarmi le dita, era una sensazione meravigliosa.
Li lanciai così senza guardare le sagome poco lontano da me, conoscevo quella sala ormai da anni e per me era un gioco da ragazzi, poco dopo il mio arrivo, nella fazione, non era stato facile farmi accettare, un tra-fazione, ma mi ero fatto conoscere per le mie abilità con le armi e con le lotte, Max il capo degli Intrepidi, era da anni che cercava di farmi diventare il suo vice, ma a me poco importava, preferivo restarmene nel mio piccolo, e non avere nulla a mio carico, volevo essere libero di vivermi la vita, la mia unica vita come desideravo.
Guardai l’orologio notando che ero molto in ritardo, di li a poco Max avrebbe fatto il suo solito discorso, per dare il benvenuto ai nuovi iniziati ma sentendo le ultime voci, qualcosa stava cambiando nella fazione.
Raggiunsi il salone perso nei miei mille pensieri, Eric era sempre stato uno stronzo di prima regola ma nell’ultimo periodo qualcosa non andava, era continuamente distratto, lui la perfezione fatta a persona e il suo continuo sparire a qualsiasi ora del giorno e della notte dalla fazione aveva reso tutto e tutti in grande allarme.
Moyra ed Hazza dopo le simulazioni sembravano più cupi del solito, il ricciolino non beveva nemmeno più e anche Zeke che era il buffone del gruppo aveva notato che l’aria si era fatta elettrica come se qualcosa di molto pericoloso stava per accadere.
Mi sedetti sul primo tavolo libero, un hamburger e un semplice panino erano la mia cena, niente di meglio per me che nella mia vecchia fazione non mi era nemmeno possibile mangiare a volte.
Bisognava aiutare il prossimo, donarsi agli altri, tutte cose che per me erano molto difficili da fare, io ero fuggito da tutto quello ed ora, con la rabbia in corpo per quei maledetti ricordi, mi ritrovai al mio fianco il nuovo gruppetto di iniziati.
Non mi era stato difficile individuarli, Will troppo saccente, un Erudito, la mora con la lingua tagliente, una Candida, poi il silenzioso lo definivo io, un ragazzone che guardandolo non gli avrei mai dato speranza, sembrava sicuro di se ma in realtà non sapeva nemmeno se la scelta era giusta o sbagliata.
Accanto a me c’era Tris la ragazza con gli occhi più belli che avevo mai visto, la Rigida come noi la definivamo che se la rideva con il gruppo per la scelta del cibo della serata.
-vuoi dirmi che non hai mai mangiato un Hamburger in vita tua? Chiese la mora, ricordandomi solo dopo il suo nome Christina.
-diciamo di no, sai non c’era concesso, noi avevamo diete semplici, pochi condimenti, donarci ad aiutare il prossimo disse Tris, facendo strani disegni con la forchetta sul piatto.
Odiavo sentirli parlare delle loro vecchie fazioni, no, diciamo che gli odiavo proprio averli li accanto, mi facevano passare la voglia di essere un’intrepido.
Mi accorsi della presenza di un ultima persona solo quando la vidi muoversi, un movimento appena percettibile, davanti ai miei occhi, Raven, era li rannicchiata su se stessa, si nascondeva, deviava il mio sguardo, aveva paura di me.
Rimasi a fissarla per un’eternità, il colore dei capelli castano chiaro, legati in uno chignon disordinato che lasciava qualche ciocca caderle sul viso ricoperto da piccolissime lentiggini, gli occhi erano del colore delle foglie in autunno, quelle bellissime sfumature marrone-verde i lineamenti erano semplici, puliti, mi ricordai la sua risata, il suo sorriso dolce, ma lessi nei suoi occhi nel breve istante in cui si legarono ai miei tristezza, solitudine, quelle stesse sensazioni che anche io provavo e avevo provato per tutta la mia vita.
Ecco perché dentro di me, mi sembrava di averla già vista perché in lei mi rivedevo.
Sentivo che qualcosa ci stava legando, perché dentro quella stanza in quel preciso istante sembrava come se ci fossimo solo noi due che senza dirci nulla in realtà ci stavamo dicendo tutto, poi però venni riportato alla realtà dalla Rigida che si permise di parlarmi, di farmi una domanda.
-stai attenta! Quelle furono le mie ultime parole prima di essere avvisato da un mio compagno che Max richiedeva la mia presenza in sala allenamento.
Lasciai quella ragazza misteriosa con le sue paure, ma dentro di me con la consapevolezza che qualcosa di nuovo avrebbe tirato fuori, il suo asso nella manica.

Pov Sage
 
La stessa sera del mio arrivo, stranamente decisero di lasciarci liberi, Max il nostro capo fazione fece il discorso di benvenuto di noi iniziati, coraggio, determinazione, forza e freddezza erano le caratteristiche che doveva avere un intrepido per essere uno di loro, non si ammettevano i deboli.
Noi avevamo il grande dovere di difendere la città dai cattivi, eravamo la giustizia.
Ci fu un boato di mani e piedi che battevano, gli Intrepidi erano così forti e pazzi nello stesso istante, era questo che amavo di loro, il non essere giudicati per le cose dette o fatte, l’essere liberi.
Io avevo cercato da tutta la vita la libertà, quello che nella mia vecchia fazione non mi era possibile esserlo il più delle volte.
Risi assieme ai miei amici, come mai prima avevo fatto, urlai a pieni polmoni e venni perfino presa in braccio da ragazzi mai conosciuti, ma ora miei fratelli.
Raggiungemmo il pozzo, noi ragazze volevamo farci un tatuaggio, qualcosa di poco appariscente, ma che significasse cambiamento.
Mentre Will ed Al se ne stavano per conto loro con una birra in mano a guardarsi attorno, per loro farsi un tatuaggio la prima sera non era il massimo, risi nel vederli guardare l’ago che un ragazzo pieno di piercing e tatuaggi per lo più sul viso stava tenendo in mano mentre incideva la pelle di Tris, aveva deciso di optare per tre corvi sulla clavicola sinistra, diceva che erano una loro paura.
Christina invece voleva farsi un dragone sulla schiena, e poi si diceva poco appariscente eh? Mi allontanai dal gruppo e notai che non era l’unico tatuatore.
Una ragazza mora i capelli legati in una coda molto alta che le lasciava il collo scoperto, piercing sulle orecchie e qualche tatuaggio poco visibile, stava pulendo la sua postazione di lavoro.
-mi puoi fare un tatuaggio? Le chiesi con gli occhi ben puntati sui suoi, coraggio vero?
-ho finito per oggi il mio lavoro, ritornatene dai tuoi amici, pivellina mi rise in faccia.
-ho detto che voglio un tatuaggio brutta stronza! Mi uscirono quelle parole senza un perché, stavo proprio per scusarmi che si affiancò accanto a me un ragazzo che solo dopo averlo guardato negli occhi lo riconobbi, il ragazzo della mia simulazione, Hazza.
Mi sentii sprofondare, cosa cavolo ci faceva li, lo vidi ridere assieme alla ragazza che poco prima avevo offeso.
-Allora Tori, brutta stronza eh! Un vero e proprio record, da quanto era che non ricevi parole cosi pesantine ? fammici pensare, l’ultima non era stata Moyra? E guardala ora povera ha il terrore degli aghi per colpa tua.
Sei una vera stronza quando ti ci metti ? disse Hazza dandole una pacca sulla spalla.
-scusami non era mia intenzione offenderti, è che è stata una giornata molto dura e il mio unico pensiero era di fare qualcosa di stravagante, di pericoloso, volevo togliermi la puzza di Candida dal corpo il più velocemente possibile.
-hai fegato ragazza, io sono Tori e tu devi essere Raven, la prima caduta, parlano tutti di te e di come hai messo i piedi in testa a so tutto io, bell’imbusto Eric. Disse la mora facendomi diventare un peperone rosso.
- diciamo che sei una leggenda mia cara, grazie a te ovviamente, non è la prima volta che una tra-fazione si butta e che si prende gioco di Eric e poi hai fatto breccia nel cuore di Quattro e non è facile sai.
Rimasi di stucco, fatto breccia nel cuore di quattro? Non era possibile io ero quella invisibile, non tanto carina ed ora ero al centro dell’attenzione dell’intera fazione, mi venne un conato di vomito, e la testa mi cominciò a girare, mi serviva un tatuaggio e subito.
Mi accomodai sulla poltrona respirando a pieni polmoni liberando la mente dalle troppe e continue informazioni della giornata.
-cosa vuoi farti? Mi chiese Hazza notando il mio colorito biancastro, mi guardai attorno notando i vari tatuaggi esposti.
Qualcosa che mi rappresentasse, i due volti, perché io ero questa due persone in un unico corpo.
Mi sorrise, un sorriso sincero, puro, scoprii il fianco destro e mi persi nei miei piccoli pensieri tra me e me mentre il ronzio della macchinetta mi riecheggiava nelle orecchie.
-Pensa a vivere! Quelle parole, poche e semplici parole che il ragazzo in piedi davanti a me, aveva detto
Quegli abbracci così dolci che il mio Al faceva, il sorriso di Christina che donava ad Will, i lineamenti da duro di Eric, gli occhi soli di Quattro così simili ai miei, e la grinta ancora nascosta di Tris che senza accorgersi aveva fatto breccia in molti cuori quella sera.
Tutti nel loro essere se stessi erano entrati a far parte della mia vita.


  MY SPACE

ciao a tutti !! dopo la bellezza di cinque anni ho deciso di riprendere in mano questa storia che avevo lasciata in sospeso, mi ero bloccata, e poi avevo talmente tante cose per la testa che me ne ero anche dimenticata.
ma ora eccomi qua, spero che la continuate a seguire e leggere.
aspetto una vostra recensione.
Cara
  
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