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Autore: Elgul1    29/03/2020    7 recensioni
Nell'epoca Sengoku nei grandi Damyo di Sorachi, Kubo e Takahashi si accusano momenti di grave pericoloi: tradimenti, guerre e sfiducia regnano sovrani in questo momento di fragile equilibrio. Riusciranno gli eroi dei rispettivi regni a portare una pace a lungo persa e che sembra sempre più lontana e irragiungibile?
Genere: Drammatico, Guerra, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gintoki Sakata, Tokugawa Shige Shige, Tsukuyo
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Bazado osservava con attenzione lo svolgersi della battaglia in quel secondo giorno con stizza e nervosismo. I nemici, nonostante la disparita dei numeri, continuavano a resistere in maniera imperterrita e la cosa lo faceva innervosire ancora di più. - Che diavolo stara combinando Jugram-sama?- Riflettè fra sè e sè. Aveva appoggiato il piano del suo giovane signore ma, in quella frangente, avrebbe preferito andare con lui anziché restare nelle retrovie.
" Vandenraihi!" Gridò appieni polmoni all'unita scelta che avanzò. " Preparatevi a scoccare lungo il fianco sinistro." Continuò a dire mentre quelli si posizionavano lungo il perimetro. La sua mano stava per abbassarsi quando, uno scalpitio di cavalli, lo interruppè seguito da alcune grida di dolore. Si girò e, di fronte a se, vide un centinaio di soldati nemici guidati dallo stesso Shunsui con un largo sorriso sulle labbra.

" Fermateli!" Ordinò a un gruppo di lancieri che si frappose riuscendo a bloccare la carica dei cavalieri. Il comandante di Kubo scese rapido dalla sella e, come un lampo, piombo in mezzo allo schieramento.
" Uccidete più nemici che potete..." Disse ai suoi mentre evitava una lancia a pochi centimentri dal suo volto e poi trafiggeva all'addome il soldato nemico. " Se poi sono soldati d'elite ancora meglio." Aggiunse scansando con una giravolta un attacco al fianco e poi un altro di fronte a lui con una grazia impressionante per poi uccidere entrambi con facilità. Bazado era allibito davanti a lui c'era il comandante delle forze di Kubo. La strategia del suo signore era fallita? Com'èra possibile.
 Strinse con forza le mani preso dalla rabbia mentre i suoi continuavano ad attaccare i nemici appena arrivati. - Se lo uccidiamo Jugram-sama ne sarà lieto e Kubo perderà uno dei suoi uomini più importanti.- Riflettè facendo scorrere la mano lungo la sua spada al fianco.
" Uomini uccidete Shunsui immediatamente dategli la priorita!" Gridò appieni polmoni ai soldati appena arrivati.
" La cosa si fa interessante..." Disse ridacchiando il generale mentre alcuni nemici, guidati da Bazado, si dirigevano verso di lui a passo spedito. Shunsui ingaggiò il primo con la propria spada per poi, con una rapida stoccata, prenderlo in pieno al polso destro staccandogli la mano. Un secondo arrivò armato di lancia lui, si spostò e poi tranciò di netto la gola del suo avversario e, mentre quello si teneva il punto ferito agonizzante si scontro col terzo aggressore bloccando il suo attacco con la propria lama.
" Avevo sentito che qua ci fossero guerrieri d'elite..." Continuò a dire mentre uccideva anche quello senza apparente difficoltà. " Mi sa tanto che mi sono sbagliato." Dichiarò impegnandosi con altri due soldati nemici che, a stento, riuscivano a tenerlo occupato.

Il kunoishy era basito. - Che razza di mostro è quest uomo?- Pensò assolutamente allibito da tutto questo.
" Sembri avere dei problemi o sbaglio mio caro Bazado-sama." Mormorò una voce seccata da tutto quel caos distogliendolo dai suoi pensieri nefasti.
" Non è il momento,  Kiruge." Sbottò ringhiando girandosi verso il suo interlocutore. Un uomo alto dalla testa completamente rasata sui lati se non la cima della testa su cui spiccava una capigliatura nera.
 " Se Jugram-sama saprà che hai permesso a quell uomo di devastare la retroguardia chissà come la prenderà." Mormorò dubbioso sulla reazione che avrebbe avuto il loro comandante.
" Aiutami ad eliminarlo piuttosto e la ricompensa sarà doppia." Propose lui di rimando.
Detestava quel saputello di Kiruge fra tutti loro era il più saccente e fastidioso ma, contro quel tizio, aveva bisogno di qualcuno di valido visto l'ecatombe a cui stava assistendo. Kiruge sospirò quasi rassegnato ed estraendo la spada dal fodero.
" Se la ricompensa sarà più che valida sarò lieto d'esserti d'aiuto." Dichiarò avviancandosi a lui e osservando Shunsui uccidere l ultimo suo avversario. Il comandante di Kubo, mentre il corpo dell ultimo aggressore cadeva al suolo, sposto il suo sguardo sul duo che aveva davanti capendo subito il grado della sfida che aveva di fronte.
 " Con voi dubito fortemente di potermi trattenere." Ammise  mentre, Bazado e Kiruge avanzavano verso di lui.


-


Biakuya indietreggiò evitando l'attacco improvviso di Jugram che, nonostante la ferita, continuava il suo assalto senza fermarsi. Eseguì una veloce stoccata che, l avversario, deviò con la lama di destra cercando con la sinistra di penetrare nella guardia del biondo che si scostò sulla destra per schivarlo e attaccare di nuovo trovando, ad aspettarlo, la lama di Biakuya già pronta.

" Ti stai abituando al mio ritmo..." Ammise il moro ammirato cercando di schiacciare con la forza il suo avversario. " Non sono in molti a riuscirci sei speciale ma, d'altronde..." La spada più corta scivolo dentro la guardia di Jugram costretto così a fare un passo indietro per evitare che lo colpisse alla gola. " Sei il figlio di quel pazzo malato di Yawach logico che sei superiore alla media." Concluse bloccando una serie di affondi più guidati dalla rabbia che dalla strategia.
 " Sta zitto!" Ruggì il biondo attaccando lungo il fianco e venendo di nuovo parato con una calma serafica dal moro che passo subito al contrattacco costringendo il più giovane ad allontanarsi.
" La rabbia non ti aiuta di certo in questo momento di svantaggio." Dichiarò apertamente sfoderando un nuovo assalto e costringendo il kunoyshi a bloccare la lama a pochi centimetri dal suo collo in una strenua difesa.
" Se ti arrendi potrei sempre lasciarti in vita." Suggerì il moro lasciando scivolare la punta della spada sul collo del giovane prima che si scostasse e facendo uscire un rivolo di sangue nel punto scoperto.
" Arrendermi?"Chiese ringhiando lui e stringendo con rabbia le mani sopra la spada. " Come osi chiedere tanto?!" Esclamò ancora più furioso e attaccando frontalmente il suo avversario che, deviò la lama di lato, e contrattacco venendo, stavolta, evitato da Jugram che attacco con un colpo diagonale a cui, Biakuya, fu costretto ad allontanarsi.
" Sono il figlio di Yawach io non mi arrenderò mai di fronte a un misero samurai di Kubo!" Dichiarò ancora attaccando dall alto il moro che scarto sulla destra trovando, ad attenderlo, un nuovo assalto del biondo a cui frappose la lama per pararlo.
" Se ti rendessi conto della situazione in cui ti trovi forse lo faresti..." Replicò di rimando disimpegnandosi da quella prova di forza e attaccando di nuovo facendo indietreggiare Jugram che si guardò attorno. Le sue milizie stavano venendo eliminate sempre di più. Si erano spinti troppo oltre dovevano andarsene e in fretta.
" Ripiegare uomini!" Ordinò a voce alta in modo che, tutti, potessero sentire.
" Se pensi che ti permetterò di andartene ti sbagli di grosso." Rincarò la dose Biakuya continuando ad attaccare senza dargli il tempo di reagire. Lo avrebbe eliminato e posto fine a quegli scontri.
Jugram sorrise mentre deviava la lama del suo avversario e si distanziava verso uno dei suoi pochi soldati rimasti a cavallo. " Purtroppo per te io ho una cosa che, al momento, a te scarseggia..." Il soldato si getto da cavallo frapponendosi fra il moro e Jugram. " Dei soldati così fedeli da morire per me." Concluse prendendo in mano le redini e mettendosi in testa alla piccola colonna rimasta.
" Sappi che non finisce qui. Io ti ucciderò dannato Biakuya!" Gridò a pieni polmoni prima di tirare le redini e dileguarsi con alcuni dei suoi uomini. Il moro di Kubo stava per inseguirlo dopo aver eliminato quel soldato quando, altri nemici, gli bloccarono la strada. - La prossima volta non sarai così fortunato Jugram.- Pensò preparandosi ad affrontare quei nemici davanti a lui.


-


Ichigo riprendeva fiato ansimando vistosamente. I colpi di Ulquiorra erano sempre più veloci e sembrava che, quel tizio, non avesse un limite vero e proprio alla sua resistenza. Il giovane si rimise in posizione pronto ad attaccare ma, l albino, piombo su di lui investendolo in pieno e distruggendo la sua guardia sbalzandolo all'indietro di qualche metro e, mentre attaccava di nuovo, lo spadaccino si scostò sulla destra evitando la stoccata e contrattaccando verso il busto del suo avversario che, con una piroetta, lo scansò e lo colpì con l'estremita della lancia in pieno sulla ferita del giorno prima. Ichigo si sentì mancare l'aria mentre il corpo si piegava e finiva inginocchio.
" Direi che è finita..." Dichiarò Ulquiorra avvicinandosi a lui a passo lento mentre il samurai si teneva il fianco da cui, la ferita, si era riaperta facendo uscire del sangue.
" Ti sei battuto bene ma, ormai, dovresti averlo capito..." Continuò a dire  puntandogli la lancia verso la testa. " Non sei in grado di sconfiggermi." Concluse preparandosi a dargli il colpo di grazia.
Ichigo vedeva l'attacco avvicinarsi alla sua testa sempre di più. Ormai aveva perso e, tutto quanto, sarebbe finito lì in quel preciso istante. Non avrebbe più rivisto Renji o gli altri e nemmeno lei. - E' stato bello finché è durato.- Riflettè preparandosi mentalmente al colpo del suo avversario.

" In battaglia ciò che serve non è la paura, da lì non nasce niente. Quando schivi deve essere: non verrò ucciso. Quando difendi qualcuno: non morirà. Quando attacca è: ti ucciderò. E' questo quello che devi fare Ichigo." Sentì dire da una voce che, nonostante non ascoltasse da anni, riuscì a percepire nella sua mente e, stringendo i denti, distanziò la punta della lancia per poi allontanarsi per evitare un secondo colpo sotto lo sguardo stupefatto di Ulquiorra. - Come al solito, nonostante ti detestassi, ti fai sempre vivo nella mia mente dandomi degli stupidi consigli. Non è vero padre?- Pensò fra sè e sè ringraziandolo per avergli ridato un minimo di coraggio e gettarsi a capofitto sul suo nemico.

" Ancora ti ostini a voler vivere?" Gli chiese Ulquiorra tenendolo a distanza con varie stoccate che, il giovane, deviava o bloccava pur di farsi avanti. " Non hai ancora capito che, contro di me, non hai possibilita di poter vincere." Disse ancora contrattaccando e costringendo il samurai di Kubo ad indietreggiare.
" Io non combatto perché penso di poter vincere..." Prese a dire Ichigo facendosi coraggio di nuovo e sferrando un veloce fendente a cui, Ulquiorra, frappose la lancia riuscendo a bloccarlo a stento.  " Io combatto perché devo vincere!" Concluse il giovane con una nuova sferzata che colpì in pieno la mano sinistra dell albino da cui cominciò a uscire sangue costringendolo a mollare la presa sulla sua arma. " Pensi ancora che sia finita eh?!" Dichiarò annaspando il giovane mentre il suo nemico fissava la ferita in maniera impassibile come se, quella, non volesse dire niente.
" Hai solo rimandato l'inevitabile." Gli rispose mettendo di nuovo la mano sopra la lancia che si sporco di sangue. " Il tuo destino è segnato." Concluse lanciandosi verso di lui.


-


Shunsui si gettò sul duo davanti a lui. Bazado attacco a destra con la propria ascia che, con abilità, il samurai evitò per poi con una giravolta bloccare la lama di Kiruge soppraggiunto da sinistra con una velocità impressionante.
" Due contro uno..." Prese a dire il generale distanziandosi per evitare un colpo di Bazado e un altro di Kiruge. " Questa si, che è una sfida." Ammise mentre deviava la lama del primo e attaccava Bazado costringendolo a difendersi con la propria arma.
" Fa poco lo sbruffone!" Ruggì irritato Bazado mulinando l'ascia che Shunsui parò con il piatto della spada e poi contrattacco contro Kiruge arrivato sulla sinistra a cui riuscì a provocare una ferita su un fianco. " Vedi d'impegnarti Kiruge!" Sbraitò il suo compagno attaccando ancora senza alcun freno obbligando il nemico a stare sulla difensiva.
 " Non è affatto un avversario semplice..." Rimarcò lo spadaccino infiltrandosi nello scontro e venendo bloccato dal samurai di Kubo con abilità e beccandosi una ferita lieve lungo la guancia destra stavolta. "  Non solo la sua tecnica di spada è impeccabile..." Continuò a dire sferrando una sferzata verso la guardia del comandante. " Ma è anche fin troppo veloce nei movimenti." Concluse mentre Shunsui evitatava l'attacco e contrattacava costringendo Bazado a mettere in mezzo la sua arma per bloccarlo.
" Va ora!" Ruggì a Kiruge che sfruttò l'occasione per una stoccata che, Shunsui, prese di striscio lungo il fianco scoperto aprendo uno spacco nella tunica che mostrò la pelle ferita.
 " Se non sto attento rischio sul serio la pelle qui." Borbottò il generale cercando di tenere lo sguardo su entrambi i suoi contendenti.  " Comunque a breve dovrò andarmene..." Continuò a dire vedendo come, i suoi stessi soldati, stessero faticando a reggere il fronte che avevano fatto e osservando movimenti nemici in avvicinamento. " Perciò finiamola una volta per tutte." Concluse con un largo sorriso sulle labbra.
 " Sta zitto e muori?!" Gridò Bazado precipitandosi sulla destra e Kiruge sulla sinistra. Shunsui deviò il colpo dell'ascia inclinando la lama e lo lasciò scorrere poi, con una giravolta, ricevette l'attacco di Kiruge riuscendo a bloccarlo con la propria arma e ad allontanarlo con un calcio. Bazado attacco di nuovo con un colpo dall alto mirando alla sua spalla destra. Il generale si girò di scatto  puntando al polso del suo avversario prendendolo in pieno. Un grido di dolore uscì dalla bocca del nemico la cui mano, che teneva l'ascia, fece un arco in cielo per poi cadere a terra inzuppando di sangue il terreno.

 " Ops." Disse Shunsui schivando il nuovo attacco di Kiruge che infilzò in pieno sul fianco costringendolo a fermarsi per tamponarsi sulla ferita. " E' stato divertente. Sarà per la prossima volta e vedremo di chiudere questa storia." Commentò Shunsui rinfonderando la spada e rimettendosi a cavallo che aveva richiamato con un fischio. Mentre Shunsui si allontanava Bazado ordinò che qualcuno inseguisse quel bastardo. - Non appena Jugram-sama tornerà mi ucciderà davvero.- Pensò allarmato pensando al caos che, quell uomo, aveva appena provocato.


-


Quando la notte aveva iniziato a calare il fronte si era bloccato e così gli scontri. Ichigo se l'era cavata con ulteriori ferite più lievi del giorno prima e, Renji, dopo un'iniziale parita, era stato messo all'angolo da Grimmjow e si era salvato solo per l'intervento di alcuni compagni.

" Se continuiamo così ci distruggeranno." Sbottò il rosso sempre più convinto di quello.
" Dobbiamo avere fiducia infondo, le perdite di oggi, sono state piuttosto inferiori di ieri." Cercò di dire Ichigo mentre si avviavano verso il lato dell'accampamento in cui stava Rukia. " Perché sei voluto venire qui comunque? Credevo che, al momento, non volessi vederla." Mormorò Ichigo cambiando argomento.
" Ho un brutto presentimento." Rispose il rosso senza alcuna esitazione. " Voglio solo essere sicuro che stia bene." Aggiunse. Durante lo scontro con Grimmjow la collana che la ragazza gli aveva dato come portafortuna si era rotta senza alcun motivo. Non credeva nel fato o in simili cose ma, quell'evento, lo aveva tenuto sul chi va la durante tutto quel combattimento e anche dopo.

Ichigo stava per aggiungere qualcosa quando la vide. Distesa su una specie di giaciglio alla bell'e meglio c'era una figura minuta dai corti capelli corvini. Una lunga fasciatura le ornava il busto e anche la testa e, respirava lentamente come se, in quel momento, faticasse anche solo a prendere dell'aria. Si girò verso Renji che, di fronte alle condizioni in cui versava Rukia divento completamente pallido. "
 Chi..." Sussurrò con un tono gelido e pieno di rabbia. " Chi cazzo è stato?!" Gridò appieni polmoni colmo di rabbia.
 " A quanto pare ha lottato contro una hollow..." Gli cominciò a dire il medico. " La sua unita è stata travolta e, per salvare il fianco sinistro lei ed altri hanno affrontato un nemico di gran lunga superiore di numero. Siamo riusciti a ritrovare lei ed altri ma, aveva già subito ferite piuttosto gravi ed è da ore che dorme senza svegliarsi." Concluse con tono grave.
Renji guardò la figura della donna distesa lì. Voleva piangere o sbraitare ma, quello, non era il momento. Prese la collana di Rukia e se la mise al collo. " Domani la ucciderò. Ucciderò quella fottuta bastarda costì quel che costì." Dichiarò apertamente a Ichigo mentre, determinato, tornava alla tenda tenendosi dentro quel mostro che lo aveva iniziato a divorare.











ANGOLO DELL AUTORE: Eccomi col nuovo capitolo e che chiude così il secondo giorno degli scontri. Ho deciso di mostrarvi solo alcuni scontri rispetto all'altra volta che li avete visti tutti. Ho omesso il ferimento di Rukia volutamente anche per dare più sorpresa alla fine. Nel prossimo vedremo il nuovo giorno a Sorachi e poi ultimo capitolo della battaglia. Devo ammetterlo ho avuto difficoltà a proseguire questa impronta di scontri perché penso che, di battaglie, ne avete viste già abbastanza e non vorrei annoiare.
Grazie a chi legge e recensisce

 
   
 
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