Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Roe Jaeger    29/03/2020    3 recensioni
Sembra proprio che Levi sia insoddisfatto della propria vita. Perché? Come ne uscirà?
Eruri | Per dhiskey.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren Jaeger, Erwin Smith, Levi Ackerman
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Per dhiskey.
Grazie.

 
Cwtch
 
Sembrava che Levi Ackerman non riuscisse a smettere di correre via, per fuggire. Fuggiva soprattutto da sè stesso, dalla sua relazione con un ragazzino – così aveva definito Eren qualche giorno prima, quando lo aveva lasciato – fuggiva dai suoi sentimenti e anche dalle sue paure, in primis quella del futuro.
Casa ora gli sembrava così vuota, da quando lui era andato via, urlargli di essere un ragazzino non era stata proprio una bella mossa, soprattutto perché non era pronto a perderlo. 
Ma mai piangere sul latte versato, Levi lo sapeva bene: casa era vuota, il suo cuore era spento, nonostante Erwin Smith passasse ogni singola sera, quante ne aveva create il calendario, a casa sua per confortare l’amico. 
Passavano ore a bere e a parlare, cioè più che altro Levi si sfogava ed Erwin lo ascoltava, ma il maggiore non sembrava mai essere stanco, mai dava segni di cedimento, anzi continuava sera dopo sera ad andare a casa Ackerman. 
Finché, stanco di fare lo spettatore di quello scenario in cui Levi, il suo migliore, e unico, amico si autodistruggeva per un ragazzino, una sera decise che il copione sarebbe cambiato. 
Erwin bussò alla porta di Levi più puntuale di un orologio svizzero e il padrone di casa, aperta la porta, si buttò tra le braccia di Erwin. Qualcosa era cambiato, perché era la prima volta che quello succedeva. 
Levi trascinò Erwin in casa senza tuttavia sciogliere l’abbraccio, e casualmente si fermarono proprio davanti al calendario: vicino alla data del giorno c’era scritto qualcosa. Erwin lesse, fregandosene della privacy del padrone di casa: doveva raccogliere più informazioni possibili per aiutarlo a dovere. 
30 marzo: compleanno Eren 
Un moto d’ira si fece largo nel maggiore, che tuttavia cercò di rimanere impassibile perché doveva evitare scenate di gelosia immotivate se voleva essere davvero d’aiuto al padrone di casa. 
«Sarà con il suo nuovo ragazzo a festeggiare.» bofonchiò Erwin tra sé e sé, peccato che Levi lo sentì benissimo. 
«Non se n’è andato perché ha un altro» lo corresse Levi «ma abbiamo litigato perché siamo troppo diversi.» 
«Vieni, andiamo sul divano.» suggerì Erwin, pur non sciogliendo l’abbraccio. «Voglio capire bene cos’è successo.» 
E Levi gli spiegò tutta la storia dal principio: i loro litigi continui, le divergenze d’opinioni e tutto, fino alla rottura definiva sei giorni prima. Il tutto piangendo, ovviamente. 
«Lo ami ancora.» sentenziò Erwin, quando Levi finì di parlare.  
«No.» rispose il minore a una domanda mai posta «L’amore per lui era già finito quando sono iniziati i litigi. Diciamo che mi manca l’abitudine di averlo in giro per casa.» 
«Allora perché ti disperi tanto? Devi liberarti del passato, Levi.» cercò di fargli forza Erwin, specchiandosi nei suoi occhi spenti. 
«Perché sono rimasto solo.» 
Quelle parole colpirono Erwin più di quanto potesse fare qualsiasi altra risposta, e l’uomo strinse tra le proprie braccia il più piccolo, accarezzandogli affettuosamente i capelli. «Tu non sei solo, non lo sarai mai.» disse, prima di unire le proprie labbra a quelle di Levi. 
Fu un bacio dolce, quasi innocente, privo di lussuria, al quale seguì un abbraccio in cui Erwin cercò di trasmettere a Levi tutto l’affetto del mondo. E nel quale Levi si sentì finalmente a casa, in un posto sicuro, tra le braccia di una persona che probabilmente gli avrebbe donato tutto l’amore del mondo. 

Salve a te che sei arrivato a leggere fin qui. Vorrei spendere due parole su questa breve Oneshot. Innanzitutto, so benissimo che Levi è "leggermente" OOC rispetto al canon, tuttavia non ho messo l'avvertimento perché si tratta di un'Alternative Universe. Pertanto, tutto è possibile, dato che si tratta di una flashfic leggermente più lunga e non è ben specificato il passato di Levi.
Inoltre, ti spiego il titolo che poi non è altro che un prompt derivante dal gallese.
Cwtch: non un semplice abbraccio, non un abbraccio qualsiasi, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro, quel luogo in cui ci sentiamo veramente a casa, tra le braccia della persona amata.
Grazie infinite per aver letto fin qui.
   
 
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