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Autore: SherryVernet    30/03/2020    10 recensioni
A strange volume of real life in the daily packet of the postman. Eternal love and instant payment!
(Douglas W. Jerrold)
Ovvero:
Amore, Morte e Burocrazia – soprattutto Burocrazia.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gemini Kanon, Wyvern Rhadamanthys
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prefazione degli editori al lettore 




Se la Storia è maestra di vita, la Vita è colei che, in certi casi più che in altri, scrive la Storia; talvolta, al di là della realtà tangibile, ne lascia anche testimonianza. Testimonianze di tal sorta sono fonti preziose dello Spirito d’un tempo, dei suoi costumi e pratiche sociali, della sua quotidianità umana (o, come parzialmente in questo caso, quasi umana) e di quei cambiamenti costanti che manifestano soltanto sulla lunga durata. Ancor più preziose si rivelano queste fonti, allorché siano prodotte da individui le cui gesta, i pensieri ed i temperamenti siano stati cruciali nel dipanarsi di quegli eventi fautori di mutamenti epocali;  da quegli individui, ovvero, che la storiografia erudita definì, nel bene e nel male, Grand’Uomini – spesso esagerando. 


Ordunque, sebbene qui non si tratti esclusivamente di uomini in senso stretto, bensì d’un essere rinnegato dai propri simili, cresciuto prima nell’ombra, poi nelle profondità del mare, esiliato tra i pesci, e di uno Spettro, Stella del Cielo Furioso, Generale e Giudice di Hades, della cui umanità è più che legittimo dubitare, data la discutibile presenza nell’uno d’un’anima vivente e l’altrettanto discutibile razionalità d’entrambi (come riscontrato in prima persona ed in molteplici occasioni dagli editori stessi del presente carteggio); sebbene, dicevamo, parlare di umanità sia per certi versi una forzatura, confidiamo che il lettore ne abbia indulgenza, in virtù del valore universale di quest’opera rispetto alle cose del Mondo e a quelle dell’Altro Mondo – o anche solo per ridere di Rhadamanthys della Viverna, fine in sé nobilissimo.


D’altronde (fatto di cui il nostro lettore ha, o inevitabilmente avrà , prima o poi, esperienza diretta), la Morte detiene della Vita un Archivio esaustivo – il quale, come tutti gli archivi con pretese di completezza, necessita di essere catalogato, ordinato, annotato e sottoposto a meditato discernimento, acché possa risultare d’utilità alcuna per coloro chiamati a servirsene. Anche il Libro della Vita ha bisogno di essere editato. Abbiamo personalmente valutato tutti i più grandi filologi mai vissuti, e li abbiamo trovati mancanti; dubitiamo che quello viventi possano far meglio.

Tuttavia, nell’impossibilità oggettiva di portare a termine una simile impresa coi mezzi, sia umani sia semidivini, della filologia, della storiografia moderna e della critica testuale; per far, altresì, fronte alle problematiche sollevate da tali limitazioni quanto alla costituzionalità e legittimità del debito Processo delle Anime, il quale è da tempi immemori rimesso al capriccio del caso e dei tre giudicanti; ai fini, inoltre, squisitamente pragmatici di migliorare esponenzialmente l’umore di due dei giudicanti suddetti, nonché mettere a tacere per mancanza di argomenti, credibilità e dignità il terzo, col risultato atteso di un miglioramento procedurale e sostanziale del sistema giudiziario e penitenziale cui tutti dovranno rispondere; con tali nobili obiettivi giurisprudenziali e, osiamo dire, morali, abbiamo riposto il nostro studio costante ed ogni nobile sforzo, la nostra indefessa dedizione, in quest’edizione. Essa è certamente più modesta, ma non per questo meno informativa o importante, sia in quanto testimonianza di un Tempo inedito, per uomini, dèi e per chi tra noi altri gestisca le cose del Mondi di Sotto, Tempo in cui la Morte è diventata un fatto relativo ed il giudizio del Tribunale, primum dacché ci sia inumana memoria, n’è risultato appellabile  – in quale corte, ahimè, non è ancor dato saperlo–; sia in quanto resoconto di storia sociale e vita comune tra due schieramenti, per millenni contrapposti, che quest’opera editoriale istessa giunge a coronare. 

Dulcis in fundo e degno di nota, è il valore intrinseco dello sputtanamento di quei colleghi, compagni, fratelli di sangue e fratelli d’arme, di cui leggeremo in perpetuo e di cui i nostri successori – se mai ci sarà dato averne – studieranno le gesta; a costoro, i nostri successori ipotetici, doniamo la controparte autentica di qualunque cosa, un giorno, sarà mai la leggenda, consacrando così pure la portata epica ed eroica della nostra impresa.


Il carteggio che qui riportiamo è stato, difatti, assemblato grazie alla solerte ricerca, allo spirito di sacrificio e all’instancabile lavoro di reperimento dei documenti originali, collezionati dagli editori stessi nonché dai numerosi collaboratori che hanno promosso e reso possibile questo progetto, con grande fatica ed a rischio della propria incolumità personale.

La nostra gratitudine, sconfinata ed etterna, va dunque, innanzitutto, ad Aiolos di Sagittarius, senza il cui senso dell’umorismo e la prontezza a negare favori d’ogni ordine e grado in seno alla vita domestica, con grande abnegazione individuale, il nostro gruppo editoriale sarebbe stato incompleto, il fallimento inevitabile.

Ringraziamo, inoltre, per aver ritrovato innumerevoli documenti o averne indirettamente  consentito l’estrazione e l’archiviazione, facendosi occhi ed orecchie sul campo, nonché diversivi nelle fasi più delicate, con sprezzo e incuranza d’ogni rischio tremendo: Lune del Balrog, Shilfield del Basilisco, Gordon del Minotauro, Queen della Mandragola, Niobe di Deep, Charon di  Acheronte, Deathmask di Cancer, Aiolia di Leo, Dohko di Libra, Shura di Capricorn, Aphrodite di Pisces, Shion di Aries, Sorrento della Sirena, ed il Divino Poseidone. Nell’incertezza, ringraziamo anche Shaka di Virgo, sulla volontarietà e consapevolezza della cui preziosa collaborazione, pure a seguito di profonde e prolungate riflessioni, non siamo in grado di pronunciarci.

Un ringraziamento speciale e sentito va, in aggiunta, sia a Pharao della Sfinge, per aver acconsentito al reclutamento di Cerbero, con entusiasmo; sia a Valentine dell’Arpia, per aver servito la nostra nobile causa, pur sotto coercizione e nonostante una serie di reticenze personali che qualcuno potrebbe finanche ritenere  fondate.

Rendiamo, infine, grazie al Sommo Hades e alla Divina Athena, per aver non solo condonato, ma attivamente patrocinato il presente progetto. Sotto il loro stendardo abbiamo intrapreso e portato a compimento questa impresa, i cui frutti dunque offriamo loro, con devozione e con la speranza che il nostro dono sia gradito. 


Nel tentativo di lasciare parlare direttamente i documenti ed i fatti, nella loro voce più autentica, abbiamo deciso di mantenere gli interventi ecdotici e l’apparato critico al minimo, limitandoci ad annotazioni contestuali laddove necessarie. L’ordine stabilito è, per quanto ricostruibile, strettamente cronologico. Ove fosse presente più di una versione identificabile – per datazione e contesto – come lo stesso testo, le varianti sono state riportate per esteso nel caso di discrepanze significative nel contenuto.


Pur col rammarico di non poterne promuovere una circolazione più ampia per ragioni di ordine pubblico su scala globale, questo carteggio editato ed annotato è disponibile in libero accesso presso l’Archivio della Biblioteca del  Santuario e presso l’Archivio del Tribunale Infernale.





Aiacos di Garuda

Stella del Cielo Intrepido, Giudice infernale, Generale dell’esercito di Hades


Milo di Scorpio

Santo d’Oro di Athena


Minos del Grifone

Stella del Cielo Nobile, Giudice infernale, Generale dell’esercito di Hades


Saga di Gemini

ex. Sommo Sacerdote del Santuario di Athena; Santo d’Oro di Athena









Nota dell’Autrice:

Sì, lo so che ho mille storie da finire, per non parlare delle millemila cose su cui dovrei lavorare. Ma ho bisogno di una boccata d’aria, come tutti di questi tempi del resto; e non c’è niente di meglio di un divertissement vagamente demenziale. Facciamoci, dunque, compagnia.


Questo è il prodotto perverso dell’incrocio mal riuscito tra la voglia di leggere un romanzetto epistolare leggero ed il mio senso di colpa per non star lavorando alla mia edizione. Argh.


Prima lettera domani, qui.

Nota a margine: questa storia non fa parte dell’universo de La Rosa dei Venti.


   
 
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