30/03/2020
1 recensioniLacrime mute
Personaggio: Shiho
Prompt 3: fotografia
Prompt 3: fotografia
(we keep this love in a photograph
we make these memories for ourselves
where our eyes are never closing
hearts are never broken
and time's forever frozen still)
where our eyes are never closing
hearts are never broken
and time's forever frozen still)
È incredibile quanto tempo sia passato, pensa la ragazza dai capelli biondi.
Shiho è rimasta sola nella stanza di decriptamento, ha sistemato qualcosa, spostato fogli e risistemati nella piccola libreria in olmo grezzo.
Si era rilassata incredibilmente seduta sulla poltroncina di vimini nuova, col caffè delle sette tra le mani in santa pace, senza la presenza dei suoi colleghi, con una solitudine ricercata.
Vaga coi suoi pensieri, non pensa a nulla in particolare o almeno è questo quel che vuol far credere, pensa a tutto e a niente, al suo lavoro, alla guerra che anni e anni prima hanno vissuto.
La quarta grande guerra ninja.
Una guerra senza precedenti, che ha causato tante vittime e causata da più carnefici.
Ma questo ricordo non le causa dolore o almeno non più e soprattutto non più di quanto gliene causi la fotografia che stringe tra le dita.
Era ancora l'inizio di tutto allora e ancora non si sapeva che l'eremita dei rospi non avrebbe mai più fatto ritorno a Konoha.
Era stata scattata un pomeriggio, mentre erano in laboratorio ed era stato un momento di ilarità dopo il duro lavoro, quello.
La fotografia ritraeva lei, con i capelli sciolti (che scioglieva soltanto per lui), Shizune sorridente e felice e lui, un mezzo sorriso, i capelli legati come suo solito e bellissimo, come non mai.
Shikamaru era rimasto con loro, quel giorno, come capitava spessissimo in quel periodo.
Il quinto Hokage molto frequentemente lo mandava lì da lei per aiutarla a decifrare codici segreti e lui non si era mai mostrato ostile nè a lei nè a nessun altro.
Lo shinobi era sempre stato gentile con tutti ed anche se lo denominavano un "quasi" scansafatiche in realtà era un osso duro.
E lei se ne era innamorata.
Già da allora o forse da un pò prima ma non ne aveva mai proferito parola a nessuno, tantomeno a lui.
Sapeva che lui non l'amava, lo sentiva col suo intuito da donna ed anche se ne soffriva terribilmente lo aveva accettato.
E allora ogni tanto, quando il buio quasi inghiottiva il villaggio della Foglia, riguardava quella fotografia con gli occhi lucidi e il cuore gonfio, l'unica che li ritraeva insieme, sfogando il dolore muto di questo amore non corrisposto.