Quando Naruto rientra non riesce a evitare di sussultare. È tardi, ma immaginava che il ruolo di Nanadaime lo tenesse a lavoro più a lungo del solito. Non si aspettava che il motivo del ritardo fosse altro.
“Come sto?” chiede Naruto.
Lo guarda in silenzio sorpreso. Le ciocche bionde non ricadono più sugli occhi, né scendono sulla nuca.
“Ti sei tagliato i capelli” costata l’ovvio.
Ride. “Sto tanto male?”
“No, ma credevo volessi farli crescere, come Minato…”
“Ma io non sono papà” gli fa notare. Arrossisce sulle guance e distoglie lo sguardo. “Volevo lo stesso taglio del mio eroe”.
Obito porta una mano fra i suoi capelli corti. E sorride.
[110]