Prompt: Odi et amo
Prompt di scorta: W1) Femslash
Note: genderswap
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucio.
Bakugou Katsumi ha un problema. Beh, oddio, in realtà di problemi ne ha parecchi, ma la sua migliore amica fin dall’asilo è il principale.
Saranno gli ormoni che le circolano in corpo e che la rendono più esplosiva della glicerina che si accumula sulle sue mani, sarà che Izumi, quella Deku di merda, sembra essere sbocciata durante l’estate. È sicuramente più alta di almeno dieci centimetri e modellata come una dannata statua greca di Afrodite.
E per di più è esattamente seduta nel banco dietro di lei, in una classe dentro la quale non sarebbe mai dovuta entrare.
“Kacchan…”
“Taci!” Katsumi sibila, senza degnarla di uno sguardo e può quasi sentire i suoi occhi affondargli nella nuca.
E solo certe volte le cose che le si agitano nel petto sono… troppe e lei non riesce a farsene una ragione. Perché diamine deve starle sempre addosso, quella deficiente? Perché non può lasciarle vivere la sua vita, per una volta?
Perché deve essere sempre Kacchan questo e Kacchan quello e Kacchan, Kacchan, Kacchan?
Katsumi vorrebbe afferrarla per il bavero della giacca e sbatterla contro il muro, chiederle che cazzo vuole dal lei e chiuderle quella dannata bocca una volta per tutte.
“Perché sei qui?” Le chiederebbe, “Come hai fatto? Da quando hai un quirk, eh?”
Non ha idea di cosa Izumi le potrebbe rispondere, ma già la vede, tremante e rossa di imbarazzo, mentre balbetta qualcosa o mette in moto uno dei suoi soliti monologhi interiori che le sfuggono sempre a fior di labbra e che fanno imbestialire Katsumi e le fanno venire voglia di morderle le labbra e riccacciarle le parole in gola con la lingua.
Merda.
“Kacchan…”
“Che cazzo vuoi, Deku?”
“Possiamo parlare dopo?”
Katsumi stringe i denti e lascia uscire uno sbuffo seccato. “D’accordo. Hai parecchie cose da spiegare.”
E poi forse le cose andranno come le ha immaginate.