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Autore: vanessie    03/04/2020    1 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 210

“Risveglio"

 

 

POV Evelyn

Mi risvegliai tra le sue braccia, nella stessa identica posizione in cui ci eravamo addormentati la sera prima. Capii che Kevin fosse già sveglio, lo trovai con lo sguardo su di me, mi voltai appena e gli sorrisi. Aveva un’espressione calma e serena, la stessa che doveva essersi stampata sul mio viso. Dopo un buongiorno a base di coccole lo lasciai andare a farsi la doccia, restando ad ammirare il paesaggio dalla finestra della nostra camera, con addosso la sua maglietta e il suo profumo. Accesi il telefono e decisi di scrivere qualcosa a Nicole, ci aveva fatto un regalo stupendo e le ero grata.

 

Ciao Nikki, grazie ancora per la tua sorpresa, non me l’aspettavo proprio! Credo di essere in debito con te :P non immagini quanto avessi bisogno di questa serata <3 ti voglio bene!

 

Il cameriere del servizio in camera ci servì la colazione, gli diedi la mancia e aspettai che Kevin finisse la doccia per deliziarmi con tutto quel ben di dio che c’era sul carrello: pezzi dolci e salati, bevande calde e succhi di frutta, frutta fresca…la suoneria di un messaggio su WhatsApp richiamò la mia attenzione. Presi il telefono e lessi la risposta di Nicole.

 

Buongiorno Evelyn, figurati! La serata te la meriti tutta, sei una ragazza straordinaria, l’ho sempre pensato, fin dal nostro primo incontro a Dublino! Sai che adoro Kevin, a dirla tutta ne sono anche un po’ gelosa, ma tu sei perfetta per lui, sono felice di sapere che siete tutto l’una per l’altro <3 Vi auguro altri 1000 anniversari pieni d’amore e gioia. Vi voglio bene!!!

 

Sorrisi nel leggere il suo messaggio, sorrisi nel pensare che Nicole mi trovava perfetta per suo fratello. Già…suo fratello…aprì la porta del bagno con i capelli semi bagnati, un asciugamano legato intorno ai fianchi e una quantità di erotismo pari a non so cosa.

 

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Alcune volte stentavo ancora a credere che un bonazzo del genere fosse davvero mio marito e che potessi farci l’amore. Si mise seduto al tavolo insieme a me e ci dedicammo ad una ricca colazione. “Che ne dici di fare un giretto in città prima di tornare a casa?” gli proposi, animata dal desiderio di restare ancora da sola con lui per qualche ora. Certo che avevo voglia di stare con i miei figli, ma per me e Kevin del tempo esclusivo da trascorrere come coppia era una rarità. “Va bene” rispose quando deglutì il boccone “Solo va bene? Credevo che…beh ieri sera mi sembravi più entusiasta di stare con me” “Sono entusiasta anche ora, scusa se sono di poche parole, sai che la mattina non sono molto espansivo” si giustificò. Gli sorrisi e andai a sedermi sulle sue gambe “La mattina successiva al sesso non sei un granchè” scherzai “Simpatica!” esclamò fingendosi offeso “Non intendo fisicamente…l’aspetto va più che bene” continuai a provocarlo “Puoi fare uno sforzo e sopportare il mio pessimo carattere?” domandò stando al gioco “Dipende…per una notte come questa sì, posso sforzarmi e sopportare” “Comunque mi va di fare un giro, anzi mi fa piacere farlo” precisò “Ok…” risposi dandogli un bacio. Mi alzai in piedi e tolsi la sua maglietta, restando nuda “Faccio una doccia” affermai “Aspetta, vieni qui” disse alzandomi e imprigionandomi tra le sue braccia “Non ti ho ancora detto una cosa” “Cosa?” domandai curiosa “Che ti amo e che” “Che?” “Che è stato un anniversario molto al di sopra delle mie aspettative. Dovrei pensare un po’ meno al lavoro e apprezzarti molto di più di quanto già faccio Evy” “Lo vorrei” “Stanotte mi sono sentito così…non so spiegartelo, tu ed io, tutta quella passione, quel modo di amarci mi hanno ricordato quando eravamo molto più giovani e spensierati. Mi hanno ricordato con prepotenza quanto ti voglio, quanto sia stato semplice per me decidere di lasciare gli Stati Uniti per stare insieme, decidere di sposarti e di avere dei figli” spiegò. Gli sorrisi e gli accarezzai i capelli “Ti amo anch’io e credo che…tutte queste belle parole sono la sola cosa che una donna vorrebbe sentirsi dire da suo marito dopo 10 anni di matrimonio” risposi.

Mi lasciò libera di farmi una doccia, mi cullai sotto al getto tiepido dell’acqua, che contribuì a rendere ancor più rilassata quella mattina. Asciugai in fretta i capelli, senza badare troppo alla piega. Un filo di trucco sugli occhi, lucidalabbra e poi indossai un paio di jeans e una maglia nera semitrasparente. “Potresti fare qualcosa per apparire meno sexy?” mi chiese ad un tratto.

 

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“Sexy? Non mi sono messa niente di provocante” “Questo lo so, il problema è che tu sei così di natura” “Direi che qui il problema non sono mai stata io” affermai “Cioè?” “Che tra noi due sei tu quello che deve darsi una regolata, fa quasi schifo pensare a quanto tu sia terribilmente propenso a stimolare in una donna la voglia di trasgredire!” esclamai “Se non stai attenta allora stasera potrei convincerti a restare qui un’altra notte” mi punzecchiò “Potrei anche lasciarmi convincere…” “Ah sì?” chiese sbaciucchiandomi il collo “Ohhhhhhh sì” risposi chiudendo gli occhi “Ma non possiamo, Matt e Jennifer ci daranno per dispersi” aggiunsi controvoglia “In questo caso abbiamo sempre l’alternativa meno allettante ma comunque interessante di dedicarci a noi in modo più responsabile” “E limitato…ma va bene” conclusi. Ci scambiammo un bacio al termine del quale lo trascinai fuori dalla camera d’hotel prima che il fuoco della passione ci spingesse di nuovo a letto, invece che permetterci di fare una passeggiata. Camminammo mano nella mano, scattando foto e chiacchierando del più e del meno. “Oggi non ce la faccio, sei troppo bella” sussurrò al mio orecchio “Dottor Black, recuperi un po’ di contegno” giocai “La smetta di sbavare su sua moglie” aggiunsi “Temo di non riuscirci dottoressa Bàn” “Aspetta amore, fermati lì, non muoverti!” esclamai quando prese in mano un palo alla sua destra e si voltò a guardarmi con un’espressione magnifica da figo qual era. Recuperai il telefono e gli scattai una foto.

 

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“Vedendola così dottor Black, con i jeans strappati e la t-shirt, lei non sembra affatto un veterinario, potrebbe guadagnarsi una copertina su Men’s Health” affermai citando una nota rivista americana con dei super mega bonazzi in copertina. Si mise a ridere cingendomi la vita con un braccio quando riprendemmo a camminare. “Pensavo che…quando torneremo a Dublino potremo anche cambiare le nostre abitudini” disse “Tipo?” “Diciamo che…mmm…ogni tre mesi ci prendiamo una serata per noi senza bambini? Ti va?” propose. Lo guardai negli occhi e non riuscii a trattenere un sorriso “Se mi va? Direi di sì, ma io la conosco bene dottor Black, so quanto lei sia impegnato con il suo lavoro, quanto sia perfezionista e precisino nella sua professione e…adesso lei è troppo coinvolto dalla serata precedente, non vorrei che poi si lasciasse riprendere dalla routine quotidiana e dimenticasse questa proposta” “Non è una proposta, diciamo che se per te va bene è una promessa” spiegò “Non mi deluderai vero? Sei sicuro di riuscire a mantenerla? Altrimenti non farmela, perché ci resterei malissimo se poi non la mantieni” “La mantengo, una promessa è una promessa” affermò “Quindi ogni 3 mesi” ribadii tendendogli la mano per siglare quel nostro accordo “Esatto, ogni 3 mesi” rispose stringendomi la mano. Mi alzai sulle punte dei piedi per abbracciarlo e poi cercai le sue labbra e mi gustai tutto il suo buon sapore. “Non credevo di riuscire a strapparti un giuramento come questo!” esclamai “Sono contento di averti colta di sorpresa!” “Come ti è venuto in mente?” “Beh semplicemente perché stanotte è stato tutto magnifico” rispose “Uhm quindi è solo per il sesso” lo punzecchiai “No, è per come mi sono sentito, per come sei stata capace di farmi tornare ragazzino, per come tu mi guardavi, per come tu mi hai dedicato il tuo amore” “Deduco che il mio modo di dedicarmi a te ti sia piaciuto quindi” continuai a provocarlo “Direi di sì” “Quindi il sesso non c’entra?” “Sì che c’entra, c’entra anche quello” chiarì ed io sorrisi della sua sincerità. “Perché vuoi dirmi che per te non ha avuto un peso?” mi chiese “Certo che ce l’ha avuto” risposi anch’io in maniera schietta e leale “Non lo facevamo così da un’infinità di tempo e mi mancava” aggiunse lui “Mancava anche a me, non ricordavo nemmeno che tu fossi così…bravo nei preliminari” affermai. “Non dovresti scoprirti in questo modo dottoressa Bàn, insomma avevo intuito che ti fossero piaciuti, ma dichiararmelo tanto apertamente…” disse per giocare. Tentai di tirargli uno scappellotto, ma si ritirò in un secondo. “Aveva intuito che mi erano piaciuti! Ma sentitelo! Tu invece eri distaccato vero?” gli domandai per continuare a mantenere vivo quel gioco di provocazioni “Non ho detto questo” “Se non sbaglio quello che mi pregava di non addormentarmi eri tu” “Beh certo Evelyn, era solo per fare in modo che stamattina tu non ti risvegliassi insoddisfatta” “Oh ma che generoso!” esclamai “Sono molto generoso, dovresti saperlo che è una delle mie migliori qualità” “Non direi, preferisco altre tue qualità a dirla tutta” “Quali?” mi domandò. Mi fermai e gli sorrisi “Questa ad esempio” dissi toccandogli con entrambe le mani i pettorali per poi scendere sui suoi addominali definiti “Oppure quest’altra” proseguii toccandogli le spalle larghe e la schiena muscolosa “E poi dicono che le donne sono romantiche! Sì, come no!” esclamò, gli feci la linguaccia e attirai a me la sua testa per rubargli ancora altri mille baci.

 

NOTE:

Eccomi! I festeggiamenti dello scorso capitolo per il decimo anniversario di nozze, hanno decisamente lasciato il segno!!! La nostra coppia si risveglia più coinvolta che mai, la serata da soli era la boccata d'ossigeno che serviva a rinvigorire il loro amore, che si sa...con il tempo si trasforma, si modifica, soprattutto con la presenza dei figli e la routine quotidiana da mandare avanti. Mi piace descrivere Kevin e Evelyn come una normalissima coppia reale, che ha i suoi momenti di "crisi", così facendo mi sembrano più vicini alla realtà che alla finzione. Kevin sembra essere il più coinvolto dei due la mattina dopo, tanto da farle la promessa di prendersi periodicamente una serata da soli anche quando torneranno a Dublino. Promessa ardua da mantenere quando ricominceranno a lavorare, ma Evelyn alla fine vuole crederci, sebbene sappia che non sarà facile, la sua è una reazione tipica da ragazza innamorata, ossia quella di lasciarsi convincere. Spero che questo 10° aniversario vi sia piaciuto in tutto e per tutto, ho cercato di mischiare risate, dolcezza, passione e progetti...

A questo punto pensate che Kevin riuscirà a mantenere la promessa? A venerdì,

Vanessie

   
 
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