Libri > Il Signore degli Anelli e altri
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Autore: cut_wing    04/04/2020    0 recensioni
Emma, una ragazza allegra e particolarmente distratta, ed un Signore Oscuro poco oscuro e molto innamorato...
Non credo ci sia molto altro da aggiungere.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sauron
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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più tardi, quella sera
...
Videochiamata in arrivo da Numerosconosciuto

-Buona sera, mia Signora Oscura…
Emma sussultò, arrossendo e portandosi le mani davanti al viso.
-Perché sei a petto nudo?
Sauron rise, facendo scivolare con un movimento apparentemente casuale una ciocca di capelli color del fuoco sulla spalla.
-Non eri tu quella che voleva disperatamente vedermi?
Emma cercò di recuperare il contegno sufficiente per guardarlo senza mettersi a strillare come “un furetto andato a male”, cosa che tentò di nascondere con un borbottato: -Ma ti ho detto anche che accechi. -.
Quando finalmente riuscì a sollevare nuovamente lo sguardo lo vide sogghignare da dietro lo schermo, scuotendo piano la testa.
-Pensavo che dopo Capodanno ti fossi… abituata a vedermi senza vestiti.
Poi la guardò e smise di ridere all’istante.
La ragazza aveva lo sguardo più confuso che avesse mai visto. E lui ne aveva visti molti.
-Perché? Cos’è successo a Capodanno?
In quel momento decise che la prossima volta si sarebbe informato di più sugli effetti della sbornia sugli umani.
-Beh… tu non te lo ricordi?
-Cosa dovrei ricordare?
-Oh sh*t.
-Sauriii!
-Niente, è solo… faceva molto caldo e mi sono tolto la maglia.
Emma alzò un sopracciglio, sospettosa.
-Davvero?
-Certo! Piuttosto, come stai?
-Ah no, non te la cavi così! Voglio sapere tutto!!!
-Magari un’altra volta, ora è tempo della sorpresa.
-…non era già questa?
Sauron sorrise e si chinò verso la fotocamera.
-No, ce n’è un’altra. Più grande.
Si alzò, e per un attimo l’unica cosa inquadrata furono i suoi pantaloni.
Il cavallo dei suoi pantaloni.
Emma rimase imbambolata a fissarlo, diventando dello stesso colore dei capelli del suo ragazzo, e sgranando gli occhi pregò che lui non decidesse di guardare il telefono proprio in quell’istante.
-Dato che ti lamenti sempre di non potermi vedere ecc… - stava dicendo lui intanto, riprendendolo in mano e tornando nell’inquadratura. –ho pensato che questo sarebbe potuto essere un modo per rimediare. Girati.
Emma, ancora mezza stordita dalla vista, ci mise qualche secondo a comprendere.
-Perché?
-Fidati di me.
-No che non mi fido!
Sauron ridacchiò, facendole un cenno col capo.
-Dai, girati.
Quando lo fece, rischiò veramente un infarto.
Il televisore in camera sua si era acceso, e sullo schermo compariva…
Sauron.
A petto nudo.
Con i pantaloni neri attillati.
Con le ciocche infuocate che gli coprivano le spalle.
In mezzo ad un salone dalle pareti di pietra.
Con il telefono in mano.
Che sorrideva e le diceva: -Così potrai tenermi d’occhio anche tu-.
Ecco, in quel momento non seppe se piangere o urlare dalla gioia.
Nel dubbio, fece entrambe le cose.
   
 
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