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Autore: Miharu_phos    05/04/2020    0 recensioni
“Vedi Riccardo? Adesso non fa più male come prima. Basta solo abituarsi al dolore e prima o poi riuscirai a non sentire più niente. Te lo prometto”
Dove Riccardo cerca di aiutare il povero Gabriel ma finirà per essere trascinato a fondo insieme a lui.
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Gabriel si mordicchiava le unghie insicuro mentre percorreva l'ingresso principale della Raimon, mano nella mano con Riccardo.

 

Il castano gli lanciava di tanto in tanto un'occhiata rassicurante, consapevole dell'imbarazzo che quelle mani intrecciate dovevano provocare nel suo nuovo amico.

 

-Vi siete fidanzati?- li derise un loro compagno di classe non appena li vide arrivare uno accanto all'altro, e Gabi d'istinto ritirò la propria mano ma Riccardo la riprese subito, orgoglioso.

 

-Simpatico- rispose scansandolo e trascinando con se il suo amico il quale invece, ancora titubante, continuava a ritirare la mano timoroso.

 

-Te l'avevo detto che non era una buona idea. Guarda ci fissano tutti- si lamentò il rosa nascondendo il piccolo volto fra i capelli.

 

-Non abbiamo nulla di cui vergognarci ci stiamo solo tenendo per mano- mormorò Riccardo tranquillamente, ma il rosa ribatté ancora.

 

-Ma così sembriamo veramente fidanzati, già dicono che sono gay, ti rovinerai la reputazione- 

 

Il castano si voltò verso il suo amico e gli schioccò un bacio sulla guancia lasciando stupefatti tutti i ragazzini attorno a loro.

 

-Non me ne importa proprio niente- gli sussurrò poi vicino all'orecchio, continuando a camminare incurante degli sguardi derisori degli altri studenti.

 

-Riccardo davvero sei fidanzato con lui?- 

 

La voce di Michael fece trasalire entrambi i ragazzini.

 

Gabi si rabbuiò, lasciando d'istinto la mano del castano e si allontanò impaurito, andando ad accucciarsi nel proprio banco.

 

Riccardo seguì i movimenti del rosa con lo sguardo e sospirò dispiaciuto.

 

-Anche se fosse? Non sarai mica omofobo no?-

 

Michael lo guardò stranito, con una punta di fastidio nello sguardo.

 

-Certo che no, potete fare quello che volete per quel che mi riguarda. Ma tu dì al tuo ragazzo- disse minaccioso, puntandogli un dito sul petto -che mi vendicherò per quello che ha fatto a Doug. So che è stato lui-

 

Riccardo spinse via la mano del turchese e lo guardò dall'alto con aria di sufficienza.

 

-E tu prova ad accusare ancora una volta Gabriel e ti faccio arrivare dritto dal preside, con tutte le tue minacce- 

 

-Non finisce qui. Hai scelto da che parte stare Riccardo-

 

-Esattamente- rispose il castano con fermezza, per poi superare il più basso con una spallata e raggiungere il proprio posto. 

 

Prima che la lezione cominciasse però non dimenticò di lanciare a Gabi uno sguardo rassicurante, ricevendo in risposta un piccolo accenno di sorriso che bastò a rasserenarlo.

 

 

 

 

 

 

 

I due amici si ritrovarono più tardi, riparati sotto l'ombra di quello che ormai era diventato il loro albero personale.

 

Riccardo si impegnava nell'aiutare il rosa nei compiti ma l'altro non faceva che sbuffare svogliato, continuando a giocare con l'accendino che aveva rubato in casa.

 

L'attenzione del castano si concentrò poco dopo sul cellulare che il rosa aveva cominciato a rigirarsi fra le mani.

 

Quel telefono era stranamente familiare, ed a pensarci bene Riccardo non aveva mai visto Gabriel usarne uno, anzi era convinto che non ne avesse affatto.

 

-Non sapevo avessi un cellulare- mormorò distrattamente, continuando a scrivere sul proprio quaderno.

 

-Infatti non è mica mio. È di quel coglione di Michael- biascicò, scorrendo nella galleria piena zeppa di strane fotografie.

 

Riccardo impiegò qualche secondo buono prima di realizzare quel che il rosa aveva appena detto.

 

Si voltò verso l'altro e la sua attenzione venne catturata da una foto in cui Michael e Doug si abbracciavano in maniera molto intima.

 

-L'hai rubato...- appurò deluso.

 

Gabi aveva uno sguardo crudele sul viso e digitava qualcosa sullo schermo, mentre postava quella foto estremamente privata sul profilo Instagram del ragazzo.

 

-Gabi che stai facendo! Sei impazzito!- gridò Riccardo strappando il cellulare dalle mani del rosa che subito lo guardò arrabbiato.

 

-Ridammelo-

 

-Non se ne parla! Che cosa volevi fare? Con queste foto potresti diffamarli!-

 

Gabi curvò le proprie labbra in un sorriso maligno.

 

-È proprio quello che ho intenzione di fare. Voglio che tutto il mondo sappia che sono due froci, proprio come loro chiamano me- biascicò vendicativo.

 

Il castano era incredulo, deluso dalle parole del suo amico che fino a pochi giorni prima aveva considerato come un angelo.

 

-Non si fa Gabi. È cattivo-

 

-Loro sono cattivi- disse lui con disprezzo, tentando di riprendersi il telefono ma Riccardo lo trattenne ancora, guardandolo con fare di rimprovero.

 

-Così facendo ti abbassi al loro livello-

 

-Non me ne importa niente! Sai quante scuole ho cambiato prima di arrivare alla Raimon? E sai quante prese in giro ho dovuto sorbirmi in tutti questi anni, solo perché sono silenzioso? Mi sono stancato, mi sono stancato di tutti loro. Io li odio e voglio vederli soffrire, devono pentirsi di tutto quello che mi fanno passare, devono capire quanto si soffre ad essere quello escluso e deriso. Quindi si, me ne frego e anzi spero che quelle foto facciano il giro della scuola e che quei due bastardi abbiano ciò che si meritano-

 

-Gabi non sappiamo neanche se sono davvero fidanzati, potresti diffondere una notizia falsa-

 

-Scorri le foto allora. Guarda cosa fanno gli stessi stronzi che mi danno del "gay".-

 

Riccardo esitò per un po', poi cominciò a scorrere fra le foto in galleria aggrottando le sopracciglia per la sorpresa.

 

Doug e Michael erano decisamente più che amici.

 

-Non c'è niente di male nel fare queste cose...non credevo tu fossi omofobo Gabi-

 

-Omo che? Non me ne importa niente, voglio soltanto vederli soffrire-

 

-Ma verranno derisi per il loro orientamento sessuale, è una cosa crudele!-

 

-E quello che loro fanno a me non è forse crudele?!- ribatté il rosa riprendendosi il cellulare una volta per tutte.

 

-Gabi ti prego non lo fare- lo supplicò il castano ma l'altro lo ignorò, mettendo il muso.

 

-Non capisco perché ti importi così tanto. Loro mi hanno fatto tanto male. Loro hanno messo in giro quelle voci su di me, loro hanno fatto si che io venissi escluso, per l'ennesima volta, dopo che ho cambiato l'ennesima scuola. Forse dovrei semplicemente andar via anche dalla Raimon. Ovunque io vada mi prendono in giro, e questo non cambierà mai- disse assumendo via via una voce incrinata.

 

Quelle parole non potevano lasciare indifferente il castano, che ormai osservava l'amico indeciso sul da farsi.

 

-Non credi di aumentare ancora di più i pregiudizi sugli omosessuali pubblicando quelle foto? Li prenderanno in giro-

 

-Almeno tutti si dimenticheranno di me...per un po'-

 

Il castano sbuffò impietosito.

 

Umiliare pubblicamente quei due ragazzi non era di certo una soluzione per i disagi sociali di Gabriel, ma infondo lo meritavano dopo tutto il male che gli avevano fatto gratuitamente.

 

-E se scoprono che sei stato tu? Che farai?-

 

-Capiranno che con me non si scherza- mormorò glaciale, mentre infilzava un povero lombrico emerso dal terreno servendosi di un rametto.

 

Riccardo si voltò disgustato e deglutì.

 

-Sei libero di andartene se non vuoi accompagnarmi nella mia vendetta-

 

Il castano si girò di colpo nell'udire quelle parole.

 

-Che cosa vuoi dire?-

 

-Che se ti dispiace per loro, se consideri il mio gesto ingiusto e crudele, la nostra amicizia finisce qui-

 

-Ma Gabi che stai dicendo? Adesso che c'entra questo, cosa centro io?-

 

Il cuore di Riccardo aveva cominciato a battere forte in preda al panico.

 

La sola idea di perdere la preziosa amicizia di Gabriel gli faceva mancare l'aria.

 

-Devi scegliere- ribadì freddo il rosa, prendendo a giocare con il piccolo cadavere martoriato del lombrico.

 

-Ma perché? Siamo amici! Cosa centro io con loro, perché vuoi chiudere con me?-

 

-Ti ho detto che devi scegliere!- gridò Gabriel scattando in piedi e sovrastando il castano che invece lo guardava dal basso terrorizzato.

 

Il rosa gli porse il cellulare e lo guardò con aria di sfida.

 

-Cosa devo f-fare?-

 

-Pubblica le foto più spinte. Devi farlo davanti a me-

 

-Ma Gabi perche? Il loro amore finirà così, non lo capisci? Si metteranno nei guai!-

 

-Guarda che posso farlo benissimo anche senza di te. Ma in questo modo mi dimostreresti la tua fedeltà, e saprei di potermi fidare di te. Adesso devi scegliere Riccardo, se stare dalla mia parte o dalla loro-

 

-Io voglio stare dalla tua parte ma non farò mai una cosa del genere- affermò convinto.

 

-Ebbene, lo farò io; ma da questo momento in poi considerati mio nemico Riccardo. Hai fatto la tua scelta- 

 

Il rosa riprese il cellulare nelle proprie mani e, zaino in spalla, cominciò ad avviarsi verso il ponticello che separava la città da quel posticino segreto tanto caro ai due ragazzini.

 

Riccardo lo guardò allontanarsi per qualche secondo, poi in uno scatto si mise in piedi e corse dietro al rosa afferrandolo per lo zaino.

 

-Lo faccio. Lo faccio ma non lasciarmi Gabi- lo supplicò.

 

Il rosa lo guardò scettico per qualche secondo, poi abbozzò un piccolo sorriso compiaciuto.

 

Gli porse il telefono, Riccardo lo prese e, con le mani tremanti, cominciò a smanettare sullo schermo.

 

Il suo pollice esitò parecchio prima di pubblicare quella serie di foto in cui i due ragazzi comparivano mezzi nudi e avvinghiati l'uno all'altro.

 

La gola gli bruciava di dolore.

 

Le bocche di quei due ragazzini, ancora troppo piccoli per capire in quale abisso di vergogna stavano per precipitare, si cercavano, si baciavano, si toccavano certe di rimanere per sempre nel segreto.

 

E invece lui, con le sue mani colpevoli stava portando quei poveri studenti sul patibolo, mentre nel suo cuore gli stessi sentimenti di desiderio che Doug e Michael provavano l'uno per l'altro, crescevano silenziosamente nei confronti di Gabriel.

 

Quando ormai le foto furono online Gabi tirò un sospiro di sollievo.

 

Prese il cellulare e senza esitazione lo gettò nell'acqua che scorreva tranquilla sotto al ponticello.

 

Gli occhi di Riccardo erano rimasti fissi sulle proprie mani, ancora incapaci di realizzare il proprio gesto.

 

-Hai fatto la cosa giusta- sussurrò rassicurante il rosa, per poi avvicinarsi al castano e baciarlo candidamente sulla guancia.

 

Nonostante tutto il suo volto era ancora angelico e talmente sereno da mettere i brividi.

 

 

 

 

 

 

   
 
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