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Autore: LorasWeasley    05/04/2020    0 recensioni
AU [Gerita|Spamano|FrUK|Dennor|PruCan|Ameripan|LietPol|Rochu]
018. « è quello che penso sia? » -LietPol
025. « cosa c’è di sbagliato in te? » -Rochu
039. « vuoi sposarmi? » -Spamano
047. « ti ha fatto male? » -PruCan
078. « ora stai con me? » -DenNor
086. « perché sei nudo? » -FrUK
101. « è il nostro anniversario? » -Ameripan
116. « mi abbracci? » - Gerita
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio, Nordici
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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046. « ti ha detto qualcosa? » - Spamano
Antonio trovò Romano che parlava con Francis.
Non fece in tempo ad avvicinarsi per capire cosa stesse dicendo uno dei suoi migliori amici al suo ragazzo quando questo si allontanò in fretta con gli occhi spalancati.
-Romano!- corse nella sua direzione e quando gli fu di fronte domandò –Ti ha detto qualcosa?
Romano gli lanciò uno sguardo di fuoco –Potrei davvero pensare di lasciarti per le persone che frequenti- poi riprese la sua strada.
Antonio sospirò afflitto passandosi una mano sul viso, doveva fare un bel discorsetto a quei due.

 
047. « ti ha fatto male? » -PruCan
Quando Gilbert entrò in bagno insieme a Francis a quella ricreazione si sentì in dovere di aiutare quel ragazzo indifeso che era stato sbattuto al muro da uno molto più grande di lui.
Gli afferrò il braccio e gli intimò di girare alla larga nonostante non conoscesse nessuno dei due, quello fece come gli era stato detto solo perché si rese conto di essere uno contro tre.
Non appena fu andato via Gilbert fissò quel ragazzo che aveva appena salvato –Ti ha fatto male?
E il ragazzino gli sorrise in un modo così tenero e dolce, con quegli occhi azzurri grandi e i capelli biondi a incorniciargli il viso che quando rispose –Grazie mille- Gilbert perse un battito.

 
048. « te la sei mangiata? » -Gerita
Ludwig stava cercando con insistenza qualcosa dentro il frigo, era così in difficoltà che Feliciano si sentì in dovere di intervenire.
-Se stai cercando la torta l’ho mangiata.
-Te la sei mangiata!?- sbottò incredulo chiudendosi lo sportello alle spalle –Ma era una torta intera, Feliciano!
L’italiano alzò le spalle –Che vuoi che ti dica… Avevo fame.

 
049. « ci sei andato? » -FrUK
Francis si sedette al tavolo della mensa vicino a Gilbert, da quando questo stava con Matthew il loro gruppo di amici si era ampliato, ora stavano anche con Alfred e, di conseguenza, con Arthur.
-Allora? Ci sei andato?- domandò Gilbert informandosi subito curioso dell’appuntamento che sapeva il francese aveva il giorno prima con una ragazza che l’aveva invitato.
-Nah- Francis alzò le spalle annoiato –Perché uscire con quella quando è così evidente che mi piace un altro?- e con lo sguardo cercò Arthur, il ragazzo li stava già ascoltando curioso, quando però incrociò il suo sguardo e capì le sue parole divenne così rosso da non poterlo nascondere.

 
050. « oggi o domani? » -Rochu
Arthur raggiunse i suoi amici in aula studio e non appena poggiò lo zaino a terra, prima ancora di salutare, si rivolse a Yao –Hai visto il trailer che ti ho inviato? Andiamo a vederlo al cinema?
Il cinese annuì velocemente sporgendosi sul tavolo –Sembra bellissimo, aru!
Ivan si intromise con quel suo sorriso quasi sadico –Vengo anche io. Oggi o domani?
Yao lo fissò confuso –Ma non è un genere che ti piace.
-Ma mi piaci tu.

 
051. « dormi da me? » -DenNor
Erano le tre di notte passate quando uscirono da quella festa.
Lukas si strinse meglio contro il braccio di Mathias, sia per proteggersi dal freddo sia perché voleva solo sentirlo al suo fianco.
-Dormi da me?- chiese Mathias rispondendo al suo abbraccio senza pensarci troppo.
Lukas sorrise impercettibilmente e annuì piano contro il suo corpo –Speravo che me lo chiedessi, non ho proprio voglia di tornare a casa.

 
052. « me la presti? » -Ameripan
-Ciao!- proruppe Alfred sedendosi nel posto libero vicino a Kiku senza prima chiedere se fosse occupato o meno.
Kiku lo fissò per un solo secondo, diventando poi tutto rosso e girandosi dall’altro lato, l’aveva sempre guardato da lontano e non gli aveva mai parlato, non pensava che l’altro sapesse della sua esistenza.
-Me la presti?- continuò poi l’americano afferrando una delle tante penne che Kiku teneva sul tavolo, non aspettò una risposta che già l’aveva presa con un sorriso –Sono Alfred comunque.

 
053. « ti sta bene? » -FrUK
-Non ho capito, ti sta bene?- chiese confuso Francis mentre uscivano da scuola.
-Si certo- rispose in fretta Arthur –Vai, divertiti, fai quello che vuoi- e si avviò veloce per la sua strada, non fece molti passi, perché a un certo punto si bloccò, i pugni chiusi, tornò indietro con uno sguardo più risoluto.
Francis rise mentre Arthur lo afferrava per un polso e lo trascinava con sé –Anzi no, ovvio che mi da fastidio, tu resti con me, sono il tuo ragazzo e non puoi lasciarmi solo.

 
054. « è un regalo? » -LietPol
-Dai andiamo, o faremo tardi!- Feliks proruppe subito con quella frase quando il suo ragazzo aprì la porta di casa dopo che questo era andato a prenderlo.
Toris lo scrutò e si scostò dal suo tocco –Aspetta, devo prendere una cosa.
Si avviò velocemente nell’altra stanza e tornò quasi subito con una sciarpa rosa e morbida in mano, la mise al collo del polacco con un sorriso soddisfatto –Ecco, ora possiamo andare.
Feliks era stupito mentre testava quel tessuto con le mani –È un regalo?
Toris alzò le spalle –L’ho vista e ho pensato che ti sarebbe piaciuta.

 
055. « lo vuoi? » -Spamano
Antonio continuava a parlare ma vedeva benissimo che tutta l’attenzione del suo ragazzo non era rivolta a lui ma bensì al piatto di ciambelle fumanti e ricoperte di cioccolato che due tavolini più in la una bambina stava mangiando.
Interruppe il suo discorso a metà e con un sorriso divertito chiese –Lo vuoi?
Romano riportò lo sguardo su di lui, le guance rosee, semplicemente annuì speranzoso, per la prima volta senza aggiungere rimproveri o insulti.

 
056. « me la prepari? » -Gerita
Feliciano tossì piano e tirò su con il naso, era fermo a letto con la febbre da già tre giorni.
Ludwig sospirò quando accostando la sua mano alla fronte vide che non era migliorato.
-Ti va qualcosa?- chiese delicatamente scostandogli i capelli sudati.
Feliciano annuì –Voglio la pasta.
Ludwig spalancò gli occhi incredulo –Stai delirando, non puoi volere la pasta in queste condizioni!
Feliciano si imbronciò –Ve… ma io la voglio… me la prepari?
E come poteva il tedesco dire di no a quello sguardo?

 
057. « canti per me? » -DenNor
Mathias aveva scoperto della bellissima voce di Lukas quando questo iniziò a cantare sotto la doccia credendo di essere da solo in casa.
Quando uscì dal bagno e si trovò davanti il suo ragazzo con la bocca aperta e lo sguardo sorpreso non poté fare a meno di arrossire fino alla punta dei capelli.
E quando gli domandò –Canti per me?- con un tono di voce speranzoso ed eccitato capì di voler morire in quell’istante.

 
058. « me la fai ascoltare di nuovo? » -Rochu
-Me la fai ascoltare di nuovo?- domandò Ivan per la tredicesima volta in quella giornata.
E si, Yao aveva contato tutte quelle domande. Sospirò distrutto dalla situazione, ma infondo era colpa sua che gliel’aveva fatta ascoltare per la prima volta.
-È solo una stupida filastrocca cinese che imparano i bambini per giocare, perché ti sei fissato così tanto?
Ivan lo fissava come se fosse l’altro a non capire la grande arte che stava dietro quella canzone e Yao si sentì in dovere di cantargliela nuovamente.

 
059. « ti prendi cura di me? » -LietPol
Toris era quel tipo di persona che si imbarazzava facilmente per la qualsiasi e che tendeva a tenersi sempre tutto dentro, era difficile che si aprisse con frasi romantiche e dolci.
Ma con piacere Feliks aveva scoperto che da ubriaco, o quando stava particolarmente male, i suoi freni inibitori sparivano.
Come in quel momento, che cercava di trascinarlo a casa visto che l’altro era così ubriaco da non riuscire a stare neanche in piedi, quando di punto in bianco, con voce dolce il lituano chiese –Ti prendi cura di me?

 
060. « ci sei stato a letto? » -Ameripan
Kiku aveva le lacrime agli occhi e si stava torturando le mani da così tanto tempo ormai che erano tutte rosse e graffiate. Stava aspettando che Alfred tornasse, erano già le due e mezza di notte passate. Avevano litigato quel pomeriggio, i toni così alti che l’altro era andato via di casa infuriato.
Kiku aveva visto che era con Arthur grazie alla storia Instragram che aveva pubblicato l’inglese.
-Ehy- sussurrò sorpreso l’americano quando fece ritorno –Pensavo di trovarti a dormire.
-Ci sei stato a letto?- la sua domanda così diretta fece spalancare gli occhi dell’altro che gli si avvicinò di scatto stringendolo tra le braccia –Come potrei farlo quando amo solo te?
  
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