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Autore: Francy_remus    06/04/2020    1 recensioni
Raccolta di drabble che raccontano le varie fasi del rapporto tra Neville Paciock e Hannah Abbott.
Dal testo:
“E?” incalza Neville.
“E forse io e Dylan non ci conosciamo abbastanza. In fin dei conti non passiamo mai tanto tempo insieme, ci vediamo poco ad essere onesta, praticamente vedo più te che lui” mormora, poi, resasi conto di quanto ha appena detto, si scioglie in una risata nervosa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hannah Abbott, Neville Paciock | Coppie: Hannah/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Amortentia 

Neville è appena entrato da Zonko e, passando vicino ai filtri d’amore, ha sentito il profumo che trova sempre nella serra della Sprite e un dolce aroma di albicocca. Sarà forse uno shampoo? A lui piacciono tanto le albicocche, in fin dei conti sono delle pesche molto umili. Ha questo difetto Neville: si mette sempre dalla parte dei perdenti, degli eterni sconfitti, degli infiniti secondi. Non sa perché, ma sa che quello è il suo posto. Mentre pensa a tutte queste cose, sta passeggiando per la strada principale di Hogsmade. Ad un tratto incontra Hannah Abbott, una simpatica Tassorosso. Lei gli sorride dolcemente e accenna un saluto timido con la mano. Neville ricambia e quando le passa accanto sente un leggero profumo di albicocca sprigionato dai suoi capelli. 

Burrobirra  

Quando riesce a ritagliarsi un attimo per sé, Neville adora andare al Paiolo Magico a bere una Burrobirra. E non perché gli piaccia tanto questa bevanda, ma perché la proprietaria è sempre molto gentile. Meno male che c’è Hannah con cui parlare, quando necessita di una pausa dalla sua amata cattedra di Erbologia ad Hogwarts va nel suo pub e chiacchiera un po’ con lei. La sera il bar non è molto affollato, quindi riescono a confrontarsi e a ridere insieme. Certo, se Neville riuscisse anche a dirle di essersi preso una cotta... 

Cioccorana 

“Ti ho preso un pensierino” gli sorride Hannah, porgendogli un pacchetto rettangolare. 

“Oddio, io non ci ho nemmeno pensato a prenderti un regalo” balbetta Neville, imbarazzato. In realtà ha pensato più e più volte a cosa comprarle per Natale, poi si era dato dello sciocco e aveva abbandonato l’idea. Mentre ripensa a questa verità, fruga con una mano in tasca. 

“Ecco, io ti ho portato una Cioccorana. So che non è adatta, ma...”  

“Grazie Neville. Sei stato davvero gentile. È il mio dolcetto preferito” mormora la ragazza, scartandola e gustandola allegramente. 

Ecco cosa gli piace di Hannah. Non ha mai pretese, è felice con poco. Magari potrebbe accontentarsi anche di un ragazzo come lui. 

Dylan 

Neville ha da poco scoperto che Hannah in realtà è già fidanzata con un altro ragazzo: Dylan Moore. 

Ha chiesto un po’ a Luna, che sa essere molto amica di Hannah, che tipo fosse e lei gli ha mostrato una foto: è alto, biondo, occhi verdi, fisico asciutto, insomma, il ragazzo perfetto. Ammette di sentirsi un po’ geloso, e anche un po’ deluso. Pensava di avere una possibilità concreta con Hannah, invece apparentemente è impossibile. Decide però di continuare a vederla perché in fin dei conti tra loro c’è solo una bella amicizia e sarebbe difficile giustificarle un improvviso allontanamento senza confessarle di essere interessato a lei. E poi a lui fa bene stare con Hannah, si sente più vivo, più leggero, più... giusto. 

Erbologia 

“Il libro sull’Erbologia che mi hai regalato a Natale mi è piaciuto davvero molto, grazie” balbetta Neville alla ragazza voltata di spalle, mentre sorseggia un boccale di Burrobirra. 

“Ne sono lieta” ribatte lei, prendendo posto al tavolo “A Dylan invece il mio regalo non è piaciuto” 

“Sono certo che sarà stato un gran regalo comunque. Magari lui aveva una giornata no” non sa perché gli venga questo istinto di consolarla difendendo Dylan. 

“Probabilmente ha ragione lui. Era solo una sciarpa di lana, niente di originale. Il problema è che per sapere cosa regalare ad una persona devi conoscerla e...” prende un sospiro, lasciando la frase a metà.  

“E?” incalza Neville. 

“E forse io e Dylan non ci conosciamo abbastanza. In fin dei conti non passiamo mai tanto tempo insieme, ci vediamo poco ad essere onesta, praticamente vedo più te che lui” mormora, poi, resasi conto di quanto ha appena detto, si scioglie in una risata nervosa. 

“Certo che questa roba deve essere veramente alcolica. Forse è meglio che vada a riposarmi” aggiunge. Neville la saluta impacciato e prende la strada verso Hogwarts. 

E, mentre cammina, un pensiero prende forma nella sua testa. Hannah non poteva essere ubriaca. Stava solo bevendo del succo di zucca! 

Fuoco 

È una fredda serata di metà gennaio. Neville cammina spedito verso il Paiolo Magico desiderando ardentemente sentire quel tepore tipico del pub. Entra e, dopo aver salutato Hannah, si siede vicino al camino per scaldarsi più rapidamente. 

“Cambiato posto?” mormora la ragazza, poggiando una cioccolata calda sul tavolo davanti al ragazzo. 

“Fuori fa decisamente troppo freddo” ribatte Neville, mentre un brivido di freddo gli percorre la spina dorsale. 

“Lo vedo” ammette Hannah, afferrandogli le mani “Hai le mani blu” 

Neville diventa improvvisamente rosso, sentendo un calore propagarsi dal petto. Hannah torna dietro al bancone, congedando gli ultimi clienti che stanno uscendo dal locale con un sorriso dolce. 

Altro che il fuoco, pensa Neville, per riscaldarsi gli basta guardare Hannah.  

Forse è più cotto di quanto vorrebbe ammettere. 

Gorgosprizzi 

“Ci son due Gorgosprizzi 

Ed un Barbagianni 

Due piccoli Nargilli 

Un grosso cane nero 

Un cervo, un topo e un mannaro, 

Solo non si vede la mia Burrobirra 

Neville continua a canticchiare questa canzone che qualcuno –non ricorda bene chi- ha modificato partendo da una babbana. Lo fa sempre ridere, soprattutto se ripensa a come l’ha conosciuta: gliel’ha cantata Hannah una sera in cui avevano bevuto del Whiskey Incendiario ed erano particolarmente su di giri. I ricordi di quella serata sono solo dei frammenti, ma uno è ben distinto: Hannah che prova ad intonare questa canzoncina ridendo rumorosamente. È così bella. 

Hogsmade 

“Ho sentito che la sera di San Valentino faranno uno spettacolo in piazza” butta lì Neville ad un certo punto, quasi distrattamente. 

“Ho sentito anche io. Mi sarebbe piaciuto tanto andare, ma devo lavorare. Le feste comandate sono le giornate in cui si incassa meglio” Hannah fa un rapido occhiolino e accenna un sorriso. 

“Accidenti, mi dispiace tu sia inchiodata qui” farfuglia, mentre un pensiero da lui considerato cattivo si fa spazio nella sua testa: almeno non sarà con Dylan 

“Tu hai intenzione di andare?” chiede la ex Tassorosso osservando con attenzione le mattonelle del pavimento. 

“Non credo proprio. Beh, se non cambio idea magari passo a farti un saluto” ribatte Neville, infilando il mantello. 

“Volentieri” sorride Hannah... contenta? Impossibile, la compagnia le fa piacere ma sicuramente preferirebbe essere con Dylan. 

Impressioni 

Neville talvolta ha come il sospetto che Hannah non sia felice con Dylan. È complesso da spiegare, ma mentre parlano lei evita sempre questo discorso. Beh, non che lui abbia mai chiesto niente di troppo dettagliato, non è così sfacciato. O forse, si dice, non hai il coraggio di chiedere perché se ti dicesse che le cose tra loro vanno a gonfie vele ci rimarresti male. Stupido. Sei uno stupido. Tuttavia l’impressione che in lei ci sia qualcosa che non va non lo lascia nemmeno dopo che ha partorito questo pensiero. Così si ripromette di approfondire questo discorso al loro prossimo incontro.  

Luna 

Luna e Rolf avevano deciso di sposarsi da diversi mesi e ora mancavano pochi giorni all’evento. 

“Non so proprio come andare” lamenta Hannah. 

“Se vuoi possiamo Materializzarci insieme” propone Neville, sottintendendo di partecipare insieme. 

“Io alludevo al fatto che dovrei lavorare ad essere sincera” farfuglia quasi imbarazzata Hannah “Però vengo molto volentieri con te” 

“Grande” risponde Neville impacciato “Allora vengo qui alle... ehm... 2?” 

La ragazza annuisce. Non è un appuntamento, in fin dei conti vanno solo ad un matrimonio. Un appuntamento è dato da due persone sole in un luogo che ridono e si divertono insieme, si dice Neville. Come fanno loro sempre più spesso al Paiolo Magico, o no? 

Matrimonio 

Il giorno del matrimonio è finalmente giunto. Neville, dopo aver indossato il vestito più formale che possiede, raggiunge Hannah. Riesce a stento a credere ai suoi occhi: la ragazza indossa un abito color corallo lungo fino alle caviglie con un corpetto aderente che non riesce a celare le forme ormai mature del suo corpo. Ai piedi ha dei tacchi bianchi, abbinati con il coprispalle e la pochette. I lunghi capelli biondi sono infine raccolti in uno chignon morbido che lascia sfuggire qualche ciocca affinché le incornici il viso. Il trucco, seppur leggero, enfatizza i suoi meravigliosi occhi marroni e le labbra rosee. A Neville manca quasi il fiato. 

“Neville, tutto apposto?” domanda la ragazza, preoccupata, mentre si avvicina e gli afferra un braccio. 

“Ehm... sì, certo. Sei molto bella” mormora, inconsapevole da dove gli sia uscito. Non che non lo pensi, ma non si spiega come sia arrivato dalla mera riflessione alla parola. 

“Grazie” ribatte lei, arrossendo vigorosamente. 

Lui ricambia il sorriso imbarazzato e, dopo averle chiesto il permesso, si Smaterializzano al ricevimento, dove i commenti su di loro sono scontati come l’inimicizia tra Mangiamorte ed Esercito di Silente. 

Nonna 

Caro Neville, 

ho saputo della scomparsa di tua nonna. Non sai quanto mi dispiace, ti faccio le mie condoglianze. Vuoi che venga a trovarti? Posso in qualche modo alleviare il tuo dolore? 

Tua, Hannah 

Neville accantona anche questo biglietto di cordoglio, nonostante l’euforia per la mittente si sente svuotato, non vuole parlare con nessuno. Ha bisogno di elaborare il lutto. 

All'improvviso suona il campanello della vecchia casa della sua infanzia. 

“Chi è?” chiede, infastidito e incuriosito al contempo. 

“Sono Hannah, Neville. Fammi entrare, per favore” supplica. Lui riaggancia il citofono e preme il tasto per l’apertura automatizzata del cancellino, poi apre la porta di casa e aspetta la ragazza sull’uscio. Nonostante il momento tragico, non riesce a non notare quanto sia bella con quei jeans, la maglietta giallo canarino e la borsa da hippie. 

Lei affretta il passo e, dopo avergli accarezzato dolcemente la guancia sinistra, si fionda tra le sue braccia. Prova così tanto dispiacere per quel ragazzo, così buono eppure costretto a soffrire. 

“Perché sei qui?” chiede lui sottovoce. 

“Ero preoccupata. Non hai risposto al mio messaggio, a Hogwarts nessuno aveva più tue notizie” 

“Bevi qualcosa?” domanda Neville, facendole spazio per entrare. 

Hannah si riavvia una ciocca di capelli dietro l’orecchio e lascia cadere la borsa sul divano. 

“Possiamo parlare? Seriamente intendo” ribatte lei, indicando il sofà di velluto. 

Neville annuisce mesto. Passano tutta la serata a parlare, lui si sfoga, piange, mostra quel lato di cui si è sempre vergognato, quello incredibilmente fragile. Ma Hannah lo rassicura, lo comprende. 

Oscar 

Sono passati quattro giorni da quell’incontro e, dopo aver terminato il congedo dall’insegnamento, ora Neville sente la necessità di andare da Hannah. Ha terribilmente voglia di vederla. 

Quando entra al Paiolo Magico lei gli rivolge il sorriso più luminoso che abbia mai fatto, esce da dietro il bancone e lo abbraccia. 

“Che bello vederti qui” sussurra piano “Ho una cosa da darti” 

Neville la guarda incuriosito, chiedendosi stavolta cos’abbia ideato quella strega così creativa. 

Gli consegna una scatola di cartone con dei piccoli buchi sulle pareti. Sul coperchio c’è scritto Oscar. Neville la apre e all’interno c’è un piccolo rospo verdognolo. 

“Ho pensato che magari fosse carino regalarti un nuovo animaletto da compagnia” 

“Grazie Hannah, è meraviglioso. Posso offrirti del succo di zucca?” chiede Neville scherzando. 

Profezie 

Neville è da Mielandia per comprare delle Cioccorane per Hannah. La commessa che lo serve è Lucy, una ragazza che ha qualche anno meno di lui ed è abilitata all’insegnamento di Divinazione. A volte va ad Hogwarts ad aiutare la Cooman durante le lezioni perché nell’ultimo periodo sembra invecchiata di vent’anni di colpo. 

“Professor Paciock, che piacere vederla” 

“Piacere mio, Lucy. Come stai?” 

“Molto bene, grazie. Anche lei mi sembra stia bene” sorride. Poi, non appena sfiora un pacchetto di Cioccorane, si irrigidisce di colpo. 

“Queste saranno date alla tua futura sposa” esala con voce tremendamente inquietante. Poi si riscuote e sorride tranquilla. 

“Che c’è?” domanda, osservando Neville allegramente. 

“Nu-nulla” mormora il ragazzo, poi paga e si affretta ad uscire. Che sia una profezia? Più probabile che fosse solo uno scherzo. 

Quidditch 

Neville ha sempre odiato il Quidditch, però a Hogwarts è importante, quindi come al solito è al campo. In tribuna vicino a lui c’è Hannah, che, invece, è innamorata di questo sport, adora andare alle partite. Ad un certo punto uno dei due bolidi sembra quasi impazzito e Neville lo vede arrivare dritto nella sua direzione. 

Quando si risveglia è sdraiato su uno dei lettini dell’infermeria e Hannah è rannicchiata su una sedia lì accanto, dormiente. Lui prova a sollevarsi ma sente un gran ronzare in testa e ricade sul letto, facendo sobbalzare la ragazza. 

“Neville, per Tosca, sei sveglio” mormora la ragazza, a metà tra lo stupito e il frastornato. 

“Cos’è successo?” domanda lui, accarezzandosi la fronte su cui sente un bernoccolo. 

“Un bolide affatturato ti ha colpito. Come ti senti?” 

“Mi fa male la testa” ribatte piano “E mi sento come una protuberanza qui” 

“Il bolide ti ha colpito lì. È normale che tu senta dolore. Madama Chips dice che è la botta. Cerca di riposare ancora un po’” sussurra lei, carezzandogli il volto. Lui annuisce piano e si riaddormenta quasi subito.  

Ricordella 

“Oggi ti ho portato questa” esclama Hannah porgendo a Neville una Ricordella. 

“Non sarà forse...” accenna, incredulo. 

“Invece sì. Ho fatto delle ricerche, chiesto a diverse persone, ho scoperto chi l’aveva e l’ho recuperata. Ho pensato potesse farti piacere riaverla” 

“Hannah, sei meravigliosa!” gioisce Neville, afferrandole con gratitudine una mano. Un gesto insolito che imbarazza entrambi, eppure è così piacevole. 

“Scusa una curiosità” accenna lui, prendendo il coraggio a due mani “Dylan?” 

“Tra noi è finita” ammette sottovoce lei, deglutendo mestamente. 

“Quando? Ma, perché non me ne hai parlato?” incalza Neville preoccupato. 

“Avevo altre priorità in quel periodo. Era appena venuta a mancare tua nonna” sussurra sempre più piano Hannah. 

Lui sembra quasi preso in contropiede. 

“Scusa, ero così concentrato sul mio dolore che...” prova a dire, ma lei posa il suo indice destro sulle labbra del giovane per indicargli che non servono parole. Poi quasi involontariamente inizia a passarvi il pollice, mentre il resto della mano si posa sulla guancia. 

Sono pochi secondi. Pochi movimenti. Hannah si sporge oltre il tavolo e reclama quel bacio tanto atteso. È un semplice sfiorarsi di labbra. 

Poi entrambi si sfuggono, Neville sostiene di dover rientrare a Hogwarts ed esce dal locale senza aggiungere altro. Sono entrambi sgomenti, ma estremamente felici. 

Solidago 

Neville entra al Paiolo Magico con un mazzo di fiori in mano. Prima di uscire si è pettinato come meglio poteva e ha indossato la sua maglietta preferita di cotone blu. 

“Ciao Hannah” mormora, sedendosi al bancone. 

“Ciao Neville” risponde rigidamente. La tensione è palpabile. 

“Questi sono per te” le porge il mazzo di fiori gialli. 

“Grazie, sono molto belli” risponde imbarazzata, mettendoli in un vaso. 

“Vogliamo parlare dell’altra sera? No, perché io ci ho ripensato spesso e, ecco, insomma, magari potremmo provarci” sillaba Neville impacciato come poche volte in vita sua “Però se non vuoi non fa niente, insomma, ti capisco, va bene così, non preoccuparti” aggiunge, vedendo che Hannah stenta a ribattere. 

“Mi piaci” dice d’un fiato lei “proviamoci” aggiunge, prendendo un respiro per controllare la tachicardia. 

Trimestre 

Oggi sono tre mesi che Hannah e Neville stanno insieme, e le cose tra loro funzionano alla grande. Sono molto più sciolti l’uno con l’altra e sono innamorati. Neville ha molta paura di questa relazione, gli sembra qualcosa di troppo grande e spesso si sente insufficiente. Hannah, al contrario, è sempre più convinta che questa sia la scelta giusta, che le cose tra loro andranno sempre meglio. 

“Neville, tesoro, io vorrei presentarti ai miei” gli dice mentre sono seduti sulle gradinate del campo di Quidditch di Hogwarts che, essendo luglio, era deserto. 

“Non sono sicuro sia la scelta giusta. Stiamo insieme da poco” ribatte lui. 

“Io invece credo di sì. Le cose tra di noi vanno bene, loro sono preoccupati perché pensano io lavori e basta, che non mi prenda cura di me. Poi credo che sarebbe bello se tu li conoscessi. Per favore” 

“E se io non dovessi piacere loro? Magari ti condizionerebbero e...” ma Hannah stronca la frase con un bacio. 

“Non ho intenzione di lasciarti scappare, chiaro?” domanda, incollando i suoi occhi marroni in quelli blu del ragazzo, che si trova costretto ad annuire. 

Undici 

“Sei sicura di sentirtela?” domanda Neville, mentre la sua ragazza gli stringe più forte la mano. 

“Sì Neville, sono sicura” risponde piano, entrando al San Mungo. Lui la strada la conosce a memoria –quante volte l’ha percorsa con la nonna- eppure ogni volta aumenta la morsa intorno al cuore. Stavolta poi è la prima volta che presenterà loro la sua ragazza. Si ferma davanti alla stanza numero undici ed entra. Sua madre è seduta ad un tavolino intenta a fissare fuori dalla finestra. Suo padre è steso sul letto. Quando si apre la porta entrambi si voltano di scatto, quasi spaventati. 

“Ciao mamma, ciao papà. Sono Neville” ammette, osservandoli. 

“Mamma?” domanda Frank, come se si aspettasse di vedere davvero sua madre entrare. 

“Non c’è...” il più si blocca nella gola di Neville. 

Entrambi i suoi genitori tornano assorti a contemplare le loro cose. In particolare, Alice fissa un’Ape Frizzola, l’ultima rimasta nel pacchetto. Afferra la confezione e la porge al figlio.  

“Grazie mamma” sussurra, prima di afferrare la caramella. 

“Lei è Hannah, la mia fidanzata” aggiunge poi “ci tenevo a presentarvela” 

A quel punto Frank si alza dal letto e sorride ad entrambi. Neville sa che loro non capiscono cosa succede né chi siano, ma ci spera comunque ogni volta e da un significato ad ogni loro gesto. 

Vacanza 

Essendo agosto, Neville e Hannah hanno deciso di andare in vacanza. Passeranno quattro giorni al mare, nella meravigliosa Sardegna italiana. Il primo giorno lo passano tutto a fare il bagno. 

“Questa è la prima volta che dormiamo insieme” sospira Hannah, appoggiata al davanzale del terrazzo vista mare. 

“Guarda che non significa niente, non dobbiamo necessariamente... ehm... hai capito” ribatte Neville, arrossendo così intensamente che l’abbronzatura non riesce a nasconderlo. 

“Però magari potremmo farlo. Cioè, se anche tu ti senti pronto intendo” 

Neville guarda la sua ragazza. È così teneramente impacciata, la ama. 

“Ti amo” sussurra, abbracciandola da dietro mentre osserva il mare. 

“Anche io” risponde lei, voltandosi e baciandolo. 

Zabini 

Arriva un gufo con una lettera. Non ha molta memoria, ma Neville è certo di non aver mai visto quel pennuto prima d’ora. Non capisce chi possa essere il mittente, teme quasi ad aprirla. 

“Aprila” sbuffa improvvisamente sua moglie Hannah, diventata più autoritaria da quando ha scoperto di essere incinta. 

Paciock, 

sono Blaise Zabini. Suppongo che tu ti ricordi di me, ero un Serpeverde abbastanza famoso a scuola. So di non starti particolarmente simpatico, ma penso che valga la pena leggere questa lettera. 

Tornando a noi, volevo dirti che sono diventato un Guaritore e ho studiato il caso dei tuoi genitori. Mi rendo conto che le possibilità sono basse, molto basse, ma c’è questa nuova cura sperimentale a metà tra il magico e il babbano che onestamente credo varrebbe la pena provare ufficialmente. In realtà gli è stata già somministrata nella scorsa settimana e tua madre ha scritto “nev” su un foglio. Certo, magari voleva solo scrivere neve o magari, essendo la scrittura poco chiara, mi sto sforzando di vedere del positivo dove dovrei essere cinico. Però se tu fossi d’accordo io procederei.  

Aspetto di avere un tuo responso al più presto ed, eventualmente, ci accorderemo per venire al San Mugo a firmare i documenti. 

Blaise Zabini 

Quasi stenta a credere che ci sia una remota possibilità. 

Dopo averne parlato con Hannah, scrive subito la risposta: “Quando posso venire a firmare?” 

“Non pensavo sarebbe mai successo, ma in un’unica settimana ho scoperto che diventerò padre e che forse nostro figlio avrà quattro nonni. Cosa potrei volere di più?” domanda rivolto alla moglie. 

“Sono così felice per te” risponde lei, carezzandogli una guancia. 

“Ti amo” sussurra lui sulle labbra di lei, mentre gli posa un dolce bacio. Si sente l’uomo più fortunato del mondo, pieno di speranze, sogni, e amore. 

 

Note dell’autore: 

Eccomi. Sono così contenta di essere rientrata nel mio mondo -perché questo, checchè se ne dica, è il mio mondo- che in due giorni ho scritto due one shot. Questa in realtà l’ho sempre voluta scrivere perché Neville è in assoluto il mio personaggio preferito tra i coetanei –o quasi tali- di Harry Potter e meritava una storia tutta a sé. Spero che il mio Neville rientri nei canoni dei libri, perché, nonostante l’evoluzione del personaggio attraverso gli anni, secondo me è rimasto un po’ insicuro, e nel campo sentimentale doveva necessariamente essere goffo (anche perché mi rispecchio molto in lui hihihi). 
Spero di ricevere qualche commento –anche le critiche, purché costruttive, sono decisamente benaccette. Grazie comunque a chiunque avrà letto.
Un abbraccio 
Francy_remus 

   
 
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