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Autore: VictoriaGreegrass    08/04/2020    1 recensioni
Continuava a pensare a Draco. In cuor suo sapeva che odore aveva assunto l'Amortentia per lei, era solo stata abbastanza sveglia da non farlo notare. Sapeva bene a chi l'avrebbe portata il dolce aroma di fragole, le note delicate ma intense di un profumo da uomo nel quale si fondevano menta e narciso in un'inebriante fragranza, e il forte odore di legno e lucidante per manici di scopa. Solo pensarci le provocava un certo fremito, un brivido quasi. Di scatto si tirò in piedi e senza ripensarci una volta di più corse fuori dalla Sala Comune. [...] Arrivata all'ingresso della Sala Grande, si sporse leggermente da dietro l'angolo per ispezionare con lo sguardo gli studenti. [...]. Dopo diverse occhiate concluse che lì Malfoy non c'era [...]. Tuttavia, proprio in quell'istante, sentì qualcuno giungere alle sue spalle. Si voltò di scatto e lì, a metà corridoio, lo vide.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Hermione Granger uscì dalla sala grande, erano le cinque e fuori il sole era calato già da un pezzo. La scuola era immersa nel silenzio, solo le scale erano animate di tanto in tanto dal fruscio di un mantello. Harry e Ron erano scomparsi per tutto il pomeriggio e lei come suo solito aveva ripiegato sullo studio. Scese l'ultima fila di gradini ed entrò nei sotterranei. Chi non era Serpeverde o Tassorosso non frequentava quei luoghi che per le lezioni di pozioni e di norma era difficile incontrare qualcuno delle altre casate lì. In effetti, lei stessa era scesa per una noiosa faccenda. Doveva parlare con il prefetto di Serpeverde, in parole povere, Malfoy. Svoltò nel corridoio che affacciava sull'ingresso in pietra della sala comune e lì si fermò. Temeva che Draco non sarebbe venuto, anche solo per dispetto, ma immaginava che il senso del dovere avrebbe prevalso sull'orgoglio. 
"Granger" fece eco proprio la sua voce. Hermione si voltò di scatto e lo vide venirle rapido incontro. 
"Malfoy".         
"Ho avuto il tuo gufo, che problemi ha Grifondoro?" chiese.
"Ho bisogno che controlli i tuoi studenti, i ragazzi del primo anno sono spaventati, e non solo quelli di Grifondoro, ma io parlo a nome della mia casata, e non ho intenzione di promettere ad un altro studente ancora che non verrà più importunato, per poi veder accadere il contrario. Controllatevi per l'amor del cielo". Malfoy la guardò con le labbra serrate. "Granger cosa insinui? Forse che i tuoi studenti sono migliori dei miei? Li accusi di infrangere il regolamento?" sibilò. 
Hermione sentì la pazienza scivolarle via. "Calmati Malfoy non sono qui per lanciare accuse contro nessuno, ti chiedo solo di controllare la tua casa". 
Le labbra di lui si piegarono in un sorriso beffardo e in quel momento il libro di pozioni sfuggì di mano ad Hermione. Fece per raccoglierlo ma Malfoy fu più veloce. "Ti è caduto il libro, Granger" e così dicendo glielo porse. La ragazza pensò che non era da Draco sprecare energie per qualcuno, nemmeno per i suoi amici. Allungò una mano per prenderlo ma lui, ovviamente, lo ritrasse. "Dammelo Malfoy". Draco rise e con la bacchetta prese a farlo levitare a mezz'aria, in alto abbastanza perché lei non potesse raggiungerlo. Le diede le spalle e cominciò a camminare per il corridoio. "Dimmi Granger, è questo che intendevi quando hai detto che i miei studenti importunano i tuoi?". Hermione sentì una scarica d'ira invaderla.  Tirò fuori la bacchetta a sua volta e fece un ultimo tentativo."Si Malfoy ed ora che ho capito che hai capito fammi il favore di restituirmi il libro". 
Rise di nuovo. A quel punto la ragazza si sentì costretta ed esclamò "Expelliarmus!". La bacchetta volò dalla mano di Draco e il libro ricadde a terra in un boato. Hermione sentì il cuore martellarle in petto. Malfoy raccolse la bacchetta all'istante e si voltò.
"Come osi sporca mezzosangue" e poi in un movimento fulmineo la alzò in aria e urlò "Petrificus totalus!". "Protego!" gridò a sua volta lei. 
L'incantesimo di lui si schiantò sulla parete invisibile che la ragazza aveva creato. In quel momento Malfoy alzò nuovamente la bacchetta e prima che Hermione potesse accorgersene urlò "Stupeficium!". La colpì una forza travolgente e in un attimo fu lanciata contro il muro alle sue spalle. Sentì il fiato mancarle nell'istante in cui batté la schiena contro i mattoni. Scivolò sul pavimento ancora cosciente, poi sentì il sangue raggelarsi e lo stomaco contorcersi e infine chiuse gli occhi. 

Malfoy si pietrificò nel vedere il corpo della ragazza afflosciarsi inerme sulla fredda pietra. Per un momento si sentì come se gli fossero stati incollati i piedi al suolo, poi tremando avanzò un passo dopo l'altro fino a raggiungere Hermione. La guardò. Non aveva mai schiantato nessuno prima di allora, non era un incantesimo che la gente usa comunemente. Hermione era stesa sul pavimento, pallida e fredda, i capelli le formavano un'aureola attorno al viso mentre la mano aveva allentato la presa sulla bacchetta. Si inginocchio accanto a lei "Finite" sussurrò, ma l'incantesimo non funzionò. Per annullare uno schiantesimo serviva il suo contro incantesimo. Con indice e medio cercò il battito sul polso, era regolare. In quel momento qualcuno uscì dalla sala comune lì affianco. "Draco, che ci fai qui fuori?". Era Blaise, uno dei suoi amici. Malfoy si spostò leggermente e rese visibile il corpo della ragazza che il mantello di lui nascondeva. Blaise corse dall'amico "che è successo?". "Le facevo levitare il libro di pozioni, lei mi ha chiesto di restituirglielo ma io non l'ho fatto, così mi ha disarmato, ho lanciato petrificus totalus ma lei l'ha bloccato, così ho perso la testa  e l'ho schiantata". Blaise misurò il battito a sua volta. "Ho provato ad annullare l'incantesimo con finite, ma con gli schiantesimi non funziona..." riprese Draco. Blaise si rimise in piedi. "Dobbiamo portarla in infermeria" disse. Malfoy si alzò a sua volta. "Sei pazzo? Mi espelleranno". "Draco, ha battuto la testa contro un muro di pietra, per quel che ne sappiamo potrebbe anche non risvegliarsi". Il cuore smise per un istante di battergli in petto e il fiato gli si mozzò. Sentì lo stomaco annodarsi e le mani presero a tremargli incontrollabilmente. "Blaise..." sussurrò Malfoy. Il ragazzo lo guardò preoccupato, poi gli diede una pacca sulla spalla "forza amico". Draco s'inginocchio e passò le braccia sotto il corpo di Hermione, lentamente la sollevò e se la mise in grembo con la testa appoggiata al petto così che non ciondolasse all'indietro. Salirono fino al primo piano e corsero all'infermeria prima che qualcuno li vedesse. Entrarono e madame Pomfrey come li vide corse loro incontro. "Qui qui mettetela qui". La adagiarono su un letto e madame Pomfrey le sfilò il mantello e le allargò la cravatta. "Cosa le è accaduto?". Draco cercò lo sguardo di Blaise che gli fece di sì con la testa. "L'ho schiantata, è volata contro il muro dei sotterranei e poi è svenuta". Madame Pomfrey lo guardò con disappunto. "Il professor Piton si occuperà di te, adesso dovete andare perché avrò un bel lavoro da fare" disse dirigendosi verso una teca piena di spezie e pozioni curative. Draco si avvicinò alla ragazza ed osservò in silenzio il bel viso poi sussurrò "non sai quanto mi dispiace...Hermione", dopodiché si voltò e se ne andò seguito da Blaise.

   
 
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