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Autore: RyodaUshitoraITbis    10/04/2020    3 recensioni
Zootropolis, 2035.
Un anno dopo essere ritornato per dare l'ultimo saluto a sua madre, Nick ha ripreso a lavorare come agente del corpo di polizia cittadino al fianco di Judy, in modo da instaurare un rapporto più profondo e duraturo non soltanto con lei, ma anche con il suo primogenito Nicholas. Nel frattempo, dovranno avere nuovamente a che fare con due vecchie conoscenze e sventare una nuova, terribile minaccia che rischia ancora una volta di gettare nel caos la metropoli in cui ogni mammifero - almeno in apparenza - può aspirare a diventare ciò che desidera.
Riusciranno i nostri eroi in divisa a proteggere i loro cari da questo pericolo e a chiudere definitivamente i conti con gli errori commessi in passato?
Genere: Azione, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellwether, Doug, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo XVI

Scomparsi

 

(dal punto di vista di Judy)

 

Potreste pensare che abbiamo trascorso l’ultimo mese e mezzo a goderci il nostro tempo libero, se così può essere definito, in isolamento forzato.

Nulla di più lontano dalla verità.

È vero che io e Nick abbiamo avuto modo di confrontarci e che abbiamo trascorso molto tempo insieme nell’ultimo mese. Non che avessimo avuto chissà quale altra scelta, però. Siamo stati in un certo senso obbligati a rimanere insieme in modo che l’agente Cervozzo potesse tenerci entrambi d’occhio, anche se raramente gli abbiamo rivolto la parola. Ogni volta che eravamo fuori durante le due ore di libera uscita concesse, tendeva a restare in macchina, a meno che non ci fossimo diretti alla pasticceria di Gideon.

A parte questo, sia io sia Nick abbiamo cercato di capire cosa stesse succedendo. Cercare di convincere Cervozzo a rivelarci qualcosa è stato utile come cercare di spremere sangue da una roccia. Nick dice che suo cugino doveva aver trasmesso la sua testardaggine anche agli agenti sotto il suo comando.

Ecco perché passo tutte le mattine nell’ufficio dello sceriffo locale. Lo sceriffo Oates è un amico di vecchia data: anni fa lavorava come detective al Dipartimento di Polizia di Zootropolis, prima che gli avessero sparato a una coscia. Per sua fortuna il colpo non era risultato fatale. Bogo gli aveva concesso un periodo di congedo e lui lo trascorse qui nei Burrows. Quando ritornò a Zootropolis, aveva deciso di svolgere un incarico più tranquillo, sebbene i compiti meno gravosi fossero rari da trovare in città. L’unico che fosse disponibile nelle vicinanze era quello di sceriffo a Bunnyburrow, quindi lo accettò.

Anche se adesso lavora da queste parti, gli piace tenersi aggiornato su tutto ciò che accade a Zootropolis. A volte, i suoi vecchi colleghi gli telefonavano per fargli avere qualunque informazione desiderasse.

Di conseguenza, Oates mi deve alcuni favori ed è stato così gentile da sfruttarli per scoprire cosa stesse accadendo in città. Grazie a lui, adesso so lo ZBI è riuscito a catturare una talpa che si era infiltrata nel Distretto Tre e che aveva informato Michael che io e Nick avevamo lasciato Zootropolis. Sembra comunque che la talpa non fosse a conoscenza della nostra destinazione; in effetti, né Michael né Doug hanno fatto la loro apparizione qui a Bunnyburrow per farci secchi.

******

“Dobbiamo davvero continuare a venire qui?” domandò Nick, mentre lui e Judy si avvicinavano alla porta d’ingresso dell’ufficio dello sceriffo, situato nel centro della cittadina, “Sicuramente il vecchio Oates ci terrà informati in caso di novità.”

Il cielo era scuro e pioveva. L’agente Cervozzo aveva fermato la sua vettura a circa un isolato e mezzo di distanza; quando glielo avevano chiesto, aveva risposto che aveva parcheggiato abbastanza vicino da riuscire a tenerli d’occhio. Dal momento che l’ufficio dello sceriffo era piuttosto piccolo e dotato di una sola entrata e di una sola uscita, aveva ritenuto opportuno non trovarsi nello stesso edificio.

“Mi piace sentirmi al sicuro.” replicò Judy, “Inoltre, lo sappiamo tutti perché hai difficoltà a comprendere quello che dice.”

“Mi dispiace di non aver superato l’esame di cavallese quando ero più giovane.” disse Nick con il suo consueto tono sarcastico.

Judy ridacchiò mentre apriva la porta e si scuoteva le spalle.

“Hopps, Wilde, buongiorno.” disse Oates a Judy, dopo aver preso un sorso di caffè.

“Buongiorno, sceriffo Oates.” esclamò Judy con un sorriso.

******

Inizia la solita routine: io chiedo a Oates se ci sono novità e lui mi risponde di no… a modo suo. Oggi dice che nessuno vuole dare il fieno al cavallo.

Tuttavia, oggi non c’è posto per la routine quotidiana, perché Oates ci dice di avere il fieno.

******

“Che notizie hai per noi?” domandò Judy, sporgendosi in avanti.

“Beh, lo ZBI ha fatto irruzione in un edificio a Tundratown.” annunciò Oates, “La pista è piuttosto freddina, ma i federali sperano di scongelarla un po’ adesso che sanno come muoversi.”

Sappiamo già cosa intendono fare.” rispose Judy alzando gli occhi in alto, mentre ricordava la visita di Bellwether prima che Doug l’avesse colpita.

“In base a quello che mi ha riferito la mia fonte, hanno distrutto gran parte della loro attrezzatura.” proseguì Oates, “Questo può significare una cosa sola. Non sono un purosangue sul quale scommettere, ma sono convinto che i sospetti si trovano all’ultima curva prima del rettilineo finale.”

Judy s’incupì.

“Sono pronti.” esclamò la coniglia, sporgendosi nuovamente in avanti, “Per favore, dimmi che sanno almeno come e dove colpiranno.”

“Non mi hanno dato quello zuccherino.” rispose Oates, tenendo le orecchie basse.

“Questo non significa niente.” intervenne Nick, esibendo un’espressione pensierosa mentre si appoggiava sulle punte della zampa, “Questa è un’operazione diretta dallo ZBI e di certo non racconteranno tutto alla polizia. Ai federali piace tenere un basso profilo.”

Judy sospirò e si morse ansiosamente il labbro inferiore.

“Allora… dove dovremo farci trovare esattamente?” si chiese la coniglia, “Quand’è che verranno a stanarci?”

“Finché restiamo qui, siamo al sicuro.” sottolineò Nick, “Che cosa vorranno fare? Mettere a soqquadro Bunnyburrow per poi spararci?”

******

Non mi sento affatto tranquilla. Nonostante le rassicurazioni di Nick, lo conosco abbastanza bene da intuire che anche lui si sente a disagio.

Voglio dire, Nick non ha torto: qui siamo assolutamente al sicuro. Nicholas non passa inosservato, ma qui chiunque si accorgerebbe della presenza di un ibrido lupo-lepre con la pelliccia a strisce.

Allora, perché mi sento come se stessi per cadere nella sua trappola?

Il mio viso deve aver tradito ciò che sto pensando perché Nick appoggia delicatamente una sua zampa sulla mia schiena, mentre mi rivolge un sorriso premuroso tenendo gli occhi socchiusi.

Vuole rassicurarmi. Sono fortunata ad averlo al mio fianco. Perché non me n’ero accorta prima?

No… basta piangermi addosso.

Quello che devo fare ora è… qualcosa. Per quanto possiamo sentirci al sicuro, ho sempre detto che voglio rendere il mondo un posto migliore. Non è nel mio stile aspettare inerte mentre due folli terroristi circolano indisturbati a Zootropolis.

Nick saluta Oates per entrambi e usciamo fuori dal suo ufficio. Ho la netta sensazione che voglia dirmi qualcosa, perciò decido di prendere l’iniziativa.

******

“Non dirmelo.” esclamò Judy.

“Dirti cosa?” domandò Nick, tenendo un sopracciglio alzato.

“Io ti amo, Nick, ma per favore non dirmi che qui siamo al sicuro e che presto tutto avrà fine.”

“Mi ferisce il fatto che tu pensi che io penserei una cosa simile.” disse Nick, facendo finta di tenere il broncio. In seguito, però, assunse un’espressione seria, “Sai che penso che le cose potrebbero peggiorare prima che migliorino. È sempre così che vanno le cose. È la storia delle nostre vite.”

“Non hai tutti i torti, furbacchione.” esclamò Judy, scuotendo la testa e affondando un gomito nel fianco di Nick.

“So che non sopporti questa situazione. So anche che vorresti tornare a Zootropolis.” affermò Nick, “Anch’io lo vorrei. Non mi piace starmene seduto sulla coda senza far nulla.”

La volpe sospirò.

“Forse, prima che avessimo avuto dei figli, avrei fatto di tutto pur di tornare indietro e disobbedire agli ordini del capitano…” continuò Nick.

“Sei un pessimo bugiardo.” obiettò Judy con una risatina.

“Sono un ottimo bugiardo, tante grazie.” ribadì Nick.

“Sei sempre stato tu il più prudente tra noi due.” ammise la coniglia.

“Anni trascorsi a truffare chiunque a destra e a manca hanno fatto il loro dovere.” rispose la volpe, mentre i suoi occhi guizzavano brevemente da una parte all’altra come se ci fosse qualcos’altro da dire.

“Già, e poi…” cominciò Judy.

“Non farlo.” disse Nick, facendo eco alla sua precedente dichiarazione.

“Fare cosa?” domandò la coniglia sbattendo le palpebre.

“Dare di nuovo la colpa a te stessa.” sussurrò il canide a bassa voce, “Continui a farlo, ma ormai il passato è passato. Non c’è ragione che continui a tormentarti così, a meno che non ti piaccia farlo per qualche masochistico motivo.”

Judy sbuffò. In quel momento, il cellulare di Nick iniziò a squillare. La volpe lo tirò fuori dalla tasca dei pantaloni.

“Contatto sconosciuto.” osservò Nick, mentre Judy si riempì il cuore di terrore.

“Non rispondere.” disse quest’ultima. Nick rimase a fissare il dispositivo per qualche istante, dopodiché fece scorrere il dito sullo schermo e attivò la funzione dell’altoparlante.

“Chi parla? Come ha ottenuto questo numero?” domandò Nick immediatamente.

Sono io, Nikolaj.” disse una voce profonda con uno spiccato accento russo.

Nick si accigliò per un momento, come se stesse cercando di capire a chi appartenesse quella voce.

“… Raymond?” chiese la volpe.

******

Ho incontrato per la prima volta Raymond, uno degli orsi polari che erano al servizio di Mr. Big, molti anni fa durante la mia prima indagine a Zootropolis. Il nostro primo incontro non è stato propriamente amichevole. Tuttavia, Raymond è diventato più… empatico nei miei confronti dopo che Mr. Big aveva saputo che avevo salvato la vita a sua figlia Fru-Fru, anche se quell’orso non era mai stato un campione di empatia.

L’ultima volta che avevo sentito parlare di Raymond era stato in occasione del funerale di Mr. Big, perciò mi riempie di paura il fatto che stia chiamando proprio ora, soprattutto perché conosce il nuovo numero di cellulare di Nick.

******

La coniglia poliziotto è lì con te?” domandò Raymond.

Judy e Nick si scambiarono un’occhiata, chiedendosi cosa dovessero dire. Judy optò per la verità.

“Sì.” rispose la coniglia.

Bene. Ho un avvertimento per voi.” proseguì Raymond.

“Un avvertimento? A che proposito?” domandò Nick accigliandosi. Ci fu una breve pausa, nel corso della quale lui e Judy si guardarono di nuovo negli occhi, “Raymond… che cosa hai combinato?”

Non ha importanza.” rispose l’orso, “Pensavo che non sarebbe successo nulla di male, ma una volta aver saputo dell’esistenza delle bombe, ho capito che era troppo tardi per tirarsi indietro.

“… stai lavorando agli ordini di Michael?” gli domandò Nick.

Voi due siete in grave pericolo.” annunciò Raymond, evitando di rispondere alla domanda, “Lui sa dove vi trovate.

“Non può venire qui e mettere tutto a soqquadro.” esclamò Nick scrollandosi le spalle, “Lo ZBI è qui fuori, a proteggerci in uno spazio aperto.”

Non ha intenzione di fare una cosa simile.” rispose Raymond, “Vuole riportarvi a Zootropolis.

“E come intende farlo?” domandò Judy, “Entrambi vogliamo fare ritorno a casa e farla finita con tutto questo, ma non siamo così stupidi da esporci in questo modo.”

Ha mandato qualcuno a Bunnyburrow per farvi uscire dal vostro nascondiglio. Sarebbe dovuto toccare a me, ma sono riuscito a scambiarmi con un altro orso, in modo da potervi avvertire.

“In che modo?” gli domandò Nick, mentre la tensione cominciava progressivamente a farsi largo nel tono della sua voce, “In che modo Michael pensa di farci uscire allo scoperto?”

Prendendo qualcuno che amate.” rispose Raymond in modo criptico.

Judy sentì il sangue farsi di ghiaccio nelle vene.

******

Questo significa che non siamo affatto al sicuro qui. Michael intende rapire qualcuno che è ci caro. Dal momento che siamo insieme, nessuno di noi due è un probabile bersaglio per un rapimento.

Rapimento…

Il solo pensiero mi manda il cervello in agitazione. Se fossi un mammifero fuori di testa, come potrei colpire qualcuno senza fargli direttamente del male?

È un pensiero oscuro, ma… ho avuto a che fare con i criminali abbastanza a lungo da aver visto nefandezze di ogni genere.

Se qualcuno avesse giurato vendetta contro un altro mammifero, potrebbe farlo fuori dopo aver rapito qualcuno cui tiene, come un coniuge, un genitore oppure un…

No. Per l’amor di Dio, no…

Come un figlio.

******

Judy si portò una zampa alla bocca, mentre si tormentava al pensiero che le aveva attraversato la mente come un fulmine. Lanciò una breve occhiata a Nick.

“Grazie per la soffiata, Raymond.” esclamò la volpe in maniera quasi meccanica prima di riattaccare. Judy tirò fuori il cellulare dalla tasca. Nick iniziò a camminare in direzione del posto dove l’agente Cervozzo aveva parcheggiato la macchina. Judy lo seguì.

“Papà?” disse la coniglia al telefono.

Oh, ciao, Judy.” esclamò la voce di Stu, “Che succede? Hai già finito dallo sceriffo?

“Papà, dove sono Nicholas e Robin?” domandò sua figlia, cercando di tenere fuori il panico dalla sua voce.

L’ultima volta che li ho visti, stavano andando da Gideon.” rispose l’anziano coniglio, “Dovevano incontrarsi con Joshua.

Judy sapeva che sia Nicholas sia Robin dovevano per forza trovarsi all’aperto. Chi poteva prevedere che Michael avrebbe potuto rapirli?

C’è qualcosa che non va, Judy?” domandò Stu preoccupato.

“Ecco… io… non lo so, papà.” rispose Judy, “Io… ti richiamerò più tardi.”

Judy riattaccò e rimise il cellulare in tasca, quando raggiunsero la macchina.

“Che cosa succede?” domandò l’agente Cervozzo.

“Abbiamo appena ricevuto una soffiata secondo la quale Michael è sulle nostre tracce.” rispose Nick.

“Non so se ve ne siete accorti, ma ci sono più agenti a tenervi sotto controllo da quando siete arrivati qui.” ribadì l’agente dello ZBI, “Due dei nostri tengono sott’occhio tutto quello che succede nel Burrow e altri due stazionano in città. Se Michael fosse qui per voi, avrebbe dovuto eludere la nostra sorveglianza.”

“Ma non sarebbe stato necessario per arrivare ai nostri figli.” affermò Judy.

Cervozzo si sporse in avanti.

“Volete forse dirmi che sta cercando di farvi uscire allo scoperto?” domandò quest’ultimo.

“Sì!” ribadì Judy.

Cervozzo sibilò brevemente dal naso. Prese un walkie-talkie dal cruscotto e schiacciò il pulsante di avvio della chiamata.

“Agente Sanchez, qual è la tua posizione, passo?” disse Cervozzo al dispositivo.

Attualmente mi trovo fuori dalla pasticceria, passo.” fu la risposta.

“Hai notato qualche attività insolita?”

Finora è tutto tranquillo.” affermò l’agente Sanchez, “I cuccioli stanno uscendo dal negozio in questo istante.

“Ricevuto.” replicò Cervozzo, “Agente Ramiro, qual è la tua posizione?”

Sono all’ingresso della città sul lato orientale. Nulla da segnalare, a parte una coppia di orsi polari a bordo di un furgone Herd Ramsit diretto a Podunk.

“Ricevuto.” disse Cervozzo, mantenendo tuttavia un’espressione accigliata mentre giocherellava con l’antenna del walkie-talkie, “Devo ammettere che è strano. Perché mai due orsi polari dovrebbero andare in quella cittadina insignificante che è Podunk?”

Judy si sentiva come se le mancasse l’aria.

“La via più breve per arrivare a Podunk da Zootropolis…” iniziò.

“Non passa attraverso Bunnyburrow.” concluse Nick per lei, “Se ti immetti nell’entrata est, impiegheresti almeno un’ora e mezza prima di arrivare a destinazione.”

Cervozzo premette nuovamente il pulsante d’accensione del suo dispositivo.

“Agente Ramiro, riesci a individuare il numero di targa di quel furgone?” domandò al suo sottoposto.

Ehm… sì, certo… riesco a vederlo.” annunciò dopo una breve pausa, “Il numero di targa è 29THD03.

Nick e Judy si guardarono preoccupati. Sentire quella sigla aveva riportato a galla vecchi ricordi, specialmente se collegati alla chiacchierata avuta con Raymond pochi minuti prima.

“Quel numero di targa non appartiene al furgone.” affermò Judy, “Appartiene a una limousine nel Distretto di Tundratown.”

Cervozzo spalancò gli occhi.

“A tutti gli agenti, qui parla Cervozzo.” annunciò il cervo, “Dobbiamo fronteggiare un possibile attacco contro Hopps e Wilde. I sospetti sono a bordo di un furgone Herd Ramsit bianco, numero di targa 29THD03. La targa è rubata da una limousine. I sospetti sono da considerare armati e pericolosi.”

Cervozzo ricevette alcuni 10-4 di conferma da parte degli altri agenti, prima di tirare fuori il cellulare.

“Capo? Sono Tony.” disse il cervo al suo superiore, “Abbiamo un problema qui.”

******

Un problema? UN PROBLEMA?!

Li ho contati, i loro 10-4. Erano ben sei, e nessuno di essi mi aveva davvero rassicurato a proposito del fatto che lo ZBI avesse la situazione sotto controllo. Oh, santo cielo… dobbiamo raggiungere i nostri figli.

Non aspetterò che l’agente Cervozzo ci porti fin là. Comincio a correre verso l’ufficio dello sceriffo.

Bunnyburrow è piuttosto piccola, ma impiegherei comunque alcuni minuti per raggiungere la pasticceria di Gideon a piedi. Se seguissi la logica, Cervozzo potrebbe portarci lì più velocemente, ma in questo momento non riesco proprio a pensare con lucidità.

Le mie orecchie percepiscono il suono di qualcosa che assomiglia molto allo schianto di un oggetto metallico grande e molto pesante contro un altro oggetto simile. Poi sento rumori di spari e sono costretta a correre più velocemente. Mi fa male il petto, ma ora quasi dimentico di aver avuto un attacco di cuore non molto tempo fa.

Arriviamo da Gideon, ma mi accorgo che esce del fumo dall’auto dello ZBI parcheggiata all’esterno; la parte anteriore della vettura sembra essere stata colpita molto duramente. Nick mi afferra la spalla per impedirmi di correre verso il veicolo.

Questo è un bene per me, perché un proiettile mi manca di poco le zampe; guardo in direzione dello sparo.

Un furgone bianco. Un orso polare appoggiato al finestrino del passeggero con una pistola puntato contro di noi.

Il furgone accelera e mi precipito in avanti verso la macchina. Gli agenti dello ZBI sono fuori combattimento, coi dardi piantati in mezzo alle loro spalle. Ci sono delle schegge di vetro sparsi nell’abitacolo, il che significa che quegli orsi polari avevano a disposizione qualcosa di talmente resistente da riuscire a perforare quello che avrebbe dovuto essere un vetro resistente ai proiettili.

Mi guardo attorno e non ci sono tracce di Nicholas e Robin.

Questo significa una sola cosa.

Li hanno presi.

Mentre il furgone si allontana, noto qualcosa: un cellulare bruciato a buon mercato, caduto sul sedile del passeggero nell’auto dello ZBI. Mi avvicino e inizia a squillare. Le mie zampe tremano mentre lo afferro.

******

“Pronto?” disse Judy.

Metti in vivavoce.” esclamò una voce maschile dall’altro capo del telefono. Judy fece quanto le era stato detto.

“Cosa diavolo hai intenzione di fare ai nostri figli?” domandò Nick furente.

Innanzitutto, dovreste darvi una calmata.” fu la risposta, “La rabbia porta a compiere decisioni sbagliate. Penso proprio che tu, Nicholas Wilde, dovresti saperlo meglio di chiunque altro.

“Perché, tu…” esclamò la volpe, digrignando i denti.

“Basta, Nick!” disse Judy, mentre lo teneva a bada stringendogli una zampa.

Vi siete calmati, ora?” continuò la voce, “Adesso ascolterete quello che ho da dirvi. I vostri figli stanno venendo da me. Molto presto, metterò in atto il mio piano e la città di Zootropolis perirà.

“Perché stai facendo tutto questo?” domandò Judy.

Le tue azioni hanno portato la morte nella mia famiglia.” fu la risposta.

“Non so nemmeno chi sei!” dichiarò la coniglia.

BUGIARDA!” gridò la voce con veemenza, “Sono passati diciannove anni dai disordini che sono costati la vita ai miei genitori, soltanto perché erano diversi dagli altri. Erano un predatore e una preda che avevano avuto il coraggio di generare un ibrido. So che la notizia è stata insabbiata, ma so anche che tempo fa hai cercato delle risposte alle tue domande, che probabilmente riguardavano tuo figlio. Pensi che dovrei lasciarlo in vita, dopo che tutto quello che hai fatto ha portato i miei genitori alla morte?

Judy era letteralmente paralizzata; non sapeva se piangere o urlare.

Sei stata proprio tu a innescare la miccia che ha scatenato tre mesi di disordini in tutta la città.” continuò la voce, “Disordini che hanno consentito al più vile degli specisti di girovagare a piede libero. I miei genitori sono stati presi di mira perché mio padre era un lupo e mia madre una lepre. Avevano sperato di vivere in un mondo in cui predatori e prede potessero vivere insieme per davvero; per questa ragione, sono stati uccisi. Voglio che tu provi sulla tua pelliccia quello che ho sofferto io, prima di ucciderti e insegnare alla tua amata città che la vera unione risiede solamente nella morte. Mi troverai all’ultimo piano del City Centre Works. Non dubito che, non appena questa conversazione sarà terminata, rivelerai allo ZBI la mia posizione, ma non importa. Non appena si attiveranno per venirmi a cercare, il conto alla rovescia sarà già iniziato e sarà troppo tardi per interrompere la sequenza. Fatevi trovare qui entro la fine della giornata, altrimenti i mocciosi moriranno.

Subito dopo, si sentì un rumore che fece terminare la chiamata.

Judy emise un sussulto soffocato, mentre Nick respirava profondamente.

“La domanda giusta sarebbe su cosa dovremmo fare, ma credo che sappiamo entrambi cosa succederà.” ribadì Nick.

Detto ciò, la volpe tirò fuori il cellulare dalla tasca, mentre l’agente Cervozzo lo imitava, probabilmente allo scopo di contattare il suo diretto superiore. Judy si prese un momento per riflettere, prima di prendere anche lei il telefono per chiamare la centrale.

Qui è il Distretto Uno del Corpo di Polizia di Zootropolis, sono Benjamin Clawhauser.” fu la pimpante risposta del ghepardo che da anni ricopriva il ruolo di centralinista all’interno della centrale.

“Clawhauser… che bello sentire la tua voce.” disse Judy.

Ehilà, Judy…” replicò il corpulento felino, “Tutto bene? Mi sembri… preoccupata.

“Sto segnalando un 207 e un imminente 10-89 nell’edificio del City Centre Works” esclamò la coniglia, cercando di mantenere un tono che fosse professionale il più possibile.

Wow… come fai a sapere tutto questo se tu e Nick siete ancora a Bunnyburrow?

“Perché quel bastardo ha preso i miei figli!” gridò Judy esasperata.

… Junior e Robin?” Clawhauser non spiccicò parola per qualche istante, “Oh, per l’amor di… ti passo immediatamente il capitano, anche se credo che lo ZBI sia già al corrente della cosa.

“Credimi… lo sanno eccome.” replicò Judy, attirando su di sé l’attenzione dell’agente Cervozzo.

D’accordo…” Clawhauser non sembrava tanto convinto, “Te la passo.

Dopo un breve clic, Judy sentì la voce del capitano Fangmeyer al telefono.

Hopps…” disse la tigre, “Clawhauser mi ha riferito che stai segnalando un 207 e un 10-89.

“Esatto.” rispose Judy con fermezza, “Michael ha posizionato una bomba preparata con il Risveglio dei Morti all’interno del complesso del City Centre Works e ha catturato i miei figli per attirarci fin lì. Lo so perché… sto andando esattamente dove vuole che vada.”

Non devi avvicinarti a quell’edificio per nessuna ragione.” affermò Fangmeyer severamente, “Questo è un ordine.

“Consegnerò il distintivo e rassegnerò le mie dimissioni, se devo.” ribatté Judy, “Ma non mi siederò a zampe incrociate mentre quel maniaco tenta di uccidere i miei figli o di gettare l’intera città nel caos. Io andrò là, e lo farò come componente di una squadra d’assalto o da sola.”

Fangmeyer sospirò al telefono.

“Lo dirò forte e chiaro, tenente.” minacciò il capo della polizia, “Non devi avvicinarti al centro della città per nessun motivo al mondo. Mi metterò in contatto con lo ZBI e invierò la TUSK sul posto. Ti riporteremo i tuoi figli sani e salvi, ma per nessuno motivo…”

Judy chiuse improvvisamente la comunicazione, digrignando i denti per la rabbia.

“Anche il capo ritiene che faresti meglio a rimanere qui.” annunciò Cervozzo.

“E tu che ne pensi?” gli domandò Judy.

“Beh, ecco…” il cervo incrociò le zampe pensieroso, “Penso che faresti qualsiasi cosa tu abbia intenzione di fare. Non sarei affatto sorpreso se il capo lo sapesse già, ma mi ha già detto ciò che aveva da dire.”

“Quindi hai intenzione di aiutarci?” domandò Nick.

L’agente Cervozzo rimase in silenzio per qualche minuto.

“Sì.” dichiarò finalmente il cervo, voltandosi verso la macchina, “Il capo potrebbe avermi detto qualcosa, ma mi scuoierà vivo e appenderà le mie corna al muro se dovesse scoprire che mi sono fatto sfuggire voi due da sotto il muso.”

******

La decisione è stata presa. Cervozzo non dice altro e si limita a farci entrare nella sua auto. Mette in moto e imposta la destinazione finale del tragitto tracciato dal navigatore satellitare: il centro di Zootropolis.

Nicholas, Robin… tenete duro… stiamo arrivando.





Note dell’autore: Con questo siamo arrivati al sedicesimo capitolo!

Nonostante tutte le misure di sicurezza approntate dallo ZBI, gli scagnozzi agli ordini di Michael sono riusciti a prendere in ostaggio i poveri Nicholas e Robin. Ora Nick e Judy non possono fare altro che ritornare immediatamente a Zootropolis per salvare non soltanto le vite dei loro figli, ma anche quelle degli ignari abitanti della città.

Ecco a voi un elenco dei codici usati in questo capitolo:

10-20: posizione corrente;

10-4: messaggio ricevuto e compreso;

207: rapimento di minori;

10-89: allarme bomba.

Come è mia consuetudine, vi lascio alcuni link utili:

Pagina DeviantArt dell’autore: https://www.deviantart.com/giftheck/

Capitolo XVI di Waking Death: https://www.deviantart.com/giftheck/art/Waking-Death-17-Missing-727462321

Storia completa: https://archiveofourown.org/works/11441793?view_full_work=true

 

Questo è quanto. Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e colgo l’occasione per farvi i miei auguri di buona Pasqua, nonostante il momento particolarmente delicato che tutti noi stiamo vivendo. Al prossimo capitolo!
   
 
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