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Autore: MaxT    10/04/2020    6 recensioni
Questo racconto è basato su Somewhere only we know di marianna1317, rielaborato e completato da MaxT con l'aiuto dell'autrice originale.
Anni dopo essere morto nel mondo da incubo all'interno di un libro magico, Cedric redivivo si presenta alla porta della donna che ancora lo ama, la guerriera Orube.
Al rifiuto di dare spiegazioni sulla sua resurrezione si creano sospetti e incomprensioni, mentre le storie dei due personaggi si intrecciano con le realtà dei loro mondi natii, e con esuli che vivono in incognito nella città di Heatherfield.
Combattuti tra l'affetto per Orube e il loro dovere, le Guardiane e i saggi di Kandrakar cercano risposta a una domanda: c'è ancora una minaccia nascosta nel Libro degli Elementi?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric, Orube
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Riassunto dei capitoli precedenti

 

Tre anni dopo essere morto all'interno del mondo nel magico Libro degli Elementi Cedric, ferito ed esausto, si ripresenta a Villa Rudolph.

Qui abita Orube, ancora innamorata di lui e tornata sulla Terra per riaprire la sua vecchia libreria.

La Saggia Yan Lin, informata, la incarica di chiedergli come ha potuto risorgere e uscire dal Libro degli Elementi, che Orube aveva riportato nello scantinato del Ye Olde Bookshop.

Il portale di Kandrakar viene spostato dallo scantinato al negozio di animali gestito da Matt Olsen.

Per un certo periodo Cedric e Orube convivono in modo apparentemente sereno gestendo la libreria e facendo vita ritirata, ma lui non risponde ad alcuna domanda sul suo ritorno.

Infine però si fa accompagnare nel seminterrato dove c'è ancora il Libro degli Elementi, ma davanti a questo ha una reazione che allarma Orube.

All'ennesimo rifiuto di Cedric di dare spiegazioni, lei lo lascia, ma decide di non raccontare a Kandrakar l'episodio per non peggiorare la situazione del suo ex.

Nel libro c'è tuttora lo spirito del defunto tiranno Phobos, che aveva assorbito energia magica dal portale di Kandrakar al quale era stato imprudentemente lasciato vicino da Orube.

Phobos aveva resuscitato Cedric per farsi aiutare a ricreare il suo corpo. Alla ritrosia di Cedric, lo spirito lo costrinse minacciandolo di nuocere a Orube, e facendogli indossare una magica veste nera. La prima missione di Cedric fu recuperare un'ampolla contenente lacrime di Phobos custodite in una cripta nel Metamondo.

Nel frattempo, i contatti tra le Guardiane e Kandrakar sono resi difficoltosi dalla collocazione del portale nel negozio di animali, e loro decidono di chiedere a Orube di spostarlo a casa sua, non più frequentata da Cedric. Le W.I.T.C.H. cominciano anche a mettere in dubbio il racconto di Orube sulla rottura.

 

Capitolo 8

Al di là dello specchio

 

 

Nella grande Sala del Contatto, affrescata con tenui colori biancazzurri che richiamano la pretesa collocazione della fortezza di Kandrakar al centro dell’Universo, l’Oracolo osserva.

Gli ultimi atti della riunione delle Guardiane sono ancora visibili attraverso una scintillante e immateriale cornice anulare dai riflessi rosati.

Yan Lin, Tibor ed Endarno lo attorniano, attenti.

“Avete ragione, amici miei”, dice il capo della Congrega facendo svanire il portale con un gesto, “La situazione si è incancrenita. Troppo a lungo l’abbiamo lasciata andare avanti senza controllo, ora è arrivato il momento di darle una svolta”.

Endarno scandisce, grave: “Oracolo, sono molto turbato da quello che ho sentito su Orube. Lei è sempre stata una guerriera modello, ma questa vicenda ha fin troppe ombre. Mi permetto di riassumerle, anche per verificare se ho afferrato esattamente il vostro racconto di ciò che è successo qui durante la mia lunga permanenza nel cosmo curativo di Obluminose”.

“Certamente, Endarno. Ti ascoltiamo”.

“In primo luogo, già da anni Orube era innamorata di questo malfattore senza onore, Cedric di Meridian. Per quanto si sa, l’unica cosa buona che costui ha fatto in vita sua è stato morire salvandole la vita”.

“Lo vedesti con i tuoi occhi, amico Endarno. Comunque, non è cosa da poco, soprattutto dal punto di vista di lei”.

“Io cerco di vedere questi fatti da una prospettiva oggettiva, è il compito di noi saggi. Per anni questa ragazza ha tenuto il lutto e portato con sé come una reliquia il Libro degli Elementi. Questo fu da Voi giudicato ormai innocuo”.

L'Oracolo lo ricambia con uno sguardo impenetrabile. “Ho meditato a lungo, dopo averlo sottoposto a molti esami. Ti assicuro che lo spirito di Jonathan Ludmoore non vi dimorava più” .

“Non dubito della coscienziosità del Vostro verdetto, Oracolo”. Dopo una breve pausa, Endarno riprende: “Quattro mesi fa Orube chiese di recarsi sulla Terra, con il Libro degli Elementi ormai da Voi ritenuto inerte, e di riaprire quella libreria. Voi lo concedeste”.

“Ciò che hai detto finora non ha bisogno di correzioni”, conferma l’Oracolo lisciandosi una piega inesistente sull’ampia veste verdina.

“Nel giro di un mese, sulla Terra, è ricomparso Cedric, presumibilmente uscito dal libro. Nessuna spiegazione su come abbia fatto”. Endarno fa una breve pausa a effetto. “Ora, non trovate che questa coincidenza temporale possa suggerire un qualche nesso di causalità?”.

Il saggio supremo lo ricambia con uno sguardo penetrante. “Esplicita il tuo pensiero, amico mio”.

“Oracolo, saggi amici miei, sto per dire cose spiacevoli. Posso essere certo che non usciranno da questa cerchia, se non dovessero essere confermate?”. Il suo sguardo scandisce i presenti, insistendo anche su Yan Lin e Tibor.

“Io te lo posso assicurare”, promette lei.

“Anch’io, saggio Endarno”, conferma Tibor. “Parla pure liberamente”.

“Ora, io non voglio formulare accuse… ma non sarebbe così assurdo sospettare che Orube abbia lasciato Kandrakar per poter riportare in vita Cedric con l’aiuto di qualche magia che non avrebbe potuto utilizzare nella Fortezza senza essere scoperta. O peggio, che abbia fatto un patto con qualche entità per ottenere questo risultato”.

“La nostra Orube… ”, geme Yan Lin.

“L’allieva prediletta di Luba...”, fa eco Tibor scandalizzato.

“Continua il tuo elenco doloroso, ti ascoltiamo”, lo esorta l’Oracolo, mentre una vaga ruga di ansia si disegna sul suo viso solitamente impassibile.

“Voi… la Congrega ha accettato che questo Cedric vivesse con Orube, per non rovinare la sua ritrovata felicità. Si riteneva che lei lo avrebbe sorvegliato impedendogli di ricadere negli antichi mali. Inoltre Orube ha accettato l’incarico di farlo raccontare su come abbia fatto a risorgere e a uscire dal libro. Per tutta la Congrega, era chiaro fin dall’inizio che i morti non tornano in vita da soli”.

“Anche fin qui, è un riassunto ineccepibile”.

“Nonostante la promessa, Orube non ha mai fatto niente di risolutivo per ottenere una risposta a queste domande. Ogni volta che è stata sollecitata ha addotto scuse, come che lui era tanto sofferente, che gli faceva male ricordare… giusto?”.

“Ineccepibile”.

“Per far posto a Cedric, sia la libreria che la casa della professoressa Rudolph, dove alloggia Orube, sono state praticamente interdette alle nostre Guardiane, costringendo a spostare il portale e le loro riunioni in un luogo completamente inadatto, rendendo radi e difficoltosi i contatti”.

“Esatto. Fino a oggi, almeno”, conferma Yan Lin.

“Circa due settimane fa, Orube e Cedric hanno rotto i rapporti. Non abbiamo avuto nessun puntuale resoconto da Orube, solo il suo racconto tardivo alle Guardiane, dal quale risulta che lei è stata abbandonata da Cedric perché si era infastidito per le domande. Oggi però questa versione è stata messa in dubbio dalle Guardiane stesse”.

Il capo dei saggi di Kandrakar annuisce grave.

“Dunque, Oracolo, ora Vi chiedo di essere autorizzato a fare quello che sarebbe stato opportuno fare da molto tempo: in primo luogo arrestare Cedric, portarlo a Kandrakar e interrogarlo con i nostri metodi di lettura dei ricordi. In secondo luogo, di distruggere definitivamente il Libro degli Elementi. In terzo luogo, convocare Orube a Kandrakar a chiarire la sua posizione, usando metodi di lettura dei ricordi per poterci sincerare che non sia stata in qualche modo manipolata. Mi sembra superfluo aggiungere che la mia fiducia in lei è molto scossa, e spero che le sue risposte e le sue azioni possano permettere di ristabilirla”.

L’Oracolo chiude brevemente gli occhi e sospira.

Yan Lin prende la parola: “Saggio Endarno, le decisioni relativamente alla linea di condotta tenuta finora, in assenza dell’Oracolo, sono state prese sostanzialmente da me. Non dubito che ora si stiano mostrando inadeguate, però vorrei esporre alcuni aspetti prima di prendere delle decisioni traumatiche”.

“Ti ascolto, Saggia Yan Lin. Illuminami con le tue motivazioni”.

“La stessa Orube mi aveva proposto di distruggere il Libro degli Elementi una volta che Cedric era tornato da lei. Se non ho seguito questa linea di condotta è perché temo che nel libro possa essere ancora presente qualche prigioniero innocente. Contavo in un racconto da Cedric prima di decidere, ma questo non è arrivato. Resto dell’idea che sia meglio prendere tempo per raccogliere informazioni, ma cominciare a farlo attivamente. In altre parole, sorvegliare Cedric e il libro per notare qualunque fattore sospetto, prima di arrivare a una decisione su di loro. Il nostro saggio Tibor è un esperto in questo tipo di osservazioni”.

“Cara Yan Lin, Kandrakar può sempre contare sulla mia esperienza”, risponde Tibor ringalluzzito dall’alto dei suoi centotrent’anni.

La Saggia riprende, confortata da questo sostegno: “Per quanto riguarda Orube, prima di fare una convocazione che potrebbe essere percepita come un processo, io consiglio di aspettare ancora un po'. Nei prossimi giorni Will le parlerà, e il portale sarà portato a villa Rudolph. Spero che, con la ripresa di contatti più regolari, sarà lei stessa a riferire spontaneamente”.

L’Oracolo medita brevemente, poi decide: “Inizieremo con una linea prudente. Tibor, ti incarico di tenere sotto continua sorveglianza sia Cedric che il libro, per notare qualunque ulteriore anomalia”.

“Sarà fatto, Oracolo”.

Endarno si schiarisce la gola, poi dice: “Amici miei, ripensando ad avvenimenti passati, non vorrei che Tibor fosse sopraffatto dalla vastità e dalla solitudine di questo compito ingrato, e il suo spirito vagasse in meditazione in altri universi in qualche inaspettato momento chiave… Io propongo che il malfattore Cedric e l’ambiguo Libro degli Elementi vengano sorvegliati anche con metodi che permettano di rilevare avvenimenti invisibili alla vista e all’udito, e segnalarli indipendentemente dall’attenzione del nostro osservatore”.

Yan Lin osserva discretamente la reazione composta del saggio Tibor alla mal celata sfiducia insita nelle parole di Endarno.

L’Oracolo decide: “Le osservazioni continue e attente di Tibor ci saranno preziose. Però dovremo utilizzare anche metodi per rivelare anomalie che sfuggano a un occhio umano. Tra poco convocheremo qui la Guardiana del Cuore per darle precise istruzioni”.

 

 

Quella sera, a tarda ora, Will rincasa stanca e preoccupata dopo la sua uscita a cena con Matt.

Questi catastrofici tentativi di riunione nel retrobottega del negozio di Olsen hanno creato anche qualche incomprensione tra lui e il suo vecchio nonno, che dal piano di sopra ha più volte percepito la correlazione tra questo strano giro di ragazze e l’agitazione degli animali del suo negozio. Senza contare che al vecchietto non è sfuggita la coincidenza tra l’inizio di questi avvenimenti e l’inopportuna presenza di quello che per lui è un orribile specchio dall’aspetto satanico, sommariamente appeso al muro del suo retrobottega.

Quell’affare va spostato al più presto, ammette Will, anche a costo di restituirlo a Kandrakar, o il suo rapporto con Matt rischierà di incrinarsi.

 

Entrata a casa propria, Will cerca di passare inosservata davanti alla camera dove sua madre Susan vive la sua nuova vita coniugale con il prof… con Dean.

“Ciao Tesoro”, mugola la voce assonnata di sua madre da dentro.

“Ciao ma’”, risponde lei diretta alla sua cameretta.

Inizia a spogliarsi dai vestiti della giornata, e poi indossa un pigiama a righe che la fa un po’ assomigliare a una carcerata.

Siede sul letto, stanca. Manca solo un breve passaggio in bagno, e poi a nanna!

Guarda i pupazzi raniformi che condividono la sua cameretta. A un certo punto, le sembra che il più grosso di questi abbia la faccia di Yan Lin. Impossibile! Chiude gli occhi, li stropiccia, torna a guardare: è proprio la faccia di Yan Lin. Che muove la bocca. Che dice qualcosa.

“Will, bambina, Kandrakar ha bisogno di te”.

 

 

 

Pochi minuti dopo Will, nella splendida forma di Guardiana del Cuore, si guarda attorno nella Sala del Consiglio di Kandrakar. La grande stanza ad anfiteatro è deserta, ma dalla porta sulla destra si affaccia la saggia Yan Lin, facendole cenno di seguirla in silenzio.

Dopo un breve tragitto lungo un corridoio, la precede in un salone sulla destra, dove le attende il saggio Tibor accanto a un grande bacile di metallo liquido circondato da fredde fiammelle verdazzurre.

A un cenno di Tibor, una grande porta a due battenti riccamente cesellata si chiude alle loro spalle. “Ben venuta, Guardiana”, inizia il vegliardo, “Ora possiamo parlare liberamente”.

Will si guarda attorno: lo stanzone è finemente decorato con figure dai tenui colori biancazzurri, ma è completamente chiuso e isolato. “Se posso, signori: perché questa segretezza?”.

Yan Lin risponde: “Will, ti abbiamo chiamata per darti istruzioni relativamente alla sorveglianza di Cedric. La segretezza che noti è perché non vogliamo che Orube ne venga a conoscenza, perché è emotivamente coinvolta. Per evitare il rischio che qualcuna di voi si tradisca, abbiamo convocato solo te. Resta inteso che non ne dirai niente alle altre”.

Will annuisce poco convinta. “Ma perché questa condotta furtiva anche dentro la fortezza?”.

“Non vogliamo far diffondere la voce che la nostra fiducia in Orube sta vacillando”, risponde la vegliarda. “Noi speriamo che la situazione con lei verrà chiarita, ma delle voci incontrollate, a Kandrakar come a Heatherfield, potrebbero peggiorare le incomprensioni”.

Will annuisce. Dunque la sfiducia verso Orube è ormai condivisa dai suoi superiori. “L’Oracolo?”.

Yan Lin risponde vaga: “E’ ancora impegnato con una importante problematica tra mondi che non conoscete”,

“Qualcosa di relativo al passaggio spontaneo di specie invasive da un mondo all’altro”, accenna Tibor. “Non guardarmi così, Will, non è un'invasione di alieni come quelle che vedete al... come si chiama... al cinema. Si tratta di passaggi spontanei di microfauna attraverso un portale naturale, che però potrebbero avere delle conseguenze ben maggiori. Qualcosa di ben più grande del battito d'ali di una farfalla. Alcuni nostri saggi, esperti in biologia ed ecologia, stanno studiando queste conseguenze potenziali per decidere se questi passaggi debbano essere permessi o vietati. Da questa decisione potrebbero derivare conseguenze che cambieranno per sempre la storia di un mondo, in un modo o nell’altro”.

“Sì, lo so cosa pensi, Will”, aggiunge Yan Lin, forse notando il suo sbadiglio trattenuto a fatica, “Magari immagini che i mondi vadano protetti contro tiranni alieni assetati di potere o contro streghe vendicative. Però questa è solo una parte di ciò che fa Kandrakar”.

Tibor cita: “Così come esistono cose troppo piccole per essere viste, così esistono anche cose che sono troppo grandi per essere viste dalla maggior parte delle persone”.

Will non può fare a meno di intenderlo come un velato rimprovero per il suo sbadiglio.

“Scusate”. Si guarda ancora attorno. “E il saggio Endarno?”.

“Vuoi che lo andiamo a chiamare?”. Yan Lin accenna al gesto di alzare una mano verso un piccolo oggetto indistinto, apparso a mezz’aria in un alone.

Ci mancherebbe! “Beh… non disturbatelo se non serve, grazie”, declina la Guardiana.

Mentre l’alone, citofono, portale o quel che è svanisce alla vista, Yan Lin riprende: “Ecco le tue istruzioni, Will: tu dovrai inserire di nascosto alcuni rivelatori nel negozio di Cedric”.

Nella mano di Tibor compaiono, come in un gioco di prestigio, cinque oggetti piatti e flessibili dai riflessi bronzei. “Questi assomigliano a segnalibri, e andranno appunto inseriti in libri diversi, possibilmente lontani tra di loro e a diverse altezze dal pavimento”. Li porge a Will.

Lei li prende e li osserva con attenzione. “Che cosa sono, in realtà?”.

“Questi sono rivelatori di attività magica”, risponde Tibor, “Vogliamo capire se c’è qualche attività sospetta da parte di Cedric o del Libro degli Elementi”.

Will se li rigira in mano e prova a piegarli delicatamente: sono proprio simili a segnalibri di plastica metallizzata. “Stanotte stessa?”.

“Se possibile”.

“Sarà fatto”. Poi esita. “A proposito di Orube...”.

Yan Lin annuisce. “Conosciamo il tuo proposito di parlarle al più presto per trasferire il portale, e per chiarire la verità sul suo racconto”. Vedendo la perplessità sul suo viso, chiarisce: “Sì, abbiamo seguito la vostra riunione. Osserveremo anche il tuo incontro con Orube, ci interessa molto valutare le sue reazioni”.

 

 

Poco più tardi, nella sua cameretta, Will attende il via libera per la sua missione notturna, finchè le giunge alla mente il pensiero di Yan Lin: ‘Puoi andare’.

La Guardiana del Cuore evoca il suo talismano rutilante a levitare sopra il palmo della mano destra, mentre nella sinistra tiene i cinque segnalibri. Il potere dell’invisibilità la sta già nascondendo ai suoi ranocchi e a eventuali vicini insonni che guardassero verso la sua finestra.

Cerca di visualizzare l’angolo della libreria più interno, dietro una fila di scaffali, per limitare la visibilità dall’esterno del lampo, quando vi apparirà.

In un forte bagliore rosato, la dislocazione fa svanire dai suoi occhi la vista rassicurante della cameretta.

 

 

Un attimo dopo, l’ambiente della libreria attorno a lei è immerso nella semioscurità.

Dopo un minuto di adattamento, gli occhi le rivelano le sagome scure degli scaffali, che contrastano con la vetrina debolmente illuminata dalle luci della strada.

Scopre subito con disappunto che il pavimento di legno è più efficace di molti antifurto per rivelare le presenze estranee; infatti lo scricchiolio evidenzia impietosamente ogni suo passo.

Decide quindi di cominciare a inserire i primi segnalibro nelle scansie più vicine, estraendo volumi a caso. Si era ripromessa di scegliere quelli più invendibili, per garantire una permanenza più lunga possibile nel negozio ai preziosi segnalibro. Purtroppo l’oscurità e la difficoltà di muoversi le impediscono di fare una scelta oculata.

 

D’improvviso sente uno scricchiolio, l'aprirsi di una porta, e il negozio piomba nell’abbagliante luce vomitata dai tubi al neon.

“Chi c’e qui? Orube, sei tu?”, chiede ad alta voce il proprietario.

Cedric!!! C’è Cedric in allarme dall’altra parte dello scaffale! Sì, vabbè, Will è invisibile, nei panni magici della potente Guardiana del Cuore, mentre lui è impotente e avrebbe tutte le ragioni per essere spaventato, ma per Will è egualmente una situazione da batticuore pazzesco.

Lui prende a camminare per la libreria, guardando dietro a ogni nascondiglio.

Will se lo trova a trenta centimetri dal viso mentre le guarda attraverso senza vederla.

Poi lui si allontana, controlla se la porta d’ingresso è chiusa, se i vetri sono intatti, se l’incasso è al suo posto. Per un attimo sembra sul punto di aprire la porta dello scantinato. Esita a lungo, poi si limita ad abbassare la maniglia e constatare che è ancora chiusa a chiave.

Will resta immobile, cercando di comandare al suo cuore e al suo respiro perché non la rivelino.

Dopo un po', Cedric risale la breve scalinata verso il suo misero alloggio, e il negozio ripiomba nella semioscurità.

Quando Will sente la chiave girare nella toppa, si trattiene un po’ per far svanire la tachicardia, poi si muove lenta, lentissima verso un altro scaffale.

Maledicendo tutti i pavimenti in legno e chi li ha fatti e voluti, si trova una posizione stabile sui piedi, e da qui inserisce altri due segnalibri in altri volumi, posti ad altezze diverse. Per posizionare il quinto e ultimo segnalibro, si volta molto, molto lentamente verso lo scaffale posto verso l’ultima parete, sfila un altro volume e ve lo inserisce dentro.

Ora è il momento di un contatto mentale con la Congrega.

‘Qui Will. Mi avete seguito?’.

‘Sì Will. Ben fatto, per ora va bene così. Se necessario, ripasserai qualche altra notte per migliorare la collocazione dei manufatti’.

 

Dall’oscurità della sua cameretta, Cedric ascolta e osserva. A un certo punto, vede la fessura sotto la porta illuminarsi con una sottile lama di tenue luce rosata.

Erano le Guardiane, ne è certo. Era da tempo che si chiedeva quando avrebbero cominciato a spiarlo, e ora ha appena avuto la risposta.

 

 

 

 

 

 

Note sul capitolo 8

 

Il titolo 'Al di là dello specchio' si riferisce naturalmente alla fortezza di Kandrakar, all'altro capo del portale.

Per un po' ho carezzato l'idea di intitolare il capitolo 'L'altra faccia dello specchio' in omaggio a un libro di Konrad Lorenz.

In questo capitolo ho cercato di dare un po' di spessore alla missione della Congrega, descritta in termini assolutamente vaghi nel fumetto.

Per quanto riguarda la sfiducia di Endarno nell'efficacia di Tibor come sorvegliante, questa fa riferimento alle occasioni in cui la sua attenzione si è rivelata inadeguata in Profezie.

Oltre alla maggior chiarezza dei discorsi dei Saggi, un altro punto in cui mi discosto un po' dal fumetto è che nei miei racconti spesso le Guardiane non sono presenti in gruppo, ma viene convocata la sola Will. Questa è una mia scelta che mi rende più facile gestire spiegazioni a volte impegnative, senza dovermi disperdere nell'attribuire un qualche spazio ad azioni e battutine necessarie per ricordarci la presenza delle altre quattro Guardiane.

 

 

 

 

La cronologia della saga di W.I.T.C.H., parte 8

 

La quarta serie di W.I.T.C.H. inizia con il fascicolo n.37, in cui le ragazze vengono convocate a Kandrakar per una specie di impeachment verso l'Oracolo; il suo accusatore è Endarno,che è il custode della Torre delle Nebbie, il carcere di Kandrakar. L'Oracolo rinuncia a difendersi e viene deposto con motivi pretestuosi, privato della memoria ed esiliato su Basiliade, il mondo natio suo e di Endarno.

Costui viene eletto nuovo Oracolo; in realtà è posseduto da Phobos, che era prigioniero nella Torre delle Nebbie.

Il nuovo Oracolo si dimostra subito ostile verso le Guardiane, ma Will rifiuta di rendegli il Cuore di Kandrakar.

Dunque Endarno/Phobos ordina alle guardiane di deporre Elyon da regina di Meridian, ma queste, fingedo di eseguire l'ordine, la fanno fuggire e la nascondono a Heatherfield a casa di Orube.

Nel frattempo Endarno libera Cedric, anche lui detenuto nella Torre delle Nebbie, e lo invia a Heatherfield per tentare di sottrarre il Cuore di Kandrakar a Will. Il tentativo fallisce, ma Matt assiste e Will è costretta a spiegargli tutto.

Nel n.42, Elyon decide di tentare un chiarimento con Endarno, ma riconosce in lui Phobos e viene immediatamente incarcerata, presto seguita da Yan Lin.

Nel frattempo Himerish, l'ex Oracolo tornato a Basiliade, viene riconosciuto dal suo vecchio allievo Yarr dopo una serie di prove pericolose.

Nel n.43 Orube torna a Basiliade, interrompe la cerimonia di promozione di Himerish a Guerriero Supremo e lo reclama come Oracolo.

In seguito, nel n.45, le Guardiane con Himerish si infiltrano nella Torre delle Nebbie per cercare Elyon e Yan Lin.

Nel frattempo, Endarno/Phobos denuncia Cedric per sviare i sospetti da sé.

Cedric fugge e riesce a impossessarsi della magica Corona di Luce di Elyon.

Nel n.46 Will affronta Phobos/Endarno avendo la meglio, Elyon riprende la corona da Cedric, i saggi fanno ritornare Phobos nel suo corpo liberando il vero Endarno.

Phobos, sconfitto, si suicida lanciandosi nel vuoto, mentre Cedric viene catturato.

Nel n.47, una copia dello spirito di Phobos nascosta in un talismano tenta di materializzarsi per farlo rinascere, ma lo spettro viene sconfitto e distrutto prima di completare la materializzazione.

Nel n.48 Himerish viene reinvestito come Oracolo, e la quarta serie è completata.

Dal punto di vista della cronologia il fumetto non offre più alcun riferimento, ma si può immaginare che tra la fine della terza serie e l'inizio della quarta sia passata qualche settimana, in cui Phobos ha sostituito Endarno e cominciato a sobillare i saggi contro l'Oracolo. Siamo quindi attorno ad aprile 2002.

La durata degli avvenimenti dal n.37 fino al 46 può essere stimata in al massimo un paio di settimane, visto che dopo la elezione di Endarno i saggi gli impongono un periodo di purificazione rituale di solo alcuni giorni prima di dargli i pieni poteri; si può anche immaginare che tra gli avvenimenti del n.46 e 47 passi un'attesa di un altro paio di settimane; arriviamo così a fine aprile 2002.

 

 

 

  
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