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Autore: MelaniaTs    12/04/2020    0 recensioni
*ATTENZIONE SPOILER TERZA SERIE FINO A MIRACLES QUEEN*
"Notizia straordinaria.
Un antico tempio di monaci è riapparso tra i Monti tibetani.
Lo stesso simbolo che viene mostrato sui tempi è stato scoperto anche in una statua antica al museo del Louvre. Di cosa si tratterà?"
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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—NdA buona Pasqua a tutti, spero stiate bene e che questo periodo sia di transito per tutti noi, forse un capitolo inutile ma non tanto da trama, ho cercato di finirlo in breve tempo così da potervi fare i mei auguri.—-

Copyright © :

Miraculous - Les aventures de Ladybug et Chat Noir
© Thomas Astruc; TS1
Bouygues, Disney Channel, Zagtoon, Toei Animation 
Retail: Lemon e OOC poiché non so ancora come procederà la storia. Ho stilato un programma ma poi mi lascio come sempre guidare dall’ispirazione
QUI TROVERETE UNA CRONOLOGIA STILATA DA ME FINO ALLA FINE DELLA TERZA STAGIONE
(Premessa: da questo momento andrò forse OOC nel muovere sia Luka che Kagami, darò un passato soprattutto al primo perché un ragazzo di sedici anni sarebbe anomalo vederlo legato solo al gruppo degli amici della sorella e soprattutto che prima di Marinette non abbia avuto 'storielle'; cercherò con le caratteristiche base di Astruc e company di muovere e far crescere, spero, due/tre personaggi. Perché si ci metto anche Chloé. Grazie)

 

 

————

Martedì 22.12.2015 -  Villa Agreste  

Felix osservava la scena che si presentava di fronte ai suoi occhi con sguardo cinico. Quanto perbenismo, non gli piaceva e non riusciva ad accettarlo, i genitori di Marinette erano impastati di dolcezza ad ogni gesto, tanto da dargli il voltastomaco. Suo zio Gabriel che era incline all' impassibilità assoluta quando parlava di lei sembrava diverso* incline al sorriso ed al perbenismo che non gli confaceva per nulla. 

Sì, perché Felix conosceva il suo segreto, perché se con Marinette si era sbagliato di grosso. Con suo zio Gabriel non aveva potuto, appena entrato a Villa Agreste due sere prima, percepire una presenza mistica intorno a lui e a quella casa. Una volta nella sua stanza aveva chiesto conferma a Pappi di quanto avvertito e il suo Kwami glielo aveva confermato. "Ci sono dei Miraculous signore in questa casa." 

Ci aveva giurato e ci avrebbe messo la mano sul fuoco Felix che soddisfatto aveva chiesto informazioni, su dove si trovasse il Miraculous e chi ne fosse il portatore e subito il Kwami lo aveva indirizzato verso lo zio e la sua assistente. 

Pappi era straordinario e quello era il motivo per cui aveva abbandonato la sua idea che Marinette fosse Ladybug, infatti il Kwami non aveva mai rivelato alcun potere o Miraculous nei suoi confronti. Qualche volta lì aveva usati, gli aveva detto Pappi ma forse perché l'eroina di Parigi affidava i Miraculous a dei portatori temporanei.

Avevano infatti notato nel loro ultimo attacco una ragazza topo e una maiale** giungere con l'eroina a pois. 

Lila le aveva poi raccontato che spesso Ladybug assegnava appunto i Miraculous ad altri portatori temporanei. 

"Loro solo sono gli eroi fissi dei Miraculous della coccinella e del gatto nero, gli altri vengono chiamati all'occorrenza." Gli aveva detto la ragazza stringendo con rabbia la collana che aveva al collo. Sicuramente anche lei aveva bramato uno di quei Miraculous, quanto era prevedibile agli occhi di Felix la rossa italiana. 

Ed ora eccoli in casa dello zio a chiacchierare dei progressi di Marinette nel mondo della moda. Quasi agli occhi di Gabriel valeva più Marinette anziché Adrien, che non sembrava assolutamente turbato da quel comportamento così esplicito, anzi ne era contento. 

Sollevò il labbro sinistro cinico, se Lila fosse stata lì in quel momento avrebbe mostrato tutto il suo disprezzo per quella scena così intima, voleva conquistare suo cugino che guarda caso era innamorato della sua nemica. Capiva piuttosto bene Adrien, Marinette era un frutto da cogliere, era bella, genuina e ingenua. L'opposto di Lila o della cara vecchia Chloé, era facile innamorarsi di Marinette e lui stesso ne era affascinato. La differenza tra lui e Lila? Felix sapeva quando smettere, due volte ci aveva provato con la corvina ed entrambe le volte era stato rifiutato. C'erano altre ragazze che sicuramente meritavano e non gli piaceva essere umiliato agli occhi di tutta la società. Ecco quello era un punto in  comune con Lila che per le umiliazioni si vendicava, lo avevano fatto magistralmente con Marinette causandole quell'incubo. Ma lei subito ne era uscita, questo sempre per colpa di Adrien che le era stato vicino col suo amore sdolcinato. 

Dio quanto lo odiava, per non parlare di Marcel per cui sua madre sembrava stravedere, e ancora lo zio Gabriel. 

Ma presto, molto presto si sarebbe vendicato di tutto. Avrebbe tolto allo zio ciò che di più caro aveva, toccò gli orecchini a cerchio che aveva nella sua tasca con delicatezza e si rilassò contro la sue poltrona mentre continuava ad osservare quella scena pietosa. 

Lo zio e l'assistente, i Dupain Cheng, Adrien e Marinette, Marcel. 

Fortunatamente a breve quella farsa sarebbe terminata e lui sarebbe potuto rientrare nella sua camera ed elaborare il suo piano per eliminare gli eroi parigini e quel bastardo di Haoxin. Aveva tra le mani un inestimabile tesoro e presto avrebbe distrutto tutti. 

 

Il giorno dopo l'incontro con Gabriel Agreste, in cui Marinette era decisamente stata in ansia per tutto il tempo, il gruppo si ritrovò tutto sulla liberty per potersi scambiare i regali di Natale. 

Marinette arrivò con i cugini nello stesso momento in cui la macchina di Adrien e Marcel si fermava per far scendere i ragazzi. Con un sorriso la corvina salutò i due cugini e aiutata da Yen salì sulla barca. 

All'interno della barca si sentivano arrivare le voci dei ragazzi già giunti ridere e scherzare. Marinette posò la sua borsa e andò a salutare tutti notando che c'era anche Kagami che stava servendo a tutti della cioccolata calda fatta da poco.

"Luka non c'è?" Chiese Adrien. 

Marinette continuò a guardarsi intorno, vero mancava Luka nella stanza.

"Arriva, è ancora al lavoro." Rispose Juleka.

Adrien annuì raggiungendo Nino con Marcel, il gruppo di ragazzi prese a chiacchierare mentre le ragazze bevevano cioccolata e spiluccavano i biscotti che Marinette aveva portato per tutti. Quando finalmente giunse Luka decisero che era tempo di scambiarsi i regali, poiché sia gli Agreste che i Shifu avevano altri impegni.  

"Sono eccitata, è la prima volta che scambio regali." Sussurrò Kagami alla sua migliore amica. 

"È un momento bellissimo e non solo la prima volta che lo fai." Disse Marinette porgendole il suo pacchetto. 

Kagami aprì il regalo che le era stato consegnato dall'amica e rimase sorpresa nel trovarsi tra le mani una soffice sciarpa rossa. La portò al viso e ne soppesò il calore. "Grazie è bellissima." Disse la ragazza. 

Marinette le sorrise e la abbracciò mentre andava a consegnare un pacchetto simile al suo anche ad Alya e Nino, ai cugini e a Luka. Prese poi dei pacchetti più piccoli e li diede agli altri ragazzi escludendo Adrien. 

"Questo è per te." Disse Mylen rivolta verso la nipponica, al che anche Kagami seguì l'esempio della corvina non sapendo come comportarsi e prese a dare i suoi regali sia ai ragazzi che alle ragazze, poi procedette a consegnare a Juleka e Rose i loro regali, ogni volta che consegnava un regalo diceva che l'aveva fatto con Luka.

Regalo dopo regalo ne raccolse anche da parte di tutti e ad un certo punto andò a sedersi per spacchettare e poi ringraziare ogni volta che ne apriva uno. Erano regali molto semplici proprio come i suoi, ma le faceva molto piacere riceverli e lo disse a tutti ringraziandoli. 

Ad un certo punto la sua attenzione fu attirata da Luka che le chiese di raggiungerla, al che la ragazza si allontanò dal gruppo, doveva ancora consegnare il suo regalo sia a Luka che a Marinette e Adrien.  

"Sei pronta?" Chiese Luka prendendo una borsa e sorridendole. 

Lei annuì e seguì il musicista verso il ponte della nave. "Li ho visti uscire, vorrei dargli il regalo prima di trovarmi in una situazione imbarazzante." Affermò alla compagna.

Kagami annuì e  una volta all'aperto notò i due compagni che stavano scambiandosi dei pacchetti.

Luka fece un colpo di tosse per attirare l'attenzione dei due e quando questi si voltarono si avvicinò con Kagami. 

"Vorremo darvi il nostro regalo, siete spariti e non abbiamo fatto in tempo." Disse Luka.

Kagami al suo fianco annuì e prendendo un pacchetto lo porse a Marinette. "Da parte di tutti e due." Affermò mentre Luka porgeva ad Adrien un altro pacchetto.

"Spero che vi piacciano, sinceramente non avevamo idea di cosa potesse piacervi." 

Adrien prese il pacchetto ed aprendolo ne estrasse un videogioco, contento sorrise agli amici ringraziandoli. 

"Grazie, mi mancava questo e qualche volta potremo giocarci insieme." Disse ai due.

Intanto Marinette aveva aperto anche il suo regalo, una mini trousse di ombretti, la corvina sorrise, doveva averci pensato Kagami.

"Grazie ragazzi, sono proprio quelli che uso io." Disse.

I due sorrisero alla coppia e prima che il silenzio tra loro si facesse pesante li salutarono. 

"Adesso andiamo così..." disse Luka indicando gli altri regalo tra le loro mani. "Potete continuare." 

 "Buon Natale ragazzi." Disse allora Kagami seguendo poi Luka in barca e continuando a festeggiare con gli altri. 

Marinette e Adrien attesero che i due andassero via poi il biondo esalò un respiro. "Dimmi ne non sono l'unico ad essersi sentito in imbarazzo." 

La corvina si voltò e gli sorrise. "Effettivamente mi sono sentita un po' a disagio." Come in quel momento che erano di nuovo soli. 

Adrien le sorrise ed aprì il regalo che la sua compagna gli aveva fatto,  erano un paio di guanti fatti a mano indubbiamente. Erano neri, e sul dorso avevano tre strisce di colore giallo, verde e viola, gli stessi delle sue maglie e del cappello che aveva ricevuto solo pochi mesi prima. 

"Aspetta..." disse lui puntandole uno sguardo ammiccante. "Il cappello delle mie fan in realtà era un regalo da parte tua." 

Marinette arrossì. "Ecco io..." iniziò a blaterare, poi prese coraggio, in fondo in quei mesi aveva fatto dei progressi con lui. "In realtà sì. Natalie non mi aveva fatto entrare e allora lo ha consegnato Ladybug."  

Adrien sorrise e provò i guanti che la corvina le aveva cucito. "Solo capi originali Marinette." Le disse orgoglioso. 

Lei gli sorrise felice e nel farlo aprì il suo regalo che somigliava molto ad un dischetto, proprio come quello che Luka e Kagami avevano regalato al biondo.

Solo che lei vi trovò dentro l'ultima versione di Ultimate Mecha strike. "Oh Dio Adrien, ma è fantastico." Esultò stringendolo tra le mani e poi andando ad abbracciarlo.

Adrien ricambiò il suo abbraccio senza esitazione. "Sapevo che ti sarebbe piaciuto, non ho avuto dubbi."

"Lo proverò appena sarò tornata a casa." Disse lei tutta eccitata. 

Lui le tirò un codino e le fece una smorfia. "Ricordati di invitarmi a giocare però." 

Lei sorrise e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra. "Ovvio, tanto lo sappiamo che vincerò io."

"Staremo a vedere Marinette, staremo a vedere." Rispose lui ricambiando  il suo bacio ma in modo più deciso. 

 

Kagami seguì Luka nella sua stanza dopo che tutti  furono andati via, le restava da fargli il suo regalo e poi sarebbe tornata a casa anche lei. 

"Posso?" Chiese bussando.   

Luka che stava suonando sul suo letto sentendola arrivare annuì. "Certo vieni pure." Le disse.

La ragazza una volta dentro lo raggiunse e si sedette accanto a lui. Il regalo tenuto dietro alla schiena lo portò sulle gambe e glielo mostrò. "Volevo darti il tuo regalo." Gli disse.

Lui le sorrise e riprese a suonare. "Puoi aprirlo tu?" 

Lei sollevò un sopracciglio poi obbedì e fece per aprire il pacco mentre ondeggiava la testa a ritmo con la musica.  "Bella, l'hai scritta tu?" Chiese liberando la felpa di Jagged Stone dalla confezione regalo e facendogliela vedere.

Il ragazzo fermò la musica e le sorrise vedendo la maglia. "È mia? Questa è della nuova linea ed è... non me l'aspettavo Kagami io amo Jagged e non so come ringraziarti." Disse prendendola e osservandola estasiato.

La nipponica annuì con un sorriso soddisfatto sulle labbra. "Ti ho sorriso e tanto basta come ringraziamento." 

Lui rise e posò la maglia per poi togliersi quella che aveva addosso e mettere il regalo di Kagami. La ragazza si sentì arrossire a quel gesto di lui, chinò la testa anche se lanciava lo sguardo sulla sua pelle nuda di tanto in tanto.

"Come mi sta?" Chiese Luka.

Lei leggermente rossa in viso gli sorrise. La felpa colore blu jeans con la stampa del viso di Jagged gli stava benissimo. "Direi perfetta." 

"Grazie!" Disse allora lui alzandosi e andando a prendere un pacchetto alla scrivania. 

Kagami lo osservò, aveva la forma di un cd, che il musicista avesse regalato un gioco anche a lei? La ragazza aprì il pacchetto cercando le parole per dire a Luka che lei non si dedicava a giocare con le console. 

Una volta aperto notò che in realtà era un compact disk con una copertina che la ritraeva durante gli allenamenti di scherma. 

"Quando mi hai fatto la foto?" Chiese 

"Durante gli allentamenti, quando non mi vedevi." Disse lui. "The song of the golden dragon."• Aggiunse poi cercando il suo sguardo. "È la musica che suonavo prima e che ho composto osservandoti in questi giorni,  la trovi nel cd." 

Kagami ne rimase sorpresa e colpita. "Mi hai composto una musica. È tutto così nuovo e io non me lo aspettavo." Gli disse emozionata. "Ti va di suonarla ancora?" Chiese. 

Lui annuì. "Hai ancora tempo?" Domandò prendendo la chitarra, ed ella annuì andando a mettersi al suo fianco, opposta allo strumento. 

Luka sorrise e si mise contro il muro così da farle spazio per farla stare comoda.

Iniziò a suonare mentre lei prendeva a muovere la testa a ritmo.  

"Ti va di uscire a fare una passeggiata dopo domani?" Sussurrò Kagami quando lui ebbe finito.

 Luka annuì per poi posare la chitarra. "Ci sto! Vengo a prenderti alla solita ora?" Le chiese e lei annuì, fece per alzarsi ma il ragazzo la attirò a se e cogliendola di sorpresa la baciò.  E come sempre Kagami capitolò senza opporre alcuna resistenza. 

 

Tra un akumizzato ed un incubo gli eroi parigini avevano trascorso delle belle vacanze. Marinette alla vigilia aveva aiutato i genitori in    pasticceria e alla sera avevano pranzato tutti insieme con i nonni al ristorante di Weng Shifu Cheng così che potessero stare insieme in famiglia. 

La corvina aveva notato al locale anche la presenza di Kagami con sua madre e i Bourgeois che erano stati raggiunti da Audrey di rientro da New York. 

Il giorno dopo avrebbe voluto trascorrerlo a riposare tutto il tempo, ma fu svegliata da Alya che le chiese di uscire a festeggiare insieme. La ragazza le aveva dato appuntamento a Place de la concorde  alle dieci, al che la corvina si sbrigò a prepararsi. Mise il cappotto nero sopra il pullover rosa e il jeans e con la sciarpa regalatale da Adrien a Londra si era diretta al luogo dell'appuntamento. 

Qui trovò Nino ed Alya che mano nella mano le stavano andando incontro. 

"Ciao! Buon Natale ragazzi." Disse la corvina andando a dare due baci a entrambi. "Dove andiamo?" Chiese serena. 

"Aspettiamo Alix e..." Nino si fermò e indicò un punto alle spalle di Marinette, ella si voltò e vide scendere da un auto Adrien, Marcel e Felix. "Loro sono già qui." 

Marinette lanciò uno sguardo sorpreso ad Alya. "Non sapevo che ci fossero anche loro credimi."  Le aveva detto raggiungendo i cugini Agreste per dare loro gli auguri, i tre si distinguevano per il loro abbigliamento, Adrien indossava un cappotto bianco e dei jeans, Marcel un montgomery grigio con pantaloni neri e Felix era tutto vestito di nero. 

Marinette sospirò e raggiunse il gruppo, non le piaceva Felix ma per amore di Adrien doveva imparare a conviverci, in fondo erano cugini e Adrien gli voleva bene.   

"Aspettiamo solo Alix e andiamo." Li avvertì  Nino a tutti.

"In realtà io avrei chiesto a Lila di raggiungerci." Intervenne Felix. 

Marinette cambiò espressione seduta stante, veramente volevano rovinarle il giorno di Natale? 

Adrien l'aveva raggiunta e le aveva preso la mano per poi chinarsi su di lei e farle gli auguri. "Scusami, non potevo non portarlo, non fin quando testa a casa con noi e non immaginavo chiamasse Lila." 

Marinette annuì e chinò lo sguardo. "Spero solo che Lila non rovini tutto." Gli sussurrò.

"Se si mette male potremmo perderci." Propose lui mentre finalmente arrivava anche Alix.

Fosse stato per Marinette sarebbero potuti andare via. 

Ma il suo desiderio non si esaudì, solo una volta arrivata Lila finalmente si incamminarono verso la tour Eiffel. Lila tenne, con le sue bugie il centro dell'attenzione durante tutta la passeggiata peggiorando sempre di più l'umore di Marinette.

"Marinette non darle peso, sappiamo che sta mentendo e smentirla sai che sarebbe peggio." La avvertì Adrien al suo fianco, Marcel le camminava all'altro lato, essendo stato messo a conoscenza delle manipolazioni dell'italiana tanto tempo fa si annoiava ad ascoltarla. 

"Piuttosto con tutte le bugie che dice non si capirà mai quando è sincera. Comunque non vedo l'ora che una sua bugia smonterà tutte le altre." Disse il castano.

"Uff non va bene. Sarei dovuta restare a casa, mi sarei riposata e non amareggiata." Si lamentava la corvina.

"Oppure potremo procedere con il piano b e perderci dal gruppo." Ricordò il biondo.

"Ehi ragazzi." Disse Marcel fermandosi sul posto e indicando un punto poco distante da loro verso l'arco del trionfo. 

I due ragazzi si fermarono e seguirono con lo sguardo quello di  Marcel restando stupiti dal vedere Luka, Kagami e Chloé insieme in giro per Parigi. I tre si guardarono, poi lanciarono uno sguardo al gruppo con cui erano tutti presi ad ascoltare Lila e poi di nuovo l'insolito terzetto e la curiosità prese il sopravvento.

"Non si accorgeranno di noi." Si dissero con gli occhi mentre rapidi cambiarono traiettoria sul loro cammino e si diressero verso l'arco del trionfo. Erano troppo curiosi di scoprire cosa o chi aveva messo insieme quel gruppo di persone.

Quatti quatti i tre andarono dietro al gruppetto, iniziavano a sentire la voce di Chloé che si intrometteva tra i due. 

"Quindi state insieme? Non sei più interessata ad Adrien? Era ora, lui è mio, abbiamo un rapporto stabile e duraturo, siamo cresciuti insieme come due..." 

"Fratelli!" Intervenne Kagami girandosi indispettita. "Non come innamorati e sinceramente non mi interessa." Disse alla bionda. "Quello che mi interessa è che tu vada via." 

Il broncio sul bel viso di Kagami testimoniava il suo fastidio. Luka le mise la mano sulla spalla per calmarla in un modo o nell'altro e si dedicò poi a Chloé. "Senti io non so chi tu sia, ma se continui ad intralciarci perderemo André. Per rispondere alla tua domanda, siamo amici." Disse a Chloé, poi guardò verso Kagami. "Andiamo?" 

La nipponica annuì e diede le spalle alla Bourgeois seguendo il musicista. Con il broncio Chloé li seguì.

"Mi state ignorando? Voi non sapete chi sono io, nessuno mi ignora." 

Luka strinse la mano a Kagami guardandola. "Stai calma, non lasciamoci rovinare la giornata da lei." Le disse.

Lei sospirò, giusto non doveva risponderle. 

Marcel a pochi metri da loro guardò Adrien e Marinette. "Anche io mi sarei urtato da questa intrusione." 

I due erano sorpresi poiché non si immaginavano comunque Kagami e Luka come coppia. Ma forse avevano ragione erano amici e stavano trascorrendo la giornata insieme. 

"Lei è giapponese e in Giappone il Natale è una festa molto importante per gli innamorati." ~

Marinette arrossì guardando di sottecchi Adrien. Che Luka e Kagami stessero insieme e loro, come stavano passando quella giornata? Da amici o da fidanzati? 

Intanto gli occhi di Adrien si illuminarono. "André!"  Disse voltandosi verso la corvina. “Prendiamo un gelato?” 

La corvina sorrise e annuì, non si rifiutava mai il gelato di André soprattutto se ad offrirglielo era Adrien. 

Lui le prese la mano e se la trascinò dietro verso André mettendosi in fila dietro una coppia che lo precedeva dal terzetto di amici. 

“Io sono Chloé Bourgeois e sono la figlia del sindaco. Non potete ignorarmi!” Brontolava la bionda ai due che cercavano di ignorarla. “Almeno presentano il tuo amico!!” 

“Ah eccovi qui, Luka e Kagami, arancio e mirtillo, accoppiata vincente. Tutto per voi ragazzi.” Disse preparando il gelato agli amici. 

Luka mise le monete sul raccoglitore al gelataio e intanto soddisfatta Kagami prese il gelato lasciando indietro.

“Ehi voi due. Non lasciatemi qui da sola!” Si lamentò Chloé seguendoli.

André la osservò andando via mettendo da parte il gelato allo zabaione che stava preparando e sorrise alla nuova coppia facendo un cioccolato e un fior di latte. “A voi...” disse posando poi lo sguardo su Marinette e Adrien, il gelataio si illuminò in volto. “Guarda chi c’è qui. Adrien e Marinette! Menta come di lui gli occhi e mora come di di lei capelli, tutto spruzzato con un po’ di fragole come le sue labbra.” 

La coppia sorrise al gelataio che intanto aveva attirato l’attenzione degli avventori tutti intorno.

“Adrikin...” Urlò la Bourgeois vedendo i due. “Cosa ci fa lei con te?” Disse minacciosa puntando la corvina. 

“Oh ecco sei tu...” si intromise André dando a Marinette il suo gelato e guardando ammirato verso Marcel. “Ho gia pronto il tuo gelato, limone come i di lei capelli e liquirizia dolce amaro come  te. Offre la casa amico mio, va a mangiarlo pure con la signorina... Chloé giusto?” 

“Cosa??? E perché dovrei mangiare un gelato con questo... questo ragazzo insignificante?” 

I ragazzi si guardarono intorno mentre Marcel prendeva il suo gelato e ringraziava André per poi allontanarsi. 

“Andiamo prima che questa insignificante ragazzina viziata ci rovini il Natale?” Disse al cugino. 

Adrien fece un sorriso imbarazzato e prendendo la mano di Marinette si grattò la testa. “Ciao Chloé e buon Natale è stato bello vederti ma noi...” 

“Ciao Chloé!” Disse decisa Marinette strattonando il biondo e seguendo Marcel che sembrava ormai infastidito. 

“Saremo dovuti stare a casa oggi...” diceva Marcel superando anche Luka e Kagami che salutò e sorpassò come se nulla fosse. 

“Andiamo Marcel non prenderla a male... ciao ragazzi.” Disse Marinette.

“Ehi voi, ci sono anche io e quel gelato è anche mio!” Urlò urtata Chloé. 

Adrien sbuffò e si fermò causando una reazione infastidita alla sua compagna. “Basta Chloé, è Natale e tanto per cambiare cerchi zizzania. Rilassati un po’ e lasciaci godere la nostra mattina insieme.” 

“Ma... ma... questo è perché sei con lei. Come puoi stare con lei e non con me Adrikin?” Piagnucolò la bionda. 

“Non ce la posso fare, giuro a questo punto preferivo stare con Felix e Lila e ho detto tutto.” Disse Marcel tornando indietro puntando il gelato verso la bionda. 

Marinette scosse la testa incrociando lo sguardo con luka e Kagami, avevano rovinato il loro appuntamento, qualsiasi cosa fosse. 

“Adesso basta!”  Disse ferma. “Marcel per quanto Chloé sia irritante, perché lo è, resta una nostra amica. Quindi ti prego condividi quel gelato con lei e tu Chloé...” disse guardando verso la compagna di classe. “Smettila per una volta di fare la bulletta, nessuno ti ha chiesto di intrometterti tra noi, stai mettendo in imbarazzo me e Adrien e anche gli altri invece che goderti un gelato che ti è stato offerto in buona fede. Infine... scusateci tutti per questo vergognoso spettacolo.” Disse in via generale, così dicendo abbassò lo sguardo.

“Ecco direi che abbiamo detto le cose come stanno, adesso io e Marinette vi salutiamo e andiamo a mangiarci il nostro gelato, se voi avete ancora dei dissapori mi raccomando metteteli da parte è Natale.” E così dicendo spintonò Marinette verso l’enorme struttura dell’arco del trionfo superando anche Luka e Kagami. 

“Buon Natale a tutti comunque.” Disse Luka cercando di calmare gli animi mentre Kagami faceva un salto in avanti sventolando le mani. 

“Attenti e calmatevi.” Disse lasciando cadere il gelato per deviare un akuma. 

“Quella è...” disse Luka brandendo la chitarra e cercando anche lui di allontanare la akuma dal giovane spagnolo. 

Adrien notando l’akuma si rivolse al cugino mentre intorno la gente scappava alla vista della farfalla nera. “Marcel, torna con me ti prego.” 

Marinette raggiunse di corsa Chloé, sinceramente non le andava di trasformarsi anche a Natale. “Chloé, nessuno ti sta accusando, forse sarebbe bello passare questa giornata insieme, ti va?” Chiese la ragazza.

La bionda osservò la sua eterna rivale sorpresa per la prima volta. Una giornata insieme a loro? Che novità era quella? Eppure dentro di se avvertì giungere un calore inaspettato: insieme. 

“Scusami... scusami non avrei dovuto disprezzarti in quel modo.” Disse rivolta a Marcel portandogli una mano sul braccio. “Puoi mangiare il gelato da solo o condividerlo a me va bene qualsiasi cosa.” Gli disse cercando di calmarlo, mentre la farfalla si allontanava definitivamente dal gruppo. 

I due ragazzi sembrava si stessero calmando, Marinette e Adrien si scambiarono uno sguardo di intesa. 

“È andata via. Sentite, io non so chi tu sia però dovresti cercare di contare fino a dieci prima di parlare.” Disse Luka rimettendosi la chitarra a tracolla, intanto Kagami raccolse il gelato da terra andando a gettarlo nel pattume con fare deluso. “Questa giornata è stata un totale fallimento.” Disse con lo sguardo basso. 

Rammaricata Marinette continuò a fissare Adrien, era colpa loro.

“Questa giornata non è finita e se ci permettete io e Kagami adesso ce ne andiamo.” Rispose Luka sorridendo alla nipponica. 

Lei lo guardò ed annuì ricambiando il suo sorriso. “Prendiamo un altro gelato?” 

Lui assentì e guardando il gruppo intorno a loro alzò la mano. “Ci si vede.” Li salutò tornando da André.

I suoi amici li salutarono mentre Adrien imboccava Marinette che stava rispondendo ad un messaggio di Alya. “Non ci vedeva più, le ho risposto che abbiamo visto André e ci siamo dispersi senza volerlo.” 

Lui annuì mangiando la sua parte di gelato. “Per oggi ne abbiamo combinate già tante.”

“È buona la liquirizia.” Disse Marcel ai due. “Puoi assaggiarlo se vuoi.” Affermò poi scettico a Chloé.

La bionda titubante e con espressione altezzosa osservò i tre, come poteva Adrien preferire quella Dupain Cheng e quel ragazzo a lei. Però... però quel gelato sembrava buono e lei non aveva mai preso un gelato in compagnia. Si avvicinò al castano e annuendo ne assaggiò un po’ col cucchiaino pulito.

“Ho rovinato il loro appuntamento.” Disse indicando i due ragazzi che a qualche metro di distanza al loro lato opposto mangiavano un gelato. 

“Devi imparare a star con gli altri e non dicendo a tutti chi sei, forse non risulti antipatica.” Le rinfacciò Marcel.

“Ehm... Chloé forse hai visto già mio cugino Marcel prima che partissi per New York. Marcel lei è la mia amica d’infanzia, Chloé Bourgeois.” Li presentò il modello per non far animare di nuovo le anime. 

Intanto in lontananza si vedevano arrivare il resto del loro gruppo capitanato da una Alix battagliera. 

“Ehi, mi avete lasciato sola con due coppie.” Scherzò la rossa. 

“Scusami, il richiamo del gelato.” Si giustificò Marcel con un sorriso.

“Voi non ci crederete ma in Italia hanno creato un gusto agli agrumi proprio per me. Quelli si che sono gelati, mica come quelli di André.” Disse Lila attirando di nuovo l’attenzione su di se. 

“Questo significa che non prenderai il gelato?” Chiese Marcel, bene se la sarebbero risparmiata. “Salutate Chloe che si è aggiunta a noi.” Terminò mangiando il gelato al limone. Adesso iniziava la battaglia a lui non gli restava che capire quale delle due fosse il male minore.

“Se Felix lo prende direi di sì altrimenti desisto volentieri.” Rispose l’italiana.

L’inglese capendo l’antifona andò a fare la fila per prenderle il gelato, il resto del gruppo si aggregò. Quando fu il loro turno André parve per la prima volta non sapere cosa fare...

“Direi un classico... fragola e pistacchio.” Disse passando poi il gelato ai due. 

Felix sollevò un sopracciglio mentre allontanandosi Lila iniziava a commentare l’accaduto. “Vedete?  Non è riuscito a  leggere il mio gusto perché non esiste qui, dovrebbe andare in Italia dal rinomato Amalfi ice cream e chiedere del mio gusto personale che si chiama....”

“Bugiarda!” La voce di Luka irruppe nel gruppo. 

“Ma come ti permetti? Chi sei tu che non sai di cosa parlo, tu...”

“Bugiarda!” Disse ancora lui alzando l’indice. “Non osare mentirmi, tanto ti scoprirei sempre.” Le disse con sguardo di fuoco.

Lila per la prima volta si sentì come sopprimere dalla paura, indietreggiò, chi era quel ragazzo?

“Luka...” lo richiamò Kagami. “Luka cos’hai?” 

Lui si riscosse e guardando ora Kagami, ora i suoi amici alla coda del gruppo scosse la testa tenendo lo sguardo su Lila. “Scusami, ti ho confusa con un’altra persona.” Disse allontanandosi e prendendo per mano Kagami. “Andiamo?”

Lei annuì, non comprendeva cosa fosse accaduto al suo amico ma capiva che dovevano andare via da lì prima che il loro Natale fosse rovinato. 

Il gruppo seguì la scena basito fino a quando la coppia non scomparve alla loro vista. Lila ovviamente ebbe da ridire affermando di non conoscere quel ‘pazzo’ e di come ci fosse gente folle in giro. Poi tornò a manipolare la loro mattinata parlando solo di se stessa, di nuovo Marinette e Adrien si esclusero dal gruppo. Questa volta il loro argomento era Luka. “Era strano, forse il Miraculous della paura non fa per lui.” Le sussurrò.

Marinette lo guardò sorpresa. “Cosa? È Luka? Secondo te cosa aveva, dovremo parlargli?” 

Adrien annuì. “Domattina zia Amelie e Felix andranno via da Villa Agreste, potremmo vederci tutti lì nel pomeriggio e ne parliamo.” 

Marinette sospirò, si forse era meglio capire cosa fosse capitato a Luka, avevano sorvolato quando la settimana scorsa aveva usato il Miraculous tre volte in poche ore. Ma la giornata passata e quella attuale Luka non aveva usato Rizza. 

Trascorse il resto della mattina con gli amici e dopo averli salutati tutti tornò a casa dove continuò a festeggiare con i genitori. Domani si sarebbe confrontata con i suoi amici! 

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* Mi sono attenuta al comportamento fiero di Gabriel durante l'episodio di Stylequeen dove elogiava Marinette e sembrava tanto tanto più umano. 😬

** Mylène e Rose

*** the song of the golden dragon di Estas Tonne, la trovate su YouTube è proprio il titolo se volete sentirla.

   
 
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