Lockdown

 

Tokyo, marzo 2020

 

“Io non ho ancora capito perché lo scorso week-end hanno sospeso la nostra partita, ma che dia-”

“Bokuto-san! Sta iniziando il notiziario.”

Koutarou andò a sedersi accanto al suo compagno, senza trovare il coraggio di replicare alla sua interruzione. La tensione che aveva registrato nel tono della sua voce lo aveva spaventato a sufficienza.
I suoi grandi occhi chiari puntavano lo schermo del nuovo tv-color acquistato per l’appartamento in cui convivevano da qualche mese, da quando la loro relazione era diventata di dominio pubblico.

Una giornalista – visibilmente agitata – diede la linea ad una collega che stava assistendo alla conferenza stampa del primo ministro nipponico. Quest’ultima non ebbe nemmeno il tempo di fare le dovute presentazioni, dato che Shinzō Abe stava già elencando quelle che da quel giorno in avanti sarebbero state le principali regole a cui l’intera popolazione giapponese avrebbe dovuto sottostare. Il numero dei contagiati da Covid-19 era esponenzialmente aumentato, così come i ricoveri in terapia intensiva e le famiglie che si erano auto-isolate dopo essere risultate positive al tampone.
Il piano d’azione contro la diffusione della pandemia era stato globalmente denominato lockdown, ovvero ‘confinamento’. Questo stava a significare che nessuno poteva uscire di casa se non per motivi di comprovata necessità e con un’apposita certificazione. Tutte le attività non essenziali sarebbero state sospese per intere settimane, comprese tutte le competizioni sportive. Persino le Olimpiadi erano a rischio.

“Cosa?! Akaashi, non è possibile! È un pesce d’aprile anticipato, una menzogna... qualche tifoso dei Blazers che di sicuro si sta vendicando con me! Non può essere vero!”

Keiji portò le ginocchia al petto per poi stringerle con veemenza; sollevò appena gli occhiali per asciugare quel principio di commozione che si stava palesando agli angoli dei suoi occhi. Sospirò, alla disperata ricerca di un appiglio che lo aiutasse a trovare le parole più idonee per tranquillizzare Koutarou.

“Bokuto-san, si tratta della diffusione incontrollata di un virus di cui non si conosce ancora la cura. Non è affatto uno scherzo, credimi!”

La stella dei Black Jackals cadde in un mutismo che non gli apparteneva. Si avvicinò all’altro e gli avvolse le braccia intorno alle spalle,. Lo baciò sulla guancia per succhiare via quella lacrima traditrice che si era fatta largo sotto le lenti, per poi accarezzargli i morbidi crini scuri.

“Nemmeno io potrò andare a lavorare. La mia non è un’occupazione indispensabile in questo momento.”

“Non è vero!”

Keiji si sollevò appena dalla sua spalla e gli rilasciò un fulmineo bacio a stampo sulle labbra. Nonostante la situazione, era grato agli dèi per avergli concesso un fidanzato tanto speciale.
Bokuto intravide un accenno di sorriso che lo rincuorò e lo spinse a porgli quella domanda che tanto lo incuriosiva.

“Quindi, da oggi in poi... starai sempre a casa con me?”

“Sono obbligato.”

“Oh, Akaaaashi!”

Il più giovane si sollevò d’impeto, ponendosi a gambe larghe e mani sui fianchi.

“Akaashi un bel niente! Dobbiamo organizzarci! Chi va a fare la spesa domani? E le mascherine?”

Era ufficialmente iniziata la loro quarantena.









 

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Angolo dell’autrice


Ringrazio anticipatamente tutti coloro che passeranno a leggere questa mia raccolta di flash! :)

Spinta dall’ispirazione donata da alcune fanart trovate di recente sul web e data la quarantena ho avuto la malsana (?) idea di creare una raccolta di flash dedicata alla #BokuAka catapultata nella medesima situazione. Ho in mente di creare una serie di brevi episodi in cui l’ironia si mescola con la naturale angoscia provata per la pandemia. Ho scritto il tutto basandomi sulle restrizioni imposte in Italia, anche se la contestualizzazione resta quella nipponica.

Questa prima flash è una sorta d’introduzione rispetto a quello che accadrà nei successivi ‘episodi’. Non ho ancora un’idea fissa sul numero di flash da inserire e non ho intenzione di creare una sorta di diario di quarantena, dato che so già in partenza che non riuscirò ad aggiornare la raccolta quotidianamente. Spero che possa essere comunque di vostro gradimento! :)

Il testo è scritto in terza persona e al tempo passato.
Shinzō Abe è l’attuale primo ministro giapponese (in carica dal 2012).
I Blazers (Ōsaka Blazers Sakai) rappresentano la squadra di pallavolo di punta della città di Ōsaka.

A presto,

Mahlerlucia